matteo manganelli
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venerdì 13 febbraio 2015
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quasi da non crederci
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Teoricamente parlare male di questa operazione cinematografica, dovrebbe essere un po' come sparare sulla croce rossa. E invece no.
Ancora una volta rimango senza parole, perchè, purtroppo o per fortuna, non c'è davvero limite al peggio.
E se recentemente le sale sono state invase da robaccia strappalacrime come "La teoria del tutto", qui, purtroppo, non siamo neanche a parlare di brutto cinema, bensì di pessima soap opera.
Sconvolti dal costo del biglietto per l'anteprima (quasi dieci euro), ci accomodiamo in sala (strapiena) e, dopo i canonici venti minuti di pubblicità dell'Uci Cinemas, il film inizia.
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Teoricamente parlare male di questa operazione cinematografica, dovrebbe essere un po' come sparare sulla croce rossa. E invece no.
Ancora una volta rimango senza parole, perchè, purtroppo o per fortuna, non c'è davvero limite al peggio.
E se recentemente le sale sono state invase da robaccia strappalacrime come "La teoria del tutto", qui, purtroppo, non siamo neanche a parlare di brutto cinema, bensì di pessima soap opera.
Sconvolti dal costo del biglietto per l'anteprima (quasi dieci euro), ci accomodiamo in sala (strapiena) e, dopo i canonici venti minuti di pubblicità dell'Uci Cinemas, il film inizia.
E dopo tre minuti già non ci credi più; inizia una lunghissima carrellata di primi piani dei volti monoespressivi e caricaturali dei protagonisti, conditi con dialoghi sconnessi e fuori da una qualsiasi logica verosimile.
Io mi giro a guardare gli occhi degli spettatori in sala, chiedo ad alta voce che cosa stia succedendo, rido come un pazzo di fronte all'assurdità di ogni inquadratura e di ogni dialogo.
Poi arriva la noia. La noia pesante. Le scene di sesso, che dovrebbero scandalizzare ed eccitare, stimolano gli ormoni quasi come una puntata di "Porta a Porta" e le sequenze in generale si susseguono con una regia da soap opera, un montaggio pachidermico e una sceneggiatura degna dei migliori film degli Zucker.
Come se non bastasse, il film infastidisce terribilmente per la quantità di stereotipi e per la superficialità con cui questi si muovono all'interno del film.
Forse tra qualche tempo qualche critico lo definirà d'avanguardia per stile e narrazione. Sicuramente gli incassi saranno da record.
Io, nel mio piccolo, vi consiglio vivamente di starvene a casa, gli regalo una stella su cinque e tanti saluti.
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[+] bah... perplessa....
(di scarlett11235)
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[+] cinquanta sfumature di marrone
(di giorgietto82)
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paolo salvaro
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domenica 15 febbraio 2015
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dicesi : "tanto rumore per nulla"
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CONTIENE SPOILER
Questo film è davvero brutto, per non usare altri termini che mi verrebbero fuori di getto. Un fastidioso, ripetitivo ed alla lunga inutile uso dei primi piani, nel tentativo di catturare magari un guizzo di espressività da parte degli attori che purtroppo non arriverà mai. Un casting alquanto bizzarro che ha sembrato premiare (chissà come mai) la bellezza dei corpi della modella e del modello protagonisti, anzichè la loro bravura nel recitare. Lei un po' impacciata, ma lui davvero incommentabile. Se mettesimo a confronto la sua espressione nel mentre è intento a prepararsi un panino con la porchetta e la confrontassimo con quella in cui si tromba la tipa, non ci sarebbe poi molta differenza.
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CONTIENE SPOILER
Questo film è davvero brutto, per non usare altri termini che mi verrebbero fuori di getto. Un fastidioso, ripetitivo ed alla lunga inutile uso dei primi piani, nel tentativo di catturare magari un guizzo di espressività da parte degli attori che purtroppo non arriverà mai. Un casting alquanto bizzarro che ha sembrato premiare (chissà come mai) la bellezza dei corpi della modella e del modello protagonisti, anzichè la loro bravura nel recitare. Lei un po' impacciata, ma lui davvero incommentabile. Se mettesimo a confronto la sua espressione nel mentre è intento a prepararsi un panino con la porchetta e la confrontassimo con quella in cui si tromba la tipa, non ci sarebbe poi molta differenza. Davvero, zero coinvolgimento, trasporto o emozione che sia. Questo anche a causa di una sceneggiatura che definire lacunosa è farle un complimento. Quelle che dovrebbero essere le "scene madri", in cui lui le rivela il suo trauma infantile, lei gli rivela i suoi veri sentimenti, lui le confessa di possedere "50 sfumature di perversione" (...... anche se non so bene cosa cazzo voglia dire) sono scritte, preparate e gestite davvero male. Lo stesso rapporto tra i due è a tratti assai forzato: non va a finire in una certa maniera perchè è il risultato di una serie di molteplici eventi e situazioni che .... no, va a finire in una certa maniera perchè deve andare così. Punto. L'intervista e la scena del bar sono poco più di semplici pretesti che servono a mandare avanti la trama.
