virginia1982
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lunedì 13 agosto 2012
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buon thriller dal ritmo programmato ed ingegnoso
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Buon thriller spagnolo. Godibillissima pellicola che lascia lo spettatore in attesa di una verità che poi sorprende con più colpi di scena. Un ritmo programmato ed ingegnoso che coinvolge. Brava purtroppo solo Clara Lago che vive il suo incubo in maniera profonda e credibile, molto meno gli altri due protagonisti che riducono la qualità generale del film. Con ansia indotta si vivono le scelte e le condizioni mano mano che queste scorrono, dalla quale si viene catturati e in alcune scene completamente catturati e questo è un segno molto positivo nel genere in questione. Da vedere perchè diverso e in parte innovativo. Perchè coglie la fragilità e l'egoismo, la grandezza e la stupidità dell'essere umano.
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Buon thriller spagnolo. Godibillissima pellicola che lascia lo spettatore in attesa di una verità che poi sorprende con più colpi di scena. Un ritmo programmato ed ingegnoso che coinvolge. Brava purtroppo solo Clara Lago che vive il suo incubo in maniera profonda e credibile, molto meno gli altri due protagonisti che riducono la qualità generale del film. Con ansia indotta si vivono le scelte e le condizioni mano mano che queste scorrono, dalla quale si viene catturati e in alcune scene completamente catturati e questo è un segno molto positivo nel genere in questione. Da vedere perchè diverso e in parte innovativo. Perchè coglie la fragilità e l'egoismo, la grandezza e la stupidità dell'essere umano. Musica classica d'accompagnamento che ha sempre il suo effetto..
(non vedete il trailer prima di vedere il film).
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[+] buon thriller dal ritmo programmato ed ingegnoso
(di virginia1982)
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fabal
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mercoledì 22 febbraio 2012
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il colpo di scena coincide con l'idea di partenza
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Una sola intuizione geniale sorregge tutto il film.
D'altra parte è una tendenza a cui tutto il filone thriller/horror ha strizzato l'occhio nelle produzioni più recenti, lasciando in secondo piano l'intento di sviluppare una sceneggiatura organica. Non è una novità: Buried -Sepolto, perlatro un ottimo film, veniva concepito con la sola dichiarata smania di illustrare una situazione angosciosa, tanto da giustificare una durata di novanta minuti in una calotta di buio claustrofobico. La trama, a quel punto, risultava un fatto puramente accessorio.
La situazione visionaria, angosciosa, è protagonista anche ne La verità nascosta, ed è, occorre dirlo, un'idea geniale.
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Una sola intuizione geniale sorregge tutto il film.
D'altra parte è una tendenza a cui tutto il filone thriller/horror ha strizzato l'occhio nelle produzioni più recenti, lasciando in secondo piano l'intento di sviluppare una sceneggiatura organica. Non è una novità: Buried -Sepolto, perlatro un ottimo film, veniva concepito con la sola dichiarata smania di illustrare una situazione angosciosa, tanto da giustificare una durata di novanta minuti in una calotta di buio claustrofobico. La trama, a quel punto, risultava un fatto puramente accessorio.
La situazione visionaria, angosciosa, è protagonista anche ne La verità nascosta, ed è, occorre dirlo, un'idea geniale. Ma qui, a differenza di Buried, l'aggancio con una trama sentimentale a tinte macabre è assolutamente necessario, perché la claustrofobia nasce da un atto volontario, una scelta deliberata che beccheggia tra le scie del rischio e del sadismo. E che necessita di un movente. La prigionia, prima cercata poi forzata, ricalca le conseguenze della gelosia in modo brutale e isterico, così come brutali e isterici sono i sentimenti palesati da tutti e tre i protagonisti. Passioni colorate di un sadismo che, a conti fatti, pone lo spettatore in una condizione di piena neutralità, e lo dissuade ben bene dal parteggiare per uno degli interpreti.
Il parallelismo tra l'isolamento fisico e il soffocamento da paranoia sentimentale funziona solo a tratti, ma poteva essere un sodalizio in grado di rendere credibile il film per tutta la sua durata. Ma una sceneggiatura con ritmi costanti e ben definiti è invece proprio quel che manca al film, anonimo nella prima mezz'ora, troppo sbrigativo nel poco credibile nel finale e nei dettagli (non è per niente credibile, ad esempio, dimenticare la chiave).
