hudsonexperience
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mercoledì 24 dicembre 2014
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lo hobbit: la rissa delle cinque armate
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"Mancano ancora due ore..". Se dopo un quarto d'ora mi sono posto questo problema, allora era chiaro che qualcosa non andava. Se il buon vecchio Smaug viene liquidato in 10 minuti (che potevano essere tranquillamente aggiunti al precedente film), cosa succederà ora?.........Non essendo uno di quei puristi tolkeniani non starò ad analizzare le differenze e la fedeltà tra libro e film, la libertà artistica non si mette in discussione; vorrei soffermarmi piuttosto su altri aspetti . Per realizzare un bel film può essere sufficiente a volte solo un'idea, anche piccola, purchè sia efficace; quello che mi ha colpito di questo film è stata la totale assenza di idee .
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"Mancano ancora due ore..". Se dopo un quarto d'ora mi sono posto questo problema, allora era chiaro che qualcosa non andava. Se il buon vecchio Smaug viene liquidato in 10 minuti (che potevano essere tranquillamente aggiunti al precedente film), cosa succederà ora?.........Non essendo uno di quei puristi tolkeniani non starò ad analizzare le differenze e la fedeltà tra libro e film, la libertà artistica non si mette in discussione; vorrei soffermarmi piuttosto su altri aspetti . Per realizzare un bel film può essere sufficiente a volte solo un'idea, anche piccola, purchè sia efficace; quello che mi ha colpito di questo film è stata la totale assenza di idee . Possibile che il tutto si risolva un fracassone rissone interrazziale nella terra di mezzo? A mio parere sì. Non esiste un solo personaggio carismatico. Nei primi due film questo ruolo sembrava essere affidato a Thorin, ma il suo personaggio viene sminuito e piuttosto banalizzato: l'eroe che perde la ragione per ritrovarla alla fine. Bard, e chi è? Impalpabile. Gandalf, sembra essersi preso un turno di riposo stavolta. Il film è intitolato "Lo Hobbit", ma purtroppo Bilbo viene trasformato in una semplice comparsa. Legolas, ormai un bollito. Al che si potrebbe dire "ok, i personaggi non sono un granchè", ma lo sviluppo della storia lascia davvero a desiderare. Irritante la storia d'amore impossibile tra Tauriel e Kili. Brevi parentesi nelle quali compaiono, senza lasciare più traccia, Elrond, Galadriel e Saruman. Nessuna vera anticipazione o interessante retroscena di quello che avverà nel signore degli anelli. E quindi cosa resta? Una lunghissima e noiossima battaglia, lontana anni luce da quelle epiche del fosso di Helm o Minas Tirith. Ah! Vorrei lanciare un appello a Peter Jackson: lascia in pace le aquile o chiamo la LIPU!!Non è possibile che debbano essere il solito deus ex machina, dopo averle viste mi sono convinto che il film non aveva davvero più nulla da mostrare. Un grande occasione persa, ma soprattutto il modo peggiore per chiudere una delle più belle saghe cinematografiche realizzate.
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paolo salvaro
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giovedì 25 dicembre 2014
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una non epica inconcludente conclusione
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Avevo dato quattro stelle a Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, una in più di quanto meritava, un po' per l'entusiasmo e un po' come incoraggiamento. A distanza di un paio d'anni ed alla luce di come sono stati gestiti questi due ulteriori capitoli, me ne pento assai.
Alla lunga, questi tre film hanno mostrato il loro vero volto: un brodino allungato oltre ogni misura esasperando alcune situazioni e sfruttandone altre solo fino all'occorrenza, per poi gettarle senza tanti complimenti nel dimenticatoio. Così come Peter Jackson ha mostrato il suo vero volto: un buon regista dalle non eccelse capacità che ha avuto la fortuna di mettere la firma su tre giganteschi blockbuster che ne hanno esaltato il nome oltre il necessario.
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Avevo dato quattro stelle a Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, una in più di quanto meritava, un po' per l'entusiasmo e un po' come incoraggiamento. A distanza di un paio d'anni ed alla luce di come sono stati gestiti questi due ulteriori capitoli, me ne pento assai.
