maopar
|
venerdì 15 gennaio 2016
|
di nuovo in paradiso il cinema di tornatore
|
|
|
|
Di Nuovo in Paradiso il Cinema di TORNATORE
Nel più alto dei cieli ,nelle galassie dell’universo le leggi dell’AMORE…Il gelo siderale non è che una
Aspetto dello spazio infinito che, come l’egoismo più strutturato, potrebbe imprigionarlo in
Una morsa glaciale…ma così non è!
Tornatore con maestria narrativa ,sostenuto da una musica delicata, si insinua nel mistero della
Amore e , l’ egoismo , la gelosia , l’ invidia, non sono che effetti ,eccessi sconsiderati di esso.
Un professore di astrofisica che ha grande capacità interpretativa delle leggi dell’universo, intraprende
Un progetto complesso e artificioso che gli consente di sopravvivere alla morte temporale , come le
Stelle che si continuano a vedere anche dopo la loro estinzione.
[+]
Di Nuovo in Paradiso il Cinema di TORNATORE
Nel più alto dei cieli ,nelle galassie dell’universo le leggi dell’AMORE…Il gelo siderale non è che una
Aspetto dello spazio infinito che, come l’egoismo più strutturato, potrebbe imprigionarlo in
Una morsa glaciale…ma così non è!
Tornatore con maestria narrativa ,sostenuto da una musica delicata, si insinua nel mistero della
Amore e , l’ egoismo , la gelosia , l’ invidia, non sono che effetti ,eccessi sconsiderati di esso.
Un professore di astrofisica che ha grande capacità interpretativa delle leggi dell’universo, intraprende
Un progetto complesso e artificioso che gli consente di sopravvivere alla morte temporale , come le
Stelle che si continuano a vedere anche dopo la loro estinzione.. continuerà a irradiare a confermare
Questa strutturale legge universale … La necessità di Amare…
Il regista con grande sensibilità chiarisce le mille sfaccettature di questo nobile sentimento , che
sembrerebbe mai pienamente realizzabile..
In aiuto a questo desiderio di “corrispondenza” il professore si affida al mistero che avvolge l’universo..
Lo sguardo magnetico di un cane che senza un motivo interrompe la sua passeggiata coinvolgendo tutti
In un sospiro di tenerezza. .il volo di un rapace che con il suo sguardo conferma la certezza di fare bene….
Paesaggi celestiali, di cielo e di terra , riflessi in specchi d’acqua … da cartolina..
Tutti ,uomini e donne, forti o deboli , fieri professionisti o semplici esistenze di questa nostra umanità
Tutti necessitiamo di relazionarci ,con sentimenti di sincera amicizia… nel rispetto delle singolarità..
E se la “particella di DIO” è alla base strutturale dell‘ Universo l’Amore ne costituisce il segreto nascosto
Nel cuore dei viventi . Grazie Tornatore per riportare la nostra attenzione su argomenti di puro
Sentimento.
[-]
[+] ottimo..................
(di american@)
[ - ] ottimo..................
[+] x american@
(di gianluca sersante)
[ - ] x american@
|
|
[+] lascia un commento a maopar »
[ - ] lascia un commento a maopar »
|
|
d'accordo? |
|
sergio dal maso
|
domenica 28 agosto 2016
|
la corrispondenza
|
|
|
|
L’amore eterno, indissolubile, in grado di andare oltre la morte, rappresenta uno dei miti letterari comuni a ogni epoca e latitudine. Da Shakespeare a J. Austen, passando per i classici russi, è un tema che ha appassionato molti dei più grandi scrittori di tutti i tempi.
A tre anni di distanza dal thriller-sentimentale La migliore offerta il cineasta siciliano Giuseppe Tornatore torna a raccontare, in modo del tutto originale, una storia d’amore assoluto, viscerale e tormentata.
Anche questa volta i protagonisti sono una splendida ed enigmatica giovane donna e un fascinoso amante, molto più anziano. Come nel precedente film la loro comunicazione o meglio, la loro corrispondenza, è ostacolata, in questo caso non da un muro ma dalla distanza.
[+]
L’amore eterno, indissolubile, in grado di andare oltre la morte, rappresenta uno dei miti letterari comuni a ogni epoca e latitudine. Da Shakespeare a J. Austen, passando per i classici russi, è un tema che ha appassionato molti dei più grandi scrittori di tutti i tempi.
A tre anni di distanza dal thriller-sentimentale La migliore offerta il cineasta siciliano Giuseppe Tornatore torna a raccontare, in modo del tutto originale, una storia d’amore assoluto, viscerale e tormentata.
Anche questa volta i protagonisti sono una splendida ed enigmatica giovane donna e un fascinoso amante, molto più anziano. Come nel precedente film la loro comunicazione o meglio, la loro corrispondenza, è ostacolata, in questo caso non da un muro ma dalla distanza. Le analogie, però, si fermano qui.
Se il registro del precedente lavoro era il thriller a incastro, inquietante e claustrofobico, La corrispondenza tesse la sua storia con i toni del melò e del romanticismo; il sentimento e l’affetto prevalgono sulla passione.