Il colpo di scena, di fatto, coincide con l'idea di partenza. In essa il film nasce, si sviluppa e si risolve in un tempo troppo breve. Se per La cara oculta si è scelto l'azzardo di un titolo dichiaratamente oscuro, stupisce allora come già il trailer riveli particamente tutto, mostrando in pochi secondi il nocciolo, l'essenza stessa del film. Geniale, ma limitata, e in cui La Verità nascosta si esaurisce troppo presto.
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purplerain
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mercoledì 4 luglio 2012
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lo que tu sientes se llama "obsesiòn"!!!
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Dove può spingere l'insicurezza insita nella natura umana e l'ossessione verso una persona. Un uomo, un direttore d'orchestra anche molto bravo, flirta con una ragazza dell'orchestra, ma senza particolari effusioni, ma la cosa non sfugge all'occhio della gelosa fidanzata che dopo la confessione del maestro, aiutata dalla padrona di casa, decide di metterlo alla prova. E qui finisce la spiegazione e il racconto, altrimenti chi non ha visto il film perde la bellezza del "giallo"!! Resta tuttavia il mistero, neanche tanto velato, della scomparsa della ragazza!! Cosa può averla spinta ad una simile decisione? L'ossessione, dicevamo, l'insicurezza di molti di noi che ci spinge spesso a decisioni di cui poi col tempo magari ci pentiamo!! Visto attraverso gli occhi dell'uomo capiamo la sua delusione, la rabbia e la voglia di mettere tutto da parte; guardandolo attraverso gli occhi della protagonista proviamo a capire le debolezze della natura umana, la voglia di trovare sempre una spiegazione a tutto, anche ad un semplice drink tra la persona che amiamo e un di sesso opposto!! E questa insicurezza ci spinge a decisioni drastiche!! Nel film il regista ci pone di fronte a tali situazioni ed aiutato da una sceneggiatura in crescendo, ci incolla allo schermo nel desiderio di capire come finisce.
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Dove può spingere l'insicurezza insita nella natura umana e l'ossessione verso una persona. Un uomo, un direttore d'orchestra anche molto bravo, flirta con una ragazza dell'orchestra, ma senza particolari effusioni, ma la cosa non sfugge all'occhio della gelosa fidanzata che dopo la confessione del maestro, aiutata dalla padrona di casa, decide di metterlo alla prova. E qui finisce la spiegazione e il racconto, altrimenti chi non ha visto il film perde la bellezza del "giallo"!! Resta tuttavia il mistero, neanche tanto velato, della scomparsa della ragazza!! Cosa può averla spinta ad una simile decisione? L'ossessione, dicevamo, l'insicurezza di molti di noi che ci spinge spesso a decisioni di cui poi col tempo magari ci pentiamo!! Visto attraverso gli occhi dell'uomo capiamo la sua delusione, la rabbia e la voglia di mettere tutto da parte; guardandolo attraverso gli occhi della protagonista proviamo a capire le debolezze della natura umana, la voglia di trovare sempre una spiegazione a tutto, anche ad un semplice drink tra la persona che amiamo e un di sesso opposto!! E questa insicurezza ci spinge a decisioni drastiche!! Nel film il regista ci pone di fronte a tali situazioni ed aiutato da una sceneggiatura in crescendo, ci incolla allo schermo nel desiderio di capire come finisce. L'ambientazione tetra e un po' cupa di alcune sceneci aiuta ad entrare perfettamente nella parte!! Da vedere!!
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cenox
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mercoledì 22 agosto 2012
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la gelosia e la passione in un triangolo amoroso
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Un thriller dai toni carichi d'ansia e pathos questo film spagnolo, in cui un un uomo, importante direttore d'orchestra viene abbandonato dalla propria ragazza, non solo inaspettatamente, ma addirittura senza lasciare alcuna traccia, tanto che verrà lui stesso sospettato dalla polizia d'omicidio. Ma la vita continua sempre, e dopo giorni di disperazione, il direttore incontra casualmente in un pub, una gentile cameriera, che lo riempie di attenzioni e di cui si innamora. Una strana presenza nella casa di lui però sembrerà non accettare quella nuova inquilina... . Un buon film che senza eccessive sorprese e colpi di scena riesce a non annoiare (forse sonon un pochino troppo lunghe le scene in cui il protagonista dirige l'orchestra!).