E soprattutto, permettemi, una colonna sonora davvero orrenda. Non si sa con che criterio abbiano abbinato canzoni e scene, ma probabilmente lo hanno fatto a casaccio, a seconda di cosa capitava, altrimenti non me lo spiego: musica che esplode all'improvviso nelle orecchie senza particolari ragioni mentre i protagonisti fanno un giro in aereo ed ammirano Seattle dall'altro (porca puttana, manco fosse l'isola che non c'è. E' solo una metropoli qualunque!) , per non parlare delle dolci melodie che accompagnano ogni singolo gesto di violenza fisica che la protagonista subisce (gran poca roba rispetto al modo in cui si era presentato il film, a dire il vero, solo un paio di sculacciate e di fustigate), in scene così povere di realismo e così girate male che è roba da mettersi a ridere se si pensa alle memorabili scene erotiche di Nove settimane e mezzo di Adrian Lyne o di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, o de La vita di Adele di Abdellatif Kechiche, oppure alle atroci scene sadomaso di Histoire d'O di Just Jaeckin, Velluto Blu di David Lynch, Crash di David Cronenberg e di Nymphomaniac di Lars Von Trier . .... e come non tirar dentro il nostrano Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini che si voglia apprezzare o non apprezzare il film in sè, quando si parla di violenza, perfidia e crudo realismo oltre ogni immaginazione (onestamente) non ha mai avuto e mai avrà rivali.
Francamente, per quanto mi sforzi, non trovo nulla che si possa salvare 50 sfumature di grigio. Anzi, forse uno: era da un po' che non vedevo il cinema così bello pieno. Sono soldi che entrano. Peccato che sia per un motivo sbagliato.
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latooscurodelcinema
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domenica 15 febbraio 2015
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meno propaganda,più cinema.
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Esordisco cosi,con questa breve recensione.
Il film ha portato con se una serie di articoli da parte dei Media,chi ha definito questo film il nuovo 9 SETTIMANE E MEZZO,chi ha creato campagne pubblicitarie per il boicottaggio del film,insomma se questo film voleva essere sotto i riflettori ci è riuscito al 100% visto il fenomeno mondiale del libro.
Arriva il film nelle sale,sbanca il box office e come si poteva intuire il film ha vinto il weekend,ma se dovessi dare un parere di successo sul film,il tutto ricade solo sul Box Office.
Il film manca di pathos,i dialoghi non sono efficaci,gli attori non convincono,specialmente il buon e caro Mr.Grey,che in due ore di film,non cambia l'espressione,rendendolo inespressivo non trasmettendo nemmeno la perversione citata nel libro.
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Esordisco cosi,con questa breve recensione.
Il film ha portato con se una serie di articoli da parte dei Media,chi ha definito questo film il nuovo 9 SETTIMANE E MEZZO,chi ha creato campagne pubblicitarie per il boicottaggio del film,insomma se questo film voleva essere sotto i riflettori ci è riuscito al 100% visto il fenomeno mondiale del libro.
Arriva il film nelle sale,sbanca il box office e come si poteva intuire il film ha vinto il weekend,ma se dovessi dare un parere di successo sul film,il tutto ricade solo sul Box Office.
Il film manca di pathos,i dialoghi non sono efficaci,gli attori non convincono,specialmente il buon e caro Mr.Grey,che in due ore di film,non cambia l'espressione,rendendolo inespressivo non trasmettendo nemmeno la perversione citata nel libro.
Le Scene di sesso,da un certo punto di vista si salvano,sono accompagnate da una bella fotografia,ma pure queste deludono il lettore della saga,lasciando il tutto all'immaginazione dello spettatore,però sappiamo bene che lo spettatore si aspettava di vedere le scene viste nel libro.
In conclusione il film,è un'opera uscita per metà,spicca solo per il nome del libro e per tutta la propaganda fatta da qualche mese a questa parte,è una pellicola che posso definire TUTTO FUMO E NIENTE ARROSTO,perchè doveva essere il film più scandaloso dell'anno,ma l'unica cosa scandalosa è l'eccesiva propaganda,inutile,insensata e senza fondamento nei confronti di un film che poteva venir su meglio.
per questo dico,MENO MEDIA + CINEMA.