Alla lunga, questi tre film hanno mostrato il loro vero volto: un brodino allungato oltre ogni misura esasperando alcune situazioni e sfruttandone altre solo fino all'occorrenza, per poi gettarle senza tanti complimenti nel dimenticatoio. Così come Peter Jackson ha mostrato il suo vero volto: un buon regista dalle non eccelse capacità che ha avuto la fortuna di mettere la firma su tre giganteschi blockbuster che ne hanno esaltato il nome oltre il necessario. Qui, dove si trattava di fare davvero la differenza lasciando una forte impronta, non è riuscito a dimostrare granchè. Si punta troppo sulle scene strappalacrime, dimenticandosi di costruirle in un certo modo. Facendo finta di dimenticare l'i*********a che causa ogni scena in cui c'è Tauriel (quante c***o di spazio le danno?) un personaggio che manco dovrebbe esistere, infilato a forza nella sceneggiatura per renderla più corposa (altrimenti non sarebbero mai riusciti a tirar fuori ben tre film), il romanticismo che riguarda quest'elfa ed il nano di cui si innamora è davvero puerile. Non emoziona e diventa a tratti invadente e fastidioso, ma soprattutto fuori posto. Sul serio, c'è un in'intera popolazione di sfollati sullo sfondo e mi devo sorbire il triste addio (ma dove?) che si scambiano Tauriel e Kili? Ma per piacere! E intanto Smaug viene liquidato dopo dieci minuti di film ... con un solo colpo. Per non parlare dei personaggi che spariscono di colpo senza che venga esplicitato quale sarà il loro destino, come il vicegovernatore codardo, meschino ed opportunista che scompare di colpo dalla storia nel bel mezzo della battaglia, senza che venga nemmeno spiegato se ha compreso o meno quanto fosse sbagliato il suo atteggiamento. Per finire con il "boss" (alcune scene d'azione sono talmente surreali che sembrano prese da qualche videogames di serie z ) che persevera stupidamente nel tirare legnate con un mazzafrusto gigante .... su una lastra di ghiaccio! Ma che cazzo ti dice il cervello, come pensi che andrà a finire?
Evitando altri spoiler, basti sapere che il film è un continuo di situazioni, eventi e scontri al limite del verosimile. Il che non sarebbe sbagliato di per se, visto che stiamo parlando di una saga fantasy, ma è il modo in cui tutto viene presentato, costruito e girato a non essere del tutto credibile. Non si percepisce nemmeno un decimo dell'epicità della trilogia originale del Signore degli anelli e sono di più le volte in cui si spalanca la bocca per lo stupore in senso negativo che non in positivo. Penso che due stelle sia il massimo che si può dare a questa pellicola, tutt'altro che indimenticabile.
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agente 007
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venerdì 26 dicembre 2014
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un capolavoro... non sotto tutti gli aspetti
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Dal ritmo non troppo coinvolgente, si conclude la seconda saga, con questo ultimo capitolo che lascia alcune perplessità... Deludende la liquidazione immediata di Smaug. Alcune parti leggermente noiose, che potevano essere elise. Insomma potevano semplicemente realizzare due film, invece di tre a scopo puramente commerciale, in caso analogo ai capitoli finali di Harry Potter e Hunger Games. Ciò non toglie che non meriti mia grande stima, anche dal punto di vista degli effetti speciali come al solito quasi impeccabili. Molti sono gli inegnamenti che tra l'altro è riuscito a trasmetterci, seppur con minor coinvolgenza e passione del libro di Tolkien.
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amokubrik
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lunedì 5 gennaio 2015
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la somma fa il totale
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Il mio voto va all'intera trilogia,che secondo me ,nonostante i difetti di sceneggiatura,è tra i migliori fantasy di sempre. Non mi è affatto piaciuto come viene liquidato Smaug ma, daltra parte mi sono piaciuti tantissimo, Bilbo con Golum, e Bilbo con Smaug. Notevoli gli effetti speciali.
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byakuran91
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giovedì 8 gennaio 2015
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epica e pathos si fondono in un film mozzafiato
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Amo la saga della Terra di Mezzo, e premetto che tutti e 6 i film li considero il meglio che il cinema fantasy abbia mai offerto. Detto questo, giudico questo terzo capitolo dello Hobbit il migliore di questa trilogia prequel. I nani restano personaggi molto accattivanti, su tutti un Thorin straordinario, Armitage ha interpretato alla perfezione il tormento e la follia causate dalla malattia del drago. Il film non annoia mai, si passa dalla fiaba alla guerra in maniera fluidissima. Inutile commentare la perfezione delle coreografie durante gli scontri....vedere gli eserciti scontrarsi è puro piacere visivo, la colonna sonora accompagna magnificamente quei momenti esaltandoli e elevandone l'epicità a livelli altissimi, quasi quanto in Lotr.
