robmamba
|
lunedì 3 marzo 2008
|
troppo nero!
|
|
|
|
Un film elitario,troppo elitario per raccontare una situazione che penetra così nel sociale.Nero ha talento , il film è fotografato e girato ad altissimi livelli.Il richiamo al cinema di Lynch e di Fellini è netto,atmosfere dark resa al massimo.Il problema essenzialmente è che il film è troppo decadente troppo soffocante,poi parla solo a chi ama il cinema e per chi non si venderebbe mai allla fiction.il problema di nero è questo,A chi voleva parlare?Alla massa cercando di sensibilizzarla,oppure a colti cineasti?
Nel primo caso Nero ha fallito del tutto!Nel secondo presunzione,poca originalità ma talento visivo da far però rabbrividire.
|
|
[+] lascia un commento a robmamba »
[ - ] lascia un commento a robmamba »
|
|
d'accordo? |
|
zoster
|
lunedì 3 marzo 2008
|
una denuncia contro i film commerciali
|
|
|
|
Ho avuto modo di assistere alla prima del film, direi che tra lo schema confusionario della trama spicca il giovane attore protagonista Rogner che si destreggia abilmente a confronto di molti mostri sacri del cinema presenti nel film.
|
|
[+] lascia un commento a zoster »
[ - ] lascia un commento a zoster »
|
|
d'accordo? |
|
fabrizio
|
lunedì 3 marzo 2008
|
ma la rabbia dov'è?
|
|
|
|
Nero ha senza dubbio qualità rare nel cinema italiano: osa nelle inquadrature, utilizza movimenti di macchina coraggiosi e onirici, utilizza bene la fotografia. Ispirandosi al Linch di "Empire Island" e di "Strade perdute" il regista riesce anche a costruire un'interessante disquisizione estetica sul cinema, sul ruolo di sceneggiatura, recitazione e regia, ma il problema è un altro.
Più che di "Rabbia" trattasi di un misto di rancore e depressione, reso strano dal fatto che il film che nessun produttore vuole finanziare e di cui si parla sfruttando un logoro metacinema tanto caro alla critica, esiste (e lo dobbiamo subire con una presunzione sconcertante), ed è stato prodotto nonché ben distrbuito.
[+]
Nero ha senza dubbio qualità rare nel cinema italiano: osa nelle inquadrature, utilizza movimenti di macchina coraggiosi e onirici, utilizza bene la fotografia. Ispirandosi al Linch di "Empire Island" e di "Strade perdute" il regista riesce anche a costruire un'interessante disquisizione estetica sul cinema, sul ruolo di sceneggiatura, recitazione e regia, ma il problema è un altro.
Più che di "Rabbia" trattasi di un misto di rancore e depressione, reso strano dal fatto che il film che nessun produttore vuole finanziare e di cui si parla sfruttando un logoro metacinema tanto caro alla critica, esiste (e lo dobbiamo subire con una presunzione sconcertante), ed è stato prodotto nonché ben distrbuito.
Non bastano gli accattivanti piani-sequenza iniziali e le interessanti trovate tipiche della videoarte (il quadro in movimento di Rembrant) o le spiazzanti situazioni grottesche di cui il fim è disseminato per limitare il fastidio moralistico che si prova nell'apprendere che solo questa è "arte pura", che "solo 4 su 100 possono coglierla" e che non esiste alternativa tra arte essenziale e commerciale. Le ottime interpretazioni in luoghi cameo di attori veri, del calibro di Franco Nero (nessuna parentela con il regista) e Arnoldo Foà non fanno altro che scavare un solco tra quello che “La rabbia” poteva essere e quello per cui si rivela in realtà: uno sfacciato esercizio di autocompiacimento formale e intellettuale.
Un vero peccato, perché Louis Nero di doti artistiche ne avrebbe, e tante, se solo si spogliasse di quel pesante carico di vittimismo autolesionista.
[-]
[+] che?
(di ...)
[ - ] che?
[+] prima di parlare
(di anonimo634723)
[ - ] prima di parlare
[+] prima di parlare
(di anonimo839916)
[ - ] prima di parlare
[+] un vecchio tra giovani star
(di giovanni spada)
[ - ] un vecchio tra giovani star
|
|
[+] lascia un commento a fabrizio »
[ - ] lascia un commento a fabrizio »
|
|
d'accordo? |
|
torinese doc
|
domenica 2 marzo 2008
|
un buco nero
|
|
|
|
non andatelo a vedere, soldi buttati! mai visto film peggiore.. ha avuto anche il coraggio di dire che questo è un film che si ispira a Fellini, vergona Nero!
|
|
[+] lascia un commento a torinese doc »
[ - ] lascia un commento a torinese doc »
|
|
d'accordo? |
|
volontè
|
sabato 1 marzo 2008
|
una burla
|
|
|
|
Alla festa brutta gente per un film peggiore. Siamo ancora sicuri che non ci sia parentela tra Franco e Luis? Questa volta il celebre attore è anche nella produzione, sarebbero incomprensibili i "troppo" celebri camei se avessero visionato le opere precedenti del più spocchioso ed inutile tra le nuove leve italiane. Mr.Nero a quando un bel lavoro produttivo invece dei suoi orrendi film?
|
|
[+] lascia un commento a volontè »
[ - ] lascia un commento a volontè »
|
|
d'accordo? |
|
.le arrabbiate
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
.le arrabbiate. commento sul film di louis nero
|
|
|
|
sono andata a vedere la prima del film ieri sera a "quattro fontane".
al di là dell'organizzazione che oserei definire indecente, ho trovato il film noioso.
dico noioso inquanto ho trovato impossibile seguire la storia, a mio avviso priva di una qualche minima trama, inoltre, con tutto il rispetto per il cast d'eccezione (che non si sa come ha fatto a rimediare??),gli attori, se pur indiscutibilmente bravi, non sono riusciti a raccontare la storia per colpa di una pessima direzione registica.
bella la fotografia e i piani sequenza palesemente "scopiazzati" dai film di Greenaway.
