davidalcor
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venerdì 10 agosto 2012
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film brutto? no... film inutile
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I film si dividono principalmente in tre categorie: film belli, film brutti e film inutili.
Questo appartiene decisamente al terzo caso, perchè di una nuova versione di Spiderman proprio non se ne sentiva il bisogno, e soprattutto non si sentiva il bisogno di una versione nettamente peggiore della precedente! Lo Spiderman di Sam Raimi è infatti superiore a questo sotto tutti i profili. Ma evidentemente la sola parola Spiderman in un titolo di film assicura buoni incassi al botteghino, e a un produttore interessa soprattutto questo. E allora ci saranno altri due capitoli di questo nuovo Spiderman e faranno buoni incassi anch'essi? Forse sì, forse no... ma certo chi ama il cinema e ha buon gusto non andrà a vederli.
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I film si dividono principalmente in tre categorie: film belli, film brutti e film inutili.
Questo appartiene decisamente al terzo caso, perchè di una nuova versione di Spiderman proprio non se ne sentiva il bisogno, e soprattutto non si sentiva il bisogno di una versione nettamente peggiore della precedente! Lo Spiderman di Sam Raimi è infatti superiore a questo sotto tutti i profili. Ma evidentemente la sola parola Spiderman in un titolo di film assicura buoni incassi al botteghino, e a un produttore interessa soprattutto questo. E allora ci saranno altri due capitoli di questo nuovo Spiderman e faranno buoni incassi anch'essi? Forse sì, forse no... ma certo chi ama il cinema e ha buon gusto non andrà a vederli.
Nel dettaglio: Storia scontata, attori senza carisma nè simpatia, regia senza ispirazione, colonna sonora anonima. La novità del 3D non basta per nn far rimpiangere lo spiderman di Raimi.
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(di dylan7621)
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alessio montini
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giovedì 9 agosto 2012
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più ultimate che amazing?
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Eccolo! E' Lui!
Spider-Man, è lui! Quello dei fumetti!
Dopo dieci anni dalla prima apparizione del supereroe di quartiere sullo schermo vediamo, finalmente, la sua vera natura. Per carità, Raimi ha girato due capolavori-e mezzo, ma aveva un problema: Peter/Spidey, ovvero l' essenziale. Perciò dopo una trilogia che come cinematica era indiscutibile, ma dalla trama troppo stereotipata e un cast (per quanto di buon livello), inadatto, Mark Webb ridisegna il volto di Tobey McGuire ringiovanendolo e facendolo assomigliare il più possibile al personaggio cartaceo. ll risultato: Andrew Garfield, attore trentenne di fatto ma adoloscente per sembianze, mediamente conosciuto e destinato ad essere per sempre marchiato nelle nostre menti dal costume rossoblu.
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Eccolo! E' Lui!
Spider-Man, è lui! Quello dei fumetti!
Dopo dieci anni dalla prima apparizione del supereroe di quartiere sullo schermo vediamo, finalmente, la sua vera natura. Per carità, Raimi ha girato due capolavori-e mezzo, ma aveva un problema: Peter/Spidey, ovvero l' essenziale. Perciò dopo una trilogia che come cinematica era indiscutibile, ma dalla trama troppo stereotipata e un cast (per quanto di buon livello), inadatto, Mark Webb ridisegna il volto di Tobey McGuire ringiovanendolo e facendolo assomigliare il più possibile al personaggio cartaceo. ll risultato: Andrew Garfield, attore trentenne di fatto ma adoloscente per sembianze, mediamente conosciuto e destinato ad essere per sempre marchiato nelle nostre menti dal costume rossoblu.
Da amante dei fumetti Marvel la trama del film non mi ha fatto avere un benchè minimo rimorso, anzi, anche le piccole modifiche mi sono piaciute: Il costume, l' eliminazione del Wrestling e i capelli castani di Zia May.
Soprattutto ho amato il giusto compromesso tra la versione Ultimate e quella Originale (Amazing, appunto). Lo stesso Webb (ne approfitto per dire che è stato il suo primo film che ho visto e già mi ha segnato) aveva annunciato di volere la trama molto simile alle testate classe 2000. Se non fosse per Gwen Stacy al posto della collega Mary Jane, il film sarebbe stata la quasi perfetta adattazione dei fumetti di Michael Bendis.
