Il ministro - L'esercizio dello Stato

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Un film di Pierre Schoeller. Con Olivier Gourmet, Michel Blanc, Zabou Breitman, Laurent Stocker, Sylvain Deblé.
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Titolo originale L'exercice de l'Etat. Drammatico, durata 112 min. - Francia, Belgio 2011. - Pier Francesco Aiello per PFA Films e Feltrinelli uscita giovedì 18 aprile 2013. MYMONETRO Il ministro - L'esercizio dello Stato * * * - - valutazione media: 3,03 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dario lunedì 29 giugno 2015
piatto Valutazione 2 stelle su cinque
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Ottimi gli attori, ma sceneggiatura e regia povere. Ritmo scarso, storia scontata (il potere vince tutto, condiziona persino chi lo possiede) e un po' di presunzione. Si può raccontare poco, ma quel poco deve avere per lo meno una certa articolazione.  

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filippo catani venerdì 15 maggio 2015
niente di nuovo Valutazione 2 stelle su cinque
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Il ministro dei trasporti francese viene svegliato in piena notte per recarsi sul luogo di un terribile incidente stradale. Da quel momento l'uomo sarà al centro dell'attenzione mediatica anche per altri progetti che ha in cantiere.
In questi anni in cui stiamo sentendo sempre più forte il ruggito dell'antipolitica e in cui impera Frank Underwood un film del genere non può lasciarci sorpresi e forse è proprio questo alla lunga a non convincere di questa pellicola. Il film ci mostra la solitudine e le ambiguità di molti politici che arrivano a certi livelli di carriera. L'unico approdo sicuro per il ministro è il suo ormai disincantato capo di gabinetto visto che anche la moglie ormai lo sente sempre più lontano. [+]

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gianleo67 mercoledì 11 giugno 2014
tra le fauci del caimano Valutazione 2 stelle su cinque
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Pochi giorni nella tumultuosa e frenetica vita del ministro francese dei trasporti, dal brusco risveglio nel cuore della notte per un tragico incidente nelle Ardenne con molte vittime innocenti alle trame di partito che vorrebbero coinvolgerlo in una impopolare riforma ferroviaria fino all'abile svicolamento finale di un cambio di deleghe per una provvedenziale investitura presidenziale.
Dalla mano abile dello sceneggiatore televisivo Pierre Schöller, qui anche 'directeur', e sotto l'egida produttiva dei fratelli Dardenne, questa singolare e bizzarra produzione franco-belga ad uso e consumo del festival di Cannes (Official Selection 2011: Un Certain Regard), è l'inconsueta incursione nei misconosciuti territori di un potere politico che si muove furtivo nel dietro le quinte di una millanteria istituzionale dove l'interesse pubblico soccombe di fronte alla indiscutibile abilità di un esercizio superficiale e subdolo, laddove tra incompetenza conclamata e cinica malafede si reggono le sorti di milioni di belligeranti ma impotenti cittadini. [+]

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stefanoadm mercoledì 5 febbraio 2014
parabola della solitudine Valutazione 4 stelle su cinque
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C’è tanta solitudine nelle stanze dei bottoni. Ci sono, fra i potenti, uomini e donne che nelle tragedie limano i discorsi, tolgono aggettivi. Leader alleati competono fra loro. Carriere e aspirazioni si confrontano con la precarietà dei rapporti, con alchimie sfuggenti, con la volubilità del caso. Il Ministro di Schoeller vive il tutto con naturalezza, conosce le regole e i meccanismi, li accetta. Sa anche che il Fato è più forte del Governo. Sa che la personale capacità di resistenza, di autotutela e di attacco, pur esercitata con ostinazione, può poco. Dunque lo si accetta, il Fato. Gli si va incontro. Un incidente a un pullman, qualche manciata di morti e il Ministro, senza una spiegazione, va sul posto. [+]

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no_data mercoledì 5 giugno 2013
preciso, laconico, duro Valutazione 3 stelle su cinque
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pensierocivile lunedì 13 maggio 2013
l'emozione non ha voce Valutazione 2 stelle su cinque
33%
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L' avvio col sogno del coccodrillo e della donna nuda è frastornante, il timore di una nuova grottesca caricatura del potere monta in un istante, ma al "risveglio" il film si placa. Il potere diviene la fanghiglia che circonda un ministro che vorrebbe apparire diverso, che si muove su quella fanghiglia in precario equilibrio sempre a rischio "corruzione". Il film entra dentro al ministero, nelle meschinità, nella volontà di essere sempre un passo avanti, di essere sempre ordinati e piacenti davanti alle telecamere e lascia un po' per strada la storia che umanizza questo teatro ridicolo e distante, l'assunzione del disoccupato. In questo preciso episodio la sceneggiatura precipita, sbanda incontrollata con la miserevole scenetta della serata etilica e a fatica riesce a sollevarsi solamente grazie ad un "incidente". [+]

