Resident Evil: Afterlife

Non ci sono parole per commentare il vuoto che gli ultimi capitoli di questa ambiziosa filmografia di Resident Evil, hanno lasciato dentro di me. MA andiamo con ordine.

Improbabile incipit: siamo a Tokyo ma di Tokyo non si vede nulla, il contesto è puramente nominale, poteva essere Caracas e non avremmo notato la differenza. completati i 0 minuti di baraonda, il Giappone lascia il posto al Nord America... insomma siamo sempre lì. Qualcuno ha capito di che parlavano i produttori dicendo  "afterlife sarà ambientato in Giappone"?

Inciso: clichè che più clichè non si può, attenzione attenzione, arriva il controllo mentale via dispositivo PULSANTE ROSSO A FORMA DI RAGNO precisamente collocato sul petto. Come gli Egiziani antichi, anche la Umbrella deve essere convinta che il cuore controlli tutte le funzioni dell'essere umano, e visto che certamente la figura retorica del ragno è la forma migliore per tale dispositivo.

Il corpo della storia è una cascata di improponibili situazioni, dialoghi insensati e manifesta incapacità del genere umano di effettivamente sopravvivere. Voglio fare un esempio che mi ha divertito: il gruppo di sopravvissuti che ha preso possesso della prigione federale, ha avuto il tempo di impostare un efficace sistema di torce per l'intera struttura.. ma non si è curato di controllare se per caso in quella prigione, non ci fosse un BLINDATO in grado di trasportarli praticamente dovunque avessero voluto andare. Quando lo scoprono è ovviamente troppo tardi.
Il reparto dialoghi è talmente superfluo e banale, da permettere una valorizzazione del film qualora lo si ascoltasse in una lunga non comprensibile.

Detto questo, mi aspetto un eventuale prossimo capitolo con gli alieni che vogliono colonizzare una spopolata Terra (va di moda in questi anni, sicuro è un argomento che prende) mentre Wesker (re-re-re-re-redivivo) e la sua Umbrella (anche nota come ONE MAN COMPANY), stipula una alleanza con Alice per invadere la loro astronvame-madre ed infettarla col virus GG.

Nihil sub soli novi!