Gli anni spezzati

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Un film di Peter Weir. Con Mel Gibson, Mark Lee, Bill Kerr, Bill Hunter, Robert Grubb.
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Titolo originale Gallipoli. Storico, Ratings: Kids+16, durata 105 min. - Australia 1981. MYMONETRO Gli anni spezzati * * * 1/2 - valutazione media: 3,57 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

La guerra che uccide la gioventu' e la speranza Valutazione 4 stelle su cinque

di andrejuve


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lunedì 28 dicembre 2015

“Gli anni spezzati (Gallipoli)” è un film del 1981 diretto da Peter Weir. Siamo in Australia nell’anno 1915 e un ragazzo di nome Archy Hamilton vive in una piccola fattoria assieme alla famiglia. Archy ha un talento innato per la corsa e si allena costantemente con l’aiuto dello zio, il quale in passato era stato un grande corridore. Il grande sogno di Archy è quello di arruolarsi nell’esercito australiano, impegnato nella prima guerra mondiale a fianco dell’Inghilterra per contrastare la Germania. In quel preciso momento storico l’esercito si sarebbe diretto verso Gallipoli per affrontare la resistenza turca. Archy sa che, sia per questioni di età che per l’opposizione dei genitori, non può coronare il suo sogno. Un giorno Archy deve recarsi con lo zio in una cittadina vicina per partecipare a una gara di corsa e incontrerà Frank Dunne, un ragazzo che vive in grandi difficoltà economiche e per guadagnare un po’ di denaro decide di partecipare alla corsa scommettendo sulla sua vittoria. La gara la vincerà Archy ma i due cominciano a conoscersi e ad instaurare una forte amicizia. Archy dopo la gara comunica la sua decisione di arruolarsi allo zio il quale, a malincuore, è costretto ad acconsentire. Il ragazzo vuole entrare nella cavalleria ma, essendo troppo giovane, gli viene impedito. Allora decide assieme a Frank di recarsi presso la città di Perth. Frank, al contrario di Archy, non nutre il desiderio di combattere per la sua patria, ritenendo che questa guerra sia inutile e che non appartenga al popolo. Entrambi i ragazzi, per differenti motivi, vogliono allontanarsi dai loro luoghi natii al fine di provare nuove esperienze e di dare una svolta alla loro esistenza. Frank però, a seguito delle continue insistenze di Archy, decide di arruolarsi anche lui all’interno della cavalleria. Archy, dopo essere riuscito a mascherare la sua vera età falsificando la sua identità, entra all’interno della cavalleria mentre Frank, poco abile nel cavalcare, è costretto a far parte del reggimento della fanteria. Le strade dei due amici si divideranno ma imprevedibilmente si rincontreranno al Cairo dove le truppe australiane svolgono un periodo di addestramento e Archy riuscirà a convincere il comandante del suo battaglione a far entrare Frank nella cavalleria. Dopo poco tempo le truppe imbarcano per raggiungere Gallipoli ed è solo in quel momento che Archy e Frank verranno a conoscenza del vero significato della guerra e di tutte le sue terribili conseguenze. La pellicola riesce a trattare svariate tematiche a partire da una riflessione sulle guerre le quali purtroppo hanno spesso caratterizzato e scandito la storia dell’umanità. La guerra tra nazioni è sempre stata frutto di interessi politici ed economici che hanno coinvolto le autorità dei singoli paesi. Al fine di riuscire a realizzare i rispettivi obiettivi l’unico modo è attivarsi al fine di coinvolgere il popolo e per farlo è necessario mettere in atto una campagna propagandistica, caratterizzata da false promesse e menzogne, che convinca e manipoli le persone al fine di alimentare un senso di responsabilità e di patriottismo privi di un vero fondamento. Arruolarsi a questo punto appare l’unico modo per essere parte integrante del proprio paese di origine e per acquistare rispetto. In molti casi costituisce l’unica speranza per riuscire a cambiare radicalmente la propria esistenza con l’illusione di riuscire a costruirsi un futuro migliore. Archy è l’emblema di questo sentimento umano e rispecchia il desiderio e l’intento di un giovane ragazzo, nel pieno del periodo adolescenziale, di essere protagonista e di rivelarsi utile per la causa del suo paese. Frank al contrario appare più razionale, maturo e obiettivo, in quanto comprende che la guerra è portatrice di sofferenza e morte e che non sia logico che debba essere il popolo a subire le conseguenze di un conflitto instaurato esclusivamente per perseguire gli interessi di coloro che occupano posizioni di potere e di supremazia. La guerra è la metafora della malvagità dell’uomo, il quale è un essere capace di uccidere un suo simile a sostegno di ideali e valori a lui sconosciuti o che non gli appartengono, arrivando addirittura a sacrificare la propria vita. L’assurdità è che l’essere umano può essere comandato e plasmato a piacimento senza che possa rendersi conto della crudeltà e dell’illogicità delle azioni compiute. La guerra è un disumano gioco al massacro reso ancor più irrazionale se si pensa che alcuni Stati, come appunto l’Australia, agiscono in rappresentanza e per conto di un’altra nazione colonizzante rappresentata nel caso specifico dall’Inghilterra. Anche Frank alla fine è costretto a cedere pur di mantenere vivi i rapporti con Archy. L’amicizia costituisce un valore prezioso e sempre più raro in quanto deve essere costantemente coltivata e deve basarsi specialmente sulla fiducia reciproca. Il legame tra Archy e Frank è talmente forte da riuscire a unirli in qualsiasi situazione, condividendo esperienze sia positive che negative. Il regista focalizza molto l’attenzione sulla giovinezza, costellata da bellezza e contraddizioni. I giovani sono sempre stati in prima linea in ogni conflitto bellico e la loro spensieratezza e ingenuità sono prevalsi sul raziocinio e sulla logica. Archy e Frank vivono ogni momento con una gioia e un entusiasmo tale da far loro credere che quello che stanno affrontando rappresenti solamente una delle tante avventure da poter raccontare in futuro. Quando si renderanno conto di cosa significhi davvero la guerra e di tutte le contraddizioni, le atrocità e le inquietudini ad essa legate sarà ormai troppo tardi. Gli anni spezzati sono proprio quelli della giovinezza che dovrebbe essere contraddistinta dalla felicità e dalla scoperta di ogni aspetto della vita e del mondo. Un bel film diretto magistralmente dal grande Peter Weir e che vede in Mark Lee, nei panni di Archy Hamilton, e in Mel Gibson, in quelli di Fran Dunne, due ottimi interpreti. Un film da vedere perché è capace di trasmettere forti emozioni e di far riflettere lo spettatore, il quale riesce ad immedesimarsi nei due protagonisti e nelle loro inquietudini interiori.

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