adriano lotito
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sabato 8 dicembre 2007
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gioiello sottovalutato
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John Carpenter è uno dei più grandi autori della storia del cinema prorpio per la sua abilità di cambiare in ogni periodo e in ogni storia senza seguire una linea ma trasformando in film ogni sua perversione e incubo.
"Fantasmi da Marte" è un bellissimo film, pieno di action mozzafiato, effetti speciali non esagerati ma lo stesso indelebili, personaggi senza nessuno spessore psicologico e storia banale. E sono proprio questi due mirabili ultimi elementi che fanno del film un capolavoro d'arte moderna fine a se stesso senza nessun risvolto e insegnamento morale realizzato solo per il piacere di farlo. Questo, ingenui spettatori è il Cinema. Esteticamente perfetto con delle entusiasmanti "finte" scenografie e con degli attori perfetti per il loro ruolo "vuoto" di ogni realismo.
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John Carpenter è uno dei più grandi autori della storia del cinema prorpio per la sua abilità di cambiare in ogni periodo e in ogni storia senza seguire una linea ma trasformando in film ogni sua perversione e incubo.
"Fantasmi da Marte" è un bellissimo film, pieno di action mozzafiato, effetti speciali non esagerati ma lo stesso indelebili, personaggi senza nessuno spessore psicologico e storia banale. E sono proprio questi due mirabili ultimi elementi che fanno del film un capolavoro d'arte moderna fine a se stesso senza nessun risvolto e insegnamento morale realizzato solo per il piacere di farlo. Questo, ingenui spettatori è il Cinema. Esteticamente perfetto con delle entusiasmanti "finte" scenografie e con degli attori perfetti per il loro ruolo "vuoto" di ogni realismo. Un film pulp, splatter che ha in se molti elemtenti dell'amato Tarantino, fra cui la violenza oltre limite fine a se stessa. Le musiche come sempre sono straordinarie merito del mitico Carpenter che oltra a essere un magistrale regista è anche un ottimo compositore. Certo non è possibile paragonarlo a dei capolavori come "Halloween" e "1997: Fuga da New York" ma è comunque un gioiello del cinema degli ultimi anni.
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(di alexscorpio)
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wynorski guiaz '80s
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mercoledì 16 dicembre 2009
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a john carpenter movie
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Una squadra dell'esercito su un Pianeta Marte colonizzato e vivibile è inviata nella prigione dello 'Stato' con lo scopo di trasportare in tribunale il prigioniero e sospettato di omicidio James 'Desolation' Williams(Ice Cube). La squadra di militari(Natasha Henstridge, Jason Statham, Pam Grier, Clea Duvall e Liam Waite) giunge sul posto ma non vi trova però nessuna guardia o persona e giunti all'interno scoprono che l'intera base ospita dei cadaveri umani. Quello che però non sanno è che un'antico organismo di vita Marziana si impossessa dei corpi umani con lo scopo di riportare in vita un'esercito di guerrieri pronti a combattere pur di cacciare da Marte gli 'invasori' terrestri. Tra le sue pellicole sugli alieni e i Marziani, Fantasmi Da Marte è forse quella più baracconesca e sgangherata ma allo stesso tempo, fulminante, geniale inventiva e particolarmente interessante per quanto riguarda lo spaziare tra i generi cinematografici; dallo Sci-Fi movie, il western(per i combattimenti), l'action movie e l'horror/thriller.