Il mondo dell’arte e la dicotomia verità-finzione de La migliore offerta lasciano il posto al poetico mistero delle stelle e delle leggi dell’astronomia.
Ed Phoerum, infatti, è un docente universitario, un luminare di astrofisica.
E’ spesso lontano dalla famiglia, che vive ad Edimburgo in Scozia, per i numerosi impegni in convegni e seminari. Da anni vive una intensa relazione clandestina con Amy, un’allieva di cui è perdutamente innamorato.
Amy Ryan, studentessa fuori corso, è una ragazza determinata ma interiormente fragile, ossessionata da un trauma passato che cerca di esorcizzare lavorando come controfigura e stuntman per il cinema in ruoli acrobatici e pericolosi che prevedono nel copione la morte del doppiato. I due amanti hanno poche occasioni per incontrarsi e passare del tempo assieme, sono però costantemente in contatto grazie ai messaggi sullo smartphone e i collegamenti skype.
Un giorno, senza nessun preavviso, il professore scompare, diventa misteriosamente irrintracciabile. Per Amy non sarà più possibile mettersi in contatto con lui; inspiegabilmente, però, continuerà a ricevere messaggi e conforto da Ed, tramite quegli strumenti tecnologici che fin dall’inizio hanno azzerato la distanza che li separava.
Malgrado l’assenza di Ed, la corrispondenza che non finisce ma continua rafforza il loro legame e mantiene vivo il sentimento dei due protagonisti, permettendo così a Amy di trovare la forza per intraprendere un percorso introspettivo che la porterà a rielaborare il suo trauma e “rinascere”.
La nuova opera del regista palermitano è al tempo stesso un film profondamente antico quanto moderno e innovativo.
E’ antico nel pudore del suo linguaggio letterario, nel raccontare una storia d’amore senza morbosità e volgarità, nel riproporre temi universali come l’amore e la morte partendo da una visione romantica.
E’ moderno per il ruolo fondamentale della tecnologia: la storia si sviluppa e si regge sull’uso continuo di what’s up, skype e internet. Nuovi strumenti di comunicazione che sono “complici” dell’amore di Ed a Amy, positivi e non inva-denti, visti come una risorsa e non come un pericolo.
Sullo sfondo di tutta la vicenda c’è la metafora delle stelle che non cessano di brillare anche dopo migliaia di anni dalla loro morte. Sono molte però le metafore e i simbolismi utilizzati, come per esempio gli animali che appaiono nei momenti chiave della storia. L’abilità registica di Tornatore, capace di inquadrature magnifiche e riprese raffi-natissime, riesce a esaltarsi anche in una scrittura filmica più sobria e asciutta, necessaria per rendere l’intimità e i tor-menti interiori dei due personaggi.
Da sottolineare la splendida fotografia di Fabio Zamarion - i colori di Borgoventoso (in realtà l’isola di San Giulio nel lago d’Orta) sono mozzafiato - così come la colonna sonora del maestro Ennio Morricone, presente in tutti i film di Tornatore. Indovinata e ineccepibile anche la scelta degli interpreti dei due ruoli principali. Jeremy Irons possiede un carisma e un fascino magnetici, riesce a restituire intensità ed espressività malgrado, a parte la prima scena, compaia praticamente solo “in video”. Olga Kurylenko, bellezza incantevole a parte, è una gradita e inaspettata sorpresa. Dopo i ruoli da 007 ha svoltato verso un cinema più raffinato e colto - ha lavorato anche con Terence Mallick in To the Wonder - dimostrando grandi doti espressive e di recitazione. Per lunghi tratti deve reggere da sola la scena, e ci riesce sempre in modo credibile e convincente.
Il pubblico meno sentimentale probabilmente non si farà ammaliare troppo dal romanticismo delle stelle. Conoscendo l’amore di Giuseppe Tornatore per il cinema, però, mi piace pensare che la metafora della luce delle stelle che si irradia nell’universo anche dopo migliaia di anni dal loro spegnimento sia rivolta anche al caro vecchio Cinema che, pur destinato e soccombere di fronte alla potenza delle nuove tecnologie di serie-tv, smartphones e internet, continua e continuerà a regalarci emozioni.
[-]
[+] ho pianto dall' inizio alla fine
(di maryan@t)
[ - ] ho pianto dall' inizio alla fine
|
|
[+] lascia un commento a sergio dal maso »
[ - ] lascia un commento a sergio dal maso »
|
|
d'accordo? |
|
andrea giostra
|
domenica 21 febbraio 2016
|
tornatore conturbante tra galassie e stelle!
|
|
|
|
Domenica 24 gennaio 2016 ho visto il nuovo Film di Giuseppe Tornatore, “La Corrispondenza”, ma ancora oggi non ho avuto la voglia, e forse neanche il tempo, per scrivere la mia Recensione, malgrado le diverse “pressioni” che ricevo per scriverla e pubblicarla: chiaramente sono le pressioni dei miei lettori, dei miei amici, dei miei follower su Fb.
