La terra dei morti viventi

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Un film di George A. Romero. Con Asia Argento, Dennis Hopper, John Leguizamo, Simon Pegg, Simon Baker.
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Titolo originale Land of the Dead. Horror, durata 93 min. - Canada, Francia, USA 2005. uscita venerdì 15 luglio 2005. MYMONETRO La terra dei morti viventi * * 1/2 - - valutazione media: 2,97 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
francesco sabato 16 luglio 2005
i morti viventi sono morti definitivamente ? Valutazione 2 stelle su cinque
78%
No
22%

Non sono d'accordo con chi inneggia al profondo significato politico di questo film. Sinceramente ho sempre amato Romero ed in questo film ho trovato poco di quello che in lui era così grande. La metafora politica, in fin dei conti, è un'idea che avrebbe potuto essere bella, ma nemmeno mi sembra che sia stata resa in modo veramente toccante e credibile. Nei vecchi film della serie, si sentiva l'odore e lo squallore della morte, un senso di smarrimento profondo; insomma, i morti viventi, pur con i sempre presenti giochi grotteschi e malinconici, erano una vera paura profonda. Qui, invece, mi sembra che tutto questo non ci sia più, tranne, forse, alcune rare e bellissime invenzioni grottesche, ed una certa incantata tristezza negli occhi degli zombie. [+]

[+] capolavoro mancato (di micky)
[+] tutto già visto (di malauss�ne)
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laurence316 martedì 26 settembre 2017
quando l'horror si fa politico... Valutazione 4 stelle su cinque
94%
No
6%

Vent'anni dopo Romero ritorna alla sua (giustamente) acclamata serie sugli zombie con questo 4° capitolo, ancora una volta da lui scritto e diretto, La terra dei morti viventi. E la sua inconfondibile vena satirica e critica è del tutto intatta. [+]

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a.l. sabato 10 dicembre 2005
da lazzaro alla distopia di romero Valutazione 3 stelle su cinque
64%
No
36%

DALL’UTOPIA CRISTIANA DI LAZZARO ALLA DISTOPIA HORROR DI ROMERO----Nel vangelo di Giovanni, si racconta, Gesù, per dimostrare la forza del suo messaggio, fa tornare in vita Lazzaro: chi crede in Dio risorgerà a nuova vita. Nell’ineguagliabile stile antiletterario e “corporeo” dei sinottici, la figura del risorto concretizza materialmente la potenza della fede nella rinascita spirituale e nell’utopia cristiana. Circa due millenni dopo Romero utilizza le convenzioni dell’horror, ripescando dal suo variegato repertorio di creature mitiche quella del morto rinato, lo zombie, per esprimere una visione del mondo, non rivoluzionaria e quindi ottimistica come quella del Nuovo Testamento, ma riflesso dell’epoca contemporanea soggetta a inquietudini corrosive e alla profonda sfiducia in un avvenire di progresso autentico. [+]

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torturporn lunedì 6 settembre 2010
non tutti possono capire Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

credo che questo film divida molto per le aspettative che si può fare un divoratore medio di splatter che certamente ne rimarrà deluso e chi sà apprezzare non solo l'azione ma la storia che c'è dietro l'azione, trovo che questo film sia incredibilmente poetico e soprattutto non si limiti a far vedere gli esseri umani come mostri e gli zombi come vittime ma che sia una vera metafora del mondo in cui viviamo e cioè che infondo siamo tutti mostri ma, parafrasando orwell, qualcuno è più uguale degli altri.

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nick carter sabato 3 febbraio 2007
il 4°capitolo degli zombi Valutazione 3 stelle su cinque
56%
No
44%

E'tornato!E'tornato!Dopo quasi ben 20 anni il padre degli zombi si è riproposto sulla scena cinematografica,con il quarto capitolo(voci dicono che sia il 1°capitolo di una nuova trilogia).Gli zombi si sono evoluti.Comunicano tra di loro,vogliono ritornare a essere"umani".E i sopravvissuti?Vivono in condizioni sociali differenti:i ricchi e i poveri.Anche quando si è l'ultima parte di umanità esistente,gli egoismi esistono sempre!Ma davanti a questo gli Zombie non fanno distinzione.Bel film che dimostra ancora una volta la capacità di Romero di fare la differenza!

