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Velocissimi detriti (provocati da un impatto avvenuto in orbita), colpiscono lo shuttle in orbita e le stazioni di altre nazioni, provocando enormi danni a persone (astronauti) e cose; due astronauti statunitensi (gli unici superstiti) cercano la salvezza (cioè il rientro sulla Terra). Il film si sviluppa dall'inizio alla fine in questa ottica: la ricerca della salvezza. E' un film quindi drammatico e non fantascientifico, pur svolgendosi al 100% nell'ambiente spaziale (essendo privo di alieni, guerre, missioni di esporazione, ecc.). Ottime le scene nel vuoto siderale e meravigliosa la vista della Terra (cioè del nostro pianeta visto dallo spazio). Il film scorre velocissimo, senza pause e non ci si annoia nemmeno per un secondo. La storia lascia comunque spazio a qualche considerazione (ricordi personali e riflessioni fatte nei momenti più drammatici) da parte dei personaggi. Non sono in grado di valutare la credibilità tecnica delle scene spaziali, ma il film funziona e gli attori sono adeguati ad esso (pur senza prestazioni da Oscar). Come genere il film ricorda molto lontanamente "Apollo 13" con la differenza che in quel film si raccontava una intera missione realmente avvenuta, qui invece si sta più fuori che dentro le astronavi ed il protagonista è appunto il "silenzio dello spazio" rotto solo dalle scene all'interno dei moduli, i 2 film hanno quindi due diversissimi "ritmi". Visto in 3d il film riesce veramente ad impressionare per il realismo visivo della rotazione dei corpi nel vuoto e.... potrebbe quindi disturbare chi soffre di vertigini. Tra le tre e le quattro stelle il mio voto.
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muttley72
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venerdì 11 ottobre 2013
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sull' introspezione dei personaggi nel film
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Aggiungo a quanto ho scritto che il film non trascura "l'aspetto intospettivo", specialmente quello del personaggio interpretato da S. Bullock, che, nei momenti di maggior tensione (praticamente nella gran parte del film) ci racconta (direttamente o indirettamente) della sua vita personale passata e del trauma di aver perso una figlia (ancora bambina). Questo aspetto contribuisce a dare qualcosa in più al film (che altrimenti sarebbe stato più "asettico"). Tuttavia non mi pare che la caratteristica di aggiungere ad un film di azione, drammatico o di altro genere "l'aspetto introspettivo" (all'interno della trama) sia una prerogativa esclusiva od una invenzione geniale solo di questo film...nè mi pare che la cosa sia stata realizzata in modo eccezionalmente superiore qui (rispetto ad altri film precedenti).
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Aggiungo a quanto ho scritto che il film non trascura "l'aspetto intospettivo", specialmente quello del personaggio interpretato da S. Bullock, che, nei momenti di maggior tensione (praticamente nella gran parte del film) ci racconta (direttamente o indirettamente) della sua vita personale passata e del trauma di aver perso una figlia (ancora bambina). Questo aspetto contribuisce a dare qualcosa in più al film (che altrimenti sarebbe stato più "asettico"). Tuttavia non mi pare che la caratteristica di aggiungere ad un film di azione, drammatico o di altro genere "l'aspetto introspettivo" (all'interno della trama) sia una prerogativa esclusiva od una invenzione geniale solo di questo film...nè mi pare che la cosa sia stata realizzata in modo eccezionalmente superiore qui (rispetto ad altri film precedenti). Confermo: il film è bello.
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hollyver07
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lunedì 21 ottobre 2013
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2001 odissea nello spazio - blade runner...
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Ciao muttley72, perdona l'intrusione. ...Moon - La guerra dei mondi - ecc. ecc.! Scusami se non posso concordare con la tua affermazione inerente la capacità d'introspezione di questo film. Direi che sia proprio la fantascienza (intendo quella non puramente ludica) a proporre l'introspezione come ulteriore chiave di lettura dei films. Se ben noti... ho riportato solo alcuni titoli di tutta una serie di films dove l'introspezione è manifesta a dispetto dell'immaginifico che parallelamente propongono. Gravity è certamente un film molto gradevole ed estremamente spettacolare ma... ne sono ben convinto... molto carente proprio nell'espressione dell'io che ci guida. Quello presentato da Cuaron e la Bullock è tremendamente schematico, per quanto concerne le motivazioni della protagonista.
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Ciao muttley72, perdona l'intrusione. ...Moon - La guerra dei mondi - ecc. ecc.! Scusami se non posso concordare con la tua affermazione inerente la capacità d'introspezione di questo film. Direi che sia proprio la fantascienza (intendo quella non puramente ludica) a proporre l'introspezione come ulteriore chiave di lettura dei films. Se ben noti... ho riportato solo alcuni titoli di tutta una serie di films dove l'introspezione è manifesta a dispetto dell'immaginifico che parallelamente propongono. Gravity è certamente un film molto gradevole ed estremamente spettacolare ma... ne sono ben convinto... molto carente proprio nell'espressione dell'io che ci guida. Quello presentato da Cuaron e la Bullock è tremendamente schematico, per quanto concerne le motivazioni della protagonista. Inoltre, la "furbata" cognitiva è stata quella di realizzare scene di evidente richiamo a pellicole di culto dello Sci-Fy, il tutto per ricondurre la memoria degli spettatori ad eventi già "accomodati in ambito sensoriale/emotivo". Sostanzialmente, credo sia una schematica stategìa studiata in sede di sceneggiatura, qui non si parla di arte ma di struttura ripetitiva (beninteso nulla a che vedere con il plagio). Scusami per l'inopinato tedio, saluti a te
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