Il nuovo Film di Tornatore è certamente un Film che lascia allo spettatore qualcosa dentro di forte ed incisivo quando scorrono i titoli di coda; ma è qualcosa di amorfo e conturbante! Indubbiamente lo spettatore, che segue il film con attenzione e immedesimazione, direi quasi con “identificazione proiettiva” ed “empatia” con i due attori protagonisti della storia, si ritrova inquietantemente in una dimensione metamorfica!
Alla fine della proiezione, uscendo dalla Sala cinematografica dove ho visto il film, i commenti spontanei degli spettatori che insieme a me avevano visto il film, persone a me sconosciute ovviamente, le ho sentite ripetere, quasi a tutti, la stessa frase: “ma che vuole dire Tornatore con questo film?”.
[+]
Domenica 24 gennaio 2016 ho visto il nuovo Film di Giuseppe Tornatore, “La Corrispondenza”, ma ancora oggi non ho avuto la voglia, e forse neanche il tempo, per scrivere la mia Recensione, malgrado le diverse “pressioni” che ricevo per scriverla e pubblicarla: chiaramente sono le pressioni dei miei lettori, dei miei amici, dei miei follower su Fb.
Il nuovo Film di Tornatore è certamente un Film che lascia allo spettatore qualcosa dentro di forte ed incisivo quando scorrono i titoli di coda; ma è qualcosa di amorfo e conturbante! Indubbiamente lo spettatore, che segue il film con attenzione e immedesimazione, direi quasi con “identificazione proiettiva” ed “empatia” con i due attori protagonisti della storia, si ritrova inquietantemente in una dimensione metamorfica!
Alla fine della proiezione, uscendo dalla Sala cinematografica dove ho visto il film, i commenti spontanei degli spettatori che insieme a me avevano visto il film, persone a me sconosciute ovviamente, le ho sentite ripetere, quasi a tutti, la stessa frase: “ma che vuole dire Tornatore con questo film?”. Ebbene! E' una domanda che mi sono posto anch'io e alla quale, nella Recensione che scriverò, cercherò di dare la mia risposta, perché sarà – come sempre in questi casi e com'è normale che sia – una interpretazione estremamente soggettiva del Film di Tornatore: d'altra parte non potrebbe essere altrimenti!
Quello che posso aggiungere, per concludere questa breve introduzione, è che la sceneggiatura è scritta con estrema intelligenza e ingegnosità e che il Film è molto ben costruito. Una delle frasi che mi ha colpito molto è quella che Olga Kurylenko, la bellissima protagonista, dice al suo “amante-virtuale-reale-mediatico” Jeremy Irons, sempre più affascinante e sempre più bravo, quando questi le dice “Tu sei una Galassia piena di bellissime stelle!”; Olga gli risponde senza esitazione: “Anche tu sei una galassia di cui però mi mancano moltissime stelle!”.
In fondo la metafora regge molto bene: noi umani siamo come le galassie, pieni di “stelle” interiori che sono i nostri vissuti: gioie e dolori, amori e lutti, angosce e spruzzi di felicità. Le “stelle della nostra galassia” sono sconosciute anche a noi stessi, forse non le capiremo mai. Siamo destinati a conoscerne solo alcune, e neanche così bene, attraverso le emozioni e gli agiti quotidiani della vita che avremo vissuto! E questo può essere l'incipit della mia Recensione, ma che necessita di un altro fondamentale elemento: rivedere, o vedere per chi non l'avesse ancora fatto, lo scorso Film di Giuseppe Tornatore, “La migliore offerta” del 2012, perché, a mio avviso, ci sono diversi elementi e diversi contenuti, che mettono in correlazione logica, narrativa, concettuale e cinematografica i due film. Penso che non è concettualmente corretto vedere questo Film senza aver prima visto “La migliore offerta”. Il motivo è semplice! Ci sono dei temi importanti, ed estremamente moderni ed attuali – e qui certamente Tornatore ci azzecca parecchio! - che ricorrono con efficacia in entrambi i Film e che adesso voglio scrivere qui, d'impeto, senza pensare, come se fosse un'associazione libera, senza dare alcuna spiegazione o interpretazione; cosa che invece cercherò di fare nella mia Recensione che pubblicherò a breve sul Film “La Corrispondenza”.
Gli elementi e i contenuti che a mio avviso si ripetono anche questa volta, sono: passione amorosa geriatrica; amore morboso incomprensibile; legame viscerale tra un affascinante vecchio Professore e una giovane, bellissima e talentuosa allieva; ansiogena claustrofobia; narcisismo; egoismo; egocentrismo; angoscia; sensi di colpa che attraversano tutta la storia; ricerca ricorrente di una catarsi liberatoria; tentativi estremi e irrazionali di sfuggire alla morte vera; paura della solitudine; paranoia e ossessività; estremo tentativo di controllare e manipolare narcisisticamente ed egoisticamente, ad libitum, il destino e la vita della persona che si vuole possedere per sempre con estremo cinismo. Credo che per il momento basti!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea giostra »
[ - ] lascia un commento a andrea giostra »
|
|
d'accordo? |
|
lgiulianini
|
lunedì 13 febbraio 2017
|
amore in una dimensione "altra"
|
|
|
|
Numerose sono le chiavi di lettura e di interpretazione di questo film.