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pepito1948 mercoledì 24 aprile 2013
il ministro ed il coccodrillo Valutazione 3 stelle su cinque
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Un coccodrillo in una spaziosa e lussuosa stanza ingoia una donna nuda. E’ questo l’incipit onirico che dà inizio alla vicenda di Bertrand, ministro dei Trasporti francese, alle prese con gli incubi del potere capace di  divorare ogni cosa, compreso chi è indifeso e coperto solo della propria pelle. Svegliato nella notte da una telefonata che lo informa di un terribile incidente stradale con molte giovani vittime, si reca sul posto, vede da vicino la morte ed il sangue altrui, una visione scioccante che fuoriesce dai soliti riti che il suo ruolo gli impone. Ma, tornato nei ranghi, B. riprende il frenetico tran-tran dei rapporti con colleghi ed avversari politici, il cellulare è la sua gabbia, l’indispensabile mezzo per tessere trame, predisporre strategie, pianificare battaglie con il suo fedele ed efficiente staff. [+]

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flyanto martedì 23 aprile 2013
la denuncia di molti aspetti della classe dirigent Valutazione 3 stelle su cinque
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 Commedia (amara) imperniata sulla figura di un ministro, quello dei trasporti francesi per la precisione, e del suo staff che deve fronteggiare tutte le problematiche e le polemiche sorte in seguito di un grave incidente stradale dove è rimasto coinvolto un pullman di studenti in gita scolastica. Il ministro in questione si adopererà al meglio per  risolvere la delicata situazione e soprattutto per salvare la propria faccia nonchè il proprio privilegiato posto di lavoro dalle numerose critiche dell'opinione pubblica mossegli contro. A questo punto tutta la vicenda del film diverrà il pretesto per il regista Schoeller di rappresentare e denunciare una certa casta sociale e soprattutto politica che agisce all'insegna dell'arroganza, delle profonde invidie e dei patteggiamenti atti solo a procurare a tutta la classe dirigente potere e denaro a discapito, ovviamente,  del vantaggio alla popolazione comune. [+]

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renato volpone martedì 23 aprile 2013
dovere di stato Valutazione 3 stelle su cinque
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Quanto mai attualissimo questo film dove  " il Ministro" deve sopravvivere in un mondo in crisi: "ho migliaia di contatti nella rubrica, ma nemmeno un amico". Pseudo amici che non esita ad eliminare appena non gli fanno più comodo, andando alla ricerca di  altri "feudi" da dominare con un fare da monarca assoluto. Personaggi che ruotano attorno ad uomo di potere solo e inattaccabile, pronti a sottoporgli discorsi, trovare soluzioni, coprire vergogne. Un uomo ritratto nelle sue debolezze oppure al bagno nel momento più intimo, così uomo, ma anche così lontano dagli uomini. Una descrizione minuziosa della politica e dei posti chiave di un governo dove non bastano le buone intenzioni e il pensiero democratico per fare "il bene del Paese", ma ci vogliono compromessi, voltafaccia, epurazioni. [+]

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des esseintes sabato 20 aprile 2013
finalmente un film come si deve Valutazione 4 stelle su cinque
92%
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 Non ci si crede, finalmente è uscito un un film. Naturalmente il povero Giancarlo Zappoli non ci ha capito una mazza e scrive che si parla della solitudine profonda del politico come se fosse una rappresentazione di natura psicologica dell'uomo di potere. Si parla anche di quello ma solo in modo indiretto, il focus è altrove, molto più incisivo e significante; riflettete sulla metafora iniziale della donna e del coccodrillo e chiedetevi chi è quella donna nel film. Chiedetevi come diavolo sia possibile che avvenga quell'incidente automobilistico con al volante uno che sa guidare molto bene in una strada del tutto deserta e soprattutto senza che il regista si dia la pena di spiegare in qualche modo la "misteriosa" dinamica dell'uscita di strada della macchina. [+]

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