
Sempre fedele al suo stile, il regista ricrea l'attacco ed espone le sue conseguenze su un intero paese. Prossimamente su Netflix.
di Marzia Gandolfi
Sull'isola di Utøya, a nord-ovest di Oslo, un gruppo entusiasta di adolescenti si prepara alla visita del Primo Ministro, immaginando insieme il futuro del proprio paese. Ma a sbarcare sull'isola è Anders Breivik, terrorista di estrema destra che vuole mondare dai peccati la Norvegia e l'Europa. Il 22 luglio, dopo aver esploso una bomba davanti al palazzo governativo di Oslo, raggiunge Utøya e abbatte vite a colpi di arma da fuoco. La sua spedizione mortale fa sessantanove morti e più di duecento feriti. Colpito cinque volte, Viljar sopravvive al massacro, supera la lunga convalescenza e decide di testimoniare nel processo contro Breivik. Per chi è rimasto e per quelli che non ci sono più.
Quello che è accaduto il 22 luglio 2011 in Norvegia è una vicenda così insostenibile che ci vuole davvero una grande volontà per ritornare ancora una volta su quella maledetta giornata. Che cosa abbiamo da scoprire di più su quelle ore? A che serve 22 luglio, il secondo film a trattare direttamente quel dramma?