|
Vedetelo con un po’ di pazienza. Sapendo che all’inizio “non prende”, che lentamente cresce fino a conquistarci alla fine.
E’ la storia di un amore che si potrebbe definire “puro” o forse meglio un “amore a metà”. Un amore ( o due) che si potrebbe discutere a lungo, senza la possibilità di poterlo definire.
Un film minimalista come del resto “Perfect Days”, che sceglie la lentezza, i tagli del tempo, i montaggi impliciti, una musica quasi impalpabile per farci assaporare ciò che si nasconde dietro le parole, le immagini dei volti, dei luoghi stessi, New York su tutto.
Un film di sentimenti contro il sentimentalismo. Per questo onesto e coraggioso.
L’ultima sequenza è poesia: due incontri, due abbracci, un pianto, un metrò che attraversa velocissimo i grattacieli di New York e fugge via.
[+] lascia un commento a gianni quilici »
[ - ] lascia un commento a gianni quilici »
|
twitter
diventa fan
valutazione media:
3,74
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
