Anno | 2005 |
Genere | Documentario |
Produzione | Austria, Germania |
Durata | 122 minuti |
Regia di | Michael Glawogger |
Uscita | venerdì 7 luglio 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,38 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 dicembre 2017
Gli 'operai' non sono una razza estinta. Questo documentario ce lo ricorda. In Italia al Box Office Workingman's Death ha incassato 6,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Workingman's Death segue il lavoro dei minatori in Ucraina, di quelli che maneggiano i sulfuri in Indonesia, in Nigeria, in Pakistan, i lavoratori dell'acciaio in Cina, fino a spostarsi nella "civilizzata" Germania. Il documentario si prefigge di illustrare la condizione del massacrante lavoro manuale in tutto il mondo: lontano dallo scomparire, nonostante le conquiste tecnologiche, sta divenendo "invisibile" come le persone che sono costrette a farlo per un compenso irrisorio. A illustrare la 'filosofia' di questo interessante documentario bastano la prima delle cinque parti in cui è suddiviso e la citazione iniziale da Faulkner che si può riassumere così:" Non c'è niente nella vita degli uomini che si possa fare per otto ore consecutive. Né mangiare, né bere, né fare l'amore. Con un'eccezione: lavorare. E' per questo che gran parte dell'umanità rovina la propria e l'altrui vita." I minatori clandestini dell'ex Unione Sovietica in balia di un liberismo che ha annullato qualsiasi copertura sociale vengono seguiti, nel primo episodio, mentre scavano in cunicoli pericolosi per estrarre qualche chilo di carbone. Il modello che gli proponeva il regime comunista era l'indefesso operaio Stakanov. Quella che si trovano davanti ora è una vita come la sua senza più l'orpello della propaganda ma con l'ansia quotidiana di non sapere come dar da mangiare ai propri figli. Gli operai non sono più 'compagni'(e non rimpiangono certo i passati governi) ma vorrebbero essere considerati 'persone'. Le ferre leggi del 'libero' mercato non glielo consentono.
WORKINGMAN'S DEATH disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€7,99 | – | |||
€7,99 | – |
Da vedere e rivedere. L'ho scoperto per caso girando tra un canale e l'altro e sono rimasta incollata alla televisione fino alla fine. Un lavoro denso di significati ed implicazioni, estremamente sofisticato nella cura delle immagini. Spero venga mandato in onda ancora.
Gli ultimi, o meglio i nuovi, dannati della terra. Quelli costretti a inventarsi un lavoro sulle macerie, sui ruderi, sui resti della «civiltà industriale». La classe operaia dal paradiso è andata all’inferno così come ci mostra Working Man Death, lo straordinario documentario dell’austriaco Michael Glawogger passato ieri nella sezione Orizzonti e accolto dall’entusiasmo del pubblico degli accreditati. [...] Vai alla recensione »
Un viaggio nel lavoro. Su e giù per il mondo. Anche in condizioni terribili ma con la coscienza, in tutti, che sia necessario per la sopravvivenza, pur sapendo che presto le nuove tecniche ne smusseranno gli spigoli peggiori. Si comincia in Ucraina, in quella cittadina di Donbass resa celebre, ai tempi dell’Unione Sovietica, per il record nell’estrazione del carbone battuto da Alexei Stakhanov, antesignano [...] Vai alla recensione »
Viene da Venezia Orizzonti 2005, proprio come il documentario rivelazione II grande silenzio, questo raffinato assemblaggio di immagini atroci e affascinanti su cinque situazioni estreme di lavoro in giro per il pianeta. Costituito, come un saggio, in sei capitoli: Heroes parla di minatori ucraini che sopravvivono estraendo carbone illegalmente, proprio nei luoghi dove si è creato il mito di Stakhanov. [...] Vai alla recensione »
Cosa ne è della classe operaia nel Pianeta Tecnologico Globale dall'Ucraina all'Indonesia, al Pakistan? Alla domanda risponde con il suo monumentale affresco documentario l'austriaco Glawogger: sporca, dannata e invisibile, ridotta a piccoli grappoli di clandestini disperati che rischiano la pelle per pochi dollari, si aggira in gallerie, mattatoi, cave e porti a farsi sterminare dalle malattie professional [...] Vai alla recensione »
Molta critica ha accusato Workingman's Death di non essere un vero e proprio documentario. Motivo: troppo estetizzante, immagini troppo belle e d'impatto, più videoarte che doc,, più Matthew Barney che filmmaker militante. Del resto, raramente si era visto così tragico splendore nelle miniere di carbone ucraine, nei mattatoi a cielo aperto nigeriani o nella demolizione di navi sulle coste dell'oceano [...] Vai alla recensione »
Cinque luoghi del mondo tra Ucraina, Cina, Indonesia, Pakistan, Nigeria per raccontare una classe operaia sempre meno visibile. Minatori, uomini che estraggono lo zolfo, macellai, il dato comune al di là dell'ubicazione geografica una condizione di vita mostruosa, in cui la rinuncia a ogni diritto sembra essere la sola condizione possibile. Glawogger che pure filma con sapienza il lavoro-massacro nel [...] Vai alla recensione »
Alla luce del tragico incidente sul lavoro avvenuto di recente in Sicilia, un titolo come Workingman's Death farebbe pensare a un documentario sul tema delle misure di sicurezza troppo spesso ignorate anche nelle società cosiddette evolute. Ma al pari del tedesco Werner Herzog, il regista austriaco Michael Glawogger più che un sociologo è un visionario, un'esteta, un amante delle situazioni limite; [...] Vai alla recensione »