Una, la più banale forse, è quella che individua in Ed Phoerum, anziano ed illuminato professore di Astrofisica di livello internazionale, un cinico narcisista ed un vecchio seduttore, che nell'approssimarsi della sua morte fisica, architetta un piano mefistofelico fatto di messaggi e video messaggi preregistrati da inoltrare in tempi prestabiliti contrassegnati da date progressive ad opera di persone complici, e la consegna di pacchetti tramite uno scadenzario prestabilito con il corriere, per tenere legata a sé la bella e giovane amante Amy, impedendole di avere una vita affettiva “normale” dopo la sua scomparsa.
[+]
Numerose sono le chiavi di lettura e di interpretazione di questo film.
Una, la più banale forse, è quella che individua in Ed Phoerum, anziano ed illuminato professore di Astrofisica di livello internazionale, un cinico narcisista ed un vecchio seduttore, che nell'approssimarsi della sua morte fisica, architetta un piano mefistofelico fatto di messaggi e video messaggi preregistrati da inoltrare in tempi prestabiliti contrassegnati da date progressive ad opera di persone complici, e la consegna di pacchetti tramite uno scadenzario prestabilito con il corriere, per tenere legata a sé la bella e giovane amante Amy, impedendole di avere una vita affettiva “normale” dopo la sua scomparsa.
La seconda, altrettanto banale forse, è vedere nel film di Tornatore solamente un melodramma sentimentale carico di languori e tardive ri-scoperte, del quale anche Amy sarebbe complice, perché bisogna ricordarsi bene che Amy, che apprende lentamente della morte fisica dell'amante, della cui malattia è stata tenuta all'oscuro, accetta e richiede anche dopo la presa di coscienza dell'avvenuta scomparsa del professore, il conforto e la vicinanza dei suoi messaggi, senza i quali si sente perduta, nell'incapacità di accettare il lutto ed il distacco, e quindi di elaborarlo in qualsiasi forma.
Poi c'è la interessante meditazione sulla “effettiva” realtà del visibile: numerosi e corretti sono i rimandi alle più recenti istanze della moderna astrofisica, dalla teoria delle stringhe ad undici dimensioni spazio temporali, che costituiscono la premessa matematica teorica per postulare una realtà costituita da numerosi (forse infiniti!) universi paralleli, al concetto mai del tutto capito appieno dall'uomo comune sulla quasi sovrumana profondità della relatività del concetto di spazio-tempo, per cui la luce di una stella già esplosa sotto forma di supernova, risulta visibile per miliardi di anni dopo che la stella è già diventata “altro”, un buco nero ovvero una stella di neutroni con ogni probabilità. Quindi di fatto “quello che si vede” non è quello che è, perché la luce impiega miliardi di anni per essere visibile dai nostri strumenti, quindi nel punto di irradiazione esiste ormai una realtà completamente diversa da quella che noi possiamo osservare. Paradossalmente per converso se si puntasse un telescopio verso lo sperone di Orione, che è il periferico punto della Galassia Via Lattea occupato dal nostro Sistema Solare, da una distanza spazio-temporale di sei miliardi di anni luce da qualsivoglia direzione, non si vedrebbe il Sole ed i suoi Pianeti, non ancora.
Si vedrebbe invece ancora splendente e formidabile la nostra Stella Madre, probabilmente una ipergigante blu orbitata da una nana bianca ad alto contenuto metallico, la cui esplosione simultanea dopo orbita sincrona sempre più veloce, ha dato vita poi alla nebulosa metallica che ha formato il Sole ed i pianeti rocciosi che lo orbitano tra cui la nostra Terra: non esisteremmo senza questo.
E' questo a mio avviso l'orizzonte mentale che anima Tornatore in questo film, il concetto della relatività temporale di ogni accadimento fisico, anche della morte.
Il Professor Ed Phoerum ha tutti i mezzi mentali e tecnologici per realizzare una messa in scena perfetta, che dopo la sua morte consenta alla sua amante di sentirlo ancora vivo, e di potere comunicare con lui, superata ormai la barriera della esistenza “fisica” grazie alla più moderna tecnologia di comunicazione. Già la tecnologia appunto, il suo uso ed abuso, è un'altra chiave di lettura interessante per questo film. Quanti rapporti umani ormai, per motivi di distanza fisica, o semplicemente perché questa è stata la nostra evoluzione, si basano più su sms, video chiamate, social networks, video messaggi e quant'altro, piuttosto che su contatti “reali”? Solo in un contesto similare il “trucco” di Ed Phoerum sarebbe possibile e diventa di fatto realizzabile.
Su questo secondo me Giuseppe Tornatore ci invita a riflettere, piuttosto che sul melodramma dell'amor perduto, riuscendoci pienamente secondo me. Anche le vicende personali dei due protagonisti, il passato non facile di Amy ed i contrastati rapporti familiari di Ed, mi sembrano più accessori ad impiantare una storia cinematograficamente accettabile, e veicolare il messaggio di fondo.