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flyanto
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venerdì 13 febbraio 2015
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una relazione tra 2 individui con aspettative diff
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Film in cui si racconta di una giovane donna molto ingenua la quale conosce per caso un giovane uomo d'affari bello, affascinante e facoltoso con cui intreccia una sorta di relazione sentimentale o, meglio, sessuale e masochista destinata però purtroppo a naufragare a causa della loro diversità nel vivere il rapporto.
Questa pellicola, direttamente tratta dall'omonimo best seller di E. L.James, tratta in pratica lo stesso tema affrontato già anni fa nel film "Nove settimane e mezzo" di Adrian Lyne in cui, appunto, una coppia formata da un affascinante uomo dall'oscuro ed umile passato e da una bella donna, vive, consumandolo sino all'estremo, una relazione per lo più basata sul sesso e su pratiche erotiche audaci.
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Film in cui si racconta di una giovane donna molto ingenua la quale conosce per caso un giovane uomo d'affari bello, affascinante e facoltoso con cui intreccia una sorta di relazione sentimentale o, meglio, sessuale e masochista destinata però purtroppo a naufragare a causa della loro diversità nel vivere il rapporto.
Questa pellicola, direttamente tratta dall'omonimo best seller di E. L.James, tratta in pratica lo stesso tema affrontato già anni fa nel film "Nove settimane e mezzo" di Adrian Lyne in cui, appunto, una coppia formata da un affascinante uomo dall'oscuro ed umile passato e da una bella donna, vive, consumandolo sino all'estremo, una relazione per lo più basata sul sesso e su pratiche erotiche audaci. Ma se il film di Lyne è risultato ai tempi una novità nel suo genere, peraltro molto ben interpretato da una splendida Kim Basinger e da un assai ed ai tempi ancora seducente Mickey Rourke, "50 sfumature di grigio" si risolve invece in una piuttosto sua banale ripetizione (molteplici scene di intimità esattamente conformi alla pellicola di Lyne e di "American Gigolò"), peraltro pure poco credibile nella realtà di tutti i giorni, ed interpretata da attori di assai modesta portata. Quello del resto su cui punta per tutto il suo svolgimento questa pellicola, come il romanzo stesso che assolutamente non è da annoverarsi tra i massimi capolavori della letteratura nonostante il grosso successo editoriale, non è tanto la credibilità e la profondità del contenuto, quanto il puro e semplice appagamento degli occhi (nel romanzo della fantasia del lettore o, meglio delle lettrici) per la prorompente bellezza fisica e per l'elitario status economico sociale dei protagonisti (in realtà qui è più bello e ricco lui di lei che risulta piuttosto banale e per nulla ricca) e soprattutto per le seducenti ed esplicite scene di sesso descritte nel libro e qui appena accennate (con probabilmente profonda delusione da parte di molti). Concludendo, basandosi ovviamente su questi pochi e superficiali elementi di così però grande plauso in un pubblico per lo più femminile e di poche pretese, e non affatto sostenuto da un'intensa recitazione da parte degli attori stessi, questa realizzazione cinematografica rimane su un piano estremamente patinato, quasi fosse una pubblicità di un qualche prodotto, alquanto irreale nel contesto in cui si sviluppa più che nella dinamica del rapporto in sè e, per chi crede che certe storie possano accadere nella vita di tutti i giorni, direi anche piuttosto ingannevole. Ma mi auguro che il pubblico femminile (quello maschile non lo tiene giustamente affatto in considerazione) sia più smaliziato e meno ingenuo e, qualora impieghi due ore nella visione, lo faccia però col giusto spirito, indirizzandolo solo alla soddisfazione degli occhi di fronte ad un giovane uomo di solo bellissimo e seducente aspetto.
Del tutto tralasciabile e con due certi e temibili sequel cinematografici in preparazione (come i due successivi a questo romanzi della James).
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jacopo b98
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mercoledì 18 febbraio 2015
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davvero agghiacciante!
