Non è un paese per vecchi |
||||||||||||||
Un film di Ethan Coen, Joel Coen.
Con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly MacDonald.
continua»
Titolo originale No Country for Old Men.
Thriller,
durata 122 min.
- USA 2007.
- Universal Pictures
uscita venerdì 22 febbraio 2008.
MYMONETRO
Non è un paese per vecchi ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Entomologia del pensiero
di MarcoFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 1 agosto 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ed Tom Bell (T. Lee Jones), Anton Chigurh (J. Bardem), Llewelyn Moss (J. Brolin) e Carson Wells (W. Harrelson) prediligono la linearità degli accadimenti, ma secondo prospettivediverse. Bell ha conseguito negli anni una certa chiarezza di ragionamento. Il suo lavoro di sceriffo, tramandato dal padre, è il testimone ereditario di uno spirito preomerico capace di «ordinare» il mondo. Nel tempo ha sperimentato un'amara disillusione nell'attesa di un ordine e di un Dio che non sono mai arrivati e mai arriveranno. Ciò che osserva tutti i giorni è il caos che anima le ingiustizie. Il caos è per lui un fantasma, una realtà completamente alogica e nei confronti della quale egli si sente impotente. La linearità del ragionamento di Bell nasconde un disagio interiore stemperato da una simpatica dose di umorismo cristiano. Colui che torna sul luogo del delitto non è uno spettro ma un uomo in carne ed ossa; un insieme coerente di sangue, carne e follia, una entità biologica (Chigurh) perfettamente aderente alle caratteristiche «intelligenti» di una fenomenologia probabilistica non soggetta ad alcuna legge (il denaro è solo uno strumento occasionale, a volte salvifico, dei rapporti).Anche Wells è lineare ma il filo dei suoi pensieri, delle sue osservazioni, scorre su un'algebra deterministica e apparentemente inoppugnabile. La sovrastruttura di tale pensiero è intrisa di una vanità che porta ineluttabilmente in grembo la morte. Il caso non è un numero (Wells), non è un Dio mancato né un simbolo onirico veicolato da una figura edipica (Bell), né un’opportunità di rivalsa (Moss). Il Caso è il Caos, ovvero una metatesi dei ruoli, un'essenza impalpabile (Chigurh) che viaggia attraverso le dimensioni, attraverso il tempo, condensandosi in una semplice moneta. Paradossalmente il caos è quanto di più ordinato si possa immaginare. Il suo ordine intrinseco, quantistico, perfettamente logico, sfida e mortifica qualsiasi forma di libero arbitrio e la sua dimora giace unicamente nel seme della follia. La vera linearità è dunque negli umori e solo in essi è la soluzione dell'enigma della vita. Chiunque tenti di capire cade in un ragionamento disorientato e «sporco» e si agita in un cancro feroce che gli corrode ogni centimetro della carne. La verità è nella follia, nella macabra pulizia della sua struttura cristallina. Marco Bracciale
[+] lascia un commento a marco »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||