Su tutto si diffonde la visione poetica e lirica tipica di Giuseppe Tornatore, vero marchio di fabbrica del suo linguaggio filmico: che sia una foglia morta che batte su una finestra, o lo sguardo meraviglioso di un vecchio cane che interroga e conosce, la visione dei cieli illuminanti durante i viaggi aerei, ovvero le scene teatrali non casuali cui Amy assiste, distacchi di forma in movimento dalle “forme” statiche della scena, ovvero il calco del suo dolore fissato da uno scultore; tutto contribuisce ad accrescere la tensione poetica e polisemica del film.
Un film splendidamente fotografato dall'ottimo Fabio Zamarion, in location formidabili, dalle brume di Edimburgo alle higlands scozzesi al lago d'Orta, musicato dagli archi sempre felici di Ennio Morricone sapientemente interrotti da brani il cui significato non fa che confermare il senso dell'opera intera, ed infine splendidamente recitato da Jeremy Irons e dalla bellissima Olga Kurylenko, già apprezzata in Oblivion, che si conferma molto abile nel registro drammatico, e costituisce ormai più che un promessa per un nobile futuro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lgiulianini »
[ - ] lascia un commento a lgiulianini »
|
|
d'accordo? |
|
nino pell.
|
sabato 16 gennaio 2016
|
film non all'altezza del grande tornatore
|
|
|
|
Con triste rammarico devo purtroppo ammettere che questo film dello straordinario regista Tornatore mi ha deluso. Sono perfettamente d'accordo con la recensione di Paola Casella nella sezione "Scheda" di questo sito. A tal proposito tentando di non svelare troppo la trama, ho trovato troppo prolissa e asettica la corrispondenza tra i due protagonisti della storia dopo la scomparsa di lui: sarebbe stato opportuno comprimere questa parte del film di almeno una ventina di minuti, in quanto col trascorrere del tempo essa si manifesta sempre più ripetitiva e monotona nella sostanza, direi quasi una sorta di americanata, o meglio "inverosimile" e "poco probabile" come appunto evidenziato dalla giornalista Casella.
[+]
Con triste rammarico devo purtroppo ammettere che questo film dello straordinario regista Tornatore mi ha deluso. Sono perfettamente d'accordo con la recensione di Paola Casella nella sezione "Scheda" di questo sito. A tal proposito tentando di non svelare troppo la trama, ho trovato troppo prolissa e asettica la corrispondenza tra i due protagonisti della storia dopo la scomparsa di lui: sarebbe stato opportuno comprimere questa parte del film di almeno una ventina di minuti, in quanto col trascorrere del tempo essa si manifesta sempre più ripetitiva e monotona nella sostanza, direi quasi una sorta di americanata, o meglio "inverosimile" e "poco probabile" come appunto evidenziato dalla giornalista Casella. Le musiche di Ennio Morricone inoltre non mi sono sembrate al meglio della creatività e dell'enfasi, come invece straordinariamente è accaduto in tantissime pellicole del passato. L'unico momento veramente bello del film è rappresentato dalle sequenze finali, dove Tornatore ci mostra la sua inconfondibile dolcezza e poesia rendendo, in un certo senso, valore e stile a tutta la pellicola. Infine, purtroppo, c'è addirittura da considerare che questa trama non ha neanche il dono dell'originalità: essa si rifà ad una già ben nota pellicola del 2007 dal titolo "P.S. I love you". Mezzo passo falso, dunque per il regista Tornatore. A confronto, pellicole come "Nuovo Cinema Paradiso", "La migliore offerta", ma anche titoli come "La sconosciuta", restano film di ben altro spessore e bellezza: si auspica rigorosamente in un ritorno ad una migliore ispirazione.
[-]
[+] si!
(di annarampini )
[ - ] si!
[+] bravo nino pell
(di maynardi araldi)
[ - ] bravo nino pell
|
|
[+] lascia un commento a nino pell. »
[ - ] lascia un commento a nino pell. »
|
|
d'accordo? |
|
alex2044
|
sabato 30 gennaio 2016
|
volontà di immortalità o di voler condizionare ?
|
|
|
|
Tornatore è un regista coraggioso cui piace sperimentare ma quando si sperimenta si rischia e un po' si scommette e , forse , la sua scommessa , questa volta , non è completamente riuscita .Gli attori non l'hanno aiutato particolarmente , troppo stereotipato Jeremy Irons e con poca personalità Olga Kurylenko , ambedue belle presenze , bravini ma nulla più . Gli altri sono tutti poco più che comparse . La storia è curiosa . La speranza di continuare a vivere anche dopo la propria morte , attraverso messaggi fatti recapitare alla persona amata da persone di fiducia, seguendo una sequenza temporale ben scandita , nei modi e nei tempi , quasi una sorta di immortalità almeno per gli altri, è intrigante ma anche un po' inquietante .
