tia
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martedì 21 agosto 2007
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bell'idea al solito sfrutatta male
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Il film si basa su una trama che senza dubbio se non è accattivante almeno incuriosisce, ma purtroppo lo svolgimento del film lascia parecchio a desiderare.
Le scene che colpiscono non ci sono e tutto il film è caratterizzato da un tono piuttosto piatto, senza veri colpi di scena nè momenti di tensione.
Quello che più mi ha deluso è però il finale, un po' forzato e se vogliamo sbarazzino: non so cosa trovare come scusa a questa serie di fenomeni e ci piazzo qualcosa che non riguarda la natura umana...Ecco fatto!
Personalmente avrei preferito un finale meno fantascientifico e anche più approfondito, mentre gli ultimi minuti sono stati poco chiaritori e i dubbi sul perchè di questi esperimenti e su come siano potuti sparire un intero aereo senza che nessuno se ne accorga a me sono rimasti.
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Il film si basa su una trama che senza dubbio se non è accattivante almeno incuriosisce, ma purtroppo lo svolgimento del film lascia parecchio a desiderare.
Le scene che colpiscono non ci sono e tutto il film è caratterizzato da un tono piuttosto piatto, senza veri colpi di scena nè momenti di tensione.
Quello che più mi ha deluso è però il finale, un po' forzato e se vogliamo sbarazzino: non so cosa trovare come scusa a questa serie di fenomeni e ci piazzo qualcosa che non riguarda la natura umana...Ecco fatto!
Personalmente avrei preferito un finale meno fantascientifico e anche più approfondito, mentre gli ultimi minuti sono stati poco chiaritori e i dubbi sul perchè di questi esperimenti e su come siano potuti sparire un intero aereo senza che nessuno se ne accorga a me sono rimasti...
Insomma, direi che è uno dei tanti esempi di film che si basano su una buona storia che però è stata sfrutatta male.
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tosevita
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mercoledì 29 agosto 2007
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zoppicante
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L'idea di base era buona e sul filo dei ricodi negati poteva essere costruita una trama più solida, più interessante e più credibile. L'intervento di forze aliene appare così forzato, così "facile" a spiegare il mistero che irrita e svilisce ogni altro aspetto del film. L'unica scena di cui si può tener memoria è quella dell'incidente, così improvviso, così inaspettato e così "vero" da far saltare sulla poltrona. Il resto si può davvero dimenticare 5.0
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snakeyes
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martedì 8 marzo 2005
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dejavu
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...ultimamente non so cosa mi sta succedendo... vado a vedere "una lunga domenica di passioni" e mi sembra di vedere "il magico mondo di amelie"... vado a vedere natural city e mi sembra di vedere blade runner... vado a vedere million dollar baby e mi sembra di vedere mar adentro... vado a vedere the forgotten e mi sembra di vedere X-file...tutto ciò è moooolto misterioso... insomma in questo film, ad un certo punto la nostra protagonista dotata di uno spiccato senso dell'osservazione, percepisce che "qualcuno" ci osserva, che "qualcosa" si impossessa dei nostri ricordi e li manipola fino a cancellarli... o almeno ci prova. Chi può essere? il governo americano ed i suoi servizi segreti (mooolto anni '80)? gli alieni (mooolto anni '90)? e invece no, .
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...ultimamente non so cosa mi sta succedendo... vado a vedere "una lunga domenica di passioni" e mi sembra di vedere "il magico mondo di amelie"... vado a vedere natural city e mi sembra di vedere blade runner... vado a vedere million dollar baby e mi sembra di vedere mar adentro... vado a vedere the forgotten e mi sembra di vedere X-file...tutto ciò è moooolto misterioso... insomma in questo film, ad un certo punto la nostra protagonista dotata di uno spiccato senso dell'osservazione, percepisce che "qualcuno" ci osserva, che "qualcosa" si impossessa dei nostri ricordi e li manipola fino a cancellarli... o almeno ci prova. Chi può essere? il governo americano ed i suoi servizi segreti (mooolto anni '80)? gli alieni (mooolto anni '90)? e invece no, ...tutte e due assieme. Ecco risolta la questione, e benvenuti negli anni 2K.