Per esempio al posto della decrepita May Parker che dava venti dollari a McGuire c' è una vera ZIA e non più 'nonna' May, che fa battute e piange solo perchè ha paura di cosa stia succedendo al nipote, e accetta da brava cristiana la morte del marito per cui il vecchio personaggio portava la depressione per tutti i tre film. Altra scena Cluè per l' Ultimate SM è la scena del combattimento nella scuola, palesemente ispirata al primo combattimento di Peter contro Ultimate Goblin, poi si puo citare il fatto che Peter riveli alla sua ragazza il suo segreto prima di mettercisi (Stan Lee uccise Gwen prima che lei potesse scoprire l' identità di Peter).
In quanto all' aspetto tecnico però ho preferito in molti tratti la trilogia di Raimi, apparte la regia. Webb è alla pari o forse addirittura meglio del regista Horror), e il cast.
Per evitare troppo critiche negative riassumo il capitolo effetti spieciali esprimento il mio ribrezzo alla vista dell' esplosione causata dall' unione delle miscele che Lizard lancia a Peter nella scuola. Sembra fatta con Windows Media Player. Un 'altra assurdità per finire è la scena delle grù che mi è sembrata un pò troppo improbabile.
Tornando a quanto io abbia gradito il film:
Il Cast:
Andrew Garfield, più Peter Parker di così non si puo. La mimica facciale ricorda alla perfezione il protagonista dei fumetti, le sembianze sono più che azzeccate e la recitazione lo rende un adolescente perfetto. E' riuscito, insieme allo sceneggiatore, a farmi piacere per la prima volta un film che, a tratti, sembra una commedia adolescenziale (genere che ho sempre odiato in quanto non veritiero.). Soprattutto mi è piaciuto quanto il suo personaggio sia stato reinventato in modo da farlo apparire un ragazzo comune e non più il perfetto sfigato che nella reatà non esiste.
Emma Stone: E poi arriva Gwen. La ragazza ideale: bella, ricercata ma soprattutto dolce e semplice. Un personaggio talmente ben riuscito che già l' idea di una sua POSSIBILE morte nel sequel ti fa strano.
Rhys Ifans: Curt Connors esiste! altro che "...O ti dovrò bocciare..."! E poi (per chi non lo sapesse ha recitato anche come stunt per le parti di Lizard) è un ottimo lucertolone, che nella versione del film non ha il musone. Ma se Goblin è stato disegnato con una tuta verde ipertecnologica un Lizard senza muso ci va benissimo.
Per finire, comlimenti a Mark Webb, ottimo regista. La scena finale in cui crolla la torre è da Spielberg, da orgasmo.
Un ermetismo per descriverlo? AMAZING.
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mr.lol
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giovedì 9 agosto 2012
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nel segno dell'uomo ragno
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Dopo dopo circa 4 anni dall'uscita dell'appena sufficiente Spider-Man 3 , esce nelle sale The Amazing Spider-Man . Un film veramente "Amazing" . Andrew Garfield fornisce un ottima performance , sia come Peter Parker che come Spider-Man , non troppo Nerd ma neanche troppo fighetto nei panni del primo , e praticamente perfetto nei panni del tessiragnatele .Durante le scene di azione (fatte veramente bene anche grazie all'aiuto della grafica computerizzata) Spider-Man mostra il suo solito humour , senza sbagliare una virgola . Marc Webb riesce a far capire lo spettatore le sensazioni e le emozioni di Peter quando scopre i suoi poteri e quando assiste alla morte di Zio Ben .