[+]
Tornatore è un regista coraggioso cui piace sperimentare ma quando si sperimenta si rischia e un po' si scommette e , forse , la sua scommessa , questa volta , non è completamente riuscita .Gli attori non l'hanno aiutato particolarmente , troppo stereotipato Jeremy Irons e con poca personalità Olga Kurylenko , ambedue belle presenze , bravini ma nulla più . Gli altri sono tutti poco più che comparse . La storia è curiosa . La speranza di continuare a vivere anche dopo la propria morte , attraverso messaggi fatti recapitare alla persona amata da persone di fiducia, seguendo una sequenza temporale ben scandita , nei modi e nei tempi , quasi una sorta di immortalità almeno per gli altri, è intrigante ma anche un po' inquietante . D'altra parte l' ideatore di tutto ciò è descritto da una persona che lo conosceva bene , il suo medico di fiducia ,come uno con un ego spropositato e quindi predisposto a condizionare le persone a lui care anche dopo la morte , insomma un bel personaggio . Per il resto il film è ben diretto , le musiche di Morricone come sempre di qualità ed i luoghi dove i fatti si svolgono bellissimi ed anche poetici . Con un di più per il lago d'Orta , località poco conosciuta in Italia ed all'estero ma nella realtà bellissima e filmata da Tornatore in modo sublime . Per concludere Tornatore non ha fatto il suo miglior film ma qualche zampata di classe qua e la l'ha data , meritandosi la sufficenza perchè , malgrado tutto , il mestiere di regista lo conosce bene e si vede .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
vanessa zarastro
|
domenica 31 gennaio 2016
|
la difficoltà dell'abbandono
|
|
|
|
La Corrispondenza è un film che solo apparentemente parla di una storia d’amore. È un film sul desiderio, sull’abbandono, sulla morte e sulla sua negazione, sul senso del dominio, sulla seduzione, sulla nostalgia e sull’elaborazione del lutto. Un film intenso e commovente con una splendida fotografia di Fabio Zamarion in notevoli ubicazioni, dalla Scozia minore a Edimburgo al lago di Orta in Piemonte. Borgoventoso è il luogo del loro nido d’amore ma anche il quello prescelto per morire sull’isola di San Giulio.
Come il dialogo con le stelle e con gli astri del cosmo profondo è un dialogo con qualcosa che è già morto, ma la cui luce, la vita, continua a risplendere anche dopo il loro spegnimento, così mediante la tecnologia attuale un volto amato può sopravvivere per molto tempo dopo la sua dipartita.
[+]
La Corrispondenza è un film che solo apparentemente parla di una storia d’amore. È un film sul desiderio, sull’abbandono, sulla morte e sulla sua negazione, sul senso del dominio, sulla seduzione, sulla nostalgia e sull’elaborazione del lutto. Un film intenso e commovente con una splendida fotografia di Fabio Zamarion in notevoli ubicazioni, dalla Scozia minore a Edimburgo al lago di Orta in Piemonte. Borgoventoso è il luogo del loro nido d’amore ma anche il quello prescelto per morire sull’isola di San Giulio.
Come il dialogo con le stelle e con gli astri del cosmo profondo è un dialogo con qualcosa che è già morto, ma la cui luce, la vita, continua a risplendere anche dopo il loro spegnimento, così mediante la tecnologia attuale un volto amato può sopravvivere per molto tempo dopo la sua dipartita. È proprio lo scienziato Ed (il sempre impeccabile Jeremy Irons) che conoscendo bene il cielo essendo un astrofisico, continua a circuire la sua amante Amy (la bellissima Olga Kurylenko che fa la stuntwoman per mantenersi), con regali, messaggi video, e.mails e lettere per posta non lasciandole né spazio né tempo per superare la perdita e per occuparsi di se stessa. Il suo “dominio” lo esercita con garbo e con raffinatezza ma in modo inesorabile. S’intromette nella vita di Amy sia per aiutarla negli studi – lui è Professore alla Scuola di Fisica e Astronomia dell’Università di Edimburgo e lei è una sua laureanda fuori corso – sia per spronarla nella riappacificazione con la madre dopo la disgrazia della morte del padre. Anche se Ed agisce pensando all’amore, desideroso di aiutarla, la soffoca di attenzioni, così come fa per suo figlio minorenne – si scopre in un errore di messaggi. È un Professore che aiuta la sua studentessa, spronandola e stimolandola nei suoi interessi (di lui o autenticamente di lei?). Così in modo un po’ paternalistico, anche grazie alla grande differenza di età la vuole proteggere dai dolori, dalla malattia e dalla morte.
Meno convincente nella storia è il rapporto che nasce tra lei e i due figli di Ed – la figlia Victoria è coetanea di Amy, anzi ha due anni di più – e la riconciliazione con la madre come risultati di un’attività persuasiva di Ed. Tutto sommato una ventina di minuti in meno avrebbero giovato al film così come fece lui stesso per Il nuovo cinema Paradiso presentato agli Oscar del 1989 al quale tagliò una parte.