Il film è poco appassionante, non trascina dentro la trama, alla fine rimane solo la recitazione di J. moore forse eccessiva per il tipo di film. Un vero peccato, perché la storia dei ricordi rubati poteva essere molto interessante, (senza arrivare al capolavoro "se mi lasci ti cancello"...) invece lascia un po' di amarezza per i soldi spesi per il biglietto...
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milomar
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lunedì 27 agosto 2007
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perchè julianne moore...
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Film inutile che inizia benino...solo per 10 minuti.
In realtà è un film senza personalità che inizia come un thriller psicologico, si trasforma in un poliziesco d'inseguimento e finisce con la fantascienza (extraterrestri inclusi). Il tutto in maniera piuttosto noiosa.
C'è da chiedersi quale sia il produttore che ha sborsato dei soldi per una sceneggiatura (e una regia) del genere.
La cosa più grave è la presenza di Julianne Moore che, come un pesce fuor d'acqua, si dimena ma senza credibilità. Perchè un'attrice del calibro della Moore ha fatto un film del genere?
milomar
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futuristicalboy
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giovedì 12 luglio 2018
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film da oscar!
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THE FORGOTTEN,è Fantascienza allo stato puro! Ad ogni scena si respira aria di invasione..subdola, invisibile ma, vera invasione. Non ci sono mostri verdastri o neri; non ci sono bestie deformi e ripugnanti come certi alieni che abbiamo visto in altri film, ma nondimeno si avverte la presenza di cose inquietanti, che sovrastano e minacciano il genere umano. La minaccia invisibile ma reale è l'originalità di questo film!..Un film da Oscar del Geniale Joseph Ruben che, senza ricorrere a grandi effetti speciali ha creato comunque con pochi mezzi scene forti. é un film per amanti del genere, non per tutti magari, ma per chi ama veramente la Fantascienza con la F maiuscola.
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THE FORGOTTEN,è Fantascienza allo stato puro! Ad ogni scena si respira aria di invasione..subdola, invisibile ma, vera invasione. Non ci sono mostri verdastri o neri; non ci sono bestie deformi e ripugnanti come certi alieni che abbiamo visto in altri film, ma nondimeno si avverte la presenza di cose inquietanti, che sovrastano e minacciano il genere umano. La minaccia invisibile ma reale è l'originalità di questo film!..Un film da Oscar del Geniale Joseph Ruben che, senza ricorrere a grandi effetti speciali ha creato comunque con pochi mezzi scene forti. é un film per amanti del genere, non per tutti magari, ma per chi ama veramente la Fantascienza con la F maiuscola.The Forgotten è uno di quei film a mio avviso che ottengono il giusto riconoscimento col passare degli anni ,come succede a certe opere d'arte.
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tuppe
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sabato 19 febbraio 2005
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occasione persa?
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Telly non riesce a superare lo shock della morte del figlioletto Sam, scomparso a soli nove anni in una sciagura aerea con un gruppetto di altri coetanei. E’ passato più di un anno (quattordici mesi e non so quanti giorni, ma lei ricorda anche l’ora e il minuto preciso), ma lei continua a frugare nei cassetti tra la roba del figlio, a sciogliersi in lacrime guardando i filmini da piccolo, a rigirarsi nelle mani le foto dei giorni felici. Cercano di sostenerla il marito Tim (pelato ma simpatico) e uno strizzacervelli fascinosetto.
Succedono però cose strane. La memoria di Telly fa brutti scherzi: finché si tratta di non trovare dove si è messa la macchina la sera prima, vabbè, tira via, capita a tutti; ma qua la cosa è seria, perché sembra che tutti i ricordi del piccolo Sam stiano sparendo.
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Telly non riesce a superare lo shock della morte del figlioletto Sam, scomparso a soli nove anni in una sciagura aerea con un gruppetto di altri coetanei. E’ passato più di un anno (quattordici mesi e non so quanti giorni, ma lei ricorda anche l’ora e il minuto preciso), ma lei continua a frugare nei cassetti tra la roba del figlio, a sciogliersi in lacrime guardando i filmini da piccolo, a rigirarsi nelle mani le foto dei giorni felici. Cercano di sostenerla il marito Tim (pelato ma simpatico) e uno strizzacervelli fascinosetto.