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Amo la saga della Terra di Mezzo, e premetto che tutti e 6 i film li considero il meglio che il cinema fantasy abbia mai offerto. Detto questo, giudico questo terzo capitolo dello Hobbit il migliore di questa trilogia prequel. I nani restano personaggi molto accattivanti, su tutti un Thorin straordinario, Armitage ha interpretato alla perfezione il tormento e la follia causate dalla malattia del drago. Il film non annoia mai, si passa dalla fiaba alla guerra in maniera fluidissima. Inutile commentare la perfezione delle coreografie durante gli scontri....vedere gli eserciti scontrarsi è puro piacere visivo, la colonna sonora accompagna magnificamente quei momenti esaltandoli e elevandone l'epicità a livelli altissimi, quasi quanto in Lotr. Molto interessanti i momenti ambientati a Dol Guldur, che più di ogni altra cosa rendono questo film il perfetto ponte tra le due trilogie (oltre a varie chicche qua e là che piaceranno non poco ai fan). Positivissima l'impressione che mi ha fatto Bilbo, protagonista a mio avviso molto più interessante di Frodo, merito anche di quel magnifico attore che è Martin. L'evoluzione del personaggio qui è completa, non è più l'impacciato e casalingo hobbit del primo film, ma un vero eroe, capace di decisioni coraggiose a dir poco. Molto bella anche la morale che ci lascia il finale, durante il quale non nego di aver versato qualche lacrima nonostante conoscessi già gli avvenimenti più tragici (ho letto il libro). Plauso finale va fatto alla cura per i dettagli, dai costumi, alle armi, alle cavalcature e via dicendo...e godersi questo tripudio in Hfr 3d vale davvero il prezzo del biglietto. Piccolo neo il finale, che lascia un senso di incompletezza...ma che sarà perfetto nell'edizione estesa, stando alle dichiarazioni di Peter Jackson. In coclusione, un capitolo finale eccezionale per una bellissima trilogia fantasy, che ti fa uscire dal cinema con la voglia di organizzare al più presto una maratona di tutte e 6 le pellicole (extended edition ovviamente, lunghissime, è vero, ma amo talmente tanto queste trasposizioni delle opere di Tolkien che ogni minuto per me è pura goduria). Viva Tolkien, viva Peter Jackson e, soprattutto, viva la Terra di Mezzo!
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faramir
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venerdì 26 febbraio 2016
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assenza di amore e delusione cocente
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Ho amato ISDA. Avevo 10 anni quando in una saletta vidi il capitolo conclusivo della trilogia. Da quel giorno è stata una continua evoluzione: dapprima imitavo le gesta degli eroi immaginando nemici da sconfiggere, poi con la maturità ho letto e mi sono innamorato del libro e ho potuto così meglio applicare questa storia alla mia vita. In poche parole Jakson confezionò un capolavoro degno dell'Opera di Tolkien.
Inizialmente mi facevo piacere a forza Lo Hobbit, forse perchè troppo innamorato di questo mondo per poterlo criticare.
Atteso che non sono un critico e non posso giudicare nel merito alcune scelte, e atteso che Lo Hobbit è un'opera letteraria "ridotta" rispetto alla Trilogia, ciò che manca nella trasposizione cinematografica de Lo Hobbit è un elemento, che mette in ombra tutto il resto: l'Amore.
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Ho amato ISDA. Avevo 10 anni quando in una saletta vidi il capitolo conclusivo della trilogia. Da quel giorno è stata una continua evoluzione: dapprima imitavo le gesta degli eroi immaginando nemici da sconfiggere, poi con la maturità ho letto e mi sono innamorato del libro e ho potuto così meglio applicare questa storia alla mia vita. In poche parole Jakson confezionò un capolavoro degno dell'Opera di Tolkien.
Inizialmente mi facevo piacere a forza Lo Hobbit, forse perchè troppo innamorato di questo mondo per poterlo criticare.
Atteso che non sono un critico e non posso giudicare nel merito alcune scelte, e atteso che Lo Hobbit è un'opera letteraria "ridotta" rispetto alla Trilogia, ciò che manca nella trasposizione cinematografica de Lo Hobbit è un elemento, che mette in ombra tutto il resto: l'Amore.
