Animali fantastici - I segreti di Silente

"Quale film ci guardiamo questa sera?" "Dai mettiamoci Il Calice di Fuoco!".
Purtroppo questo non potrà mai accadere, di nuovo, con questo nuovo capitolo. Ed è un dispiacere immane. Per cercare di recuperare ritmo, toni, piaghe narrative assurde, cambi di attore, etc... si è finito per dimenticarsi della Magia. La Magia non è solo un insieme di incantesimi, sempre su oggetti banali tra l'altro o a flash sonori a riprova di zero immaginazione, la magia è quella capacità di poter far sognare, meravigliare, e commuovere. Agli attori, tutti bravi, non viene dato lo spazio per riuscire a farlo, se non a Jude Law, almeno come profondità, e a Jacob come umanità. Il modo di ribadire che Grindelwald è cattivo (ma serve ancora ribadirlo? Nel capitolo prima fa fuori un neonato) è così banale e letteralmente di cattivo gusto e crudelmente innecessario che lo trovo incomprensibile come scelta, non solo di scrittura ma di produzione. Su quali temi ci vuole portare a ragionare l'autrice in questo capitolo? Quali lati dell'animo umano? Tutte le parti che potevano avere messaggi importanti sono tenute marginali. Perché c'è questa atmosfera spenta, monocolore, disillusa, banale, ingessata... Intere sequenze inutili, sensate solo per mostrare qualcosa di grosso e/o mostruoso e/o un po' di scenografia (sempre splendida, ma pure questa ormai costantemente triste), come la sequenza della prigione. Come mai non avviene qualcosa di un po' più emotivo lì dentro? Perché non cogliere il momento per approfondire il rapporto fra fratelli, ma con due battute, mica dialoghi esistenziali. Rapporto padre figlio, ex amore, amore non ricambiato, senso di autopunizione per scelte sbagliate, etc... Jacob è ormai la nostra ancora emotiva, nonostante lo trattino sempre un po' ingiustamente come una macchietta. Scamander... cosa ha imparato di nuovo? Come è cambiato? Che percorso ha fatto? Come fa ad afflosciarsi sempre anche quando accadono cose strong nello specifico ambito a cui ha dedicato la vita,in cui ha coltivato la propria sensibilità? Va bene il lieve autismo, ma un minimo dobbiamo riuscire a legare con l'eroe, un minimo... Conoscere qualcosa più di lui, del suo passato, dei suoi genitori, o primi animali fantastici... nulla. Continua ad essere immobile.
J. K. Rowling, quali messaggi stai cercando di darci con questa saga, quali riflessioni?
Perché sei ormai così lontana dal desiderare di farci stringere al cuore i tuoi personaggi?
Perché nessuna avventura riesce ad essere bella di per sé, tranne forse solo la prima?
Se ci fosse qualche esplicita dichiarazione, forse si riuscirebbe a comprendere meglio il desiderio alla base del voler raccontare questa storia...