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Dopo dopo circa 4 anni dall'uscita dell'appena sufficiente Spider-Man 3 , esce nelle sale The Amazing Spider-Man . Un film veramente "Amazing" . Andrew Garfield fornisce un ottima performance , sia come Peter Parker che come Spider-Man , non troppo Nerd ma neanche troppo fighetto nei panni del primo , e praticamente perfetto nei panni del tessiragnatele .Durante le scene di azione (fatte veramente bene anche grazie all'aiuto della grafica computerizzata) Spider-Man mostra il suo solito humour , senza sbagliare una virgola . Marc Webb riesce a far capire lo spettatore le sensazioni e le emozioni di Peter quando scopre i suoi poteri e quando assiste alla morte di Zio Ben . E dopo questo avvenimento c'è il classico primo momento "triste" del film , seguito però da delle scene che mostrano un Peter scatenato nella lotta al crimine e nella ricerca dell'assassino di suo zio . Uno Spider-Man molto diverso dal supereroe di Sam Raimi . Brava anche Emma Stone , che interpreta Gwen Stacy . Ovviamente Peter Parker è molto diverso dal personaggio del film di Raimi : non è un "secchione nerd" , ma fa le acrobazie con lo skateboard , sta quasi sempre fuori casa piuttosto che davanti ai libri . Tutte queste caratteristiche avvicinano il personaggio più alla versione Ultimate , che alla versione classica . Il cattivo è il dottor Connors , cioè Lizard , interpretato benissimo da Rhys Ifans (ho scritto bene ?LOL) che riesce a far capire cosa prova Curt Connors quando scopre di poter riavere il suo braccio (grazie , tra l'altro , a Peter Parker) . Connors , però non sa che la cura ha degl..ehm..effetti collaterali.Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere si trova quindi a fronteggiare Lizard , un lucertolone gigante che sembra praticamente invincibile . Lizard è stato realizzato molto bene . Ma c'è da dire che questa versione è ispirata ai primi disegni presenti sui numeri degli anni 60-70 di (appunto) The Amazing Spider-Man , in cui LIzard era rappresentato in modo più umanoide . Le scene di azione sono semplicemente fantastiche , comprese le (poche) scene in CGI . Anche per quel che riguarda i combattimenti ci sono dei riferimenti alla saga Ultimate : il combattimento nella scuola è molto simile allo scontro con Ultimate Green Goblin . A proposito del combattimento a scuola , avete notato quel vecchietto che ascolta la musica mentre Lizard e Spider-Man distruggono la biblioteca ? Era il creatore di Spider-Man , Stan Lee . Insomma Marc Webb (ri)porta sul grande schermo uno Spider-Man scatenato (ma non troppo) , pur tralasciando delle sottotrame (come quella relativa agli incontri di wrestling , però citati in una scena) , e lasciando spazio anche a delle scene "sdolcinate" che però non fanno mai cadere nel ridicolo il film . Che dire , un anno veramente coi fiocchi per l'Uomo Ragno,visto che questo mese il famoso "supereroe della porta accanto" compie 50 anni . E chissà , se tra 2 anni , potremo dire di aver vissuto un altro anno , un mese , magari anche solo due ore , nel segno dell'Uomo Ragno .
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decaman87
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mercoledì 8 agosto 2012
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grande
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meglio dei vecchi in alcuni aspetti che sono : azione , spettacolarita , ragazza piu bona , e la storia nuova piu bella e molto figa , peggio perché non ci sono molti personaggi intendo la famiglia Osborn e Jona jameson e nel vecchi spidey lui lavora al daily bugle , poi qui spider man non sembra uno sfigato
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marcor90
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domenica 5 agosto 2012
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bellissimo!
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Per apprezzare questo film bisogna cancellare dalla mente la precedente trilogia, perché anche se il personaggio è lo stesso, il tutto è affrontato in modo completamente differente.
Io l'ho trovato molto piacevole e sono davvero soddisfatto! L'unica cosa che non mi ha entusiasmato è il cattivo, che mi è sembrato un po "vuoto".
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rogi00
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venerdì 3 agosto 2012
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spider man è tornato con garfield, stone e webb
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IL FILM è MOLTO BELLO ANCHE SE SPIDER MAN 2 MI ERA PIACIUTO TANTO QUI CI SONO I BUONI MOTIVI PER CUI THE AMAZING SPIDER MAN LO SUPERA DECISAMENTE REGIA:OTTIMA MUSICA: OTTIMA SCENOGRAFIA.PIU CHE BUONA FOTOGRAFIA E MONTEGGIO:BUONI
DA NON LETTORE DEL FUMETTO MARVEL IL FILM SI MERITA:8- (-) PERCHè? PER LA REALIZZIONE DEL COSTUME TROPPO RAPIDA
CIAOO!!!
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rogi00
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giovedì 2 agosto 2012
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un film con riserve ma molto bello
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QUESTO FILM è IL MIGLIORE DI SPIDER MAN PUR AVENDO VISTO UN SPIDER MAN 2 CARINO QUESTO LO SUPERA DECISAMENTE PERCHè REGIA:OTTIMA MUSICA:OTTIMA SCENOGRAFIA FOTOGRAFIA:OTTIMA MONTAGGIO :BUONO
CI ESCE UN FILM :8-
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orlandothefurios
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giovedì 2 agosto 2012
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spiderman sotto un altro punto di vista
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Questo film è da vedere. In questo lungometraggio abbiamo una visone di Spiderman sotto un altro punto di vista. Esso si concentra maggiormente sull'aspetto tragico della vita dell'eroe, sulla sua fragilità di giovane ragazzo adolescente al
le prese con nuove responsabilità. Non è "comico" come quello di Sam Raimi.