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Negli Stati Uniti la impacciata studentessa universitaria Anastasia Steele (Johnson) sostituisce casualmente un’amica (Mumford) nell’intervistare il giovanissimo miliardario Christian Grey (Dornan). Lui è bello, affascinante. Lei è vergine e non molto disinibita. Naturalmente tra i due esplode l’amore, ma Christian rivela ad Anastasia che lui non fa l’amore ma “scopa forte” e che pretende dalla sua partner sessuale la sottomissione assoluta, regolata tramite un lungo e articolato contratto, che il milionario propone alla ragazza. Tratto dal primo romanzo della trilogia milionaria scritta da E.L. James (che qui figura tra i produttori), nota come pessima scrittrice ma che è comunque riuscita tramite una furba operazione commerciale a stuzzicare le fantasie sessuali delle annoiate casalinghe cinquantenni in crisi di mezza età.
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Negli Stati Uniti la impacciata studentessa universitaria Anastasia Steele (Johnson) sostituisce casualmente un’amica (Mumford) nell’intervistare il giovanissimo miliardario Christian Grey (Dornan). Lui è bello, affascinante. Lei è vergine e non molto disinibita. Naturalmente tra i due esplode l’amore, ma Christian rivela ad Anastasia che lui non fa l’amore ma “scopa forte” e che pretende dalla sua partner sessuale la sottomissione assoluta, regolata tramite un lungo e articolato contratto, che il milionario propone alla ragazza. Tratto dal primo romanzo della trilogia milionaria scritta da E.L. James (che qui figura tra i produttori), nota come pessima scrittrice ma che è comunque riuscita tramite una furba operazione commerciale a stuzzicare le fantasie sessuali delle annoiate casalinghe cinquantenni in crisi di mezza età. L’operazione del libro è riportata papale-papale sullo schermo, e pensare che l’idea di affidare la regia del film alla nota artista concettuale Sam Taylor-Johnson non poteva sembrare cattiva a prima vista: la Johnson aveva realizzato un solo film per il cinema (Nowhere Boy), ma l’esperienza visiva non le mancava di certo (le sue opere come fotografa sono esposte al MoMA). E difatti il film visivamente è molto curato: patinatissimo, lucido e pulito, ma anche con un occhio di riguardo alla composizione geometrica delle inquadrature e all’uso dei colori nella fotografia (memorabile, di Seamus McGarvey). Il problema risiede piuttosto nella sceneggiatura di Kelly Marcel, che non si sforza certo di migliorare il pessimo punto di partenza che è il libro (sarà perché si dice che la James girasse sul set durante la lavorazione al fine di garantire una forte aderenza? Mah…): i dialoghi sono ai limiti della puerilità, di una stupidità agghiacciante e di una vuotezza di contenuti davvero difficile da immaginare, e in più il film è noioso! Mai un momento memorabile, mai qualcosa degno davvero di attenzione, il nulla assoluto insomma! Gli attori sono di un’inespressività memorabile (specie Dornan, la Johnson di salva), e la parte “piccante”, quella che forse avrebbe potuto salvare il film (non ci si aspettava un capolavoro, ma almeno qualcosa di non noioso e un briciolo scandaloso), fa solo sorridere. Il sesso c’è, certo, ma è assolutamente “ordinario”, non c’è nulla di memorabile o realmente scandaloso nelle scene d’amore, il nudo integrale (com’era prevedibile) non è mostrato e alla fine lo spettatore non ha trovato consolazione nemmeno nel versante puramente erotico del film. Lasciamo poi perdere quando saltano fuori i famosi frustini, flagelli, cinghie, corde, dilatatori, verghe… Grey infatti ha a disposizione di tutto e di più (e nel libro ne faceva almeno uso) nella sua stanza del piacere e nel film cosa fa? La sculaccia. Punto. Basta. Ci si potrebbe fermare qui e farsi una sonora risata. Solo alla fine, nell’ultima scena, Grey le tira sei sonore scudisciate, quelle che dovrebbero fare male davvero, ma ormai è tardi e il film ha sbandato da un pezzo. Con ciò il successo di pubblico è arrivato, trionfale. E i due sequel sono già in cantiere.
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[+] ma tu hai letto il libro o no??
(di gabry)
[ - ] ma tu hai letto il libro o no??
[+] tutto fuori campo
(di angelo43)
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valekiddo
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domenica 22 febbraio 2015
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125 minuti di monotonia
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Le tanto osannate "50 sfumature di Grigio" devono assolutamente buscarsi una bella serie di belle frustate, tanto per restare in tema. Film noioso, lento, pesante.
Nulla di più o di meno rispetto ad un Twilight eroticamente spinto. Il primo a doversi beccare una bella vergata è sicuramente l' autore: Mrs E.L. James, che ha dato prova che la scrittura non è esattamente il suo campo, men che meno quella erotica e BDSM; speriamo che sia tornata alle faccende domestiche e non scriva mai più nulla. Chiunque avesse già letto il libro con un minimo di spirito critico, era già pronto al peggio; ed il film in questo caso non delude le aspettative.
