maurizio d'anna
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mercoledì 13 luglio 2011
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dietro la luce di lanterne rosse
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Sul cemento di una Cina occidentalizzata le tracce profonde di un tradizione feudataria millenaria. La poetica di Wayne Wang ha dato forma a sentimenti immortali ed ideali romantici con i tempi narrativi tanto cari al collega Zhang Yimou. "Il ventaglio segreto" e "Lanterne rosse" son simili per poetica, distanti nella poesia. Docile nell'indugiare sulle lacrime dei primissimi piani il primo, duro ma pregno di emozioni non manifeste il secondo. Rimane la magica morbidezza di una Cina sempre più terreno per ottocentesche e nostalgiche interpretazioni cinematografiche di quanto non riesca a fare la realtà post Rivoluzione culturale.
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Sul cemento di una Cina occidentalizzata le tracce profonde di un tradizione feudataria millenaria. La poetica di Wayne Wang ha dato forma a sentimenti immortali ed ideali romantici con i tempi narrativi tanto cari al collega Zhang Yimou. "Il ventaglio segreto" e "Lanterne rosse" son simili per poetica, distanti nella poesia. Docile nell'indugiare sulle lacrime dei primissimi piani il primo, duro ma pregno di emozioni non manifeste il secondo. Rimane la magica morbidezza di una Cina sempre più terreno per ottocentesche e nostalgiche interpretazioni cinematografiche di quanto non riesca a fare la realtà post Rivoluzione culturale.
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fab_y
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venerdì 6 luglio 2012
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quella rara purezza dei sentimenti....
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La storia di due ragazze nella Cina dei giorni nostri molto legate sin da piccole, si intreccia con il racconto di un legame profondo, spirituale, di due donne nate e cresciute nella Cina di qualche ventennio fa, quando ancora era diffusa la pratica della fasciatura dei piedi alle bambine cinesi. Assieme fin da piccole per volere della sensale, le bambine si giurano amicizia eterna e divengono sorelle nell'anima, laotong. Questo legame continuerà quando, nella solitudine dei rispettivi matrimoni, le due donne continueranno sempre a cercarsi e raccontarsi tramite un ventaglio sul quale vengono iscritti messaggi che si scambieranno di continuo. Film molto delicato e tenero in cui grande protagonista è la dolcezza e, nello stesso tempo, la forza dei sentimenti e dell'anima di due donne nel vivere una vita completamente dedicata alla famiglia prima e al marito poi, ma sempre animata da un legame sincero, puro, profondo, quasi passionale, in cui si riconosce il vigore e la tenacia, il coraggio e la dignità nella soppportazione e nel sacrificio per una vita vissuta sempre ai margini.
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La storia di due ragazze nella Cina dei giorni nostri molto legate sin da piccole, si intreccia con il racconto di un legame profondo, spirituale, di due donne nate e cresciute nella Cina di qualche ventennio fa, quando ancora era diffusa la pratica della fasciatura dei piedi alle bambine cinesi. Assieme fin da piccole per volere della sensale, le bambine si giurano amicizia eterna e divengono sorelle nell'anima, laotong. Questo legame continuerà quando, nella solitudine dei rispettivi matrimoni, le due donne continueranno sempre a cercarsi e raccontarsi tramite un ventaglio sul quale vengono iscritti messaggi che si scambieranno di continuo. Film molto delicato e tenero in cui grande protagonista è la dolcezza e, nello stesso tempo, la forza dei sentimenti e dell'anima di due donne nel vivere una vita completamente dedicata alla famiglia prima e al marito poi, ma sempre animata da un legame sincero, puro, profondo, quasi passionale, in cui si riconosce il vigore e la tenacia, il coraggio e la dignità nella soppportazione e nel sacrificio per una vita vissuta sempre ai margini. Una purezza disarmante caratterizza questo film, accompagnato da una eccellente fotografia e da numerosissimi riferimenti alle tradizioni e alla cultura della Cina del passato. Ottime anche le attrici protagoniste.
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lisadp
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domenica 16 giugno 2013
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note musicali dalla cina
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Quelle note raccontate da quella tipica musica cinese, tanto triste quanto incredibilmente bella. Una musica pura che rilascia nell'aria emozioni forti quanto il sentimento descritto dal film.
La tradizione feudale cinese echeggia nel tempo fino ai giorni nostri, è sempre incombente: usi e costumi, ma questo film parla di molto più che tradizione tangibile, visibile, parla di una tradizione di affetti antichi, di amori incancellabili, puri, incontaminati e vivi come pochi.
In un mondo dove tutto cambia continuamente, si avolve, si espande, l'affetto non può mutare.
Il parallelismo tra le storie di Fiore di neve e Giglio bianco e Nina e Sophia, sono assemblate in modo magnifico, ripercorrendo in modo differente ma anche uguale tutti i momenti salienti della vita delle protagoniste, come donne ma soprattutto come amiche.
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Quelle note raccontate da quella tipica musica cinese, tanto triste quanto incredibilmente bella. Una musica pura che rilascia nell'aria emozioni forti quanto il sentimento descritto dal film.
La tradizione feudale cinese echeggia nel tempo fino ai giorni nostri, è sempre incombente: usi e costumi, ma questo film parla di molto più che tradizione tangibile, visibile, parla di una tradizione di affetti antichi, di amori incancellabili, puri, incontaminati e vivi come pochi.
In un mondo dove tutto cambia continuamente, si avolve, si espande, l'affetto non può mutare.
Il parallelismo tra le storie di Fiore di neve e Giglio bianco e Nina e Sophia, sono assemblate in modo magnifico, ripercorrendo in modo differente ma anche uguale tutti i momenti salienti della vita delle protagoniste, come donne ma soprattutto come amiche. Le attrici sono state più che convincenti nei loro doppi ruoli così lontani ma altrettanto vicini. Questo è un film di sottigliezze e fini poesie, delicato come un sentimento da non dover spezzare e potente come un amore che prescinde il tempo e lo spazio.
Nonostante la storia riempia già il cuore, il film non risparmia una gran competenza nella scelta dei costumi e delle scenografie e l'intrico della lingua cinese valorizza una sceneggiatura già ricca e profonda.
Ancora una volta il fascino della cultura orientale riempie gli occhi di meraviglia in un film decisamente bello.
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epiere
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domenica 31 luglio 2011
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esercizio di stile
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film stilisticamente inappuntabile ma forse non pienamente coinvolgente:ilregista sembra più preoccupato di rispettare le analogie tra le laotong del passato e le laotong del presente che di farci entrare nella storia con più partecipazione e le stesse lacrime delle protagoniste,peraltro bravissime ,non sembrano mai del tutto vere.Comunque precisa la ricostruzione della Cina del passato e veritiera la presentazione della Cina attuale.
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(di francesco2)
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renato volpone
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venerdì 15 luglio 2011
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asettico
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Su di un soggetto interessante viene costruita una trama decisamente poco coinvolgente. Il film racconta del forte legame affettivo che unisce due ragazze e comincia dall'incidente che una delle due subisce finendo in coma. La storia si alterna tra il presente ed il passato rappresentato dalle stesse protagoniste negli inizi del 1800 quando ancora c'era l'usanza di fasciare i piedi alle bambine. Il racconto non decolla mai, gli spunti non vengono mai sviluppati e il tutto annoia mortalmente. Attori molto belli ma decisamente asettici ed inespressivi
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