xerox
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martedì 29 agosto 2023
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che cosa ho visto?
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Un film? Un incubo dei cinepanettoni di Natale? Un frutto del delirio di Topo Gigio sotto fentanyl? Chi può finanziare la realizzazione di una roba così??? Netflix mette in catalogo porcherie simili?
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woody62
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sabato 24 settembre 2022
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un "italian gigolò" confusionario
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E' servito tutto il mestiere di Lillo, Greg, e Corrado Guzzanti per sostenere un film altrimenti deboluccio. A partire dalla trama improbabile, ove un affascinante gigolò – Francesco Arca – con il solo difetto di una logorrea piena di luoghi comuni (e infatti le donne lo fanno parlare il meno possibile...), subisce un grave incidenti stradale. Le conseguenze lo rendono un alter ego, grasso e bruttino – appunto Lillo – che naturalmente con le donne si trova in una situazione disastrosa. Per recuperare prova a chiedere aiuto ad un altro mitico gigolò che vive in esilio su un isola del Mediterraneo – Greg – nella inutile ricerca del vero senso della vita.
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E' servito tutto il mestiere di Lillo, Greg, e Corrado Guzzanti per sostenere un film altrimenti deboluccio. A partire dalla trama improbabile, ove un affascinante gigolò – Francesco Arca – con il solo difetto di una logorrea piena di luoghi comuni (e infatti le donne lo fanno parlare il meno possibile...), subisce un grave incidenti stradale. Le conseguenze lo rendono un alter ego, grasso e bruttino – appunto Lillo – che naturalmente con le donne si trova in una situazione disastrosa. Per recuperare prova a chiedere aiuto ad un altro mitico gigolò che vive in esilio su un isola del Mediterraneo – Greg – nella inutile ricerca del vero senso della vita. Nemmeno questo trattamento ottiene risultati, ma per una pura casualità Lillo viene chiamato per accompagnarsi ad una giovane colombiana, giunta in Italia con il padre narcotrafficante, (un irresistibile Guzzanti) affetto da una gelosia morbosa che gli fa eliminare tutti i pretendenti della figlia. E infatti tenta di uccidere anche Lillo in un hotel dove aveva incontrato Juanita e dove era anche scoppiato incredibilmente un vero amore. In qualche modo il gigolò riesce a fuggire, ma ormai conquistato dalla giovane, intraprende assieme a Greg una missione quasi suicida per andare a riprendersela in Aspromonte dove la famiglia colombiana si reca per loschi commerci con un boss calabrese. Non mancherà il lieto fine anche con un pizzico di influsso sovrannaturale. Come detto, regia e sceneggiatura della coppia comica (con supporti esterni in entrambi i casi), mostrano lentezze e ingenuità, specie nella prima parte. Comunque si ride o si sorride in varie occasioni, anche se il prodotto finale è appena passabile. Da notare le citazioni esplicite da “American gigolò” (198o - Paul Schrader) con la scelta dei vestiti, la ginnastica a testa in giù, la travolgente colonna sonora di Moroder.
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max1972
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martedì 13 settembre 2022
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brutto, brutto, brutto
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La presenza di bravi comici non è garanzia di qualità. Questo è uno dei casi più lampanti. Storia banale, dialoghi sempliciotti, recitazione appena sufficiente, ritmo e tempi comici totalmente assenti. Un prodotto indecente. Sconsigliato, risparmiatevi 90 minuti di agonia.
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max1972
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martedì 13 settembre 2022
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noioso oltre ogni immaginazione
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Un format banale, per una storia scontata con dei dialoghi ancor più semplici.
La presenza di due personaggi televisivi e radiofonici che hanno un discreto successo non è sinonimo di qualità. Non è un problema di aspettative, è la realizzazione di una storia che è scontata dalla prima scena fino all'ultima. in 90 minuti avrò sorriso una volta...