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Questo film è da vedere. In questo lungometraggio abbiamo una visone di Spiderman sotto un altro punto di vista. Esso si concentra maggiormente sull'aspetto tragico della vita dell'eroe, sulla sua fragilità di giovane ragazzo adolescente al
le prese con nuove responsabilità. Non è "comico" come quello di Sam Raimi. Tuttavia questo film ha raggiunto il suo scopo perfettamente, ossia riprendere un profilo psicologico più realistico umanamente parlando.
Non osate dire che è sentimentale e quindi per donne, sarebbe un giudizio superficiale (in sala c'erano principalmente uomini) e sessista. Comunque in conclusione è alla pari del prima versione di Spiderman, ma con più attenzione alle emozioni, senza rinunciare all'azione e con più attinenza al fumetto.
Attenzione a non paragonare troppo i due spiderman poichè i loro punti di vista sono diversi e anche per gli effetti speciali siamo in anni profondamente differenti: in pochi anni si sono ottenuti grandi progressi in questo ambito.
Buona visione. ^^
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damiano n. guida falco
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giovedì 2 agosto 2012
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una storia senza tempo.
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DAMIANO NGF 1963: OTTIMO FILM - Volutamente meno fumettistico delle precedenti produzioni. Risulta evidenziata la incredibile storia del ragazzo, dimostratasi esattamente analoga nel suo geniused in grado di convivere in un contesto contemporaneo.
Considerato che ognuno di noi può evidenziare l'aspetto che più ritiene valido o significativo ricordare dal cartaceo sedimentato degli anni 60+70, per me "the amazing s-m" riporta il pezzo di storia mancante nella precedente trilogia prodotta.
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joan holden
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venerdì 27 luglio 2012
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ma ce n'era proprio bisogno?
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Terminato il fortunato ciclo di Sam Raimi, Spider-Man torna alle origini. Il nuovo film sull'Uomo Ragno diretto da Marc Webb è infatti un reboot (un "riavvolgimento di nastro"): una scelta della produzione che, visti gli ottimi risultati di critica e pubblico conquistati dalla saga di Raimi, francamente lascia perplessi.
La sceneggiatura di J. Vanderbilt affronta una tematica tralasciata nei film precedenti: il tormento di Peter per la perdita dei genitori e il coinvolgimento del padre con la Oscorp. Ma, ripercorrendo le origini, i punti di contatto sono inevitabili: la fatidica puntura del ragno, la scoperta dei nuovi poteri, la morte dello zio Ben, la nascita del mito di Spider- Man.
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Terminato il fortunato ciclo di Sam Raimi, Spider-Man torna alle origini. Il nuovo film sull'Uomo Ragno diretto da Marc Webb è infatti un reboot (un "riavvolgimento di nastro"): una scelta della produzione che, visti gli ottimi risultati di critica e pubblico conquistati dalla saga di Raimi, francamente lascia perplessi.
La sceneggiatura di J. Vanderbilt affronta una tematica tralasciata nei film precedenti: il tormento di Peter per la perdita dei genitori e il coinvolgimento del padre con la Oscorp. Ma, ripercorrendo le origini, i punti di contatto sono inevitabili: la fatidica puntura del ragno, la scoperta dei nuovi poteri, la morte dello zio Ben, la nascita del mito di Spider- Man...Insomma, a meno che vi siate persi la trilogia di Raimi, l'effetto déjà-vu è garantito.
Allo stesso tempo il film non potrebbe essere più diverso dai precedenti per scelta degli interpreti, regia, tono e atmosfere.
Il sospetto è che i produttori abbiano voluto virare verso una versione più "dark" delle avventure del supereroe, ispirati forse dal grande successo della trilogia di Batman. Peccato che Spider-Man sia assai diverso dal Cavaliere Oscuro e un'eccesiva dose di toni cupi appesantisce un personaggio che, proprio per la sua aria scanzonata e giovanile, è il supereroe più amato dai ragazzini.