La musica sontuosa di sottofondo, discreta ma persistente come Ed, è di Ennio Moricone e accompagna tutte le immagini del film eccezion fatta per la canzone Enjoy the Silence dei Depeche Modedove si ribadisce il fatto che le parole spesso fanno solo danno: Words are unnecessary. They can only do harm.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
[ - ] lascia un commento a vanessa zarastro »
|
|
d'accordo? |
|
enrico danelli
|
domenica 24 luglio 2016
|
involucro vuoto
|
|
|
|
Dopo il meritato successo de "La miglior offerta" questo film tenta di riprodurne la trama avvincente, intrisa di mistero, colpi di scena e soprattutto richiami a qualcos'altro. Peccato che non ci riesca affatto. Nella "miglior offerta" la trama rimane imprevedibile fino alla fine: invece qui subito si capisce il sistema messo in atto dal vecchio professore per tenere legata la sua giovane amante anche dopo la morte: che altro non è che il trionfo dell'egoismo di un uomo (gli scienziati spesso si credono onnipotenti) che non contento di aver abbindolato una giovane (e povera) studentessa in forza della sua autorità, la vuole tenere legata a sé anche dopo la morte, dimostrandosi per giunta geloso verso eventuali suoi nuovi giovani pretendenti.
[+]
Dopo il meritato successo de "La miglior offerta" questo film tenta di riprodurne la trama avvincente, intrisa di mistero, colpi di scena e soprattutto richiami a qualcos'altro. Peccato che non ci riesca affatto. Nella "miglior offerta" la trama rimane imprevedibile fino alla fine: invece qui subito si capisce il sistema messo in atto dal vecchio professore per tenere legata la sua giovane amante anche dopo la morte: che altro non è che il trionfo dell'egoismo di un uomo (gli scienziati spesso si credono onnipotenti) che non contento di aver abbindolato una giovane (e povera) studentessa in forza della sua autorità, la vuole tenere legata a sé anche dopo la morte, dimostrandosi per giunta geloso verso eventuali suoi nuovi giovani pretendenti. Il richiamo a qualcos'altro (eternità ed infinito, la vita dopo la morte, l'amore infinito) è evanescente e mai approfondito. Recitazioni melodrammatiche (al limite del ridicolo il quasi svenimento della protagonista in mezzo ad una piazza o gli incontri della stessa protagonista con un cane, con una foglia o con un volatile: cosa sarebbero ? la reincarnazione del defunto amante ?). Sceneggiatura scontata. Due stellette solo per l'ottima fotografia, le musiche di Morricone (persino sprecate in questo caso) e (perchè no ?) la bella presenza (non certo per la recitazione statica) della Kurylenko. Film decadente e noioso, a tratti persino ridicolo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enrico danelli »
[ - ] lascia un commento a enrico danelli »
|
|
d'accordo? |
|
mrmassori
|
giovedì 21 gennaio 2016
|
l'amore è profondo come le galassie lontane
|
|
|
|
Sicuramente è un bel film, non un capolavoro, ma mi è piaciuto molto perchè è più profondo di quanto non lo sia già.
Profondo come le galassie tanto lontane da noi, immerse nello spazio infinito.
Profondo come l'amore che qui è proprio una corrispondenza, (sia messagistica che umana), tra i due protagonisti.
la sua bellezza stà proprio nei messaggi sottintesi che si scorgono lungo il film...
E' intriso di una certa malinconia che lo caratterizza per l'intera durata, ed è ciò che mi è piaciuto di più.
è si lento e un pò ripetitivo, ma è fatto apposta per sottolienare i significati che tornatore vuole mandare, ma é cmq molto poetico e sognante e ti fa pensare che c'è qualcosa di molto più grande di noi, e delle nostre banali e quotidiane preoccupazioni.
[+]
Sicuramente è un bel film, non un capolavoro, ma mi è piaciuto molto perchè è più profondo di quanto non lo sia già.
Profondo come le galassie tanto lontane da noi, immerse nello spazio infinito.
Profondo come l'amore che qui è proprio una corrispondenza, (sia messagistica che umana), tra i due protagonisti.
la sua bellezza stà proprio nei messaggi sottintesi che si scorgono lungo il film...
E' intriso di una certa malinconia che lo caratterizza per l'intera durata, ed è ciò che mi è piaciuto di più.
è si lento e un pò ripetitivo, ma è fatto apposta per sottolienare i significati che tornatore vuole mandare, ma é cmq molto poetico e sognante e ti fa pensare che c'è qualcosa di molto più grande di noi, e delle nostre banali e quotidiane preoccupazioni.
ed anche che l'amore è un mistero e motore della vita che ci consente di poter fare qualsiasi cosa.
dall'altro lato c'è poi l'esasperazione dell'uso della tecnologia, a causa della lontnanza e non solo...(fortissimo quando uno le dice, ma ci vai pure a letto con laifon? auhaauhaù)
la sincronia tra i due è morbosa e malata. totale.
questo credo sia servito a tornatore come pretesto per raccontare la vita e appunto ahimè l'amore vissuti ai giorni nostri.
i quali sicuramente potrebbero essere aiutati dalla tecologia ma che in realtà a causa dell'uso che se ne fà, si va ad alterare proprio il bello e il vero valore della vita stessa.
