American Pastoral

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Un film di Ewan McGregor. Con Ewan McGregor, Jennifer Connelly, Dakota Fanning, David Strathairn, Uzo Aduba.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 126 min. - USA 2016. - Eagle Pictures uscita giovedì 20 ottobre 2016. MYMONETRO American Pastoral * * 1/2 - - valutazione media: 2,73 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
gigiesse martedì 25 ottobre 2016
la pesantezza necessaria Valutazione 4 stelle su cinque
61%
No
39%

Il perfetto Seymour Levov (detto lo Svedese), campione di football, bello e osannato da tutti sposa la perfetta Dawn, miss New Jersey, appassionata di vacche. La coppia va a gonfie vele, hanno una figlia, la loro fabbrica di guanti prospera. I problemi iniziano quando Merry (la figlia) comincia a crescere: balbetta (forse apposta), è ipersensibile ed ogni tanto ha comportamenti fuori dal normale, tuttavia l'amore dei suoi genitori è incondizionato, soprattutto quello del padre. Crescendo inizia a odiare la madre (che un po' alla volta si distacca), e manifesta il suo disagio nei confronti del mondo che la circonda sviluppando le confuse idee pacifiste e di libertà tipiche dell'epoca. Fa fatica a vivere, ha un disagio esistenziale che la porta all'odio e a commettere atti terroristici. [+]

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alex2044 martedì 25 ottobre 2016
una storia dura ma memorabile Valutazione 4 stelle su cinque
54%
No
46%

E' complicato trarre un film da un capolavoro assoluto come "American Pastoral" di Philip Roth . Bisogna quindi ringraziare Ewan McGregor che con la sua tenacia ha permesso la realizzazione di questo film con il conseguente rimbalzo di notorietà per il libro che la merita ampiamente . L'opera non è a livello del libro ma ciononostante la storia è talmente coinvolgente pur nella  sua durezza implacabile  , da rendere le più di due ore del film un percorso , si accidentato e qualche volta crudele , ma più che interessante , fino alla sua conclusione .Gli attori sono tutti molto bravi . Con naturalmente in testa E. McGregor che  nella parte dello " svedese" tratteggia magnificamente il percorso di quest'uomo che dopo una prima parte della vita nella quale lui è sempre, il più bello , il più bravo , il più intelligente ed il più amato , negli studi , nello sport e nel lavoro , precipita in un incubo da cui non uscirà mai più . [+]

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vincenzo ambriola giovedì 20 ottobre 2016
anni pesanti, come il piombo Valutazione 4 stelle su cinque
56%
No
44%

Lui è lo Svedese, un uomo ricco, bello e molto fortunato. E' anche ebreo. Lei è Miss New Jersey, bella, determinata, moglie dello Svedese. Merry è la loro adorata figlia. Tanta luce nella prima parte del film, luce che illumina la nascita di un amore, la nascita di una figlia e i primi anni felici di una famiglia americana come tante. Ma nel frattempo l'America va in guerra in Vietnam, i neri si ribellano, la violenza si coagula e colpisce con le bombe, gli attentati, il terrore. Il germe della violenza si insinua nell'adolescenza di Merry, infettando la sua ribellione verso i genitori che tutti gli adolescenti devono vivere e superare per diventare adulti, con un virus letale, assassino, che l'allontana dall'amato padre e dall'invidiata madre. [+]

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francesco izzo domenica 6 novembre 2016
mi aspettavo meglio.... Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Mah...insomma.... Nella interessante rappresentazione di una drammatica storia familiare dell'America anni 50-60, la cosa che mi ha negativamente più colpito è stato il comportamento della psicoterapeuta della giovane Meredith. Il colpo di scena era voluto, d'accordo, ma trovo una cosa del genere così poco verosimile da inficiare quasi tutta la credibilità del film.  Ed è anche poco credibile, a mio avviso, che una ragazza finita così male - praticamente a fare la barbona- Meredith, intanto sia sopravvissuta fisicamente così bene, e si ripresenti per giunta al funerale del padre con cappotto e borsa impeccabili (il libro è un po' diverso- pare - e parla di un secondo matrimonio dello Svedese di cui nel film non c'è traccia). [+]

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iuriv domenica 15 ottobre 2017
ci ha provato. Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

 

Ewan McGregor si è scelto una bella gatta da pelare per il suo esordio dietro la macchina da presa. Philip Roth è uno degli scrittori più difficili da portare sul grande schermo e la Pastorale Americana risulta senz'altro uno dei suoi lavori più importanti e significativi.