La commedia è ben altro. Il paradosso, il ridicolo, il tormentone sono ingredienti che vanno dosati con sapienza. E in questo film, c'è solo la sensazione di un prodotto costruito per sfruttare il nome dei partecipanti, poco più.
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fabrizio friuli
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lunedì 12 settembre 2022
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prevedibilmente scadente
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A causa di un incidente automobilistico, un rinomato e richiesto gigolò, comincia a perdere il successo che aveva in precedenza dopo aver cambiato radicalmente il suo aspetto, perciò, si reca da un ex gigolò conosciuto come Max che diventa il suo mentore ed incontra una giovane donna colombiana che si invaghisce di lui ed anche lui ricambia il suo sentimento, ma si scopre che lei è la figlia di un iper protettivo trafficante colombiano, giunto in Italia per degli affari da sbrigare.
La commedia italiana è ( purtroppo ) priva di originalità e umorismo, e ciò viene dimostrato dalla scena nella quale Max suggerisce a Filippo cosa dire ad una donna durante un appuntamento, e lui ripete anche le cose che Max dice involontariamente per degli imprevisti, la mancanza di originalità viene di ostrica dal fatto che in alcune scene il personaggio principale conosciuto come Filippo appare vestito come un personaggio di Scarface ( avendo la camicia con il collo ampio ) ed ovviamente, doveva per forza essere messa la mafia in un film italiano, nonostante si tratti di un clan colombiano, ed il clan è guidato da un boss interpretato da Corrado Guzzanti che appare come una pseudo caricatura di Pablo Escobar con l' acconciatura di Bela Lugosi quando ha impersonato Dracula.
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A causa di un incidente automobilistico, un rinomato e richiesto gigolò, comincia a perdere il successo che aveva in precedenza dopo aver cambiato radicalmente il suo aspetto, perciò, si reca da un ex gigolò conosciuto come Max che diventa il suo mentore ed incontra una giovane donna colombiana che si invaghisce di lui ed anche lui ricambia il suo sentimento, ma si scopre che lei è la figlia di un iper protettivo trafficante colombiano, giunto in Italia per degli affari da sbrigare.
La commedia italiana è ( purtroppo ) priva di originalità e umorismo, e ciò viene dimostrato dalla scena nella quale Max suggerisce a Filippo cosa dire ad una donna durante un appuntamento, e lui ripete anche le cose che Max dice involontariamente per degli imprevisti, la mancanza di originalità viene di ostrica dal fatto che in alcune scene il personaggio principale conosciuto come Filippo appare vestito come un personaggio di Scarface ( avendo la camicia con il collo ampio ) ed ovviamente, doveva per forza essere messa la mafia in un film italiano, nonostante si tratti di un clan colombiano, ed il clan è guidato da un boss interpretato da Corrado Guzzanti che appare come una pseudo caricatura di Pablo Escobar con l' acconciatura di Bela Lugosi quando ha impersonato Dracula. Le ulteriori pecche della commedia sono la sceneggiatura di scarsa qualità ed anche la gag umoristica ripetuta più di una volta nel corso del film : la gag in cui il boss ferisce involontariamente uno dei suoi sgherri con il suo machete, tra l' altro , in alcune scene appare anche un capo della malavita calabrese ma solo in alcune scene che sfoggia una collanina color oro con il crocifisso, e quindi , questo film ha fatto fare un passo indietro al cinema italiano ( già decadente ) per la rappresentazione stereotipata dei mafiosi ( sia stranieri che italiani ) . La recitazione di Lillo è Greg non è male e neppure scarsa , entrambi riescono a recitare adeguatamente, senza essere due talenti sbalorditivi, ma il problema è la commedia stessa a rovinare entrambi . Oltretutto, nel film l' ex gigolò Max vive in una villa lussuosa e viene servito da dei servitori orientali che sono tutti uguali ( come se fossero del cloni ) e viene ripreso il tipico e datato luogo comune dei cinesi o degli orientali che sono tutti uguali tra di loro , e naturalmente, non è più possibile suscitare il riso usando sciocchezze di questo genere , oltre a Corrado Guzzanti , Lillo e Greg, nel film appare anche Ilaria Spada che , pur essendo un' attrice a cui le doti non mancano ( evidentemente non viene sfruttata bene ) , nel film impersona il ruolo della " moglie del boss " che si dimostra più assennata del consorte. Comunque, se capita di vedere il trailer del film Gli Idoli delle donne potrebbe essere facilmente intuibile che questo film è scarso di qualità.
