Titolo originale | Ano natsu, ichiban shizukana umi |
Anno | 1991 |
Genere | Commedia drammatica |
Produzione | Giappone |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Takeshi Kitano |
Attori | Kuroudo Maki, Hiroko Oshima, Sabu Kawahara, Nenzo Fujiwara . |
Tag | Da vedere 1991 |
MYmonetro | 3,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Shigeru è un netturbino che, trovata nell'immondizia una tavola rotta, decide di diventare un campione di surf. Il ragazzo inizia a frequentare una spiaggia di surfisti, accompagnato dalla sua fidanzata Takako, sordomuta come lui. I due passano lunghe giornate silenziose a contemplare il mare, poi pian piano cominciano a fare amicizia con un gruppo di surfisti del luogo e Shigeru a vincere qualche gara.
Per quanto a tratti vago e inconcludente, il film si lascia guardare fino alla fine, nonostante la lentezza e la ripetitività delle situazioni. Kitano lascia subito intravedere la sua immensa abilità nel ritrarre personaggi che inizialmente sembrano della macchiette, ma che rivelano, nel corso del film, di avere psicologie ben definite e di essere estranei alla facile tipizzazione. Già solo vedere dei giapponesi accanirsi nel surf ha un certo effetto straniante.
Un film soave, onesto e atipico, condito da qualche gag esilarante: tutto normale in casa Kitano.
Una massa liquida blu notte,vellutata, dà l’incipit, pochi secondi.Segue lo sferragliare disturbante del camion che raccoglie i rifiuti e in primo piano il viso assorto di Shigeru. Al muretto di cemento grigio fra il mare e il resto del mondo, diaframma straniante e consueto lungo le coste del mondo post-industriale,sono appoggiati una vecchia tavola da surf,una bici scassata,rifiuti.
Shigeru lavora come netturbino: è un giovane ragazzo sempre con la testa altrove ed è sordomuto. Un giorno trova tra la immondizia un vecchio surf malandato. Dopo averlo sistemato comincia ad allenarsi ogni giorno, accompagnato dalla fidanzata Takako, anche lei sordomuta. Per Shigeru il surf diventa una vera ossessione, tanto che lascia il lavoro e le sue giornate silenziose sulla spiaggia [...] Vai alla recensione »
Film che ti lascia un gran senso di tristezza e quindi non resta anonimo nella memoria. Se dovesse esserci una trama, posto che ci sia, sarebbe ridicola, così come ridicole sono le musichette anni '80 che accompagnano tutto il film: un ragazzo sordomuto trova un surf abbandonato, comincia a surfare, si appassiona, incoraggiato silentemente dalla sua fidanzata anch'essa sordomuta. [...] Vai alla recensione »
Film all'apparenza semplice e banale, lontano dai canoni occidentali, ma nel suo ritmo lento e ripetitivo si rivela intenso e poetico. Le lunghe inquadrature, i dialoghi rarefatti, l'indugiare sui primi piani quasi inespressivi, lasciano il tempo di riflettere e di cogliere i dettagli, portando lo spettatore ad andare oltre le immagini fino a immedesimarsi con i sentimenti dei protagonisti.