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Una squadra dell'esercito su un Pianeta Marte colonizzato e vivibile è inviata nella prigione dello 'Stato' con lo scopo di trasportare in tribunale il prigioniero e sospettato di omicidio James 'Desolation' Williams(Ice Cube). La squadra di militari(Natasha Henstridge, Jason Statham, Pam Grier, Clea Duvall e Liam Waite) giunge sul posto ma non vi trova però nessuna guardia o persona e giunti all'interno scoprono che l'intera base ospita dei cadaveri umani. Quello che però non sanno è che un'antico organismo di vita Marziana si impossessa dei corpi umani con lo scopo di riportare in vita un'esercito di guerrieri pronti a combattere pur di cacciare da Marte gli 'invasori' terrestri. Tra le sue pellicole sugli alieni e i Marziani, Fantasmi Da Marte è forse quella più baracconesca e sgangherata ma allo stesso tempo, fulminante, geniale inventiva e particolarmente interessante per quanto riguarda lo spaziare tra i generi cinematografici; dallo Sci-Fi movie, il western(per i combattimenti), l'action movie e l'horror/thriller. Lo script di Carpenter(autore anche della ritmata colonna sonora) riflette anche del punto di vista della società futura, vista come un impero militare dove Marte è reso vivibile ma 'l'atmosfera' non è certo piacevole(in senso civile e giuridico) come quella sulla Terra. Il film è reso ancor più interessante e meritevole di visione se si pensa che la vicenda e quindi il montaggio sono un gioco di sequenze flashback ad incastro: situazioni contemporanee che vengono mostrate al pubblico in una sorta di racconto sconclusionato e che a poco a poco rivela il nocciolo del film. Un perfetto B Movie: sangue e scene movimentate quanto basta e personaggi degni del miglior stereotipo televisivo e cinematografico. In poche parole, una delizia visiva per gli appassionati del genere e del regista John Carpenter. Cast variegato: la bella Natasha Henstridge eroina anni '70, Ice Cube con faccia da duro e determinato eroe non del tutto scontato, Jason Statham al tempo al quarto film con una interpretazione forse di routine ma apprezzata e qualche comparsata per Robert Carradine e Pam Grier). Da non sottovalutare. Consigliato.
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flavio
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mercoledì 19 settembre 2001
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quell'ultimo treno per marte
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Carpenter è tornato, e lo ha fatto alla sua maniera: sporco, slabbrato, splatter, politicamente scorretto ma terribilmente e tangibilmente vivo.
Ottimo come antidoto a certo cinema algido e digitale, psicologico e astratto, arriva come una furia devastante l'armata di zombie, fusione di carne, metallo e sangue.
I corpi si spezzano e le teste si mozzano con un impatto visivo che ci riporta agli anni '70-'80
E in effetti John, uno dei grandi John del cinema, si autocita nelle musiche, nei personaggi, nel linguaggio e nelle tematiche.
Artigiano fin nel nome, Carpenter resta fedele a se stesso e come tutti i maestri rifà sempre lo stesso film : tetragono all'evoluzione del cinema, ci regala un western fantascientifico, una frontiera del futuro con tutti i luoghi e i tempi del suo cinema, fatto di eroi sporchi e cattivi e di cattivi violenti e anarchici.
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Carpenter è tornato, e lo ha fatto alla sua maniera: sporco, slabbrato, splatter, politicamente scorretto ma terribilmente e tangibilmente vivo.
Ottimo come antidoto a certo cinema algido e digitale, psicologico e astratto, arriva come una furia devastante l'armata di zombie, fusione di carne, metallo e sangue.
I corpi si spezzano e le teste si mozzano con un impatto visivo che ci riporta agli anni '70-'80
E in effetti John, uno dei grandi John del cinema, si autocita nelle musiche, nei personaggi, nel linguaggio e nelle tematiche.
Artigiano fin nel nome, Carpenter resta fedele a se stesso e come tutti i maestri rifà sempre lo stesso film : tetragono all'evoluzione del cinema, ci regala un western fantascientifico, una frontiera del futuro con tutti i luoghi e i tempi del suo cinema, fatto di eroi sporchi e cattivi e di cattivi violenti e anarchici.
L'unico guaio è che "Desolation" Williams non vale un'unghia del carisma di Iena Plinsken (Fuga da New York) o di "Napoleone" Wilson (Distretto 13 le brigate della morte), sembra più che altro un orsacchiotto nero imbronciato, decisamente deludente per un rapper “arrabbiato”.
Molto meglio Natasha "Zaffiro e Acciao" Henstridge e il suo luogotenente, che arriva dritto dritto da Snatch, continuamente arrapato e testosteronico, Macho in un mondo di femmine dominanti e volitive.
Un film da prendere per quel che è, cioè una ironica (non mancano riferimenti allo spaghetti-western, infatti i “compari” di Desolation si chiamano Uno, Dos, Tres !!! ) e scatenata scorribanda attraverso tutto il cinema di Carpenter, un po’ anarchica ed arruffata, quindi una chicca per chi lo ama dai tempi di Halloween, Fog e Distretto 13, per altri un’orrendo ritorno allo splatter anni ’70-’80.
