Aguirre, furore di Dio

Film 1972 | Drammatico, +16 93 min.

Titolo originaleAguirre, der Zorn Gottes
Anno1972
GenereDrammatico,
ProduzioneGermania, Messico, Perù
Durata93 minuti
Al cinema1 sala cinematografica
Regia diWerner Herzog
AttoriKlaus Kinski, Helena Rojo Del Negro, Ruy Guerra, Peter Berling, Helena Rojo Del Negro, Peter Bexling, Cecilia Rivera, Dany Ades, Armando Polanah, Edward Roland, Antonio Marquez.
Uscitalunedì 8 settembre 2025
TagDa vedere 1972
DistribuzioneCineteca di Bologna
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,73 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Werner Herzog. Un film Da vedere 1972 con Klaus Kinski, Helena Rojo Del Negro, Ruy Guerra, Peter Berling, Helena Rojo. Cast completo Titolo originale: Aguirre, der Zorn Gottes. Genere Drammatico, - Germania, Messico, Perù, 1972, durata 93 minuti. Uscita cinema lunedì 8 settembre 2025 distribuito da Cineteca di Bologna. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,73 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 8 settembre 2025

Una spedizione muove alla conquista dell'Eldorado, territorio ricchissimo d'oro, tra mille pericoli e difficoltà. Aguirre, furore di Dio è 50° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 501,00 e registrato 1.727 presenze.

Consigliato assolutamente sì!
3,73/5
MYMOVIES 3,75
CRITICA
PUBBLICO 3,71
CONSIGLIATO SÌ
Cinema come avventura e come impresa straordinaria, in un modello di poetica destinato a influenzare le generazioni future.
Recensione di Emanuele Sacchi
lunedì 8 settembre 2025
Recensione di Emanuele Sacchi
lunedì 8 settembre 2025

1560. La ricerca dell'El Dorado spinge Pizarro a inviare un manipolo di soldati in esplorazione, guidato da Don Pedro de Ursua e dal vicecomandante Aguirre. Di fronte alle prime difficoltà e perdite umane, Ursua decide di tornare da Pizarro e finire la missione, ma Aguirre guida un ammutinamento contro di lui e nomina Don Guzman imperatore di El Dorado. La ricerca della terra favoleggiata spinge gli spagnoli tra le braccia di indios cannibali e verso una carneficina, ma Aguirre non smetterà di credere in impossibili sogni di grandezza.

Al terzo lungometraggio di finzione Werner Herzog compie già un'impresa sovrumana, conducendo una troupe lungo l'Ucayali in Perù nel racconto di una follia che diviene esso stesso scellerata avventura.

Le innumerevoli complicazioni occorse sul set, con liti furibonde tra il regista e Klaus Kinski, sono passate alla storia, ma non hanno mai offuscato la lucidità di un progetto rivoluzionario, capace di mescolare tecniche di regia proprie del documentario a uno spirito avventuroso in prima persona degno di epoche passate. L'esito riesce a essere sia smaccatamente fittizio e grotesque - teste mozze che parlano, morti ammazzati che pronunciano improbabili battute in punto di morte - sia verosimile, trasportando il pericolo e il disagio sul piano della realtà di un viaggio che diviene inesorabilmente matto e disperato come quello di Aguirre e i suoi.

Ad acuire il contrasto tra realtà e rappresentazione e tra sovrastrutture artificiose e natura selvaggia, l'insistenza di Herzog sullo sfarzo dei nobili spagnoli e sulla scarsa praticità dei loro indumenti e suppellettili, del tutto inadeguati alle rapide dell'Ucayali. A incarnare Aguirre, sordido incrocio tra Riccardo III e il rivoluzionario ugandese John Okello (richiamato nel nome di un liberto di pelle nera reclutato nella ciurma), è un allucinato Klaus Kinski, che mai come qui spinge il suo metodo recitativo oltre il limite del razionale. Kinski diventa Aguirre e innalza il livello di tensione sul set con Herzog e gli indios fin quasi al punto di non ritorno.