Nella Trilogia ogni lama dei nostri eroi era diversa, ogni nemico unico, ogni gesto accurato, ponderato. Ho letteralmente visto migliaia di volte i tre film e ad oggi piango ancora per ogni aspetto. Tutto questo perchè ogni cosa ha un senso, dietro ogni cosa c'è un lavoro unico, ogni lama o corazza è forgiata appositamente. Idem per le musiche. Cos'è invece Lo Hobbit? Tutto identico, musiche piatte o palesemente copiate, personaggi monotoni e plastificati (Dain - sigh!-), nemici privi di qualunque capacità di intimorire (vogliamo paragonare i Troll presenti nelle due trilogie?), combattimenti hollywoodiani al limite del ridicolo e del grottesco (il re elfico che mozza le teste di cinque orchi bloccati dalle corna di un alce gigante?). Mentre, quindi, ISDA tende all'eternità, a raccontare e dimostrare ciò che è eterno (amicizia, coraggio, volontà, speranza) Lo Hobbit è la fiera del contingente, dell'inutile, del colore vivido e dello WOW da quattro soldi, per poi sciogliersi come neve al sole.
Ho comprato tutti i dvd dello Hobbit ma dopo una prima visione non ho più rivisto questi film.
Al contrario ISDA non stanca, non invecchia, non muore mai.
E questo basta per relegare Lo Hobbit ad operetta per le masse.
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khaleb83
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martedì 10 maggio 2016
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buon adattamento, ma non è abbastanza
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Valutando globalmente i tre film, visto che la continuità della storia è troppo forte per pensarli separatamente, purtroppo non si può dire che questo lavoro valga la pena di essere visto.
Jackson riesce sempre a mettere su una gioia per gli occhi, questo va detto. E quando gioca sul sentimento "facile" lo sa fare come pochi. Inoltre buona parte del cast è davvero eccellente; nel secondo film McKellen riesce a rendere smorfie di un'espressività inimitabile senza muovere un singolo muscolo facciale. Ottimi anche Freeman, perfetto per il ruolo, e un Pace magari in un personaggio che poteva essere caratterizzato meglio ma che rende in maniera eccellente.
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Valutando globalmente i tre film, visto che la continuità della storia è troppo forte per pensarli separatamente, purtroppo non si può dire che questo lavoro valga la pena di essere visto.
Jackson riesce sempre a mettere su una gioia per gli occhi, questo va detto. E quando gioca sul sentimento "facile" lo sa fare come pochi. Inoltre buona parte del cast è davvero eccellente; nel secondo film McKellen riesce a rendere smorfie di un'espressività inimitabile senza muovere un singolo muscolo facciale. Ottimi anche Freeman, perfetto per il ruolo, e un Pace magari in un personaggio che poteva essere caratterizzato meglio ma che rende in maniera eccellente. Menzione d'onore per Serkis e Cumberbatch che per quanto "filtrati", forse riescono a incarnare in assoluto i momenti migliori della trilogia. Peccato che a questo corrispondano dei vuoti enormi: Bloom era un male necessario, ma questo non significa che dalla trilogia originale abbia imparato a recitare. Evans è incommentabile come suo solito, non gli si riuscirebbe a tirar fuori una sfumatura espressiva neanche in computer grafica.
L'adattamento è per lo più buono; le scelte per dare continuità con Il Signore degli Anelli hanno più che senso, l'inserimento delle vicende del Negromante danno maggiore spessore alla storia. Si toppa però completamente con i tentativi di inserire materiale completamente originale, i filoni di Tauriel e di Alfrid sono ad esempio completamente inutili ai fini della storia, non aggiungono spessore ma portano via tantissimo tempo in film già di per sé molto lunghi, spostando materiale che invece sarebbe stato molto più sensato nelle extended version; specialmente negli ultimi due capitoli è possibile notare come il primo quarto d'ora sia praticamente "aggiunto" rispetto agli eventi. Inoltre alcuni tratti sono privi di coerenza narrativa (Tauriel - Kili), e pur di ricavare una storia più ampia al personaggio di Balin è stata messa su una trama pseudo rivoluzionaria assolutamente incoerente con il modo in cui Tolkien inquadrava il mondo.