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bullythekid
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giovedì 28 febbraio 2002
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una delusione dal mitico carpenter
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"Fantasmi da Marte" avrebbe dovuto rappresentare per John Carpenter l'occasione di compiere un'accurata analisi politica, mista ad effetti horror sangunolenti e una buona dose di umorismo. Niente di tutto questo è rintracciabile nel film. Il racconto su due scansioni temporali è pressocchè inutile, le scenografie sono post-moderne ma straviste (e in questo senso il film paga l'uscita posteriore rispetto ai mediocri "Mission to Mars" e "Red Planet") e non si riesce proprio a capire lo status dei personaggi, che parlano con battute trite e ritrite e con un senso di superiorità che da sui nervi. Davvero non si sa a che santo appellarsi, nel classificare questo film di Carpenter. La confezione è professionale, ma il film risulta essere freddo e poco coinvolgente.
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"Fantasmi da Marte" avrebbe dovuto rappresentare per John Carpenter l'occasione di compiere un'accurata analisi politica, mista ad effetti horror sangunolenti e una buona dose di umorismo. Niente di tutto questo è rintracciabile nel film. Il racconto su due scansioni temporali è pressocchè inutile, le scenografie sono post-moderne ma straviste (e in questo senso il film paga l'uscita posteriore rispetto ai mediocri "Mission to Mars" e "Red Planet") e non si riesce proprio a capire lo status dei personaggi, che parlano con battute trite e ritrite e con un senso di superiorità che da sui nervi. Davvero non si sa a che santo appellarsi, nel classificare questo film di Carpenter. La confezione è professionale, ma il film risulta essere freddo e poco coinvolgente. E ci si chiede perchè il titolo "Fantasmi da marter" quando i suddetti spettri sembrano usciti dalla copertina di un album degli Iron Maiden? Nè le musice heavy metal dello stesso regista, nè la fotografia di Gary Kibbe riescono a rendere il film degno di interesse. COCENTE DELUSIONE per i fan del GRANDE CARPENTER, che sta evidentemente a sinistra ma che non fa niente per dimostrarcelo.
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sau
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mercoledì 17 ottobre 2001
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solo per fan di carpenter ...
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Chi conosce Carpenter e lo ama troverà in questo film tutti gli elementi che contraddistinguono la produzione di questo amato - odiato regista. Nel vedere la pellicola della quale ci occupiamo si ha una strana sensazione di deja - vu, visto che la trama (assai scarna per altro), ricalca i passaggi essenziali di una vecchia pellicola dello stesso regista (autore anche delle musiche), ossia 'distretto 13, le brigate della morte'. Il clichè utilizzato è quello dell'assedio, e la protagonista è molto attraente; gli aspetti positivi però finiscono qui ... Ciò in cui il film pecca è forse il ritmo: i continui flashback tramite i quali si dipana la trama del film finiscono spesso per togliere susance alla narrazione e i cattivi sono francamente poco credibili, lenti ed impacciati .
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Chi conosce Carpenter e lo ama troverà in questo film tutti gli elementi che contraddistinguono la produzione di questo amato - odiato regista. Nel vedere la pellicola della quale ci occupiamo si ha una strana sensazione di deja - vu, visto che la trama (assai scarna per altro), ricalca i passaggi essenziali di una vecchia pellicola dello stesso regista (autore anche delle musiche), ossia 'distretto 13, le brigate della morte'. Il clichè utilizzato è quello dell'assedio, e la protagonista è molto attraente; gli aspetti positivi però finiscono qui ... Ciò in cui il film pecca è forse il ritmo: i continui flashback tramite i quali si dipana la trama del film finiscono spesso per togliere susance alla narrazione e i cattivi sono francamente poco credibili, lenti ed impacciati ... Anche l'ambientazione fantascientifica è curiosa, proponendo un pianeta Marte sul quale si vive senza l'ausilio di respiratori e armi praticamente uguali a quelle dei giorni nostri ... Chi era con me al cinema mi ha rinfacciato a lungo di averli portati a vedere 'quel' film: ne deduco che è facile che, se non fan di Carpenter, la pellicola possa non piacervi affatto. In sintesi: ecco a voi un curioso western fantascientifico ... buon divertimento ..
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fluturnenia
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martedì 2 giugno 2009
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se ci tenete tanto guardatevi pitch black
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Diciamola tutta: The chronicles of Riddick nn è certo meglio di Fantasmi da Marte eppure c'è chi mi viene a dire sia un capolavorro il primo e una baracconata il secondo. Io stesso che sn un affecionados di Carpenter ammetto di esser di fronte a una pellicola di poche pretese e nn meritevole di grandi plausi però nn riesco a nn ritrovare ad ogni pellicola i segni indelebili della genialità carpenteriana che una cassetta della frutta o una tanica di plastica te le fa sembrare dei jatlag o qualunque altra diavoleria fantascientifica. La storia sarebbe pure intrigante il budget nn la aiuta a decollare. Questo è quanto nn ci sn grandi patemi e pantomime di sorta a riguardo da fare. Sarà timore riverenziale il mio ma di affossare Carpenter proprio nn ce la faccio, nemmeno quando ci sarebbero i presupposti per rompere le scatole cm il mio solito al recensionista del sito.