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faberless martedì 16 agosto 2005
deluso... Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

ho trascinato mia moglie a vedere il film dei film dell'orrore. ho sfiorato il linciaggio. indubbiamente è un film che se fosse passato al cinema, così com è, 20 anni fa, sarebbe stato un capolavoro. considerato che è stato fatto adesso è veramente una delusione. sembra che romero fosse stato costretto a girarlo per motivi economici o per terminare la sua opera. onore all'artista, ma poteva almeno aggiornarsi potendo usufruire dei migliori effetti speciali di sempre. non fa paura tranne che in due o tre scene simpatiche. per il resto è lento, noioso e prevedibile da telefilm commerciale. solo per veri cultori "nostalgici" del genere. io l'ho bocciato. con e senza l'autorevole parere di mia moglie. [+]

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barson domenica 25 dicembre 2005
un tantinino in ritardo Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Ero molto curioso di vedere come Romero avrebbe portato avanti il suo discorso "morti viventi". Certo questo film non ha il "sapore" della sua precedente trilogia. I primi tre vivevano, è ilcaso di dirlo, grazie a personaggi di umanità quotidiana, il che ti portava a credere che quella fosse una situazione reale. Una triste e orrorifica metafora sul decadimento della societa umana. Il quarto episodio è pieno di stereotipi presi da tanti film di ultima generazione che non fanno altra che ridurre L.T.D.M.V. ad un blockbuster. Presumo che Romero sia dovuto venire a compromessi: non si possono più fare film come una volta sigh! Comunque il film non manca di spunti di riflessione. Riprende da dove si era fermato il precedente, dallo zonbie Bud, quello che si affeziona al Dr. [+]

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argento sabato 8 aprile 2006
"sottovalutato" Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

credo che il film sia sottovalutato perché incentrato, da chi lo critica a continui riferimenti degli anni 70. la scena dei fuochi d'artificio finale e la rabbia di hopper che cita bush(io non tratto con i terroristi)sono analogie poolitico-sociali dei nostri tempi impossibili qindi,da confrontare con quelle relative al razzismo e al consumismo dei primi due films trovo quindi che romero abbia ceercato di accontentare le masse con la spettacolarizzazione di molte scene,che pero'con molto coraggio non abbia tralasciato i riferimenti accusatori dei suoi precedenti films zombeschi

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tony montana martedì 7 dicembre 2010
discreto ma spettacolare Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%


I morti camminano sulla Terra e per sopravvivere gli esseri umani si sono barricati nel centro di una città circondata da un fiume, che dovrebbe proteggerli dagli zombi. Ma nonostante la nuova situazione che si è creata, gli uomini non hanno dimenticato chi sono i ricchi e chi i poveracci, e nell’ombra, gli zombi si evolvono, divenendo creature sempre più inquietanti…
Vent’anni dopo Il giorno degli zombi, George A. Romero resuscita il mito dei non morti da lui stesso creato nel ’68 con La notte dei morti viventi e proseguito dieci anni dopo con Zombi. Questa volta gli esseri umani sono stati capaci addirittura di ricreare una sorta di società pre-zombi attorno ad un grattacielo/centro commerciale nel quale i ricchi mangiano al ristorante e i poveri si arrangiano al mercato circostante. [+]

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elgatoloco venerdì 10 luglio 2015
magnus romero, semper Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

Il sèma apocalittico è assolutamente presente in questo " Land of the Dead"(2005, quindi, a 4 anni o poco meno dal crollo delle"Twin Towers")prevale in questo film romeriano, ma non perché ci sia qualche profeta di sventura annunciante la Finis Mundi, bensì perché i rapporti umani, sociali e politici di questo "mondo sopravvivente"sono completamente disgregati, rovinati, distrutti. Romero ci dà la metafora degli zombies, ossia i"dannati della terra"(Fanon)che premono sul e contro il mondo capitalista, globalizzato, neoliberista(ma altre definizioni sono compossibilI, certo),  assolutamente in preda al peggio del consumismo e della logica:"Lavora, consuma, crepa", ma anche quella dei "resistenti", più difficilmente rintracciabili, di primo acchito, ma pur sempre presenti e aggettanti: quelli che non si piegano alle logiche del dittatore(quando il capitalismo diviene imperialista può aver bisogno di dittatori_come intuiva già Lenin) Kaufman(un ottimo Dennis Hopper, non ancora in exitu),  Tra gli interpreti anche un Simon Baker, altrimenti "The Mentalist"e un'Asia Argento, a tratti un po'spaesata ma comunque convincente. [+]

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