enrico omodeo salè
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martedì 7 dicembre 2010
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un atto d'amore
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Gli Spostati è un atto d’amore. L’amore che lo sceneggiatore Arthur Miller aveva nei confronti di sua moglie Marylin Monroe; l’amore di John Huston per gli antieroi (in questo caso cowboy a caccia di cavallini per fare carne in scatola…); l’amore di Clark Gable per il suo ruolo di attore, dato che non appena finite le riprese morì; infine l’amore di tutti i personaggi della storia e di tutti gli spettatori di sesso maschile, la divina Marylin. La regina delle bionde interpreta un ruolo su misura per lei, quello di una ragazza, Roslyn, ipersensibile ferita dalla vita, dagli uomini e soprattutto dalla violenza che vede dappertutto. Siamo a Reno, Nevada, e questo film è un canto malinconico sull’America profonda, quella dei cowboy che, come Gable e lo straordinario Montgomery Clift, non si assoggetteranno mai a nessun padrone.
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Gli Spostati è un atto d’amore. L’amore che lo sceneggiatore Arthur Miller aveva nei confronti di sua moglie Marylin Monroe; l’amore di John Huston per gli antieroi (in questo caso cowboy a caccia di cavallini per fare carne in scatola…); l’amore di Clark Gable per il suo ruolo di attore, dato che non appena finite le riprese morì; infine l’amore di tutti i personaggi della storia e di tutti gli spettatori di sesso maschile, la divina Marylin. La regina delle bionde interpreta un ruolo su misura per lei, quello di una ragazza, Roslyn, ipersensibile ferita dalla vita, dagli uomini e soprattutto dalla violenza che vede dappertutto. Siamo a Reno, Nevada, e questo film è un canto malinconico sull’America profonda, quella dei cowboy che, come Gable e lo straordinario Montgomery Clift, non si assoggetteranno mai a nessun padrone.
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angelo cicchetti
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sabato 26 febbraio 2011
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da vedere e rivedere!
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Gli spostati (the Misfits) è magistralmente girato da John Huston e la pellicola raccoglie temi come l' onesta, ma soprattutto la profondità dei sentimenti che inevitabilmente scavano nel profondo dell' animo umano.
Rosylin Tabor (Marilyn Monroe) delusa del suo matrimonio e da poco divorziata, incontra un gruppo di "spostati" ed in particolare si innamorerà di un anziano allevatore, Gay (Clark Gable). La ragazza però farà scontrare il suo idealismo con l' estrema concretezza dell' allevatore. Marilyn Monroe sarà accompagnata anche dell' interpretazione di Montgomery Clift, nei panni di un cow-boy stanco dei rodei e di Eli Wallach, un meccanico con il cuore infranto.
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Gli spostati (the Misfits) è magistralmente girato da John Huston e la pellicola raccoglie temi come l' onesta, ma soprattutto la profondità dei sentimenti che inevitabilmente scavano nel profondo dell' animo umano.
Rosylin Tabor (Marilyn Monroe) delusa del suo matrimonio e da poco divorziata, incontra un gruppo di "spostati" ed in particolare si innamorerà di un anziano allevatore, Gay (Clark Gable). La ragazza però farà scontrare il suo idealismo con l' estrema concretezza dell' allevatore. Marilyn Monroe sarà accompagnata anche dell' interpretazione di Montgomery Clift, nei panni di un cow-boy stanco dei rodei e di Eli Wallach, un meccanico con il cuore infranto.
Un cast eccezionale per un film eccezionale. La bravura degli attori sfiora la perfezione ed è impossibile giustificare il perchè il film sia stato criticato tanto in passato e poco valutato.
Ohh sì... in effetti il film è rivolto soprattutto agli americani, descrivendo un malessere sociale e a dirla tutta non credo appartenga solo agli americani. Il male in questione è l' insoddisfazione della propria vita e la non accettazione del cambiamento inesorabile che investe tutti e non risparmia nessuno.
Il regista decide di prendere come scena madre, quella della lotta tra l' anziano allevatore e il cavallo che cerca a tutti i costi di non essere sottomesso e catturato.
Insomma è un film da vedere assolutamente, non può essere solo raccontato o letto su una recensione. Questo è il piacere di fare del buon cinema, raccontando, senza molti giri di parole, il problema che oppressa ormai da molto tempo l' individuo moderno.
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futura
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domenica 12 ottobre 2008
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vero vero vero
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Film struggente per la verità dei suoi personaggi. Scritto da Artur Miller appositamente per i caratteri e le storie di vita degli attori. La sensibilità e la passione per gli animali di M.Monroe, l incidente (vero)di Mongomery Clif costretto a rifarsi la faccia con la chirurgia plastica è citato nella telefonata con la madre.Difficile da dimenticare per le sue verità.