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lizzy
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lunedì 29 agosto 2022
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astruso,asettico: inguardabile.
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Chiariamo una cosa: di base a me Lillo e Greg non han mai fatto ridere e manco mi han mai convinto dal punto di vista artistico.
Purtuttavia io non sono quella persona che a prescindere boccia un film solo perchè la persona che lo crea/allestisce/ci recita non mi piace.
Quest'opera ha tanti limiti e si vedono tutti.
Lillo e Greg non sono registi, questo lo si nota da chilometri, ma non sono manco bravi comici.
E se non dai loro fior di battute non possono nemmeno pensare di solleticarti lo spirito, pur se tu sei pieno di buona volontà.
L'idea: l'idea del film di partenza non è malaccio e ci sarebbero in fondo tutti gli ingredienti per farsi quattro grasse risate.
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Chiariamo una cosa: di base a me Lillo e Greg non han mai fatto ridere e manco mi han mai convinto dal punto di vista artistico.
Purtuttavia io non sono quella persona che a prescindere boccia un film solo perchè la persona che lo crea/allestisce/ci recita non mi piace.
Quest'opera ha tanti limiti e si vedono tutti.
Lillo e Greg non sono registi, questo lo si nota da chilometri, ma non sono manco bravi comici.
E se non dai loro fior di battute non possono nemmeno pensare di solleticarti lo spirito, pur se tu sei pieno di buona volontà.
L'idea: l'idea del film di partenza non è malaccio e ci sarebbero in fondo tutti gli ingredienti per farsi quattro grasse risate.
Ma tutto è messo li come se si fosse convinti...che deve far ridere.
Mi spiego: Lillo e Greg pensano che basti una certa situazione con 4 frasi ad effetto per divertire... purtroppo non è così. E nemmeno le loro doti recitative entusiasmano: i due (più Greg che Lillo, invero...) sembra sempre che leggano da un gobbo e/o che attendano un suggerimento da qualcuno.
Quasi come nella scena del ristorante dove lo sfigato gigolò aspetta il "la" da Max.
E se dico che recitano meglio i comprimari dei protagonisti principali... beh... mi sembra di aver detto tutto.
Gag troppo ripetitive e fini a se stesse (tipo l'eterno scambio di nome dei tre gemelli asiatici), dialoghi surreali (ma non di quel surreale spassoso...), citazioni sprecate (American Gigolò).
Insomma: io adoro la comicità nonsense e credo che mostri sacri come Cochi e Renato abbiano dato al genere un enorme contributo.
Ma Lillo e Greg non sono Cochi e Renato ed il loro voler pensare che qualunque parola o gesto propongano allo spettatore debba per forza di cose divertire... beh...risulta fin troppo pretestoso.
Io in questo film non solo non ho mai riso, manco ad una scena, ma manco sorriso.
Le battute perlopiù mi nascevano in testa anche prima di esser fatte e già dopo pochi minuti di film la noia ha cominciato a invadermi.
Sicuramente, come sempre, qua siamo nella filosofia "de gustibus", ma se uno riesce ad essere un pelo obiettivo non può recensire questo film col minimo del voto.
Una stella, ma giusto per non deprimere gli artisti...
P.S. Ilaria Spada forse è la migliore, ma sprecatissima in questo minestrone insipido...
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