In generale si nota come il prodotto vada scadendo sempre più: il primo film è passabile, il secondo già va sempre più per momenti, mentre il terzo diventa quasi noioso nonostante il susseguirsi concitato di scene d'azione (che spesso però sfociano nel ridicolo: le trovate "a la McGyver" erano ampiamente risparmiabili). Inoltre è un po' incoerente dipingere i nani come caricature, salvo poi farli muovere con agilità incredibile, e rendere invece affascinanti quelli tra di loro destinati a una parte più seria.
Globalmente la trilogia è quindi anche piacevole per gli occhi, ma assolutamente da bocciare nel complesso.
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jacopo b98
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mercoledì 24 dicembre 2014
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tutto è bene quel che finisce bene!
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Il drago Smaug (Cumberbatch) brucia Pontelagolungo e fa strage dei suoi abitanti, sopravvivono in pochi, che guidati da Bard (Evans) si recano alla Montagna Solitaria, ormai controllata dai nani di Thorin (Armitage), per chiedere ospitalità e soccorso. Ma Thorin è cambiato: una malattia dell’oro si è insinuata nella sua testa e lo ha reso egoista e desideroso di sempre maggior potere. Rifiuta perciò di onorare la sua promessa di condividere le ricchezze di Erebor, che però fanno gola a molti. La guerra incombe e cinque immense armate si radunano davanti alla Montagna per combattere. L’ultimo film tratto dal romanzetto di J.R.R. Tolkien è all’insegna del gigantismo produttivo.
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Il drago Smaug (Cumberbatch) brucia Pontelagolungo e fa strage dei suoi abitanti, sopravvivono in pochi, che guidati da Bard (Evans) si recano alla Montagna Solitaria, ormai controllata dai nani di Thorin (Armitage), per chiedere ospitalità e soccorso. Ma Thorin è cambiato: una malattia dell’oro si è insinuata nella sua testa e lo ha reso egoista e desideroso di sempre maggior potere. Rifiuta perciò di onorare la sua promessa di condividere le ricchezze di Erebor, che però fanno gola a molti. La guerra incombe e cinque immense armate si radunano davanti alla Montagna per combattere. L’ultimo film tratto dal romanzetto di J.R.R. Tolkien è all’insegna del gigantismo produttivo. Tra i film di Jackson è il più costoso e fortunatamente la saga dello Hobbit, che aveva lasciato così tanti dubbi a pubblico e critica, si chiude in bellezza. La battaglia delle cinque armate è il miglior film del trittico dedicato a Bilbo Baggins (Freeman) per una serie di motivi non indifferenti. Innanzitutto sembra che Jackson ce l’abbia fatta a capirlo: le 2 ore e 45 minuti dei film precedenti erano troppe, e qui il regista neozelandese finalmente realizza il film più corto tra quelli ambientati nella Terra di Mezzo, il più compatto e ambizioso della seconda trilogia. Inoltre il clima comico e finalmente abbandonato e il risultato è dunque di maggior coerenza stilistica, con al centro un dramma psicologico vissuto in prima persona da Thorin, personaggio quasi shakesperiano, afflitto nel cuore da un male della mente provocatogli dalla ricchezza spropositata. Dopodiché Jackson deve portare a termine tutti i rami della sua complicata storia: l’amore inter-razziale tra Tauriel (Lilly) e Kili (Turner), le vicende di Dol Guldur, che confluiscono nell’imponente battaglia del titolo. Jackson realizza quindi l’ennesimo imponente combattimento di massa, con decine di comparse, molta CG e non poco ricorso al digitale. Il risultato è spettacolare, ma certo meno grandioso di quanto lo fossero le impressionanti battaglie della prima trilogia. Gli sceneggiatori (il regista con Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro) infine recuperano anche il senso della poesia, che si manifesta in non poche scene commoventi e tragiche. Insomma: il buon vecchio Peter che tutti avevamo amato e negli ultimi anni rimpianto è tornato! E con lui tutti i suoi magnifici attori, che ancora una volta sono tutti davvero bravi. Ancora una volta il risultato è visivamente titanico, seppur ecceda nell’uso di effetti computerizzati. Magnifica la colonna sonora di Howard Shore. Trionfo impressionante di pubblico!