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Un thriller dai toni carichi d'ansia e pathos questo film spagnolo, in cui un un uomo, importante direttore d'orchestra viene abbandonato dalla propria ragazza, non solo inaspettatamente, ma addirittura senza lasciare alcuna traccia, tanto che verrà lui stesso sospettato dalla polizia d'omicidio. Ma la vita continua sempre, e dopo giorni di disperazione, il direttore incontra casualmente in un pub, una gentile cameriera, che lo riempie di attenzioni e di cui si innamora. Una strana presenza nella casa di lui però sembrerà non accettare quella nuova inquilina... . Un buon film che senza eccessive sorprese e colpi di scena riesce a non annoiare (forse sonon un pochino troppo lunghe le scene in cui il protagonista dirige l'orchestra!).
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gianleo67
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mercoledì 25 aprile 2012
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geometrie amorose in quel di bogotà
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Giovane e brillante direttore d'orchestra si trasferisce per lavoro ,insieme alla bella fidanzata, dalla Spagna in Venezuela. Poco dopo aver preso in affitto una ariosa ed isolata casa di campagna, la signorina fa perdere le proprie tracce (apparentemente per allontanamento volontario). Il bel giovanotto si consola con una attraente barista la quale riuscirà a scoprire il mistero... a proprie spese.Thriller psicologico di qualche ambizione nelle premesse ma scontato e piatto nella realizzazione. Una sceneggiatura ed una messa in scena da prodotto televisivo con una premessa (e promessa) di inquientante scontatezza.Facilmente ci si immagina che la 'prima fidanzata' sia reclusa nella casa ma non si sa perchè ne' dove.
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Giovane e brillante direttore d'orchestra si trasferisce per lavoro ,insieme alla bella fidanzata, dalla Spagna in Venezuela. Poco dopo aver preso in affitto una ariosa ed isolata casa di campagna, la signorina fa perdere le proprie tracce (apparentemente per allontanamento volontario). Il bel giovanotto si consola con una attraente barista la quale riuscirà a scoprire il mistero... a proprie spese.Thriller psicologico di qualche ambizione nelle premesse ma scontato e piatto nella realizzazione. Una sceneggiatura ed una messa in scena da prodotto televisivo con una premessa (e promessa) di inquientante scontatezza.Facilmente ci si immagina che la 'prima fidanzata' sia reclusa nella casa ma non si sa perchè ne' dove. La seconda parte svela l'arcano e ribalta la prospettiva ma con scarsi risultati sul piano della suspence e dello sviluppo psicologico dei personaggi. La caratterizzazione è quanto meno approssimativa e non di rado si scade nella irrazionalità se non proprio nel ridicolo: la 'seconda fidanzata' fa di tutto per trovare e trarre in salvo la prima ma ci ripensa inspiegabilmente sul piu' bello, pur non avendo dato mai segni di squilibrio mentale per tutto il film. Altrettando debole e pretestuosa appare la geometrica concezione del triangolo amoroso (quasi un quadrilatero) come espediente per generare suspence: le 2+1 contendenti rimangono pressochè sconosciute l'una all'altra. Gli attori hanno l'espressione vacua di adolescenti in gita scolastica e l'unico interesse ci si immagina possa destarli è forse il cestino del pranzo tra un ciak e l'altro. Si consiglia al regista, che pure qualche ambizione o qualità deve avere, un ripasso generale dei fondamentali se non del cinema quanto meno del genere: vedere con maggiore attenzione Hitch o De Palma non guasterebbe. Sembra tuttavia che queste opere fondamentali non godano di una fortunata distribuzione in Sud America. Il soggetto rimane comunque l'aspetto più interessante della produzione e si attende un remake da mani piu' esperte. Ma qualora così non fosse ce ne faremo serenamente una ragione.
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[+] però
(di francesco2)
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