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samanta
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mercoledì 10 febbraio 2021
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i disadattati
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Il film in b/n uscì nel 1961 (il montaggio era finito nel novembre del 1960), fa un pò tristezza vedere i 3 progonisti: Clark Gable morì poche settimane dopo la fine delle riprese, durante la quale aveva saputo che la sua moglie era incinta, fu il suo ultimo film, come lo fu di Marilyn Monroe, morta nell'agosto del 1962 suicida (o uccisa?), Montgomery dopo l'incidente che gli aveva fracassato il viso nel 1956, visse nella depressione, morì nle 1967 per un overdose di tranquillanti e alcool (definito "il più lungo suicidio della storia di Hollywood").
Gay Langland (Clark Gable) è un cowboy solitario che cerca la libertà assoluta, ma è schiavo dei suoi fallimenti, incontra a Reno (Nevada) con il suo amico Guido (Eli Wallach) Roslyn (Marilyn Monroe) venuta dall'Est per divorziare, i due solidarizzano e vanno a vivere in una casa di campagna messa a disposizione da Guido dove una volta viveva con la moglie morta da anni, Guido ex cowboy ha un garage e un aereo per la disinfestazione dei campi ed è segretamente innamorato della ragazza.
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Il film in b/n uscì nel 1961 (il montaggio era finito nel novembre del 1960), fa un pò tristezza vedere i 3 progonisti: Clark Gable morì poche settimane dopo la fine delle riprese, durante la quale aveva saputo che la sua moglie era incinta, fu il suo ultimo film, come lo fu di Marilyn Monroe, morta nell'agosto del 1962 suicida (o uccisa?), Montgomery dopo l'incidente che gli aveva fracassato il viso nel 1956, visse nella depressione, morì nle 1967 per un overdose di tranquillanti e alcool (definito "il più lungo suicidio della storia di Hollywood").
Gay Langland (Clark Gable) è un cowboy solitario che cerca la libertà assoluta, ma è schiavo dei suoi fallimenti, incontra a Reno (Nevada) con il suo amico Guido (Eli Wallach) Roslyn (Marilyn Monroe) venuta dall'Est per divorziare, i due solidarizzano e vanno a vivere in una casa di campagna messa a disposizione da Guido dove una volta viveva con la moglie morta da anni, Guido ex cowboy ha un garage e un aereo per la disinfestazione dei campi ed è segretamente innamorato della ragazza.. Un giorno decidono tutti e tre di andare ad un rodeo dove incontrano un vecchio amico Perce (Montgomery Clift) cowboy disturbato mentalmente e senza un soldo, vorrebbe partecipare al rodeo e Gay gli paga l'iscrizione, ma Perce perde clamorosamente e sviene, mentre Gay pensando ai figli che ha abbandonato anni prima si ubriaca. I tre cowboy decidono di andare sulle montagne a catturare dei cavalli selvaggi, ma la donna, fragile e sempre preoccupato per gli altri, animali compresi, quando scopre che gli acquirenti li avrebbero macellati per fare cibo per i gatti cerca di opporsi, ma i cowboy catturano i cavalli (sono solo 3) li libera di nascosto aiutato da Perce che poi va via, però Gay li riprende, commosso da Roslyn li libera, i due vivranno insieme cercando la serenità mai avuta.
I protagonisti sono dei disadattati, Gay rivendica una vita libera del tutto teorica perché il vagabondare e il rimpianto per non essere mai stato un padre, gli toglie ogni tranquillità, anche il cercare la cattura di cavalli selvaggi, ormai rari, è segno di un West che non esiste più, Perce è un nevrotico senza dimora, cerca di raggiungere la fama con i rodeo ma è sempre uno sconfitto, Guido è incapace di amare veramente le donne compresa la moglie che pur rimpiange, quanto a Roslyn definita da Perce "una ragazza triste" cerca di nascondere sotto un'apparente vitalità una fragilità interiore che la fa soffrire. Ottima la recitazione di Gable il "Re di Hollywood" così chiamato perché ad oggi è l'attore i cui film hanno venduto più biglietti (oltre un miliardo, 2° è John Wayne, 3° Bing Crosby), nel dopoguerra le sue prestazioni erano sotto tono, ma qui ha un colpo di reni rendendo un personaggio indimenticabile, breva anche Marilyn, in una scena del film uscendo da un bagno sul lago in due pezzi rivela un'impietosa cellulite, segno di un declino non solo psicologico, bravo anche Clift ma la ricostruzione del volto gli ha ridotto l'espressività, bravi i comprimari tra cui Eli Wallach e Thelma Ritter. Ottima infine la direzione di John Huston che avuto a disposizione degli assi non li ha sprecati.
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