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Bel film, piacevole, ben sceneggiato e ben girato. Non è rilevante, a mio parere, l' angolazione Yiddish.
La grandezza di quest'opera è che tratta di temi universali attraverso un' ambientazione molto peculiare.
Non c'entra neppure la fisica e la matematica. Penso non ci sia nessuna più persona seria in
giro (e tanto meno i Cohen) ancora desiderosa di stabilire arbitrari parallelismi tra il mondo della scienza e quello filosofico. Il principio di indeterminazione di Heisenberg parla di una cosa ben definita che non ha nulla a che fare con la fatica del vivere quotidiano. Gli appasionati del genere scienza-come-metafora normalmente non sanno nulla della scienza vera.
La bontà del film sta secondo me nella sua forma, e nell'ottimo equilibrio tra la sua tensione tragica e una assolutoria, diffusa comicità.
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