federico fringuelli
|
domenica 17 luglio 2016
|
una piccola metafora
|
|
|
|
Il film non è certamente un capolavoro, ma è sicuramente un prodotto godibile e di livello discreto, soprattutto se paragonato allo standard del genere a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.
Non mi è ben chiaro perché in alcune panoramiche (quelle a 360°) la mdp perda la messa a fuoco... Se è intesa come scelta stilistica e/o simbolica non ne ho colto il significato; se è un semplice errore tecnico la grossolanità dello sbaglio mi fa sorridere. Ma, a parte questo, l'idea di fondo è interessante (anche se prende molto spunto da It, di King). La tensione è buona, gli attori non sono male, e, cosa più importante di tutte, non si ricorre allo splatter per impressionare ma si riesce a tenere lo spettatore sulle spine grazie a una buona (non incredibile, ma buona) sceneggiatura, nonostante l'amore quasi "comico" che Paul nutre per la protagonista, unica pecca grossa.
[+]
Il film non è certamente un capolavoro, ma è sicuramente un prodotto godibile e di livello discreto, soprattutto se paragonato allo standard del genere a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.
Non mi è ben chiaro perché in alcune panoramiche (quelle a 360°) la mdp perda la messa a fuoco... Se è intesa come scelta stilistica e/o simbolica non ne ho colto il significato; se è un semplice errore tecnico la grossolanità dello sbaglio mi fa sorridere. Ma, a parte questo, l'idea di fondo è interessante (anche se prende molto spunto da It, di King). La tensione è buona, gli attori non sono male, e, cosa più importante di tutte, non si ricorre allo splatter per impressionare ma si riesce a tenere lo spettatore sulle spine grazie a una buona (non incredibile, ma buona) sceneggiatura, nonostante l'amore quasi "comico" che Paul nutre per la protagonista, unica pecca grossa.
Le terza stella è dovuta all'intenzione di originalità e al finale, che, almeno per me, ricorrendo alle parole del buon vecchio Dostoeskij (messe in bocca al personaggio meno credibile, purtroppo) dà tutto un altro senso al film, che diventa una piccola metafora di una inconscia e comune paura dall a quale quasi mai ci si riesce a liberare, e dalla quale tutti proviamo a fuggire: quella della morte. Me ne vorrà l'autore se si tratta solo di una mia fanasia, ma ne va della sua opera, altrimenti troppo... vuota. Speriamo un po' meglio per il sequel, ammesso che si faccia davvero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a federico fringuelli »
[ - ] lascia un commento a federico fringuelli »
|
|
d'accordo? |
|
juri84
|
venerdì 15 luglio 2016
|
pessimo!!non sprecate i vostri soldi!
|
|
|
|
Uno dei peggiori horror(?) mai visti!Incuriosito dal thrailer, e da alcuni titoli di periodici che lo osannavano come uno dei migliori horror degli ultimi 10 anni,mi sono deciso e sono andato a vederlo con amici.Una delle prime cose che ho notato, e che hanno infastidito me e tutti gli spettatori che se ne lamentavano, è la presenza di musiche ed effetti sonori prolungati che indugiano le scene che poi sistematicamente si concludono senza mostrare nulla, un inutile sistema per creare tensione nello spettatore, ma che invece finisce per infastidirlo ed irritarlo a causa di un audio eccessivamente alto e con effetti sonori monotoni e prolungati, una vera agonia!In secondo luogo la regia: alcune inquadrature sono davvero imbarazzanti, non se ne capisce il motivo, indugiano anch'esse senza un senso, come le inquadrature a 360° nella scuola ripetuta per ben due volte senza pausa semplicemente per far vedere l'entità che segue la protagonista.