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Le tanto osannate "50 sfumature di Grigio" devono assolutamente buscarsi una bella serie di belle frustate, tanto per restare in tema. Film noioso, lento, pesante.
Nulla di più o di meno rispetto ad un Twilight eroticamente spinto. Il primo a doversi beccare una bella vergata è sicuramente l' autore: Mrs E.L. James, che ha dato prova che la scrittura non è esattamente il suo campo, men che meno quella erotica e BDSM; speriamo che sia tornata alle faccende domestiche e non scriva mai più nulla. Chiunque avesse già letto il libro con un minimo di spirito critico, era già pronto al peggio; ed il film in questo caso non delude le aspettative. È la perfetta copia del libro, che è tutto tranne che coinvolgente. Ora, non voglio dilungarmi eccessivamente sulla storia che ormai conoscono anche i sassi, ma piuttosto sul film in sè. Infatti, le seconde frustate vanno alla fotografia ed il montaggio: ok che si parla di Grey, ma l'atmosfera ed i colori sono fra le più cupe mai viste; senza poi parlare dei primi piani assolutamente inespressivi dei protagonisti, seguiti da controcampi che sembra vogliano forzare l'intensità dello scambio di sguardi fra i due. Bocciatissimi. Altra frustata va, purtroppo (e non per colpa totalmente loro), agli attori. Il Christian Grey di Jamie Dornan è tutto tranne che intrigante, ma piuttosto un fidanzatino sdolcinato ed esibizionista, ma soprattutto inespressivo, piatto, quasi quanto la Bella Swan della saga di Twilight, che ben si accoppia (in ogni senso) con l'interpretazione di Dakota Johnson, altrettanto inespressiva e trasognata, fatta eccezione per i momenti in cui sorride imbarazzata alle folli richieste del suo Principe Grigio, anticipando ed aumentando l'ilarità del pubblico, che ride di gusto. Già, perché in sala si ride parecchio, soprattutto per le scene hot. Per non parlare delle sparute scene di BDSM, che non hanno poi nulla di così masochistico. Sicuramente, più in lá di così non ci si poteva spingere, per evitare di cadere nella pura pornografia, e per poter anche accedere,per questioni di cash, ad un pubblico più ampio (in sala i quindicenni superavano di gran lunga i maggiorenni). Insomma, certi temi così scottanti e tabù per il grande pubblico andrebbero trattati diversamente, in maniera più profonda e concettuale e non come un dramma d'amore a luci rosse per adolescenti alla scoperta del sesso alternativo e casalinghe annoiate in cerca di sperimentazioni sessuali.
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blacky
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venerdì 13 febbraio 2015
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cinquanta sfumature di perversione
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Il cinema nacque come una nuova tecnica narrativa. il cinema era e dovrebbe essere tutt'ora il bardo dalla voce più forte, il poeta che chiama a sè tutte le arti (recitazione, musica, scrittura, fotografia ecc.) per creare la storia perfetta, originale, completa e ineguagliabile così che il pubblico possa apprezzarla in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue sfumature.
Oggi il cinema ha raggiunto i livelli più bassi di squallore, realizzando le idee dei registi più malati e morbosi. Lars Von Trier drogato e alcolizzato è riuscito ad abbattere qualsiasi muro che separava il buon gusto dall'indecenza, il suo lavoro "Nymphomaniac" è la messa in scena di un essere disgustoso, ossessionato dalla depravazione sessuale.
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Il cinema nacque come una nuova tecnica narrativa. il cinema era e dovrebbe essere tutt'ora il bardo dalla voce più forte, il poeta che chiama a sè tutte le arti (recitazione, musica, scrittura, fotografia ecc.) per creare la storia perfetta, originale, completa e ineguagliabile così che il pubblico possa apprezzarla in tutte le sue sfaccettature, in tutte le sue sfumature.
Oggi il cinema ha raggiunto i livelli più bassi di squallore, realizzando le idee dei registi più malati e morbosi. Lars Von Trier drogato e alcolizzato è riuscito ad abbattere qualsiasi muro che separava il buon gusto dall'indecenza, il suo lavoro "Nymphomaniac" è la messa in scena di un essere disgustoso, ossessionato dalla depravazione sessuale. Steve McQueen degno collega di Von Trier, con il pretesto di narrare storie "drammatiche", ha creato quella che potrei battezzare come "la filmografia del pene", "Shame ne è il chiaro esempio: pellicola assolutamente pornografica (il soggetto dice tutto) il cui titolo si riferisce a ciò che dovrebbe provare McQueen, l'ipocrita regista che vinse l'Oscar per "12 anni schiavo" un film giudicato bene solo da Armond White. Il critico definì la pellicola un "torture porn" ed in seguito venne licenziato dai conformisti del New York Critics Circle Awards.