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straffo2010
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mercoledì 24 dicembre 2014
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bello
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Dopo aver letto il libro, ho deciso di vedere tutti e tre i film nell'arco di pochi giorni
i primi due li ho visti in dvd, e ne sono rimasto a dir poco deluso. Erano uno più noioso dell'altro, Jackson era andato troppo lontano dalla trama del libro, specie nel secondo film.
Ma lasciamo perdere i primi due.
il terzo film di questa trilogia, invece, è quello che mi è piaciuto di più.
nonostante la trama sia quasi totalmente incentrata sulla battaglia (quindi nonostante la trama sia povera), il film non è mai risultato noioso.
certo, è lontano dal mettere in video la trama del libro ( molti particolari sono esclusi, è come al solito ne hanno aggiunti di nuovi), ma tutto sommato mi è piaciu
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Dopo aver letto il libro, ho deciso di vedere tutti e tre i film nell'arco di pochi giorni
i primi due li ho visti in dvd, e ne sono rimasto a dir poco deluso. Erano uno più noioso dell'altro, Jackson era andato troppo lontano dalla trama del libro, specie nel secondo film.
Ma lasciamo perdere i primi due.
il terzo film di questa trilogia, invece, è quello che mi è piaciuto di più.
nonostante la trama sia quasi totalmente incentrata sulla battaglia (quindi nonostante la trama sia povera), il film non è mai risultato noioso.
certo, è lontano dal mettere in video la trama del libro ( molti particolari sono esclusi, è come al solito ne hanno aggiunti di nuovi), ma tutto sommato mi è piaciuto
È l'unico film della trilogia in cui le due ore e passa di durata sono passabili, negli altri C'erano a mio avviso parti molto lunghe e noiose, aggiunte per volontà del regista probabilmente per superare le due ore di film
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tanaccia79
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lunedì 29 dicembre 2014
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uno spreco!!
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Uno spreco a mio modo di vedere. Uno spreco di materiale e lavoro inaccettabile. Tutto il film è un creare suspense e attese per poi tradirle oppure avere cadute di stile gravissime anche i tempi dedicate ai vari temi sono molto discutibili. Credo che anche il film più fantasy per essere bello non deve cadere nel ridicolo almeno per come è stata resa la cosa.. è ridicola la parte dove nella battaglia finale dove tutto sembra perduto gli equilibri vengono ribaltati solo grazie all'intervento di Thorin.. ancora è ridicolo che la famigerata armata di Bolg (in realtà si vede solo per due secondi) distrutta da 7 aquile ed un orso!! Ma la battaglia parte subito male perchè sarebbero bastati i mangiaterra a decidere le sorti della battaglia.
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Uno spreco a mio modo di vedere. Uno spreco di materiale e lavoro inaccettabile. Tutto il film è un creare suspense e attese per poi tradirle oppure avere cadute di stile gravissime anche i tempi dedicate ai vari temi sono molto discutibili. Credo che anche il film più fantasy per essere bello non deve cadere nel ridicolo almeno per come è stata resa la cosa.. è ridicola la parte dove nella battaglia finale dove tutto sembra perduto gli equilibri vengono ribaltati solo grazie all'intervento di Thorin.. ancora è ridicolo che la famigerata armata di Bolg (in realtà si vede solo per due secondi) distrutta da 7 aquile ed un orso!! Ma la battaglia parte subito male perchè sarebbero bastati i mangiaterra a decidere le sorti della battaglia. Quello che voglio dire è ok fantasy ma anche un po' di coerenza se metti tanti orchi devi mettere un numero accettabile di avversari. Anche perchè alla fine del film si ha l'impressione che gli unici caduti siano gli elfi che sono rimasti in dieci!! mentre gli uomini e i nani sembrano non aver avuto perdite! tra l'altro gli uomini da pescatori diventano una delle armate.. e cosi continuando.. forse il dispiacere è grande anche perchè il film parte bene con la parte con Smaug molto spettacolare!!
Passiamo ai minuti di pellicola dedicati a cose irrilevanti ai fini della trama. Il vicegovernatore poteva anche non esistere o essere molto marginale invece ruba più volte MOLTI minuti preziosi di film . La transumanza degli uomini potrebbe essere molto più veloce... la parte dedicate a Bilbo poteva essere dimezzata per non parlare della malattia di Thorin.
In sostanza i fan della serie hanno comunque apprezzato queste due ore e mezzo di film mentre per i più critici sarà un film mediocre a tratti indisponente!
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[+] i libri prego
(di steo89)
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