an other
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domenica 8 luglio 2007
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fratello sole sorella luna
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Non si cerca con questa recensione di raccontare la vita e la storia del poverello di Assisi, San Francesco, perché il film ce la fa assaporare dolcemente, con una poesia sublime e in sintonia con la colonna sonora. Son qui a documentare la mia completa e profonda prostrazione verso Franco Zeffirelli, il quale è riuscito con questo film a far entrare nel cuore di chiunque lo abbia visto, la semplicità, la cruda e sapiente realtà di quegli anni; parliamo degli inizi del 1200, le guerre fra paesi erano frequenti. Colpisce l’immagine del Francesco di Zeffirelli, che, dopo aver vissuto svincolato e dissoluto fino ai 24 anni, diventa libero come le rondini del cielo. Il regista ci fa assaporare questa mutazione, ce la rende palpabile, commovente.
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Non si cerca con questa recensione di raccontare la vita e la storia del poverello di Assisi, San Francesco, perché il film ce la fa assaporare dolcemente, con una poesia sublime e in sintonia con la colonna sonora. Son qui a documentare la mia completa e profonda prostrazione verso Franco Zeffirelli, il quale è riuscito con questo film a far entrare nel cuore di chiunque lo abbia visto, la semplicità, la cruda e sapiente realtà di quegli anni; parliamo degli inizi del 1200, le guerre fra paesi erano frequenti. Colpisce l’immagine del Francesco di Zeffirelli, che, dopo aver vissuto svincolato e dissoluto fino ai 24 anni, diventa libero come le rondini del cielo. Il regista ci fa assaporare questa mutazione, ce la rende palpabile, commovente. Sublime la scena finale quando il Papa Innocenzo III si prostra ai suoi piedi in segno di approvazione della sua opera, con un Francesco che finisce il film camminando sulla terra a piedi nudi.... Semplicemente divina la colonna sonora, con un giovanissimo Claudio Baglioni che intona alla perfezione le musiche di Riz Ortolani. Ingiustamente per questo attraente capolavoro nessun premio dalla critica, pur se Zeffirelli ottenne il David di Donatello nel '72 per la miglior regia. Gli “illustrissimi” , interessati, ottusi, cinici e freddi pseudo-critici, mettendosi la mano sulla coscienza, e non sul portafoglio materiale e ideologico, a rivedere la loro insulsa posizione. Resta comunque, ed è importante, il mio riconoscimento e quello di molti che come me amano la poesia. Questo film, colonna sonora compresa, è un dolcissimo poema.
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elgatoloco
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martedì 1 gennaio 2019
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un francesco comunque molto attendibile
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Rileggendo Francesco d'Assisi, Franzo Zeffirelli nel 1972 in "Fratello Sole, Sorella Luna", scritto con Lina Wertmueller e Suso Cecchi D'Amico(due laiche, a quanto mi consta, di orientamento, diversamente dal cattolico Zeffirelli, ), ha senz'altro pensato all'epoca hippie, quasi coeva(in realtà precedente di poco)rispetto al film, in particolare a"Jesus Christ Superstar", visto anche che nella sua opera l'attenzione alla cultura anglosassone è sempre stata ed è costante e ciò si esprime soprattutto nell'attenzione allla natura, intesa sia come mondo vegetale, sia(ancora di più)come mondo animale, ma d'altra parte c'è da dire che la sua originalità consiste nell'aver da un lato storicizzato la vicenda, molto più di quanto non facesse nel Film_TV"Francesco d'Assisi"Liliana Cavani e d'altronde anche posto chiaramente il discrimine rispetto a letture frettolosamente"di sinistra", che non rendono ragione al personaggio e comunque intromettono interpolazioni spesso indebite, ma , per es.