[+] sono d'accordo!
(di sarina)
[ - ] sono d'accordo!
[+] sono solidale
(di giovanni spada)
[ - ] sono solidale
|
|
[+] lascia un commento a .le arrabbiate »
[ - ] lascia un commento a .le arrabbiate »
|
|
d'accordo? |
|
meccoli
|
venerdì 29 febbraio 2008
|
la rabbia dei nero per caso.
|
|
|
|
Louis Nero, poco più che trentenne, di Torino, dove l'atmosfera noir può influenzare anime sensibili, presenta al Cinema Quattro Fontane di Roma il suo quarto lungometraggio: "La rabbia". Così si potrebbe definire anche la sensazione dello spettatore che impotente assiste per quasi due ore all'inutile attacco di un regista contro l'attuale sistema cinematografico. Detto così sembra un commento alla realtà; ma è il mondo descritto dal giovane piemontese, fatto di commercianti dai concetti financo scontati, messi in bocca addirittura a Tinto Brass, che partecipa in qualità di attore, insieme a Philippe Leroy, nei panni del nonno onirico del protagonista (interpretato dal giovane Nico Rogner), Franco Nero (mentore del protagonista, già presente nei lavori dell'omonimo regista, con cui nega ogni affinità parentale), Faye Dunaway, Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi.
[+]
Louis Nero, poco più che trentenne, di Torino, dove l'atmosfera noir può influenzare anime sensibili, presenta al Cinema Quattro Fontane di Roma il suo quarto lungometraggio: "La rabbia". Così si potrebbe definire anche la sensazione dello spettatore che impotente assiste per quasi due ore all'inutile attacco di un regista contro l'attuale sistema cinematografico. Detto così sembra un commento alla realtà; ma è il mondo descritto dal giovane piemontese, fatto di commercianti dai concetti financo scontati, messi in bocca addirittura a Tinto Brass, che partecipa in qualità di attore, insieme a Philippe Leroy, nei panni del nonno onirico del protagonista (interpretato dal giovane Nico Rogner), Franco Nero (mentore del protagonista, già presente nei lavori dell'omonimo regista, con cui nega ogni affinità parentale), Faye Dunaway, Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi... E' proprio Louis Nero a dirci di avere inserito un tappetto sonoro per buona parte del film per una necessità personale, sensoriale. Non è importante chiedersi il perché di scene così estese, al Nero piace così, allo spettatore devono restare bene impresse. Una sceneggiatura fatta di conversazioni che rimandano all'eterno conflitto tra autore, regista e attore, visto principalmente con gli occhi del secondo, la cui angoscia è resa del tutto, sia dal protagonista che dal regista Louis (un po' in difficoltà nel presentarsi a un pubblico veramente numeroso). Perché interpretare quella di Nico Rogner una lotta inutile? Forse perché se per girare un film un uomo (che così vuole essere definito!) deve rapinare una banca... Insomma, almeno non lo faccia con la matita agli occhi! Un che di glamour che stava bene in alcuni interni, proprio quelli dei produttori che gli hanno chiuso la porta in faccia. Qualche contraddizione forse dovuta alla necessità di fare vedere il più possibile, con così tante situazioni ambientali mosse in un unico lento inesorabile ritmo e così tante star (addirittura due premi Oscar!). C'è un po' di tutto, compreso l'omaggio a Fellini, con una fotografia che, anche se non perfettamente afferrabile nel girato in notturna e con luci soffuse, rimane comunque di buon gusto, come le location utilizzate. Un film da rivedere, per apprezzarne meglio la tecnica e lo stile, evitando aspettative circa eventuali risvolti narrativi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a meccoli »
[ - ] lascia un commento a meccoli »
|
|
d'accordo? |
|
anonimo7489
|
venerdì 22 febbraio 2008
|
ecco un altra ciofeca
|
|
|
|
ecco un altro film italiano,senza senso.
qui in italia solo film adolescenziali sanno fare, è gli horror con dario argento
|
|
[+] lascia un commento a anonimo7489 »
[ - ] lascia un commento a anonimo7489 »
|
|
d'accordo? |
|
debord
|
domenica 10 febbraio 2008
|
vergogna
|
|
|
|
Avete visto il cast? Deve essere protetto dal Papa se ancora continua a girare dopo i suoi film precedenti. Una vergogna.
[+] confermo che
(di miriam)
[ - ] confermo che
[+] giudicati da sola
(di giusy)
[ - ] giudicati da sola
[+] siete due dementi
(di val)
[ - ] siete due dementi
[+] ...
(di ...)
[ - ] ...
|
|
[+] lascia un commento a debord »
[ - ] lascia un commento a debord »
|
|
d'accordo? |
|
formaggi e droghe
|
domenica 27 gennaio 2008
|
oddio..
|
|
|
|
è tornato!!! louis neero!!! e chi ne sentiva la mancanza??? però viva franco nero, troppo bravo in il cittadino si ribella. mi fa piangere quel finale alla full metal jacket
|
|
[+] lascia un commento a formaggi e droghe »
[ - ] lascia un commento a formaggi e droghe »
|
|
d'accordo? |
|
|