[+]
Uno dei peggiori horror(?) mai visti!Incuriosito dal thrailer, e da alcuni titoli di periodici che lo osannavano come uno dei migliori horror degli ultimi 10 anni,mi sono deciso e sono andato a vederlo con amici.Una delle prime cose che ho notato, e che hanno infastidito me e tutti gli spettatori che se ne lamentavano, è la presenza di musiche ed effetti sonori prolungati che indugiano le scene che poi sistematicamente si concludono senza mostrare nulla, un inutile sistema per creare tensione nello spettatore, ma che invece finisce per infastidirlo ed irritarlo a causa di un audio eccessivamente alto e con effetti sonori monotoni e prolungati, una vera agonia!In secondo luogo la regia: alcune inquadrature sono davvero imbarazzanti, non se ne capisce il motivo, indugiano anch'esse senza un senso, come le inquadrature a 360° nella scuola ripetuta per ben due volte senza pausa semplicemente per far vedere l'entità che segue la protagonista.Poveri noi!Dialoghi senza senso accompagnano tutto il film fino ad una delle scene più stupide mai viste in un film horror:(ATTENZIONE SPOILER!)nel tentativo di uccidere l'entità che perseguita la protagonista, lei ed i suoi amici si recano presso una piscina comunale, circondandone il bordo di apparecchi ellettrici(tv, radio, computer) con la speranza di far entrare l'entità nell'acqua e folgorarla.Quando la protagonista entra nella piscina per fare da esca, l'entità si materializza ma,senza entrare in acqua, comincia a lanciare addosso alla ragazza tutti gli apparecchi che aveva preparato con i suoi amici, diventandone il bersaglio.Lei, in mezzo alla piscina, invece di spostarsi, riemerge dall'acqua incolume pronta per prendere il prossimo elettrodomestico in testa, e contemporaneamente cerca di indicare agli amici dove sia l'entità in quanto è l'unica che può vederla.Uno spasso!La sala rideva a squarciagola!Davvero imbarazzante.Ma la mia domanda è:perchè una sceneggiatura potenzialmente funzionante viene umiliata in maniera così feroce?
[-]
[+] non sentite questo tizio
(di avv.indiani86)
[ - ] non sentite questo tizio
|
|
[+] lascia un commento a juri84 »
[ - ] lascia un commento a juri84 »
|
|
d'accordo? |
|
elpiezo
|
mercoledì 13 luglio 2016
|
troppo ambiguo!!!
|
|
|
|
Horror teso e confuso che attinge al paranormale per sconvolgere l'oziosa vita di in un sonnolento quartiere residenziale americano. Il consueto gruppo di adolescenti alle prese con macabre e surreali visioni, sinistre creature che assillano constantemente gli sparuti protagonisti fino ad un convulso finale che non rivela quanto dovuto e lascia lo spettatore più attonito che impaurito.
|
|
[+] lascia un commento a elpiezo »
[ - ] lascia un commento a elpiezo »
|
|
d'accordo? |
|
chiaragardenghi
|
mercoledì 13 luglio 2016
|
non consigliato assolutamente
|
|
|
|
Un film decisamente osceno, trama a dir poco scadente e per nulla affascinante. Non oso pensare cosa possa essere passato per la testa del regista quando ha pensato di fare un film la cui trama si incentra su una ragazza che per passare la "maledizione" deve avere un rapporto sessuale con qualcuno. Non ha nulla a che vedere con un horror, nessuna scena paurosa ne angosciante, se siete indecisi se guardarlo o meno NON spendete soldi per vederlo perché ve ne pentirete; piuttosto, se siete davvero così curiosi, aspettare di guardarlo in streaming, ma solo se avete del tempo da buttare. Una delusione totale, il film peggiore che abbia mai visto!
|
|
[+] lascia un commento a chiaragardenghi »
[ - ] lascia un commento a chiaragardenghi »
|
|
d'accordo? |
|
cesareded�
|
lunedì 11 luglio 2016
|
unica cosa bella, l'idea iniziale.
|
|
|
|
Partendo dal presupposto che mi sono lasciato ingannare dal fatto che Tarantino ha parlato bene del film, ma in realtà non è poi cosi, Tarantino ha solo detto che l'idea poteva essere sfruttata meglio..
Sinceramente non capisco chi fa recensioni positive, perlopiù parlando benissimo di questo film. [+]
Partendo dal presupposto che mi sono lasciato ingannare dal fatto che Tarantino ha parlato bene del film, ma in realtà non è poi cosi, Tarantino ha solo detto che l'idea poteva essere sfruttata meglio..
Sinceramente non capisco chi fa recensioni positive, perlopiù parlando benissimo di questo film.
Il film tratta il tema del degrado della sociietà e degli adolescenti abbandonati a se stessi da genitori sempre più assenti, cosa già fatta nell'imparagonabile "Scream" di Wes Craven, dove però la tematica aveva un senso col film, il tema di fondo era che i ragazzi trascurati dai genitori, riscontravano problematiche ed erano più insiti alla violenza. Altra questione non da poco, è che non viene data nessuna spiegazione a questa sorta di "maledizione" di cui non si sa ne perchè e ne da quando questa esista.