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Rileggendo Francesco d'Assisi, Franzo Zeffirelli nel 1972 in "Fratello Sole, Sorella Luna", scritto con Lina Wertmueller e Suso Cecchi D'Amico(due laiche, a quanto mi consta, di orientamento, diversamente dal cattolico Zeffirelli, ), ha senz'altro pensato all'epoca hippie, quasi coeva(in realtà precedente di poco)rispetto al film, in particolare a"Jesus Christ Superstar", visto anche che nella sua opera l'attenzione alla cultura anglosassone è sempre stata ed è costante e ciò si esprime soprattutto nell'attenzione allla natura, intesa sia come mondo vegetale, sia(ancora di più)come mondo animale, ma d'altra parte c'è da dire che la sua originalità consiste nell'aver da un lato storicizzato la vicenda, molto più di quanto non facesse nel Film_TV"Francesco d'Assisi"Liliana Cavani e d'altronde anche posto chiaramente il discrimine rispetto a letture frettolosamente"di sinistra", che non rendono ragione al personaggio e comunque intromettono interpolazioni spesso indebite, ma , per es.rispetto alla lettura(certo un saggio storico non è un film)"antipacifista"e"antiecologista"(termini che uso per comodità classificatoria, che dunque vanno relativizzati)di un Franco Cardini(fiorentino come Zeffirelli)prende fortemente le distanze, ridandoci un Francesco comunque attuale e provocatorio nella sua intima essenza. La scelta dei due protagonisti, Graham Faulkner e Judi Bowker(rispettivamente Francesco e Chiara)è voluta, per la volontà di parlare di una storia meramente spirituale con due giovani(all'epoca)interpreti, come papa Innocenzo III° è in scena un grande Alec Guinness, Adolfo Celi interpreta il console e degli altr e delle altrei èp difficile dire, in quanto non troppo conosciuti(e). La tematica della povertà francescana(quella che poi porteranno avanti in questa forma solo gli"spirituali"non i"conventuali"e l'opposizoone alla Chiesa ricca e"paludata"è comunque chiara e non è da confondere con posizioni successive del Maestro Zeiffrelli, che tuttavia non sembrano contrastare in modo assoluto con quanto il film voleva dire... El Gato
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onufrio
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giovedì 19 dicembre 2019
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san francesco d'assisi
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Criticare qualsivoglia opera del maestro Zeffirelli credo sia pressochè impossibile; ogni tematica affrontata nei suoi film viene fatta con minuziosi dettagli e cure maniacali, alla ricerca della perfezione stilistica e del bello cinematografico. Con "Fratello Sole, Sorella Luna" racconta a suo modo la vita di Francesco, l'uomo che si svestì dei propri beni materiali abbracciando la povertà e l'amore incondizionato verso Dio. Un piacere visivo, sorretto da dialoghi all'altezza del contesto.
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elgatoloco
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giovedì 20 agosto 2020
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zefffirelli sempre degnissimo
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"Fratello SOle Sorella Luna", Franco Zeffirelli(anche autore della sceneggiautra con Suso Cecchi d'Amico e Lina Wertmueller, 1972)con l'apporto di scenografie, scrittura(ispirata ma non"tratta"dai "Fioretti"di Francesco d'Assisi), con una scelta sempre opportuna di musiche, che raccordano Francesco d'Assisi e Chiara(Santa Chiara, poi, per i credenti cattolici)all'allora presente dell'epopea hippie, senza in alcun modo scadere nella retorica del"peace and love"più corrivo(del resto, storicamente, l'incontro di Francesco d'Assisi con il sultano non fu in alcun modo un cedimento, anzi una rivendicazione forte della sua ispirazione di fede)è film degnissimo, assolutamente meritevole dei premi che a suo tempo e dopo ha ricevuto, anzi forse ancora capace-meritevole di accoglierne altri, ulteriori riconoscimenti di un regista, scenografo, autore che si è sempre dimostrato un vero Maestro, nella regia teatrale, nella direzione del teatro d'opera e nella regia cinematografica e televisiva, ambiti nei quali ha saputo fondere tutte le sue diverse esperienze artistiche.
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"Fratello SOle Sorella Luna", Franco Zeffirelli(anche autore della sceneggiautra con Suso Cecchi d'Amico e Lina Wertmueller, 1972)con l'apporto di scenografie, scrittura(ispirata ma non"tratta"dai "Fioretti"di Francesco d'Assisi), con una scelta sempre opportuna di musiche, che raccordano Francesco d'Assisi e Chiara(Santa Chiara, poi, per i credenti cattolici)all'allora presente dell'epopea hippie, senza in alcun modo scadere nella retorica del"peace and love"più corrivo(del resto, storicamente, l'incontro di Francesco d'Assisi con il sultano non fu in alcun modo un cedimento, anzi una rivendicazione forte della sua ispirazione di fede)è film degnissimo, assolutamente meritevole dei premi che a suo tempo e dopo ha ricevuto, anzi forse ancora capace-meritevole di accoglierne altri, ulteriori riconoscimenti di un regista, scenografo, autore che si è sempre dimostrato un vero Maestro, nella regia teatrale, nella direzione del teatro d'opera e nella regia cinematografica e televisiva, ambiti nei quali ha saputo fondere tutte le sue diverse esperienze artistiche. Il problema è stato invece che qualcuno, fiero e orgoglioso del proprio"laicismo"aprioristico, per questo non ha saputo/voluto apprezzare opere come questa e altre(i Vangeli televisivi, ma anche altro)proprio perché realizzati da un personaggio"Non allineato"con determinate ideologie e questo nonostante il fatto che le cosceneggiatrici , qui, Wertmu"ller e Cecchi d'amico non rientrino certo nel"cliché"ideologico del cattolicesimo integralsita. Efficace anche la coproduzione italo.inglese(cui Zeffirelli è stato quasi sempre fedele, quando possibile)dove un"colosso"attorale come Alec Guinness recita con Adolfo Celi, con Valetina Cortese, Con Carlo Hintermann e altri/e. El Gato
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