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Il film che ha ispirato Le Iene di Tarantino.
Solo che quello di QT è dal punto di vista dei banditi, qui cambiano alcune cose.
Soprattutto il senso della storia che è il confronto fra il mondo tradizionale dove valevano le antiche fedeltà da uomo a uomo e quello moderno dove conta esclusivamente il rispetto di un'organizzazione i cui vertici sono invisibili e lontanissimi, in cui si devono rigidamente rispettare i protocolli più che i legami, con tutto un discorso sul tradimento, quello cattivo e quello buono e doveroso.
È un gran film con delle scene fantastiche in particolare il colpo di teatro finale che Tarantino non si sarebbe mai potuto permettere.
A metà circa c'è il ricordo della scena dell'uccisione di un boss che all'ultimo momento, comprendendo di essere stato ingannato, si rivolge all'uomo della polizia che lui ignaro aveva accolto come un figlio e con una stranissima vocina querula da omino, piagnucola: "Ecco mi hai tradito, sto per morire per colpa del tuo tradimento e per questo non potrò andare in paradiso".
Il crimine quindi viene rappresentato come il mondo arcaico della Cina - quella "vera" - che sradicato cerca di sopravvivere con tutti i mezzi nella metropoli tecnocratica e cosmopolita che avanza spietata.
Da vedere in cinese con sottotitoli sennò si perde molto
Le Iene imvece parla di tutt'altro anche se si impernia sullo stesso tema del "vero uomo" (fra molte virgolette) rude e (fino a un certo punto...) leale. Decisamente tutt'altro...ci faccio un post a parte che non è facile...in realtà Tarantino rappresenta abbastanza passo passo un certo libro molto scandaloso in cui si parla di stanzini per soli uomini, di stanze private, di closets da cui poi qualcuno esce altri no e restano a fingere sapendo perfettamente tutti che stanno fingendo dandosi del bugiardo a vicenda (ricordate l'insistenza sulla recitazione nella preparazione dell'infiltrato che si svolge su dei palcoscenici di strada nel retro di qualche vicolo di periferia...).
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