
E se non fosse solo follia? Un viaggio nell’intreccio tra fede e potere che svela come il fondamentalismo evangelico stia plasmando la politica USA e alimentando sogni di Apocalisse. GUARDA ORA »
di Roberto Manassero
In nessun altro paese del cosiddetto Occidente la politica e la religione sono altrettante correlate come negli Stati Uniti. Tanto in questa fase storica, in cui il trumpismo ha dato voce alle più retrive e pericolose derive della destra reazionaria e alla sua visione fondamentalista della religione.
GUARDA ORA IL FILM
Praying for Armageddon, diretto dalla norvegese Tonje Hessen Sche e dall’americano Michael Rowley, uscito nel 2023 dopo anni di ricerche, mette in luce in maniera inquietante proprio il legame tra il fondamentalismo religioso, da un lato, e il tentativo di una parte della società americana di indebolire la democrazia, dall’altro.
Al centro del documentario c’è il grande movimento evangelico americano, che forte di decine di fondazioni, conti in banca, infiltrazioni nelle strutture governative, predicatori e politici impegnati in una costante opera di proselitismo, si batte per arrivare – ed è qui la lucida follia del progetto, o magari la sua inattuabilità – alla fine del mondo così come lo conosciamo. All’Armageddon della civiltà democratica.
Seguendo il giornalista di «The Intercept» Lee Fang e creando materiale ex novo intervistando pastori, rappresentanti del Partito Repubblicano, osservatori israeliani e palestinesi e i membri della Mission: M25 (un’incredibile banda di motociclisti che attraversa l’America diffondendo il verbo evangelico e nominando talvolta dei cavalieri – sembra un film di Romero, ma è tutto vero!), i due autori registrano una vicenda che ha dell’incredibile ma che in realtà è perfettamente coerente con gli umori di quella parte di società americana bianca e conversatrice che per un osservatore europeo rimane a conti fatti un mistero.
Con il loro lavoro Sche e Rowley impiegano poco a sconfessare le teorie delle persone che incontrano (dal capo dei M25 Gary Burd alla politica Lauren Boebart, per le quale esistono solo due nazioni degne verso Dio: gli Usa e Israele…), ma è pur vero che il fondamentalismo sembra inscalfibile, radicato in decenni d’estremismo che ha portato migliaia di persone a trasformare in realtà i propri deliri millenaristi.
Come ha scritto Jessica Kiang su «Variety», «l’indagine recide una delle tante teste dell’Idra di questo movimento maligno, ma solo per vederne spuntare due o tre al suo posto».
Addirittura, stando al film, sembrerebbe che molti dei disordini del Medio Oriente siano da attribuire alle manovre di questo movimento oscuro e manipolatore, a sostegno di un’azione di pura e semplice distruzione… E se non fosse solo follia?