Tre ragazze molto carine, Jungle Julia, Shanna e Arlene, si divertono a passare le serate tra due locali di Austin, Texas, il Guero's e il Texas Chili Parlor, dove attirano gli sguardi indiscreti degli avventori. Tra i tanti presenti nel locale di Warren c'è però Stuntman Mike uno strano personaggio alla guida di una vettura inquietante con un teschio sul cofano. Prese di mira le tre amiche, a loro insaputa, cerca di condurle verso la sua arma, posteggiata sul retro.
Finalmente, ho l’onore di recensire nuovamente, un film di Tarantino e la cosa mi elettrizza. Dopo Kill Bill, Tarantino avrebbe scritto e diretto uno slasher che ha come protagonista il fantasma di uno schiavo nero ( parte sicuramente perfetta per Samuel L. Jackson ), ma una proposta del suo pupillo Robert Rodriguez gli fa cambiare idea: cioè dirigere un film horror in due parti. Rodriguez stava dirigendo Planet Terror, uno splatter che narra di una malattia che trasforma gli uomini in zombie, mentre Tarantino decide di dirigere un film ( anche grazie al suo amore per il tipo di argomento ) incentrato su uno stuntman psicopatico di mezza età con l’ossessione per le belle ragazze e che prova eccitamento sessuale nel provocare incidenti stradali. Nonostante i due film di Rodriguez e Tarantino appartengano allo stesso progetto Grindhouse ( dal nome delle scadenti sale anni 70 dove venivano presentate opere di genere horror o splatter ), sono due opere completamente diversissime. Mai in un film di Tarantino si era vista una cosa del genere: i primi 80 minuti ambientati nel pub che fanno girare le scatole per la noia con dialoghi lunghi fino all’inverosimile e poi gli ultimi venti minuti degni degli annali del cinema in cui Tarantino, dopo gli 80 minuti che ci presentano e ci fanno affezionare ai personaggi, sfodera tutta la sua bravura, mostrandoci di saper dire e anche bene, la sua sui film d’azione. Inseguimenti e incidenti stradali girati e montati benissimo, il sangue rosso acceso che schizza, dialoghi affilati, taglienti e magistrali in tipico stile tarantiniano, e un bravissimo Kurt Russell ( terza scelta come protagonista dopo Mickey Rourke e Sylvester Stallone ) e un finale in stile amazzone che da la possibilità alle donne di avere il loro momento di gloria. Ricco di citazioni ( come in tutti i film di Tarantino ), humour affilato, questo film particolare nel suo genere è assolutamente da non perdere. Ancora una volta, Tarantino si conferma il maestro di una generazione. Adesso che ci penso, domani è Halloween, e questo film è perfetto per trascorrere due ore di grande grandissimo cinema all’insegna dello splatter con la S maiuscola, con i miei amici.
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