The Kingdom

"THe IKIngdom"(Peter Berg, 2007, sceneggiatura di Michael Mann e Matthew Michael Carnahan);è un film che vedo classificare come"Thriller", ma non è tale, essendo un action movie ,meticciato con uN film"di guerra". LA TEMATICA SI RIFERISCE, OVVIAMENTE, akgu anni 2005.2007 , rispretto agli attentati di "Al Queida"(non so la grafia corretta, anche perché l'abbiamo visto scrivere in modi diversi, causa traslitterazine). con ripetuti attentativi inziati almeno (in realtà prima)con le Twin Towers e proseguiti poi per molto tempo, prima dell'IS-ISIS. UN gruppo di agenti segreti speciali USA va a Ryadh(Saudi Arabia)perr organizzare una controoffensiva, ma le autorità locali si rivelano, per dirla in maniera blanda e non"schierata" "Pco collaborativa".... Ora, a partee il fatto che l'Arabia Saudita è in gran parte un feudo (almeno economico)degli USA, dunque ben più che solamente filo-occidentale. bisogna dire che ben poche autorità"militari"e "civili"(diffidicle distinguere, in quella contigenza e in quel paese, tra l'una e l'altra dimensione), si presterbbero a ciò che in vece mostra il film, ossia un'aperta(o meglio ben mascherata, ma"aperta"come"sentiment"simpatia per il terrorismo iper-islamista)simpatia per l'estremimo islamico. Ma c'è di pi§. senza approfondire mimimanete il perché della probelmatica nei paesi arabi e islamici, si fa solo dell'estremismo di altro segno, nel film, ossia una smaccata purrlbicità agli States in ogni loro iniziativa, soprattutto bellica, trascurando la volontà delle popolazioni, di ampi settori dell'opinione pubblica anche"colta", ma non si tiene neppure conto del fatto che l'incrocio tra una monarchai autoritaria-iper dinastica, filo-occidentalee ma poi chiusa nei rituali islamici e dunuq e tra modernità e  cultura ancestrale, non abbia prodotto se non danni. Per il rwesto, smmaccata propaganda militarista a favore degli USA(nessun approfondimento della questione palestinese-israaliana, per esempio, di per sé molto complessa, dove certo non vale l'anti.-israelismo radiclae come non vale-chi scrive è di origini anche ebraiche- la difesa tout court di Israele qualunque cosa faccia), sparatorie a ogni pié sospinto senza alcun tentativo, neppure embrionale di capire la situazione d le sue cause. Jamie Foxx, alttre volte decisamente più bravo, appare qui"incatentato nel suo ruolo"senza ulteriori possibilità di esprimersi a livello interpretativo, ma idem vale anche per gli/le altri/e interpreti, quasi stessero in un"letto di Procuste". El Gato