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FEFF 22: Il viaggio tra i sapori dell’Estremo Oriente parte il 26 giugno in streaming su MYmovies

Il festival che porta il cinema orientale in Italia arriva interamente on demand con un programma che fa dimenticare di essere seduti di fronte a un piccolo schermo. SCOPRI IL PROGRAMMA »
di Emanuele Sacchi

martedì 23 giugno 2020 - Far East Film Festival

Fare di necessità virtù. È il motto che ha spronato molti a uscire dalla morsa del lockdown causato da COVID-19 e a rilanciare le proprie attività, economiche, sociali o culturali, in maniera efficace. Il Far East Film Festival di Udine, forte del suo feeling contemporaneo e della sua capacità di cogliere al volo i cambiamenti, non ha indugiato. Seguendo l’esempio di istituzioni come South by Southwest Festival o Visions du Réel, ha scelto la via dell’esperienza al 100% digitale. Un sacrificio considerevole, se si pensa al valore offerto dal Far East in termini di esperienza umana. Non ci saranno gli eventi collaterali, dai bazaar di meraviglie d’Oriente alle gare di cosplay, rivolti a un pubblico eterogeneo; non ci sarà il ritrovo dei fedelissimi al Teatro Nuovo Giovanni, ormai tempio del Far East per una settimana all’anno. Ma quel che si perde è rimpiazzato da quel che si guadagna.
 
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Quest’anno il Far East Film Online significherà possibilità di assaggiare i sapori cinematografici dell’Estremo Oriente semplicemente collegandosi alla rete, anche per chi non è mai riuscito a essere a Udine. Con molti titoli del programma disponibili on demand, senza quindi l’obbligo di presenziare virtualmente a un orario specifico per usufruire della visione. 

Lo sforzo di Sabrina Baracetti, Thomas Bertacche e dei selezionatori del Far East Film Festival è stato encomiabile per garantire un’esperienza all’altezza delle aspettative dei fan. Benché la quantità sia lievemente minore rispetto agli anni precedenti, 46 costituisce comunque un numero ragguardevole di titoli in programma, provenienti da 8 differenti Paesi (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine, Indonesia e Malesia). 38 di questi film sono in competizione, perché anche quest’anno il pubblico decreterà il suo film preferito, mentre 4 sono anteprime mondiali e 11 europee. 

Come sostituto virtuale del Teatro Giovanni il Far East Film Festival ha scelto proprio MYmovies.it: un grande onore che conferma il lavoro tecnologico svolto dalla piattaforma e il successo conseguito dalle recenti esperienze di visione sulla piattaforma, che hanno costituito l’apripista di questa edizione del festival. I numeri di visualizzazioni conseguiti da Little Forest (quasi 78 mila) e A Taxi Driver (più di 40 mila), presentati in conferenza stampa dal fondatore di MYmovies Gianluca Guzzo, parlano da soli.

Inoltre da sabato 1° agosto Far East Film Online diventerà una library stabile, una piattaforma streaming interamente dedicata all’Estremo Oriente, con una cinquantina di titoli destinati a crescere nell’immediato futuro. L’accreditamento a FEFF 22 comporta anche l’ottenimento di crediti per la visione di film sulla library, variabili in base al “peso” dell’accredito scelto.

Infine qualche parola sui film, cuore del festival e ancora una volta frutto di una scelta che ha privilegiato il cinema popolare, con importanti digressioni verso il cinema d’autore. Ad aprire sarà Ashfall, già campione di incassi in Corea del Sud: un disaster movie con un cast ricchissimo, che include tutte le star locali del momento. Come importanza del film per lo starsystem sudcoreano siamo dalle parti di ciò che Infernal Affairs ha rappresentato per quello hongkonghese nel lontano 2003. Chiusura invece affidata al sino-hongkonghese Better Days, un dramma firmato da Derek Tsang che unisce la denuncia sull’attualità – il bullismo e la competitività esasperata nelle scuole – a un romance travolgente, degno dei mélo che hanno fatto la storia del cinema dell’ex colonia. 

Film imperdibile, già al centro di un caso per il suo ritiro, da parte del governo cinese, dall’ultima Berlinale e poi insignito del massimo premio agli Hong Kong Film Awards. Tra gli altri titoli da non perdere il ritorno alla regia di Johnnie To, insieme a Wai Ka-fai in Chasing Dream, romanzo pop coloratissimo sulle storie parallele di una ballerina e di un pugile, The Captain di Andrew Lau, regista di Infernal Affairs, o la love story con mascherine di I WeirDO, eccentrica prima mondiale dal Giappone. E ancora l’ultimo film di Nobuhiko Obasyashi, ospite a Udine solo due anni fa e scomparso quest’anno: il suo Labyrinth of Cinema è uno struggente atto d’amore per la settima arte.

Nonostante le limitazioni, Far East Film Festival non ha rinunciato a uno spazio retrospettivo, con il restauro di un capolavoro di Hou Hsiao-hsien, Cheerful Wind, e un focus su un talento nipponico, il comico surreale Hirobumi Watanabe, “poeta del quotidiano”. Di lui vedremo quattro lavori, girati tra il 2017 e il 2020, e potremo apprezzare una voce nuova della stranezza Made in Japan. Un’offerta così ricca per quantità e qualità quella di FEFF 22 da far dimenticare di essere seduti di fronte a un piccolo schermo.


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In foto una scena del film Ashfall
In foto una scena del film I WeirDo.
In foto una scena del film Better Days

Tutti i film da € 1 al mese

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