ennio
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domenica 17 dicembre 2017
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intreccio originale e ottime interpretazioni
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Un film intenso, da 4 stelle, uno dei migliori del genere maniaci sessuali nell'era internet. L'unica incongruenza, grave, di questo film è continuare a spacciare per 14enne una ragazza che evidentemente è molto più matura. Bene avrebbe fatto la regìa a svelare chiaramente l'arcano. Non esiste che una 14enne tenga in scacco un 33enne mentalmente fisicamente e psicologicamente dall'inizio alla fine del film.
Grandi complimenti ai 2 protagonisti.
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dreamland
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venerdì 27 novembre 2015
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film inguardabile
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Non mi pronuncio sulla tecnica perchè sono già state spese diverse parole e la reputo ben fatta. La mia non è una recensione ma ciò che personalmente penso del film e volevo che le persone lo sapessero: lo trovo un film di un femminismo dilagante. L'uomo è sempre il lupo cattivo, la donna la giustizia. Si fa di tutto pur di giustificare l'intento del film: uccidere (o far suicidare) un uomo con le mani di una ragazzina. Se torture simili a quelle inflitte al pedofilo (pur scoprendo poi simulate dalla ragazzina) venissero inflitte ad una donna in un altro film, questo verrebbe oscurato a livello mondiale e denunciato da associazioni di ogni tipo. Girate un bel film dove un ragazzino tortura e uccide una mamma assassina (la cronaca ne presenta tante) sarebbe meno SCONTATO.
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noia1
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venerdì 9 ottobre 2015
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senza tregua
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Una ragazzina adesca un pedofilo per torturarlo fino a fargli ammettere il suo atto.
Un’ Ellen Page talentuosa, sciolta, disinibita già da giovanissima. Capace di giocare sulle sue caratteristiche di bambinella iperattiva fino ad un’irritante antagonista. Trascinante in tutte le fasi della storia, già da subito, non solo impersona perfettamente la pazzoide di turno ma la stravolge fino ad una situazione che dall’angoscia finisce nel grottesco deviante, assurdo, inquietante. Un killer assetato, o il peggiore dei peggiori santoni, disposto a qualsiasi sacrificio pur di proseguire la propria opera.
Le rivincite del poveraccio di turno contro le umiliazioni della sadica torturatrice, un duello senza esclusione di colpi fatto più di parole e forza mentale che di pugni o inseguimenti.
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Una ragazzina adesca un pedofilo per torturarlo fino a fargli ammettere il suo atto.
Un’ Ellen Page talentuosa, sciolta, disinibita già da giovanissima. Capace di giocare sulle sue caratteristiche di bambinella iperattiva fino ad un’irritante antagonista. Trascinante in tutte le fasi della storia, già da subito, non solo impersona perfettamente la pazzoide di turno ma la stravolge fino ad una situazione che dall’angoscia finisce nel grottesco deviante, assurdo, inquietante. Un killer assetato, o il peggiore dei peggiori santoni, disposto a qualsiasi sacrificio pur di proseguire la propria opera.
Le rivincite del poveraccio di turno contro le umiliazioni della sadica torturatrice, un duello senza esclusione di colpi fatto più di parole e forza mentale che di pugni o inseguimenti. La casa claustrofobica come un labirinto lucente, lineare, dove si svelano tutte le contorte vicende dell’uno e tutti i tratti più malati dell’altra, una casa trasformata in labirinto, un immenso ed inquietante labirinto.
Tutto sommato, un thriller da camera raffinatissimo, senza troppi espedienti sanguinolenti o truculenti, il sensazionalismo c’è ma è qualcosa che colpisce inaspettatamente, forte, e dove i calci, i pugni e la disperazione – non essendo svenduti – quanto arrivano, sono ancora più violenti.
Il duello psicologico non rallenta il ritmo, quasi i calci e i pugni fossero le parole stesse, i personaggi restano due misteri insondabili, le informazioni, le parole, servono solamente a difendersi, della realtà non frega niente a nessuno, uno deve salvarsi a tutti i costi e l’altra ha bisogno di sentirgli dire d’essere colpevole a tutti i costi.
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nerazzurro
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lunedì 5 ottobre 2015
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cappuccetto rosso a caccia di lupi
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Un film alquanto disturbante che lascia spiazzati. Un bravissima e vendicativa Ellen Page ed un bravo P. Wilson.
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kyotrix
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lunedì 30 settembre 2013
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situazione difficile
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Film che si lascia guardare, ma la trama e' troppo surreale. Una 14enne fredda e calcolatrice quanto dexter, ridicolo. Il protagonista che per 2 volte si e' fatto sorprendere da lei, lasciamo poi stare il finale. Ad ogni omicidio violento da parte di minori accusano i videogiochi ( GTA su tutti ) e nessuno pensa a questi film?
