Comandante |
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Un film di Edoardo De Angelis.
Con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 120 min.
- Italia 2023.
- 01 Distribution
uscita martedì 31 ottobre 2023.
MYMONETRO
Comandante
valutazione media:
3,27
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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COMANDANTE: UNA STORIA DI VERA UMANITA’di Moviepillows_Feedback: 300 | altri commenti e recensioni di Moviepillows_ |
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martedì 20 febbraio 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Applaudito per diversi minuti alla cerimonia di apertura dell'80esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, “Comandante” di De Angelis è un’epica che per molti tratti riflette a pieno la nostra epoca, fatta di sbarchi, di accoglienza negata e di profughi. Incentrato su un episodio poco conosciuto avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, il film narra le gesta eroiche di un gruppo di sommergibilisti della Regia Marina italiana, guidati dal Comandante Salvatore Todaro a bordo del Cappellini, che nel 1940 salvarono 26 uomini del mercantile Kabalo battente bandiera belga, dopo averlo affondato a seguito di un duro scontro a fuoco. Il Todaro di Favino (con tanto di accento veneto marcato) è il ritratto di un uomo di principi, un uomo di mare, sostenitore del rispetto del diritto internazionale, un fumatore incallito con la schiena rotta, la sera curata con una buona dose di morfina. La grandezza d’animo della sua persona la si può intuire dai suoi gesti, dalle sue risposte. Celebre la scena in cui i nazisti chiesero lui «Perché li hai salvati?», e la risposta, non semplice nè tanto meno scontata, fu: «Perché siamo italiani». Non tanto gli italiani buoni e ingenui, quanto un gruppo di giovani uomini con una dose di umanità riservata a pochi. Era un malinconico il comandante. I suoi commilitoni sapevano che avrebbero potuto non fare ritorno ma nonostante la paura di morire continuavano a combattere, a eseguire gli ordini, con un grande senso del dovere. Continui i momenti di tensione a bordo del Cappellini (ricostruito nel porto di Taranto in collaborazione con gli studi di Cinecittà), resi tali dall'atmosfera pesante delle stanze del sommergibile, buie, maleodoranti, a tenuta stagna, oltre che dalle musiche tensive, firmate Rober Del Naja (già noto per aver musicato il dramma Battle in Seattle di Stuart Townsend). Di Comandante si può dire in primis che è un film sulla solidarietà, che parla della legge del mare, della guerra, del razzismo. Temi importanti e mai scontati, su cui è facile fare polemica senza sapere, ignorando la storia. “Era da tanto tempo che non usciva in sala un film storico di questo tipo, un film vero, incentrato sul tema dell’accoglienza, frutto di una produzione nazionale e internazionale” disse Favino in una delle sue interviste rilasciate alla rivista Ciak durante il Festival di Venezia. Evidente l’intenzione del regista che, con questo lungometraggio storico, vuole in realtà alludere agli eventi dei nostri giorni (dalla guerra in Ucraina alle stragi etniche e i conflitti nell’area mediorientale) dando un grande esempio di civiltà perchè, come si dice nel film, «in mare siamo tutti alla stessa distanza da Dio».
Straordinaria l’interpretazione di Favino, che si è calato perfettamente nel personaggio, mettendone in risalto i tratti più umani e fragili. Prova superata anche per Massimiliano Rossi e Silvia D’Amico nei panni di Marcon e di Rina, la moglie di Todaro. Da vedere e rivedere solo in sala!
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