Sono un pirata, sono un signore |
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Un film di Eduardo Tartaglia.
Con Eduardo Tartaglia, Francesco Pannofino, Veronica Mazza, Giorgia Surina, Maurizio Mattioli.
continua»
Commedia,
durata 90 min.
- Italia, Cuba 2013.
- Iervolino Entertainment
uscita giovedì 18 aprile 2013.
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Recensione: sono un pirata sono un signoredi RfmcenciFeedback: |
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venerdì 3 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La storia è ambientata in una località non specificata dell’Africa: i pirati parlano inglese, anche se stentato, con i rapiti e tra di loro comunicano in una lingua che non è il francese, quindi escludendo la zona francofona africana e, dati i tratti somatici, la zona araba, rimane l’africa sub-sahariana dalla Nigeria in giù. Dato che due dei quattro protagonisti sono arrivati con una barchetta a vela, davvero hanno circumnavigato mezza Africa? Ma soprattutto, perché questa domanda se la pone un critico cinematografico e non lo sceneggiatore?
Gli africani sono caratterizzati esattamente come qualsiasi becero luogo comune vuole: hanno tutti le treccine, tutti fumano, tutti hanno vestiti larghi e colorati, sono armati, strillano, nel muoversi sembrano scimmioni, strattonano, si spingono e mettono le mani addosso alle donne; ma il fatto che non abbiamo l’anello al naso è un notevole passo avanti per la cinematografia italiana.
Sebbene nessuno si aspetti niente da Pannofino, la sua ottima prestazione nella serie tv Boris farebbe pensare ad un’evoluzione. Neanche a dirlo. Veronica Mazza ed Eduardo Tartaglia comunicano solo in dialetto napoletano, tanto che la maggior parte dei dialoghi serve a spiegare che cosa si sono appena detti: questo rende lo svolgimento della storia molto più lento del necessario. Maurizio Mattioli con la sua classe, con la sua eleganza e le sue innate doti artistiche corona il quadro del cast.
Una commedia per essere tale deve far ridere, ma in questo film le battute “divertenti” sono così banali, volgari e prive di alcun senso che nelle rare occasioni in cui riescono a far sorridere lo spettatore lo fanno vergognare per la bassezza di quello che sta vedendo.
Voto: n.c.
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