Ma sulla pellicola Herzog riesce a catturare questa tensione omicida e il delirio di un condottiero mancato, il cui scopo sembra più quello di condurre gli uomini alla morte che di raggiungere l'El Dorado. L'illusione di ricchezza è in realtà un pretesto, una carota agitata davanti al naso degli stolti, dove il reale obiettivo di un agente del caos come Aguirre è l'entropia e l'utopistico potere assoluto di chi vagheggia di nobiltà di sangue puro, e di vie incestuose per conseguirla.

In questo contesto che si rifà a Shakespeare e a Joseph Conrad - Aguirre è così vicino a essere il primo adattamento di "Cuore di tenebra" da ispirare più di una suggestione e di una inquadratura del successivo Apocalypse Now - trasportandoli nell'Amazzonia, e che non risparmia stoccate allo status quo borghese ("La chiesa sta sempre con il più forte", ammette il frate Carvajal dopo il golpe di Aguirre), Herzog mette in scena la sua idea di cinema nella forma più compiuta, attraverso visioni - la nave di soli morti e animali che tornerà in Nosferatu, le navi tra gli alberi e il viaggio tra gli indios cannibali che torneranno in altra veste in Fitzcarraldo - che prefigurano le opere future di un percorso unico, cominciato nel furore di Aguirre.

Una spedizione alla conquista dell'Eldorado.

Una spedizione muove alla conquista dell'Eldorado, territorio ricchissimo d'oro, tra mille pericoli e difficoltà. Aguirre sostituisce il capo che ha fatto uccidere ma la spedizione si risolve tragicamente, ed egli muore pazzo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 12 novembre 2011
fedeleto

Dopo una serie di corti e documentari(ultime parole,fata morgana) e due lungometraggi(segni di vita e anche i nani hanno cominciato da piccoli),Werner Herzog dipinge il suo capolavoro ovvero AGUIRRE,FURORE DI DIO..Girato in Peru',dove il senso della natura e' titanico nel suo splendore visivo,Aguirre e' uno dei personaggi che affronta il terribile Rio delle amazzoni straripante e minaccioso,dove [...] Vai alla recensione »

martedì 7 settembre 2010
Luca Scialo

Siamo nel 1500, secolo in cui la Spagna è la principale potenza spagnola, che in nome del cattolicesimo e dell'imperialismo, mira a conquistare terre selvagge e inesplorate. Tuttavia, una missione diretta verso l'attuale Perù fallisce nella fitta giungla, a causa dell'imperviosità del luogo ma anche degli agguerritissimi Indios pronti a difendere le proprie terre natie. [...] Vai alla recensione »

domenica 20 dicembre 2020
figliounico

La lentezza del film è spasmodica. Le riprese indugiano in inquadrature statiche, gli attori immobili recitano la loro parte al centro della Natura. L’impetuosa valanga di melma marrone, con tranelli di vortici, del Rio Napo investe la telecamera quasi travolgendola. La navigazione continua nel Rio delle Amazzoni che imponente e ammaliante scorre attraverso la foresta amazzonica.

sabato 2 giugno 2018
Great Steven

AGUIRRE, FURORE DI DIO (RDT, 1972) diretto da WERNER HERZOG. Interpretato da KLAUS KINSKI, HELENA ROJO, DEL NEGRO, RUY GUERRA, PETER BERLING, CECILIA RIVERA, ALEJANDRO REPULLES 1560, Perù: una spericolata spedizione spagnola di conquistadores si addentra nell’inestricabile giungla amazzonica per ricercare il leggendario El Dorado. Il sanguinario e spregiudicato luogotenente Lope de Aguirre, [...] Vai alla recensione »