Pessima la trovata di attirare l'entità all'interno della piscina e di volerla elettrizzare; perchè i ragazzi dovrebbero essere sicuri che la sconfiggerebbero in quel modo?
Pessima la trovata dell'ultima apparizione, sul tetto! Non ha nessun motivo ne tantomeno senso.
Posso dire che le musiche sono belle, in quanto ricordano un po i film horror anni 80.
Senza senso la scelta di calcare il senso di degrado facendo ripetutamente vedere edifici in pessime condizioni, ecc; cosa centra il degrado sociale con palazzi a pezzi?
Altra cosa insensata, questa entità, o maledizione che si manifesta con una forza fisica, riuscirebbe a spezzare le gambe alla ragazza dell'inizio, ma quando arriva alla protagonista, la prende per i capelli facendola sfuggire?
Per non diredella la scena iniziale, in cui la ragazza esce di casa, in intimo ma con le scarpe coi tacchi...
Film noioso, posa tensione, privo di originalità (a parte l'idea della trasmissione mediante rapporto sessuale).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cesareded� »
[ - ] lascia un commento a cesareded� »
|
|
d'accordo? |
|
maurangelo64
|
domenica 10 luglio 2016
|
dove si chiede il rimborso?
|
|
|
|
Peggio della Corazzata Popionky, un film da non andare a vedere per non buttare via i soldi. Finale assolutamente assurdo e senza alcun concetto. Dicono il miglior film horror di tutti i tempi, ma chi scrive questo non ha mai visto un film horror e non sa neanche cosa significa.
|
|
[+] lascia un commento a maurangelo64 »
[ - ] lascia un commento a maurangelo64 »
|
|
d'accordo? |
|
francy99
|
giovedì 30 giugno 2016
|
un film diverso nel suo stile
|
|
|
|
(CONTIENE SPOILER!)
Un film molto bello a parer mio, soprattutto perché non fa vedere la violenza( sangue, squartamenti...) ma si gioca tutto sul terrore psicologico di essere seguti da questa 'cosa', perché non si vede mai direttamente il suo originale aspetto. E poi il finale? L'ho trovato realistico, perché non c'è il solito gruppo di adolescenti che sconfigge la 'cosa' e tutti vissero felici e contenti mentre quello fu solo un brutto ricordo del passato: no, loro capiscono che non si può sconfiggere una cosa del genere, ma ci si può solo nascondere (non per tanto, però) e fuggire. Io l'ho trovato innovativo sotto certi punti di vista.
[+]
(CONTIENE SPOILER!)
Un film molto bello a parer mio, soprattutto perché non fa vedere la violenza( sangue, squartamenti...) ma si gioca tutto sul terrore psicologico di essere seguti da questa 'cosa', perché non si vede mai direttamente il suo originale aspetto. E poi il finale? L'ho trovato realistico, perché non c'è il solito gruppo di adolescenti che sconfigge la 'cosa' e tutti vissero felici e contenti mentre quello fu solo un brutto ricordo del passato: no, loro capiscono che non si può sconfiggere una cosa del genere, ma ci si può solo nascondere (non per tanto, però) e fuggire. Io l'ho trovato innovativo sotto certi punti di vista. L'unica piccola cosa da ridire è che a volte risulta essere troppo lento.
Voto: 8=
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francy99 »
[ - ] lascia un commento a francy99 »
|
|
d'accordo? |
|
alvise
|
domenica 14 febbraio 2016
|
occasione persa
|
|
|
|
Ci risiamo; un'altro buon soggetto rovinato da una regia (e attori) imbarazzante.
Come da scuola orientale (vedi The Ring) non servono grandi effetti o tonnellate di sangue per dare suspance a una pellicola. Molte volte meno si conosce riguardo "il male" e più sale la tensione.
In questo film in realtà "la cosa che segue", potrebbe anche richiamare al leggendario The Thing, dove non si sa chi o cosa cercare; chi o cosa sia il mostro.
Può prendere qualsiasi forma e incarnare chiunque....."non fidarti di nessuno".
Peccato che questo concetto venga in parte vanificato da una sceneggiatura che svela chi cercare e dove.
[+]
Ci risiamo; un'altro buon soggetto rovinato da una regia (e attori) imbarazzante.
Come da scuola orientale (vedi The Ring) non servono grandi effetti o tonnellate di sangue per dare suspance a una pellicola. Molte volte meno si conosce riguardo "il male" e più sale la tensione.
In questo film in realtà "la cosa che segue", potrebbe anche richiamare al leggendario The Thing, dove non si sa chi o cosa cercare; chi o cosa sia il mostro.