Il messaggio finale che lui le manda è la chiave di tutto.
Ottime le interpretazioni dei protagonisti e sempre azzeccate le musiche del maestro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mrmassori »
[ - ] lascia un commento a mrmassori »
|
|
d'accordo? |
|
luigi chierico
|
lunedì 25 gennaio 2016
|
fantastico
|
|
|
|
Come apprestarsi alla lettura di questa “Corrispondenza”.
La carezzevole melodia di Ennio Morricone con tanta musica al pianoforte, su cui i tasti bianchi si alternano ai neri, come la vita al buio della morte, accompagna questo dolcissimo,romantico film in cui l’amore supera il tempo e lo spazio per divenire immortale. “Ti amerò per tutta la vita “,promette ogni innamorato, ma il prof. Phoerum amante delle stelle e dell’immenso, professore d’astrofisica,va oltre la vita, verso l’infinito. Può sembrare irrazionale e fantastico, soprattutto oggi, che un uomo maturo possa innamorarsi tanto di una donna tanto più giovane,al punto di non volerla lasciare sola neanche da morto,avvalendosi dei più moderni mezzi di comunicazione.
[+]
Come apprestarsi alla lettura di questa “Corrispondenza”.
La carezzevole melodia di Ennio Morricone con tanta musica al pianoforte, su cui i tasti bianchi si alternano ai neri, come la vita al buio della morte, accompagna questo dolcissimo,romantico film in cui l’amore supera il tempo e lo spazio per divenire immortale. “Ti amerò per tutta la vita “,promette ogni innamorato, ma il prof. Phoerum amante delle stelle e dell’immenso, professore d’astrofisica,va oltre la vita, verso l’infinito. Può sembrare irrazionale e fantastico, soprattutto oggi, che un uomo maturo possa innamorarsi tanto di una donna tanto più giovane,al punto di non volerla lasciare sola neanche da morto,avvalendosi dei più moderni mezzi di comunicazione. Quando i sensi lasciano il posto al sentimento allora più che mai l’Amore non è ricerca del piacere ma di “corrispondenza d’amorosi sensi”come dice Foscolo,autore tra l’altro del romanzo epistolare ”Le ultime lettere di Jacopo Ortis”,per restare nel tema del film “La Corrispondenza”. L’amante della corrispondenza sa attendere e sa amare da lontano anche senza possedere. Una lettera, la puoi toccare, accarezzare, puoi sentirne il profumo mentre la tieni tra le mani per leggerla, per poi portarla con te ovunque, sul cuore. Trasmette sensazioni ed impressioni consegnando ai suoi amanti tanta poesia,tanta incantevole suggestione, è la trasposizione dei sentimenti, dei desideri, degli stati d’animo del momento in cui è scritta; è la voce del cuore che in silenzio arriva lontano in una eco tanto attesa; chi la riceve, l’attende con ansia, con trepidazione,se non giunge una folla di pensieri lo turba,e si pone domande a cui non sa rispondere. Quando arriva, invece, spesso sostituisce un abbraccio, una carezza, un bacio. Ecco cos’è questo film.
Quale squallore un freddo e frettoloso sms sul cellulare,chat, registrazioni video e chiacchierate su facebook a confronto di una lunga bella lettera con tante parole, che porta il calore di chi l’ha scritta e lo dona a chi la riceve per conservarla gelosamente. Se non si riceve ed invia più alcuna lettera o messaggio il film “La corrispondenza”non lo si può apprezzare in tutto il suo valore e bellezza. L’interpretazione di Jeremy Irons, Olga Kurylenko, nelle parti dei due innamorati Ed Phoerum e Amy Ryan, è la perfetta rappresentazione degli stati d’animo, speranza, fiducia ed amore che li accompagnano anche oltre la morte, come le stelle sparite nell’universo, attratte, si ritrovano, sebbene siano passati mille anni; questa è magia d’amore, questo il bello di questo delicato film che induce ancora oggi a credere in un sentimento,che sembra governato dalle costellazioni piuttosto che dal proprio cuore. Se non si è in grado di conoscere perfettamente gli stati d’animo dei due protagonisti,di immedesimarsi in ciò che sentono e provano e che nella finzione sono capaci di trasmettere e mostrare come fossero sentimenti ed emozioni proprie, allora per molti il film è incomprensibile. La buona sceneggiatura,anche se non ottima, è seguita da una bella scenografia con ottima fotografia, la colonna sonora da Oscar. Il film ricorda vagamente il puerile “P.S. I Love You”, tratto dal modestissimo libro della ventenne,sic!, Cecelia Ahern. Ben altro si può dire del bellissimo film,una fitta corrispondenza per l’acquisto da parte di una scrittrice di libri d’autore, “84 Charing Cross Road” con Anne Bancroft ed Anthony Hopkins, tratto dall’omonima biografia di Helene Hanff. chibar22@libero.it
[-]
[+] l'amore
(di gabriella)
[ - ] l'amore
|
|
[+] lascia un commento a luigi chierico »
[ - ] lascia un commento a luigi chierico »
|
|
d'accordo? |
|
|