sabato 26 luglio 2014
tomdoniphon

Una spedizione di conquistadores parte alla ricerca del mitico Eldorado, ma solo un piccolo gruppo, guidato dal luogotenente Aguirre (Kinski), avrà il coraggio di continuare l'impossibile ricerca nella foresta fino alla morte. Uno dei capolavori assoluti del Cinema. Il primo dei cinque film di Herzog con l'attore Klaus Kinski. Al centro del film una delle tematiche centrali del cinema [...] Vai alla recensione »

sabato 18 giugno 2022
LucaGuar

 Aguirre furore di Dio è un viaggio nella storia e al contempo nella natura. Se dovessi definire infatti uno dei temi portanti della filmografia di Herzog sarebbe proprio questo, il continuo, controverso, difficile rapporto tra una natura che a volte è madre e altre volte matrigna, e un'umanità sempre da redimere, offuscata e oppressa dalle sue ombre.

martedì 12 aprile 2016
biso 93

Ho visto Aguirre furore di dio subito dopo aver visti Nosferatu, il remake del film di Marnau sempre diretto da Herzog e interpretato da Klaus Kinski; anche in questa occasione non sono rimasto deluso anzi, ho visto un altro gran bel film. Il film ti trasmette la forza della natura, la risalta nell'impenetrabile foresta pluviale, riflette la follia dell'uomo e fino a che punto essa puo' [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2014
jacopo b98

Un gruppo di conquistadores, guidati da Gonzalo Pizarro  (Repulles) sono alla ricerca del mitico Eldorado. Ma nell’impossibilità di proseguire per la pesantezza del viaggio e per la mancanza di provviste, Pizarro sceglie un gruppetto di soldati da mandare in avanti, in avanscoperta e alla ricerca di provviste. Ne affida la guida a Pedro de Ursua (Guerrav), che però viene ucciso [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 marzo 2016
Danko188

Con un attore protagonista tanto bravo quanto folle, un budget così ristretto, un ambiente così ostile e selvaggio solo a quella vecchia volpe di Herzog poteva riuscire una tale impresa di produzione. Scevro da ogni possibile disagio l'allora 30enne nato a Monaco ebbe il grande merito di tramutare ogni eventuale difficoltà in un punto di forza: così si ritrovò [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 marzo 2017
Estasi Mistica

Leggendo opinioni e recensioni mi aspettavo chissà che cosa e avendo visto Cuore Di Vetro(che mi è piacuto)  mi sentivo rodato in qualche modo al pappone che potevo aver di fronte. Tutto bello, corretto, certo non perfetto ovviamente, ma non ho visto cosa ci sia tanto da acclamare dicendo addirittura "capolavoro"...Film passabile per i risvolti filosofici che ha in sè [...] Vai alla recensione »

sabato 7 marzo 2015
il befe

bello

Frasi
A me non interessa l'oro, l'oro lo lascio ai servi, a me interessa il potere
Una frase di Don Lope De Aguirre (Klaus Kinski)
dal film Aguirre, furore di Dio
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Ci sono, nel succedersi delle vicende umane, fatti eccezionalmente carichi di significato. Sono spesso fatti marginali, dal punto di vista della "causalità storica". Eppure, quando l’epoca che li ha prodotti si è esaurita, all’osservatore distaccato si mostrano colmi di forza simbolica. è questo il caso di una spedizione organizzata nel 1560 dal conquistador Gonzalo Pizarro che, oltrepassando la Cordigliera [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Oltre quindici anni dopo il visionario "Aguirre, furore di Dio" di Werner Herzog, lo spagnolo Carlos Saura ripropone la storia del folle condottiero, lanciato alla conquista dell’inarrivabile Eldorado sudamericano. L’impresa ha inizio nel 1560, con partenza dalle terre già conquistate del Perù: il nobile Pedro de Ursua si accinge a percorrere il maestoso Rio delle Amazzoni, allo scopo di raggiungere [...] Vai alla recensione »

MULTIMEDIA
SHOWTIME
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