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knox7
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lunedì 27 agosto 2012
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minimalismo "vendicativo" dai contorni pop
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La prima volta che vidi il film rimasi molto sorpreso, oltre che per la bravura recitativa di Ellen Page (senza voler sminuire Patrick Wilson), principalmente per ciò che effettivamente stava succedendo davanti ai miei occhi...alla fine non sapevo dire quanto il film mi fosse piaciuto; se lo scopo del regista era quello di spiazzare, allora con me ci era riuscito...
L'ho rivisto a distanza di quasi 2 anni credo, ma questa volta con un'ottica diversa.
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La prima volta che vidi il film rimasi molto sorpreso, oltre che per la bravura recitativa di Ellen Page (senza voler sminuire Patrick Wilson), principalmente per ciò che effettivamente stava succedendo davanti ai miei occhi...alla fine non sapevo dire quanto il film mi fosse piaciuto; se lo scopo del regista era quello di spiazzare, allora con me ci era riuscito...
L'ho rivisto a distanza di quasi 2 anni credo, ma questa volta con un'ottica diversa...(SPOILER --->) se la prima volta non ho potuto fare a meno di immedesimarmi totalmente nel "malcapitato" (anche perchè a noi spettatori non è dato sapere nulla in più dei protagonisti, anzi meno...l'istanza narrante è quasi inesistente), in questa mia seconda ho cercato di mantenere una visione più critica facendo attenzione ad ogni particolare contenuto nei dialoghi e ad ogni reazione nel difficile tentativo di dare una giustificazione al finale come ci viene presentato (non nella sua essenza)...
Il tutto è maggiormente incisivo ad una prima visione: la suspance resta alta, l'immedesimazione con la "vittima" è inevitabile, la curiosità nella ricerca della verità cresce progressivamente, anche se non troverà completa soddisfazione dato che la vicenda si svolge in tempo reale, ed il ruolo che siamo chiamati a ricoprire è quello di "Voyeur del presente"; in un secondo momento questo, che per alcuni potrebbe essere un difetto, per altri potrebbe essere considerato senz'altro un pregio che imprime "realismo", proprio perchè lo spettatore assiste ai fatti accaduti senza che i personaggi gli siano stati presentati in alcun modo, se non attraverso i fatti stessi che si svolgono in tempo reale...come succede nella vita vera!
(PER CHI HA VISTO IL FILM --->) Detto questo, noi non possiamo avere una visione eticamente chiara della vicenda... il presunto pedofilo, non è tale ai nostri occhi dato che possiamo fidarci solamente dei pochi suggerimenti presenti (in più occasioni manifesta sintomi di un lato nascosto, ma troppo celati per essere eloquenti)...è vero che nel finale esiste una confessione, ed in successione il gesto estremo potrebbe essere abbastanza eloquente...ma...a noi viene mostrato come conseguenza della tortura psicologica a cui è stato sottoposto per tutto il film, ed è questo che si distanzia un po dal realismo, rendendo di fatto il tutto un po "forzatamente iconico"/"il manifesto di una causa (seppur giusta)".
D'altra parte è come se dal montaggio finale fossero stati omessi determinati flashback che in un film tradizionale avrebbero spiegato qualcosa in più...infatti, potremmo interpretare la storia in questo modo: "il film narra la vendetta della protagonista in seguito all'uccisione di una sua amica, una volta trovato il presunto colpevole"; ma questa descrizione è troppa vaga per poter essere considerata eloquente e valida!
Dopo poco più di 1 ora e mezza di visione, ci rendiamo conto di non sapere chi è lui, e tantomeno chi è lei in un epilogo che si erge a metafora contro la pedofilia rendendo Hayley Stark lo spirito vendicativo delle vittime...e tutto ciò è forse un po pretestuoso!?
Il lato tecnico/artistico è molto curato e leggermente minimalista, la fotografia ricorda alcuni video musicali (non a caso il regista ha firmato diversi videoclip tra cui "New Born" , "Bliss" dei Muse) in uno stile ben riconoscibile con colori definiti ed accesi, e ottimi contrasti!
In conclusione l'ho trovato un film recitato divinamente e molto particolare...può piacere o meno, ma resta abbastanza unico lasciando un segno, nel bene e nel male!
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eris95
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venerdì 5 agosto 2011
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pietà per il lupo?
