Spectre - 007 |
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Un film di Sam Mendes.
Con Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista.
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Titolo originale Spectre.
Spionaggio,
Ratings: Kids+13,
durata 148 min.
- USA 2015.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 5 novembre 2015.
MYMONETRO
Spectre - 007
valutazione media:
3,18
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Mezza meta.di NicknamemioFeedback: 103 |
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mercoledì 18 novembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’action movie è un classico: protagonista eroico, nemico intelligente con risorse illimitate, apparentemente invincibile; il plot per anni è stato questo, e a ‘sorpresa’, il male soccombe alle virtù di una semplice pistola. 007 Spectre è la più marcata rivisitazione del personaggio di Fleming, sentimentale, sensibile, introspettivo. Skyfall aveva anticipato il cambiamento, il parallelo tra ‘mondo nuovo’ e Shangai, Macau, il ritorno di Q in pellicola e l’avvicendarsi di M. Il film riparte da li, mostra un Bond ancora cinico, determinato, e per la seconda volta posto alla sbarra con l’intero dipartimento per l’inadattabilità ai tempi moderni; una complicazione alle azioni di bond che peraltro non viene sfruttato ampiamente, ma sopratutto, che dopo la sospensione in Quantum (dopo l’uccisione della guardia del corpo in Austria), ed il scetticismo di Skyfall, adesso appare ridondante ed assume i contorni del clichè. Roma è il cuore dell’organizzazione Spectre, cupa e noir, quasi ancestrale, traccia perfettamente il parallelo della battaglia tra moderno e classico, metafora del franchasing più duraturo del cinema, che si, è rinnovato, ma ha le fondamenta antiche, e non passa mai di moda; ma la moda è crudele, e la seconda metà del lavoro è fuori dai canoni moderni, straccia la scenografia che si banalizza tornando ai vecchi canoni in cui una parte consistente di essa è impiegata al solo fine di giustificare l’ennesimo amenicolo tecnologico in dotazione del protagonista. Così appare chiaro sin dai primi minuti, che purtroppo l’orologio avrà la sua parte, e assurda banalità, il fuori moda straripa, in modalità Die Hard, quando cadendo in mani nemiche Bond riesce a fuggire al marginale Franz Oberhauser (diretto malamente), che al solito tentennare nell’uccidere l’avversario diventa vittima. Da questo punto in poi la trama scade, ed è spreco di caratteri aggiungere altro, lasciando però una particolare citazione per il finale, monumento cinematografico alla banalità, sconcertante, degno del peggior Action movie anni 80. Permane la sensazione che tutto poteva riuscire meglio, una specie di decollo interrotto, il richiamo cinematograficamente moderno alla serie TV, collante di questo episodio sino al primo Bond di nuova generazione (Casinò Royal), che ne richiama perfino un protagonista è una scelta eccellente, sprecata miseramente. Se il circuito sembrava interrotto in Skyfall, apparentemetne scollegato dai primi due capitoli (i migliori dell’intera saga a mio parere), che perfettamente connessi tra loro, hanno condotto alla Spectre, infittire la trama al 25° capitolo sarà un’impresa epocale. Involontaria metafora conclusiva è la stretta di mano con la quale il protagonista si avvia ai titoli di coda; “venite vi accompagno fuori dal cinema”, con il rischio che questo film possa accompagnare la saga al pensionamento.
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