La cupezza, dicevamo, pervade l'intero film: le scene in notturna o in luoghi chiusi superano di gran lunga quelle alla luce del sole: gli scontri tra Spider-Man e Lizard sono tutti in notturna e l'unico che avviene di giorno si svolge al chiuso di un edificio scolastico.
Ad appesantire il tutto, gli episodi e la battute che strappano una risata si contano sulle punta delle dita, quando i film di Sam Raimi erano attraversati da una vena comica che spezzava alla perfezione la tensione delle scene d'azione e quelle drammatiche.
La mancanza del mitico J.J.J., direttore del Daily Bugle, si sente (e, a proposito, che senso ha insistere sulla passione di Peter per la fotografia se non si concretizza nella sua occupazione da "fotografo ufficiale" di Spider-Man?).
Buona la scelta degli interpreti: Andrew Garfield è uno Spider-Man dal fisico più asciutto e dinoccolato, più efficace quando deve rappresentare il lato scanzonato del supereroe che quello travagliato. Col suo sorrisetto da piacione e l'abbigliamento street-style, il suo Peter Parker risulta meno sfigato di quello di Tobey Maguire che, con la sua faccia da eterno imbambolato e l'aria da perdente, riusciva meglio ad accattivarsi la simpatia degli apettatori.
Mary Jane, oggetto del desiderio sempiterno di Peter nella trilogia, è stata qui rimpiazzata da Gwen Stacy, personaggio che era stato ignobilmente stravolto nel precedente film sull'eroe. Interpretata da Emma Stone, Gwen è ben lungi dal coltivare le velleità artistiche della rossa rivale: è all'opposto una ragazza con la testa ben salda sulle spalle, brillante studentessa di biologia e pupilla del Dottor Connors.
Al contrario di Mary Jane, che ci metteva un pò a comprendere i suoi forti sentimenti verso Peter (e nel frattempo si distraeva con james Franco, mica scema la ragazza), Gwen non ha occhi che per il suo eroe. Nel complesso ne risulta un personaggio monocorde, quasi passivo, eccessivamente serioso per una diciasettenne. Così noiosa che anche Lizard, quando se la ritrova in trappola nella torre, non ci pensa proprio a rapirla o usarla come esca contro il suo rivale, ma la molla nello sgabuzzino lasciandola spiazzata quanto lo spettatore.
Ma volete mettere con la povera Mary Jane, immancabilmente fatta ostaggio dal mostro di turno, sempre presa a venir strattoata per i grattacieli di Manhattan? I suoi strilli erano parte integrante della colonna sonora.
Kirsten Dunst spezzava il cuore di Peter e al contempo dava del lavoro da sbrigare a Spider-man: la ragazza sapeva decisamente come si tiene in piedi un film!
Chiudendo la parentesi personaggi, arriviamo alla nota dolente: il contraltare dell'eroe, Lizard/Connors , interpretato dal pur bravo Rhys Ifans. Si tratta del classico scienziato che prova sulla propria pelle l'esperimento a cui lavora da una vita e, guarda un pò, l'esperimento va storto (ma quando impareranno?!). Purtroppo è un villain totalmente privo di carisma e le sue vicende ricordano troppo quelle di Octopus.
La regia di Webb è apprezzabile, ma manca la maestria di Raimi, abile nel realizzare uno stile "fumettistico" ed epico. Anche Webb riesce però in alcuni momenti a creare pathos, come nella scena in cui Spider-Man fa indossare a un bambino la sua maschera per dargli coraggio e quella in cui il nostro eroe, ferito a una gamba, deve correre una lunga distanza per raggiungere la Oscorp Tower.
Interessante è infine la scelta di riprendere alcuni elementi presenti in "Ultimate Spider-Man", la versione moderna del fumetto uscita negli anni 2000: ne sono un esempio la più giovane età degli zii e la scena sul campo di basket.
Come nella versione cartacea, inoltre, le ragnatele non sono incorporate, ma fuoriescono da dei polisini (ache se Dio solo sa come abbia fatto a procurarsele... )
Segnalo infine un divertente cameo di Stan Lee e una scena nascosta nei titoli di coda, che getta ulteriori ombre sul passato del padre di Peter.
Insomma, in generale "The Amazing Spider-Man è un buon prodotto, godibile, ma uscendo dalla sala un interrogativo non potrà non aleggiare su tutti noi: "Ma era proprio necessario?"
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