Arriva ora nelle sale l'ennesima rappresentazione della malattia mentale: "Cinquanta sfumature di grigio". Sulla trama c'è ben poco da dire: un ragazzo pervertito riesce a far cadere nella sua trappola una giovane repressa sessuale, per poi portarla nella sua mostruosa "camera dei giochi". Jamie Dornan non è un attore professionista e la cosa è tristemente nota sin dalla sua prima apparizione, è altrettanto ovvio che il suo personaggio è irrimediabilmente deviato. Non si appronfodisce il trauma che ha subito, nè l'identità della donna che lo ha violentato, tuttavia è chiaro il danno che ne è derivato. La mente del signor Grey è talmente ferita da non riuscire più a distinguere il bene dal male, infatti frusta (letteralmente) l'amore e definisce amica la sua carnefice.
Se pensate che il film miri a farvi capire questo o tenti solo di educarvi in un modo poco ortodosso, sbagliate di grosso. L'unico obiettivo, nonchè il messaggio che il film vuole trasmettere si riassume in una parola: P R O V A T E !
Provate la perversione, esattamente come fa la protagonista Anastasia, nonostante il palese pericolo di dimenticare cosa è il sesso e a cosa serve. Il personaggio di Dakota Johnson va fino in fondo, scegliendo di subire ancora e ancora tutto ciò che le ordina il suo "padrone", accettando ogni sua ridicola quanto sadica proposta. Anastasia Steele si lascia plagiare e rovinare anzichè scegliere di incontrare un uomo vero che la difenda, invece di torturarla. E' squallido "Cinquanta sfumature di grigio", è veramente squallido assistere a quelle scene sadomaso, definite dal pubblico più morboso "soft". Non è peraltro giustificabile la scelta dell' Universal pictures di produrre questo film, facendo del sesso un'operazione di marketing e delle perversioni sessuali un business per cui preparare un contratto, esattamente come fa il signor Grey con la sua vittima. Ciò che ha voluto fare E.L. James (l'autrice del libro su cui si basa il film) è stato coltivare e far nascere un voyeur in ogni persona che ha acquistato il suo prodotto. Può darsi che fino ad ora "artisti" come Von Trier, McQueen e adesso il regista Sam Tayloy - Johnson ci abbiano mostrato solo 50 sfumature di perversione, ma di questo passo potremo conoscerne molte di più. Evitate di dare soldi a questi disgraziati e aprite la vostra mente, nel senso buono però.
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giandrewe
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venerdì 27 febbraio 2015
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cinquanta sfumature di imbarazzo
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Anastasia è una laureanda in Letteratura inglese che va ad intervistare Christian Grey, giovane e ricco amministratore della Grey Enterprises Holdings. Scoccherà amore a prima vista, ma Christian subito dopo chiarisce le cose: lui è un dominatore e lei deve sottostare alle sue regole.
Tratto dal grande successo letterario di E.L. James questo “Cinquanta sfumature di grigio” si può riassumere in una sola parola, imbarazzante.
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Anastasia è una laureanda in Letteratura inglese che va ad intervistare Christian Grey, giovane e ricco amministratore della Grey Enterprises Holdings. Scoccherà amore a prima vista, ma Christian subito dopo chiarisce le cose: lui è un dominatore e lei deve sottostare alle sue regole.
Tratto dal grande successo letterario di E.L. James questo “Cinquanta sfumature di grigio” si può riassumere in una sola parola, imbarazzante. Non parliamo di tema trattati, ma di come è stato confezionato questo film esclusivamente per sbancare il botteghino. Gli addetti ai lavori eseguono i loro compiti in modo svogliato, quasi costretti. Una storia che si regge sul nulla, poco credibile e scritta in modo ancora peggiore, ma soprattutto un film erotico senza erotismo!
Certo perché se avessero aggiunto scene di sesso il film avrebbe incassato di meno...non sia mai!
Si scivola spessissimo nell' involontariamente comico diverse volte e ogni tanto ti fa venire il dubbio se sia una parodia di questo tanto discusso fenomeno mondiale.