Succedono però cose strane. La memoria di Telly fa brutti scherzi: finché si tratta di non trovare dove si è messa la macchina la sera prima, vabbè, tira via, capita a tutti; ma qua la cosa è seria, perché sembra che tutti i ricordi del piccolo Sam stiano sparendo. “Ricordi” in senso materiale, “sparendo” in senso letterale: l’album delle foto improvvisamente è vuoto, le cassette con i filmini sono tornate vergini, perfino la foto di lei con il bambino adesso ritrae lei con il marito.
Tim e l’analista sono contenti: perché loro sanno che il bambino in realtà non c’è mai stato, e che tutto è frutto della fantasia malata di Telly, la quale adesso, evidentemente, sta tornando alla realtà, sta guarendo.
Però....
Non so nemmeno se possa parlarsi di occasione perduta, per questo film a metà fra la fantascienza, il thriller e il dramma psicologico (si può essere a metà fra tre cose? Mah...). Lo spunto infatti sarebbe anche interessante, per quanto non nuovissimo: il rapporto tra la realtà e la fantasia, la fallibilità dei sensi, l’ingannevolezza della realtà, la mutevolezza della memoria. Ma meriterebbe un approccio di tipo, per così dire, analitico/introspettivo.
Invece, ancora una volta, la spiegazione c’è, si vede e si tocca. Il film prende decisamente la via positivista, lasciandosi alle spalle ogni possibilità di dubbio, di incertezza, di non risolto. Non solo, ma la soluzione finale tarda ad arrivare; e quando arriva siamo già ad un’ora e venti di film, passata tra inseguimenti, misteriosi pedonastri dagli occhi di ghiaccio e dalle sette vite, schermaglie tra polizia ed FBI (o non so quale altra sigla); a quel punto bisogna fare alla svelta, e così l’epilogo è affrettato ed approssimativo, tanto che non c’è nemmeno lo spazio per domandarsi se tutto torna, se tutto è coerente. Infatti: “tutto” cosa?
Se penso che ho rischiato di restare chiuso nel parcheggio, mi vengono ancora i brividi...
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lucadrago
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mercoledì 23 luglio 2014
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uno dei più brutti film mai visti!
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Thriller soprannaturale? Psicologico? Fantascentifico? Dimenticate tutto. Prendete un film di lino banfi ed edwige fenech qualsiasi e troverete più emozioni, interrogativi e divertimento. The forgotten, che ho avuto la pessima idea di vedere nonostante lo sconsigliassero tutti sta al cinema come la trippa a un vegano. Trama: una donna (la moore che mi è sempre piaciuta ed è irriconoscibile da Blindness) che vive dopo anni dalla scomparsa del figlio in un incidente aereo rivedendo le sue foto, i filmini ecc.. ed è in cura da uno psichiatra (un imbarazzante Gary sinise, un tempo attore di film di buon spessore che si capisce perchè sia finito a fare serie tv) cerca di elaborare il lutto con sofferenza.
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Thriller soprannaturale? Psicologico? Fantascentifico? Dimenticate tutto. Prendete un film di lino banfi ed edwige fenech qualsiasi e troverete più emozioni, interrogativi e divertimento. The forgotten, che ho avuto la pessima idea di vedere nonostante lo sconsigliassero tutti sta al cinema come la trippa a un vegano. Trama: una donna (la moore che mi è sempre piaciuta ed è irriconoscibile da Blindness) che vive dopo anni dalla scomparsa del figlio in un incidente aereo rivedendo le sue foto, i filmini ecc.. ed è in cura da uno psichiatra (un imbarazzante Gary sinise, un tempo attore di film di buon spessore che si capisce perchè sia finito a fare serie tv) cerca di elaborare il lutto con sofferenza. Un giorno tutte le prove dellesistenza di suo figlio sam, come foto o i ricordi di persone che lo conoscevano, scompaiono. Niente al governo, alla polizia ecc.. si ricorda di quell'incidente aereo, neppure il marito che con lo psichiatra vogliono internarla. Solo un vicino, dopo molte riserve, anche lui padre di una bambina morta (che non ricorda come gli altri), improvvisamente crede in lei, e a quanto pare anche la NSA, che pretende il caso dopo la fuga della madre durante il trasporto in manicomio. C'è di mezzo qualcosa di grosso e via la caccia alla verità. Letto così potrebbe risultare invitante, ma credetemi è un bluff. Il film, che la Clarice di Hannibal probabilmente ha deciso di fare per qualche cavillo contrattuale con la produzione, è un vero schifo. Dai tempi del primo blair witch project non vedevo nulla di più inutile (ma almeno l'idea del documentario era originale e i boschi vagamente sinistri...); 4-5 personaggi in tutto, una recitazione da recita elementare, niente azione, niente ritmo, niente colonna sonora passabile (sequenze da "paura" con musiche new age-ambient), niente regia degna di Julianne Moore e dei vostri soldi, niente pathos, effetti speciali o colpi di scena e finale visto e rivisto. Sicuramente un low budget ma si doveva fare di più anche perchè la scenggiatura è interessante, ma il "film" è troppo troppo indegno. Consiglio, dovete fare un regalo a qualcuno che disprezzate? Ecco il dvd che fa per voi anche nel caso siate insonni e vogliate risparmiarvi tappeti in tv alle 3 di notte.
