La Donna Elettrica

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raffiraffi domenica 30 dicembre 2018
pensiero verde: la rinascita di homo astralis Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

 

Il futuro del pianeta siamo noi, intrattenuti al godimento perpetuo, sospesi sul compromesso quotidiano di difendere il bene a giorni alterni, osservatori annichiliti e impotenti dinanzi al disastro ambientale, ipnotizzati da tecnologia e consumo, schiacciati da un sistema economico privo di scrupoli, narcotizzati dai social-media. Le conseguenze immediate di questa fragilità politica e culturale sono la distruzione di migliaia di forme di vita, l'avvelenamento dell'aria, dell'acqua, della terra, dei mari, quelle future sono imprevedibili. [+]

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hetgidaton lunedì 14 gennaio 2019
dal global warming il canto della terra d'islanda Valutazione 5 stelle su cinque
71%
No
29%

Film che tratta i temi attualissimi del global warming, del neoliberismo, della mancanza di privacy in modo assolutamente originale, quasi surreale. Vi sono elementi simbolici che ricollegano alle tradizioni ed al pensiero tradizionale, schemi narrativi che ricordano il teatro greco, il tutto arricchito con la maestosità dei paesaggi islandesi mozzafiato, spazi vasti e primitivi, dove lo spirito della terra è presente in tutte le sue manifestazioni: aria, acqua, terra e fuoco.
Ravviso persino alcune citazioni di Tarkovskij in alcune parti del film, che comunque rimane sempre brillante, mai noioso, ricco di colpi di scena.
Per me il miglior film del 2019.

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cardclau sabato 22 dicembre 2018
la terra è la nostra casa Valutazione 4 stelle su cinque
54%
No
46%

Cosa dovrebbe servire il mezzo cinematografico? A rinforzare il potere dei pochi, delle oligarchie, addormentando le coscienze, con polpettoni imbottiti di succedanei dell’oppio, nello stile “panem et circentes” (dal dizionario Treccani: [lat. «pane e giochi del circo»]. Espressione con la quale Giovenale (Satire X, 81) sintetizza le aspirazioni della plebe romana nell’età imperiale; viene ripetuta talvolta, ironicamente o anche in senso polemico, con riferimento ad atteggiamenti analoghi, reali o presunti, del popolo o a metodi politici bassamente demagogici). [+]

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giuseppe lunedì 21 gennaio 2019
parzialmente d'accordo
100%
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Ho visto il film con piacere anche se il finale pretestuoso resta non anticonformista ma piuttosto antirealista. Cosa che contrasta con lo sviluppo possibilista della storia: In men che no si dica lei viene beccata con un espediente che solo se si fosse trattato di uscire da Israele sarebbe stato possibile (quindi sarebbe stato meglio ambientarlo in Israele che tra l'altro ha dei paesaggi altrettanto belli e onirici), non solo ma con un sincronismo che neanche nella fisica quantistica sarebbe possibile: un pastore diventa terrorista per permettere a sua sorella di prendere la sua identità per lasciarla partire a recuperare questa figlia adottiva. Demolendo così un finale di storia molto più corretto, con lei a scontare una pena e sua sorella a compiere il gesto comunque importante di occuparsi della piccola. [+]

[+] recessione o spoiler? (di mana1971)
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vanessa zarastro martedì 12 febbraio 2019
doppio impegno per le donne
100%
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In maniera fantasiosa e grottesca, Benedikt Erlingsson tratta tematiche estremamente serie e importanti come la salvaguardia ecologica del pianeta e le diverse visioni politiche. Il regista ha bisogno di due gemelle (interpretate magistralmente da Halldóra Geirharðsdóttir) per esprimere posizioni ideologiche contrapposte: quella politicizzata e rivoluzionaria versus quella spiritual intimista. Entrambe vorrebbero essere madri – hanno fatto domande di adozione – poiché in Islanda lo si può essere anche da single.
Il regista rende evidente anche la difficoltà della donna di mettere insieme le proprie parti, il pubblico e il privato, la ribellione e la conservazione. [+]

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enzo70 domenica 29 novembre 2020
ottima intenzione, ma il film alla fine è piatto Valutazione 3 stelle su cinque
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Il regista Benedikt Erlingsson trova un modo intelligente per affrontare un tema di grande attualità, la sostenibilità ambientale. La donna elettrica, Halla, non è un eroe, anzi è una donna semplice che dirige un piccolo coro in Islanda, sta per avere la gioia di un’adozione internazionale non avendo potuto avere figli. Ma è una terrorista ricercata da mesi dalla polizia del suo Paese: Halla non usa le armi, ma sistemi artigianali per boicottare le linee elettriche per mettere in difficoltà le industri siderurgiche che attentano all’ambiente dell’Islanda, una terra per definizione magica. Ed è proprio l’Islanda con i suoi straordinari paesaggi la cosa più bella del film. [+]

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carloalberto mercoledì 23 febbraio 2022
film dalla scrittura complessa e ricca di temi Valutazione 3 stelle su cinque
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 Molti sono i temi, dal particolare all’universale, che si intrecciano sovrapponendosi nella trama, dal conflitto interiore  della protagonista, divisa tra il desiderio di maternità e l’aspirazione a svolgere un ruolo decisivo nella società a quello della lotta epocale per la difesa dell’ambiente, minacciato dall’industrializzazione globalizzata giunta fin nella sperduta Islanda, fino all’eterna battaglia che si combatte da sempre nell’animo umano tra eros e polemos nel relazionarsi con il prossimo e con il mondo.  
I generi che si alternano nel film sono i più vari e vanno dal drammatico alla commedia, dall’action movie al thriller politico. [+]

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fabio lunedì 21 gennaio 2019
don chisciotte in islanda... Valutazione 2 stelle su cinque
25%
No
75%

Abbastanza noiosa questa finta commedia (non si ride mai...). I temi della globalizzazione, del liberismo in economia, della democrazia non vengono nemmeno sfiorati. Tutto abbastanza ripetitivo. La protagonista alterna due identità: da innocua maestra di coro si trasforma in una sorte di eroina no-global e se ne va' scorrazzando per la tundra islandese rivolgendo il suo sacro furore contro poveri tralicci elettrici. Belle le musiche che letteralmente ne "accompagnano" (nel senso che i musicisti sono presenti nella scena) le gesta. Per il resto l'impressione che ne ho avuto è quella di un film che gira intorno inutilmente.

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