Uno dei numerosi film nati dal fortunato incontro tra due personaggi fortemente enigmatici: Tod Browning e Lon Chaney. Espandi ▽
La visione di questo film ha una particolarità che ne aumenta l’interesse. Lo si riteneva infatti perduto fino a quando, negli anni ’90, ne venne ritrovata una copia intaccata da vari agenti tra cui la muffa. Pertanto, nonostante i restauri, la visione ha conservato (purtroppo si potrebbe dire ma si potrebbe anche pensare non così negativamente) numerosi disturbi della visione. Questo le conferisce una patina di ‘antichità’ che qualcuno potrebbe anche apprezzare.Quella che tutti invece apprezzeranno sicuramente è la prestazione di Lon Chaney che mette a disposizione di Browing il suo volto, che si sarebbe definito un tempo come patibolare, le sue posture allusive e minacciose e la sua andatura foriera di problemi imminenti. Lo fa in un film il cui soggetto è semplice ma che, al contempo, mostra ancora una volta la predilezione per quegli ultimi che si possono ritrovare nella definizione di Fabrizio De André “Dai diamanti non nasce niente. Dal letame nascono i fior”.