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Diciamola tutta: The chronicles of Riddick nn è certo meglio di Fantasmi da Marte eppure c'è chi mi viene a dire sia un capolavorro il primo e una baracconata il secondo. Io stesso che sn un affecionados di Carpenter ammetto di esser di fronte a una pellicola di poche pretese e nn meritevole di grandi plausi però nn riesco a nn ritrovare ad ogni pellicola i segni indelebili della genialità carpenteriana che una cassetta della frutta o una tanica di plastica te le fa sembrare dei jatlag o qualunque altra diavoleria fantascientifica. La storia sarebbe pure intrigante il budget nn la aiuta a decollare. Questo è quanto nn ci sn grandi patemi e pantomime di sorta a riguardo da fare. Sarà timore riverenziale il mio ma di affossare Carpenter proprio nn ce la faccio, nemmeno quando ci sarebbero i presupposti per rompere le scatole cm il mio solito al recensionista del sito. Una cosa sola odio a prescindere dal film o dal regista: l'uso incessante e inconsapevole che tutti fanno della parola banale. Per il resto io passo...
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steve
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lunedì 17 settembre 2001
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carpenter, o non carpenter...
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Carpenter vive, cinematograficamente parlando, tra alti e bassi... bè, a dir la verità gli "alti" risalgono tutti o quasi al periodo compreso tra la metà degli anni '70 e la metà degli '80.
"Ghost from Mars" non fa certo parte della sua migliore filmografia, ma è comunque un film che si lascia guardare volentieri.
E' viziato da una produzione un pò troppo povera, da un'azione forse eccessiva e banale (botte e sparatorie fin troppo comuni) e da attori non certamente fenomenali, ma in fondo qualcosa di buono c'è.
L'ho trovato infatti divertente, con delle discrete atmosfere e una bella ambientazione, e sinceramente non ho trovato male nemmeno la storia anche se , effettivamente, sarebbe stato meglio svilupparla un pò di più.
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Carpenter vive, cinematograficamente parlando, tra alti e bassi... bè, a dir la verità gli "alti" risalgono tutti o quasi al periodo compreso tra la metà degli anni '70 e la metà degli '80.
"Ghost from Mars" non fa certo parte della sua migliore filmografia, ma è comunque un film che si lascia guardare volentieri.
E' viziato da una produzione un pò troppo povera, da un'azione forse eccessiva e banale (botte e sparatorie fin troppo comuni) e da attori non certamente fenomenali, ma in fondo qualcosa di buono c'è.
L'ho trovato infatti divertente, con delle discrete atmosfere e una bella ambientazione, e sinceramente non ho trovato male nemmeno la storia anche se , effettivamente, sarebbe stato meglio svilupparla un pò di più.
Insomma, se siete appassionati del genere horror-fantascientifico e/o di Carpenter merita la vostra attenzione (magari anche solo televisivamente), altrimenti... bè, in giro c'è di meglio!
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falconet
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lunedì 17 settembre 2001
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fantascienza o horror violenza?
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Il film non ha niente di fantascientifico..(Per chi si intende di film fantascientifici non ci sono tecnologie eccezionali..)eppure siamo nel 2146 su Marte..Poi penso che la stessa sceneggiatura sia povera..Fantasmi che si impadroniscono di uomini per non si sa quale motivo..Uccidono per riavere il pianeta?O per il gusto di uccidere?Se Carpenter voleva esser banale c'è riuscito alla grande..Ci sono solo scene violente arti tagliati e uomini decapitati..Molta gente è uscita durante la proiezione dalla sala.
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tenebre
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martedì 15 gennaio 2002
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sufficiente
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Sarebbe stato un film discreto,se solo Carpenter si sarebbe degnato di dare un po più di originalità a questo film,che quando l'ho visto,mi è sembrato un mix di tutte le sue pellicole precedenti.
Buone la colonna sonora e le sequenze splatter,ma scarsa tensione non lo rendono molto godibile.
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