Può prendere qualsiasi forma e incarnare chiunque....."non fidarti di nessuno".
Peccato che questo concetto venga in parte vanificato da una sceneggiatura che svela chi cercare e dove. La tensione cala subito e gli eventi sono un ripetersi infinito di situazioni telefonate , che niente hanno a che fare con un buon film del genere.
Le telecemere e molte inquadrature strizzano l'occhio a un Carpenter d'annata; anche la colonna sonora.
Il gruppo di teenager è presente, come presente è il piccolo paesino di provincia...... gli ingredienti non mancano ma non vi illudete, 1 ora e 40 di noia mortale.
Peccato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alvise »
[ - ] lascia un commento a alvise »
|
|
d'accordo? |
|
marco padula (scrittore)
|
mercoledì 6 gennaio 2016
|
angoscia adolescenziale diluita
|
|
|
|
Questo non è un horror "puro". E' la storia triste di un gruppo di ragazzi(e di una in particolare, che è la protagonista)che viene sconvolto da un fatto "paranormale" e inspiegabile. Una nuova maledizione perseguita i teenagers americani: fare del sesso con una persona ignara al fine di trasmetterle il proprio demone che, dopo il fatidico amplesso, la seguirà inesorabilmente ovunque. Demone che può essere visto e percepito soltanto da chi è stato "contagiato" e che, se riesce a prendere la vittima designata, la uccide in maniera molto violenta, spezzandole le ossa.
A mio parere, lo script di questa pellicola affonda le sue radici nella coscienza puritana di una certa America bacchettona e sessuofoba.
[+]
Questo non è un horror "puro". E' la storia triste di un gruppo di ragazzi(e di una in particolare, che è la protagonista)che viene sconvolto da un fatto "paranormale" e inspiegabile. Una nuova maledizione perseguita i teenagers americani: fare del sesso con una persona ignara al fine di trasmetterle il proprio demone che, dopo il fatidico amplesso, la seguirà inesorabilmente ovunque. Demone che può essere visto e percepito soltanto da chi è stato "contagiato" e che, se riesce a prendere la vittima designata, la uccide in maniera molto violenta, spezzandole le ossa.
A mio parere, lo script di questa pellicola affonda le sue radici nella coscienza puritana di una certa America bacchettona e sessuofoba. Il sesso viene demonizzato e caricato di connotazioni peccaminose, paurose e negative, tanto che, praticandolo, non vi è solo il rischio concreto di trasmettere virus mortali come l'HIV, ma persino demoni ed ossessioni di vario genere.
La narrazione parte bene, con inquadrature claustrofobiche e una buona dose di suspence, per poi perdersi, soprattutto nella seconda parte, in una serie di visioni surreali sussurrate e abbastanza prevedibili. Leggermente angoscioso, ma per niente pauroso. Chi fosse alla ricerca di paure che fanno saltare dalla poltrona, vada a cercare altro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marco padula (scrittore) »
[ - ] lascia un commento a marco padula (scrittore) »
|
|
d'accordo? |
|
gianleo67
|
sabato 27 giugno 2015
|
it follows...a certain film sequel
|
|
|
|
Giovane studentessa che vive insieme alla sorella più piccola ed alla madre, viene contagiata da una strana ossessione persecutoria dopo un rapporto sessuale con un ragazzo. Perseguitata da una misteriosa creatura che assume le sembianze di persone sconosciute o familiari e che cerca di ucciderla, se ne potrà liberare solo contagiando il prossimo ragazzo con cui andrà a letto. Non ostante il supporto di un gruppo di amici che ripongono fiducia in lei e che le consente di non impazzire, qualcosa sembra non andare per il verso giusto.
Se le idee che frullano per la testa del giovane David Robert Mitchell (qui al suo secondo lungometraggio) e che egli attribuisce ad un ricorrente e giovanile 'pavor notturno', non sono poi così originali ed inedite per un horror che precipita la quotidianità adolescenziale nel dominio dell'irrazionale e delle paure escatologiche ('Nightmare - Dal profondo della notte' - 1984 - Wes Craven ; 'Nomad' - 1896 - John McTiernan) piuttosto che delle contaminazioni fanta-horror di John Carpenter ('Halloween - La notte delle streghe' - 1978; 'Essi vivono' - 1988) ed a quelle meta-cinematografiche e sessuofobiche di David Cronenberg ('Il demone sotto la pelle' - 1975 ; 'Rabid - Sete di sangue' 1977 ; 'Brood - La covata malefica' 1979), questo exploit cinefilo appare quanto mai significativo di un corso non banale di uno dei generi più inflazionati della storia del cinema e che si rivela per l'ennesima volta quale fertile substrato per l'innesto di una teoria dell'immagine capace di solleticare le nostre più profonde paure (la morte, la contaminazione, la trasformazione, l'inconscio) oltre qualunque capacità di controllo e di certezza della percezione.
