C'era una volta in America |
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Un film di Sergio Leone.
Con Elizabeth McGovern, James Woods, Robert De Niro, Treat Williams.
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Titolo originale Once upon a Time in America.
Drammatico,
durata 227 min.
- USA 1984.
- Lucky Red
MYMONETRO
C'era una volta in America
valutazione media:
4,69
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un indiscusso capolavoro del cinemadi Stephen K.Feedback: 1545 | altri commenti e recensioni di Stephen K. |
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domenica 24 marzo 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
C'era una volta in america è senza ombra di dubbio uno dei capolavori del cinema gangster e non e anche di Sergio Leone. Questo è un film che entra nella mente di un gangster, scardinando ogni linearità narrativa, portando al contempo sollievo e sofferenza. Caratterizzato da frequenti salti temporali nell'arco della vita del protagonista, l'intero film è legato al fluire dei ricordi nel tempo, i quli alcune volte si disperdono nei repentini salti temporali. Il film è stato rimaneggiato soprattutto negli USA dove è stato sfigurato con il riordino in ordine cronologico degli avvenimenti. Il regista con questo film vuole forse ricordare il suo cinema, il suo modo di girare un film che all'epoca, nel 1984, andava scomparendo e che oggi è del tutto sparito. C'era una volta in America è un gangster movie fuori dai ranghi, in quanto non è incentrato sui gangster, come lo è un suo parente, IL padrino, ma tramite i ricordi del protagonista e le analessi e profondi ragionamenti vuole fare emergere una profonda nostalgia di un tempo totalmente cambiato nel corso degli anni e di valori e metodi di vita dimenticati dalla gente. La pellicola è basata sul romanzo The Hoods di Herschel Goldberg, un criminale americano. La sceneggitura è completa dopo 12-13 anni di lavoro da parte del regista stesso e nomi importanti come Franco Ferrini, Leo Benvenuti e Piero de Bernardi e si rivela ottima sotto ogni punto di vista. I dialoghi sono intelligenti e ricercati e si adattano al film. Le musiche di Ennio Morricone sono perfette per il tema del film e la fotografia di Tonino Delli Colli si rivela efficace e ben fatta. Robert De Niro da sfoggio della sua miglior interpretazione cinematografica, calandosi nei panni di un astro nascente della malavita newyorkese, David "Noodles" Aaronson, ricercato da altri gangster rivali. Co-protagonista è James Woods, che accresce la sua fama conquistata l'anno precedente con Videodrome di David Cronenberg. Anche lui dà sfoggio di una delle sue migliori interpretazioni sul grande schermo, interpretando bene il ruolo del senatore Christopher Bailey. Elizabeth McGovern recita molto bene la discreta parte di Deborah Gelly. Appaiono nel film anche altri personaggi che acquisteranno fama in seguito, come un ancora giovane Joe Pesci, Burt Young e anche una Jennifer Connelly ancora ragazza quattordicenne, che diverrà in seguito famosa per film come Phenomena di Dario Argento e Labyrinth di John Landis. Ultimo film girato con il metodo Leone, che con questa pelliucoal vuole prorpio ricordare un metodo di regia che all'epoca già vacillava e che oggi è totalmente scomparso e dimenticato. Film come questo non verranno mai più girati.
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