La definitiva Apocalisse della saga ambientata nel mondo di Harry Potter. Un film stanco e fuori fuoco, che quasi percepisce la frattura con il suo pubblico. Solo Law e Mikkelsen sembrano crederci
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Che si fa quando il tuo mondo, un mondo che hai creato dal primo all'ultimo dettaglio, va in fiamme? Si tratta di una domanda che scorre, inarrestabile, tra i fotogrammi de Animali fantastici: I segreti di Silente. Perché il cinema popolare è una creatura viva, che evolve, reagisce alle sollecitazioni e rigetta quei prodotti che non riescono a tenere il passo. È in questo spazio che si inserisce Il franchise di Animali fantastici, saga sul mago zoologo Newt Scamander nata in seno all'universo di Harry Potter, straordinariamente politica, ma anche inerte, incapace di raccontare in modo nuovo uno spazio che lo spettatore già conosce, preferendo appoggiarsi alla forte popolarità di cui gode tra il pubblico il mondo letterario di JK Rowling (non a caso, qui, nelle vesti di sceneggiatrice). [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (4592 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 13 aprile 2022