[+]
Giovane studentessa che vive insieme alla sorella più piccola ed alla madre, viene contagiata da una strana ossessione persecutoria dopo un rapporto sessuale con un ragazzo. Perseguitata da una misteriosa creatura che assume le sembianze di persone sconosciute o familiari e che cerca di ucciderla, se ne potrà liberare solo contagiando il prossimo ragazzo con cui andrà a letto. Non ostante il supporto di un gruppo di amici che ripongono fiducia in lei e che le consente di non impazzire, qualcosa sembra non andare per il verso giusto.
Se le idee che frullano per la testa del giovane David Robert Mitchell (qui al suo secondo lungometraggio) e che egli attribuisce ad un ricorrente e giovanile 'pavor notturno', non sono poi così originali ed inedite per un horror che precipita la quotidianità adolescenziale nel dominio dell'irrazionale e delle paure escatologiche ('Nightmare - Dal profondo della notte' - 1984 - Wes Craven ; 'Nomad' - 1896 - John McTiernan) piuttosto che delle contaminazioni fanta-horror di John Carpenter ('Halloween - La notte delle streghe' - 1978; 'Essi vivono' - 1988) ed a quelle meta-cinematografiche e sessuofobiche di David Cronenberg ('Il demone sotto la pelle' - 1975 ; 'Rabid - Sete di sangue' 1977 ; 'Brood - La covata malefica' 1979), questo exploit cinefilo appare quanto mai significativo di un corso non banale di uno dei generi più inflazionati della storia del cinema e che si rivela per l'ennesima volta quale fertile substrato per l'innesto di una teoria dell'immagine capace di solleticare le nostre più profonde paure (la morte, la contaminazione, la trasformazione, l'inconscio) oltre qualunque capacità di controllo e di certezza della percezione.
Certo furbetto nella messa a dimora di una tematica che mantiene un riserbo sospetto sulle cause che l'hanno generata e votata all'accumulo di tutti quegli elementi che hanno fatto delle dinamiche teen-horror la fortuna di un filone che chiede il giusto riconoscimento al box office, il film di David Robert Mitchell riesce a creare il suo bravo climax di tensione e di sussulti grazie all'uso straniante di grandangoli che allarghino il campo d'azione oltre la visione periferica della visione, suggerendo da un lato una identificazione tra lo spettatore ed il soggetto persecutore e dall'altro spostando l'origine della minaccia al di fuori dei limiti sensibili dell'inquadratura, donde la creatura può materializzarsi quale Golem inanimato di una paura che sortisce dai più profondi recessi dell'inconscio.
Se il rigore di queste soluzioni formali non viene mantenuto fino in fondo ed i piani della visione finiscono per sovrapporsi nella più banale manifestazione del solito Yūrei nipponico in trasferta americana (con tanto di ragazzino brufoloso pronto a prenderlo a colpi di sedia), quello che contribuisce a salvare il film dal più marchiano dejavù stile 'The Grudge', 'The Ring', 'The Call' e conpagnia cantando, è proprio il sottotesto non banale legato al prolifico immaginario del racconto di formazione, laddove la transizione dall'adolescenza all'età adulta porta con sè le incognite di una trasformazione fisica e psichica attraversata da angoscianti pulsioni tanato-erotiche, con tanto di citazione (?) di una scena della piscina che rimanda a Skolimoswski ed al suo 'La ragazza del bagno pubblico' (1970). Troppa carne al fuoco forse e non cucinata a dovere, ma almeno il tentativo di portare una visione personale e non banale al di là delle solite logiche di un film 'de paura' che sembrava aver fatto il suo tempo. Attori giovani e carini tra cui la fotogenica Maika Monroe e l'imberbe e riflessivo Keir Gilchrist. Musiche 'contaminate' e carpenteriane di Disasterpeace alias Rich Vreeland. Presentato al Toronto Film Festival 2014 ed alla Settimana della Critica al Festival di Cannes 2014. It follows...a certain film sequel.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
|