Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato |
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Un film di Peter Jackson.
Con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, James Nesbitt, Ken Stott.
continua»
Titolo originale The Hobbit: An Unexpected Journey.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 164 min.
- USA, Nuova Zelanda 2012.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 13 dicembre 2012.
MYMONETRO
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Da vedere
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| domenica 16 dicembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il film è tratto dal libro "Lo Hobbit", prequel a il celebre "Il Signore degli Anelli". Il film è un capolavoro di scenografie (meglio delle cartoline presenti in "Barry Lindon") e computer grafica (i giganti di pietra sono vivi), mai noioso, lento o banale. E' un bell'adattamento del libro, che tuttavia non è riportato fedelmente nello schermo. Ci sono "invenzioni" inserite nel film che hanno messo a dura prova i lettori del libro. Io per esempio non ricordavo la presenza del mago bruno o di Sauroman (nel quale si intravede già del doppiogiochismo), ma si tratta comunque di personaggi parto di Tolkien. Qualcuno ha criticato l'inserimento di Frodo e del Bilbo del futuro nelle fasi iniziali: essendo un'opera cinematografica, ci poteva stare questo traghettamento dalla precedente trilogia a questa. Anche perché, nonostante Lo Hobbit sia stato scritto nel 1937 e il libro Il Signore degli Anelli è un suo sequel, è proprio il sequel l'opera di maggiore successo e (sfortunatamente) anche l'opera ad esser stata rappresentata prima da Peter Jackson. Ed in fondo è stato un bene, perché di suo il libro Lo Hobbit è molto più leggero di contenuti rispetto al tomo rappresentato da Il Signore degli Anelli. E' un libro scritto da un giovane J.R.R. Tolkien per un pubblico di bambini. Se avessero girato Lo Hobbit per primo l'avrebbero reso come una specie di Harry Potter o Le cronanche di Narnia. Invece, qui Jackson lo rende più epico e inserisce richiami alla trilogia de Il Signore degli Anelli che ci ha fatto sognare un po' tutti. Quello che invece è stato ben rappresentato dal libro è la comicità, che invece qualcuno critica. Questa era si parte del libro ed è in parte parte del modo di essere dei nani. Da menzionare è la presenza di Gandalf, che qui invece, rispetto a Il Signore degli Anelli (film) mostra di più della sua magia: Gandalf il grigio è si un mago-straccione, ma dimostra di avere delle notevoli doti da mago, cosa che mancava un po' nella precedente triologia cinematografica di Jackson. Infine, vale la pena rilevare che la voce del nuovo doppiatore di Gandalf, il ns Gigi Proietti, non mi ha dato alcun fastidio e mi ha permesso subito di immergermi nel nuovo adattamento cinematografico.
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