120 minuti interminabili di riprese senza vita e battute imbarazzanti recitate da un'insopportabile Dakota Johnson che si morde il labbro inferiore per tutto il tempo e da Jamie Dornan che cerca di svolgere il lavoro nel modo più dignitoso possibile. A lui va la palma del coraggio visto le innumerevoli battute raccapriccianti che deve recitare. Ormai la sua risposta “I don't make love. I FUCK. HARD” è stata inserita nelle frasi scult. Cosa ci fanno le bravissime Marcia Gay Harden e Jennifer Ehle in questo terribile teatrino?
La sceneggiatura deve essere decisamente piena di buchi visto che la storia dall'inizio non regge!
Non si avverte questo grande colpo di fulmine specialmente da Grey, mentre Anastasia reagisce sgranando gli occhi, mordendosi il labbro e camminando sotto la pioggia (?).
Andando avanti la situazione non migliora con questo contratto da firmare e questa indecisione di lei.
Le poche scene di sesso sono castissime e dirette malissimo. Tutto molto patinato!
Parliamo di sadomaso ma non vediamo niente a parte i giochini di Grey. Se lui dice di farlo forte perché non vediamo sudore, passione e sesso animalesco? Bè, come sopra, avrebbe perso molti spettatori.
A conti fatti ci vengono presentate le classiche situazioni da commedia romantica: colpo di fulmine, sesso, incontro con i genitori, insicurezze ecc.. “Cinquanta sfumature di grigio” non aggiunge niente né al cinema erotico né ai film romantici.
Un imbarazzante scult che non si merita minimamente tutti i soldi incassati in tutto il Mondo.
VOTO: 1/5
JAMovie
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gildadr
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lunedì 2 marzo 2015
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le mie 50 sfumature, con riserva.
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Le mie 50 sfumature.
Il film parte con questa sciacqua lattughe che sa proprio di insipida, nonostante sia carinissima , che non fa nient'altro che imbarazzarsi e mordersi il labbro. L'amica rompi scatole le dice di andare a fare l'intervista a questo Cristiano Grigio, visto che lei è impossibilitata. Lei va, lui la vede, si mettono nel suo ufficio (ah,che tra le altre cose non si capisce questo che lavoro fa se tipo ha aziende di vino, se esporta frutta o armi da fuoco visto la barca di soldi che ha. Anzi, più che barca direi aereoplani). Inizia l'intervista, lei legge le domande e lui risponde pure seccato perche sono domande vuote, fino a quando le chiede cosa volesse sapere sul serio lei di lui.
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Le mie 50 sfumature.
Il film parte con questa sciacqua lattughe che sa proprio di insipida, nonostante sia carinissima , che non fa nient'altro che imbarazzarsi e mordersi il labbro. L'amica rompi scatole le dice di andare a fare l'intervista a questo Cristiano Grigio, visto che lei è impossibilitata. Lei va, lui la vede, si mettono nel suo ufficio (ah,che tra le altre cose non si capisce questo che lavoro fa se tipo ha aziende di vino, se esporta frutta o armi da fuoco visto la barca di soldi che ha. Anzi, più che barca direi aereoplani). Inizia l'intervista, lei legge le domande e lui risponde pure seccato perche sono domande vuote, fino a quando le chiede cosa volesse sapere sul serio lei di lui. Pu nente passano secondi interminabili, si guardano, si stuzzicano a vicenda,lei se ne va e lui entra nell'ascensore e la bacia blaterando "fanculo il contratto". Vabbo, magari sono io che sono suggestionata da diritto privato, ma se uno mi dicesse di sottoscrivere un contratto chiamerei fbi,ris,carabinieri, distretto di polizia, ,don Matteo,Maria de filippi. Non si capisce bene come, vanno a casa di lui dove gli svela il suo segreto e gli dice la fatidica frase "io non faccio l'amore,io scopo forte". E in questo momento lei avrebbe dovuto fare come tina cipollari: "no Mr Grey, dopo questa io esco." Invece niente. Lei non si sa come sta avendo orgasmi multipli anche alla vista di fruste, frustini, cavi elettrici, zoccoli da cavallo. Ah, mi ero dimenticata che lei lavora in una ferramenta. Magari lui si rifornisce di pezzi di corda da lei da una vita. Cristiano le dice che ha gusti singolari, perche il plurale proprio non lo mastica, e le dice che per stare con lui deve sottoscrivere un contratto dove si arrende totalmente a lui. Lei che fa tutta l'eccitata, che non vede l'ora di farsi appendere ad una palma di cocco a testa in giu, gli confessa che è vergine. E li di nuovo la faccia di Tina mi si presenta davanti. Nente, lui infrange le regole, le fa avere una prima volta tranquilla per poi farla attaccare al muro con le unghie dei piedi cosparse di nastro adesivo nero. Ma lei ha dei dubbi perche non capisce come mai a lui piacciono queste cose (brava, finalmente hai capito che andrebbe interdetto seriamente). Ma poi va da lui per negoziare su alcuni punti del contratto. Giustamente ci sono delle clausole vessatorie che a lei proprio non va giu di dover accettare e fa togliere alcuni strumenti sadomaso, tipo uno scola pasta d'argento inox e un'enorme pentole di quelle dove si ci fanno i pomodori. Il gioco è fatto, finalmente Anastasia sarà la serva e il signor Grey il padrone. Allora t'aspetti chissà cosa visto che tutti parlavano di film porno, e invece ti rendi conto che c'erano più scene di sesso in un medico in famiglia, girate da nonno libero e nonna enrica. Il film va avanti cosi, lui la lega, poi la porta nel suo letto perche lui non dorme con nessuna, lei si fa sculacciare quando gira gli occhi al cielo perchè per lui è un torto, e cosi via. Fin quando lei non s'accorge che il suo sedere sembra un enorme brufolo rosso e allora decide di andare via perchè le fa troppo male. Fine.