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Avendo solo 16 anni sono rimasta colpita dalla crudeltà della ragazzina(peraltro più piccola di me,vi lascio immaginare le mie sensazioni)e con quanto distacco e meticolosità sia riuscita prima a far cadere nella trappola e poi plagiare il "povero lupo".Mi aspettavo qualche passo falso da parte di quest'ultimo,ma fino alla fine l'atroce dubbio:E' davvero il cattivo della fiaba oppure no?E' veramente un pedofilo o un'ingenua vittima?Via alle libere interpretazioni.Una cosa è certa:io adoro Ellen Page,ma cavolo,durante la visione del film non ho smesso un attimo di dare libero sfogo ad una serie di epiteti.Forse per quella sua aria da giudice supremo o forse perchè nell'immaginario collettivo ci si aspetta che la povera ragazzina sia vittima dell'adulto senza scrupoli.
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Avendo solo 16 anni sono rimasta colpita dalla crudeltà della ragazzina(peraltro più piccola di me,vi lascio immaginare le mie sensazioni)e con quanto distacco e meticolosità sia riuscita prima a far cadere nella trappola e poi plagiare il "povero lupo".Mi aspettavo qualche passo falso da parte di quest'ultimo,ma fino alla fine l'atroce dubbio:E' davvero il cattivo della fiaba oppure no?E' veramente un pedofilo o un'ingenua vittima?Via alle libere interpretazioni.Una cosa è certa:io adoro Ellen Page,ma cavolo,durante la visione del film non ho smesso un attimo di dare libero sfogo ad una serie di epiteti.Forse per quella sua aria da giudice supremo o forse perchè nell'immaginario collettivo ci si aspetta che la povera ragazzina sia vittima dell'adulto senza scrupoli.Comunque,davvero bel film.
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jaky86
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mercoledì 23 febbraio 2011
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la vendetta di una ragazzina
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un'ora e mezza interpretata da 2 attori in una stanza..e tutto senza uno sbadiglio!per carità, l'idea non è delle più originali (mi viene in mente "in linea con l'assassino") ma del film si salva il fatto che riesca a non annoiarti nonostante la sceneggiatura minimalista..per il resto un'insopportabile e davvero poco credibile Ellen Page, 14enne logorroica quanto meno matura e forse esageratamente sagace nell'attuare il suo piano diabolico. Film comunque godibile e interessante
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(di suode)
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frz94
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lunedì 22 novembre 2010
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hard candy
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Un film che tratta, senza scivoloni e senza volgarità, di una tematica scottante e purtroppo attuale: quella della pedofilia. Una ragazzina si dà appuntamento in un bar con un fotografo trentenne e in seguito vanno nella casa di lui, una villa isolata di periferia. La ragazzina droga il fotografo che al risveglio quest'ultimo si ritrova legato a una sedia.
Lei lo accusa di essere un pedofilo, mentre lui rinnega tutto. Chi ha ragione? Non si sa chi sia la vittima o il carnefice. Il finale non ci dà una risposta e anche questo elemento è di difficile metabolizzazione per lo spettatore il quale resta così spiazzato e perplesso.
Buoni i dialoghi, scarna e essenziale la fotografia, ottimi gli attori, sia Ellen Page, sia Patrick Wilson.
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Un film che tratta, senza scivoloni e senza volgarità, di una tematica scottante e purtroppo attuale: quella della pedofilia. Una ragazzina si dà appuntamento in un bar con un fotografo trentenne e in seguito vanno nella casa di lui, una villa isolata di periferia. La ragazzina droga il fotografo che al risveglio quest'ultimo si ritrova legato a una sedia.
Lei lo accusa di essere un pedofilo, mentre lui rinnega tutto. Chi ha ragione? Non si sa chi sia la vittima o il carnefice. Il finale non ci dà una risposta e anche questo elemento è di difficile metabolizzazione per lo spettatore il quale resta così spiazzato e perplesso.
Buoni i dialoghi, scarna e essenziale la fotografia, ottimi gli attori, sia Ellen Page, sia Patrick Wilson. Un film che con tutti i suoi limiti pone interrogativi e fa riflettere lo spettatore. Uno di quei film che non si dimentica facilmente. Alcune scene sono crude, ma non c'è il gusto per la violenza fine a se stessa.
Consigliabile.
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amarolucano
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martedì 16 novembre 2010
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un pugno nello stomaco
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Sono stato costretto a interrompere la visione del film, perchè iniziavo a sentirmi male, chi ha visto il film può ben capire a quale scena mi riferisco...
Un buon thriller, ben costruito, con un crescendo di tensione, forse più godibile per le donne, quasi insopportabile per gli uomini.
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