Anno | 1997 |
Genere | Comico, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Roberta Torre |
Attori | Ciccio Guarino, Mimma De Rosalia, Maria Aliotta, Tony Bruno . |
Uscita | giovedì 4 settembre 1997 |
Tag | Da vedere 1997 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,08 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ha vinto 3 Nastri d'Argento, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Primo lungometraggio della regista dopo alcuni cortometraggi molto apprezzati in diversi festival. La leggenda di Tano Guarrasi, mafioso di Palermo, ucciso dai corleonesi nel 1988. In chiave grottesca si suppone che Tano abbia deciso di impedire, dall'aldilà, il matrimonio della sorella Franca. Da qui una serie di gags che rimandano a Tati e a Waters, ma senza esserne una copia. Nel film sono inserite canzoni di Nino D'Angelo in stile musical. Divertente satira che riesce a mescolare un argomento mafioso, abusato da televisione e cinema, in una chiave originale. La fotografia è di Ciprì. Apprezzato dal pubblico.
TANO DA MORIRE disponibile in DVD o BluRay |
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Come si combatte una piaga sociale ormai necrotizzata, ormai sopportata dalla gente del posto quasi fosse un "male necessario"? Ma con il riso! Con quel riso tanto odiato dal venerabile Jorge del Nome della Rosa, con quel gusto del cachinno, dello sbeffeggiamento elegante che non cade mai nella volgarità, con quell'eleganza superiore che ha valso al grandissimo Dario Fo il Premio [...] Vai alla recensione »
Opera interessante,che la naturalezza nel recitare della gente di palermo rende questo film ancora più gradevole.Film che narra l'uccisione del boss tano guarrasi e il matrimonio,due anni dopo,di una delle 4 sorelle di tano.Belle le musiche di Nino d'angelo,specialmente la canzone finale e quella dei titoli di coda..
È morto Tano, un ̶ cosiddetto ̶ uomo d’onore, la comunità si raccoglie e lo commemora. Uno sguardo sulla provincia siciliana, un musical pregno di colori e personaggi sopra le righe (neanche troppo romanzati) tra rioni che sono veri e propri teatri di posa, comari chiacchierone e duri maschi tutti d’un pezzo; come il nostro [...] Vai alla recensione »
La bravura di roberta torre, sta nel fatto di essere riuscita a trascinarci in un incubo infernale tra: musica, ironia e balletti, rappresentando il profondo dolore dell'anima nascosto fra il nulla e l'addio, è un'opera di delirio la cui angoscia nessun musical può neanche parzialmente celare, e fai fatica perchè sembrava finito.
Nelle ultime immagini di Tano da morire si rivedono, uno dopo l'altro, i volti e i nomi dei suoi protagonisti. D'ognuno è rivelata la professione: c'è il posteggiatore, c'è il pensionato, c'è l'agricoltore, c'è il cantante, c'è il ballerino, c'è il disoccupato e c'è anche la baronessa. Non ci sono né attrici né attori professionisti: e tuttavia si tratta di splendidi attori e di splendide attrici. Vai alla recensione »
T’amo da morire, Tano da morire. Sei un film pazzo, una scommessa temeraria, una provocazione dall'inizio alla fine. Eppure hai fatto centro. Ridi, e fai ridere, di una cosa di cui è sempre stato vietato ridere: la Mafia. Come della Mamma e della Morte. Terreno minato, spazio simbolico nel quale al riso liberatorio è vietato compiere le sue scorribande.