Ma l'ex-Renton sembra consapevole di queste cose e decide di approcciarsi al lavoro di Roth rispettosamente: da un punto di vista formale, innanzitutto, applicandosi in una regia pulitissima, da macchina sempre fissa sul cavalletto e cura del dettaglio; sotto l'aspetto sostanziale, in secondo luogo, tentando di isolare la figura dello Svedese dal contesto narrativo e affidandogli il suo punto di vista sulla vicenda che va a raccontare. [+]

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figliounico lunedì 21 novembre 2022
troppo melodrammatico Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

Un grande movimento rivoluzionario culturale e politico di cui fu protagonista la gioventù americana degli anni ‘60 visto esclusivamente attraverso gli occhi di un borghese ebreo di successo. La Storia, dal punto di vista asfittico di un padre amorevole straziato per la figlia terrorista passata alla clandestinità ed alle prese con la moglie letteralmente impazzita dal dolore, rimane sullo sfondo, appare a sprazzi negli interessanti filmati di repertorio che documentano la violenza nelle strade dei rivoltosi contro il sistema, contro la guerra, contro la segregazione razziale, omettendo tutto il resto. Martin Luther King, Bob Dylan, Malcom X sono assenti ingiustificati. Per i toni eccessivamente melodrammatici il film si lascia guardare ma non è avvincente, non coinvolge, seppur ben interpretato. [+]

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elgatoloco giovedì 9 novembre 2017
fedele, ma...trasposizione faticosa Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

"AMerican Pastoral"(2016)di Ewan MC Gregor "arranca"dietro all'oriiginale letterario, che, di circa vent'anni anteriore, è un capolavoro di quel genio della letteratura(non ancora, colpevolmente, insignito di un Nobel...)che è Pnihilp Roth, con la sua capacità di demistificare totalmente i"Sixties"(non certo"rolling", nella prospettiva del grande romanzo e del film), ma in genere l'amercian style of life, mostrandone sempre la corda, che si rivela quando il protagonista, "The Swede"per il fisico(anche se in realtà ebreo), già campione di american football e di baseball, eroe di guerra, poi industriale del guanto sulla linea del padre, va incontro ai problemi della figlia, destinata a divenire tterrorista e"latitante"", contro ogni speranza di"magnifiche sorti e progressive"(Leopardi), contro il mondo, quasi, per dirla gnosticamente, anche nella rilettura di Houellebecq, anche se il suo testo si riferisce a Lovecraft. [+]

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valterchiappa lunedì 12 giugno 2017
una trasposizione fedele. forse troppo Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

L’ineluttabile necessità del male. Come poteva concepirla Seymour Levov, lo Svedese? Bello, generoso, campione idolatrato, abile imprenditore. Una vita perfetta, divisa fra la fabbrica, modello di integrazione, e la casa di campagna, dove una moglie bellissima, ex Miss New Jersey, fa da principessa consorte del suo regno illuminato. Invece il male, inspiegabile, c’è. E compare nei panni di una figlia ribelle, che detesta e si oppone a quella perfezione, prima con una ostentata balbuzie, poi con comportamenti via via sempre più estremi, fino a diventare una terrorista. E pian piano il mondo di fiaba di Seymour Levov si sfalda pezzo dopo pezzo. Ma lo Svedese no, non può capirlo e soccomberà sotto le macerie della sua vita, senza aver trovato una spiegazione. [+]

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filippotognoli venerdì 4 novembre 2016
the dark side of america Valutazione 4 stelle su cinque
31%
No
69%

Da accanito lettore e grande amante dei romanzi di Roth, non potevo non vedere il film tratto dal suo piu' celebre libro. Le mie aspettative erano basse, in quanto ritengo molto difficile, se non impossibile, rendere sul grande schermo una storia ed un argomento tanto complesso e ben scritto su carta. C'era anche un precedente di qualche anno fa, che mi aveva terribilmente deluso ("la macchia umana").Con mia grande sorpresa, invece, questa volta, mi sono dovuto ricredere. Ewan McGregor, alla sua prima regia, sceglie una sfida molto alta, vincendola: sceneggiatura e direzione riescono infatti a rendere molto bene le tematiche dell'opera di Roth. La distruzione dell'American dream, della famiglia perfetta, dei delicattisimi rapporti padre/madre/figlia, attraverso la narrazione politica, sociale, economica, dell'America degli ultimi 50 anni, e' raccontata in modo molto teso e credibile. [+]

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maumauroma martedì 1 novembre 2016
american pastoral Valutazione 2 stelle su cinque
37%
No
63%

E' proprio vero, la vita, come la fortuna, con una mano da' e con l'altra prende. E il Destino e' come un grande burattinaio che con i suoi fili conduce e regola le nostre esistenze. Ne sapra' qualcosa Seymour Levov, giovane e bello, campione di football, erede di una facoltosa famiglia ebrea fabbricante guanti. Egli, una volta abbandonato lo sport, sposera' una donna bellissima, rilevera' l'azienda del padre e avra' una deliziosa figlioletta, Merry. Tutto bello dunque il classico sogno americano? Non proprio. La piccola Merry infatti, gia' da bambina con un carattere fragile e contorto, per di piu' affetta da una grave forma di balbuzie, e con un difficile rapporto con i genitori, una volta diventata adolescente, abbraccera' gli ideali rivoluzionari e sovversivi che caratterizzano l'America degli anni 60, impegnata nella guerra in Vietnam e nelle lotte contro la segregazione razziale, partecipando addirittura ad attentati terroristici. [+]

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