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anto u.m.
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domenica 8 marzo 2015
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film per casalinghe represse
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Siamo sinceri, il film partiva notevolmente svantaggiato avendo come trama quella sottospecie di agglomerato informe che spacciavano per "romanzo", di consegenza, non poteva che scaturirne un autentico disastro cinematigrafico.
La trama è tanto semplice quanto irreale e ridicola:Cristhian Grey è uno stalker bello(non così tanto poi) e ricco, affetto da seri disturbi mentali che si imbatte in una ragazza esteticamente salvabile che presenta un eviedente ritardo nello sviluppo mentale ed emotivo(fortunatamente nel film l'hanno resa meno idiota rispetto al "romanzo").
Per qualche inspiegabile ragione Cristhian rimane folgorato dalla goffa fanciulla letteralmente piombata nel suo ufficio, tanto da suscitare il suo interesse da stalker e spingerlo disperatamente ad averla.
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Siamo sinceri, il film partiva notevolmente svantaggiato avendo come trama quella sottospecie di agglomerato informe che spacciavano per "romanzo", di consegenza, non poteva che scaturirne un autentico disastro cinematigrafico.
La trama è tanto semplice quanto irreale e ridicola:Cristhian Grey è uno stalker bello(non così tanto poi) e ricco, affetto da seri disturbi mentali che si imbatte in una ragazza esteticamente salvabile che presenta un eviedente ritardo nello sviluppo mentale ed emotivo(fortunatamente nel film l'hanno resa meno idiota rispetto al "romanzo").
Per qualche inspiegabile ragione Cristhian rimane folgorato dalla goffa fanciulla letteralmente piombata nel suo ufficio, tanto da suscitare il suo interesse da stalker e spingerlo disperatamente ad averla. Avendo a disposizione soldi, auto costose e aerei, l'impresa non è poi così difficile, tanto da consentirgli di prendere la sua verginità(gelosamente custodita per 21 lunghi anni!) che lei orgogliosamente baratta con un giro in elicottero.
Il giocattolino per ricchi l'affascina così tanto da farla sorvolare sul piccolo dettaglio che a lui piacciono i divertimenti sadomaso. Il fulcro dell'intera storia è: Cristian Grey non fa l'amore, lui scopa, eppure dopo 125 minuti di coccole e bacetti che provocherebbero uno shock ipoglicemico persino ad una coppia di adolescenti in amore, di questo tanto atteso sesso sadomaso neanche l'ombra.
Neanche il lieto fine riesce a salvare il film dal baratro. Ebbene si, lieto fine, perchè nella realtà una ragazza che, per quanto stupida, riesce a liberarsi dal suo stalker sarebbe considerato un lieto fine.
Il cast: nulla quaestio sulla scelta della protagonista femminile che rispecchia molto la descrizione del "libro", sebbene caratterialmente sia stata resa un po' meno deficiente. Ma Grey, no, Grey non ha nulla a che vedere col protagonista del "romanzo", nè in quanto ad avvenenza fisica, nè dal punto di vista caratteriale. Per il resto la trama non è molto difforme dal "libro", strano a dirsi, ma è stata anche parzialmente migliorata rendendola meno ridicola(il che, forse, non è un bene in quanto almeno ne sarebbe uscito un bel film comico!).
Insomma, riassumendo, pur volendo sarebbe stato impossibile fare peggio di così!
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