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luvelio jusa
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mercoledì 16 febbraio 2005
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impressione materna
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Dopo il successo recente di Donnie Darko, il fantascientifico unito a psico-thriller con qualche sfumatura noir sembra essere il minimo comun denominatore anche di The Forgotten del regista Joseph Ruben (A letto con il nemico; L’innocenza del Diavolo) e dello sceneggiatore Gerald Di Pego autore di note sceneggiature quali Fhenomenon, Istinct – Istinto primordiale, oltre che di numerosi romanzi. Per gli amanti del genere si tratta certamente di una pellicola da non perdere, per il livello di suspance che Ruben riesce a tenere altissimo ma soprattutto per come riesce a trattare il tema delicato della maternità inserendolo in un film non certo rosa. Il legame divino e unico che unisce con un filo invisibile eppure infrangibile una madre a un figlio è trattato in maniera del tutto originale e sconvolgente, con un allestimento scenografico e psicologico che a tratti induce a pensare al Matrix dei Wachowski.
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Dopo il successo recente di Donnie Darko, il fantascientifico unito a psico-thriller con qualche sfumatura noir sembra essere il minimo comun denominatore anche di The Forgotten del regista Joseph Ruben (A letto con il nemico; L’innocenza del Diavolo) e dello sceneggiatore Gerald Di Pego autore di note sceneggiature quali Fhenomenon, Istinct – Istinto primordiale, oltre che di numerosi romanzi. Per gli amanti del genere si tratta certamente di una pellicola da non perdere, per il livello di suspance che Ruben riesce a tenere altissimo ma soprattutto per come riesce a trattare il tema delicato della maternità inserendolo in un film non certo rosa. Il legame divino e unico che unisce con un filo invisibile eppure infrangibile una madre a un figlio è trattato in maniera del tutto originale e sconvolgente, con un allestimento scenografico e psicologico che a tratti induce a pensare al Matrix dei Wachowski. Sorprendente e inaspettatamente commovente è l’epilogo-elogio della maternità quindi, anche se lo stile di regia – specie nelle ultime battute – lascia troppo
pensare a repertori da film tv. Non a caso alcuni hanno ritrovato alla base della sceneggiatura di Di Pego tracce ben mixate di Rosemary’s Baby, Essi Vivono, e X Files; altri reminiscenze da Il Sesto Senso di Night Shyamalan.
Julianne Moore è Telly Paretta, una donna sposata col pensiero opprimente e ossessivo della morte recente del piccolo figlio Sam. Il marito Jim (Anthony Edwards) e lo psichiatra Munce (Gary Sinise) non fanno che cercare di persuaderla del fatto che Sam non è mai morto perché non è mai esistito; Tally soffrirebbe quindi di allucinazioni e tutti i ricordi del figlio sarebbero costruzioni della sua mente malata. Tally non ha mai pensato di essere impazzita ma quando le prove materiali dell’esistenza di Sam, come foto e filmati, scompaiono nel nulla, il vizio della sua ragione comincia a farsi sempre più plausibile. Soltanto l’incontro di Ash Correll (Dominic West), padre di una bambina vittima dell’incidente in cui Telly crede d’aver perduto il suo Sam, riaccende la speranza di scoprire davvero la verità.
Ruben è bravo con la macchina da presa, offre riprese aeree di New York che sposate al senso dominante d’inquietudine della narrazione costringono ad uno smarrimento funzionale alle sue intenzioni; si cercano inutilmente appigli alla storia, magari per ancorarsi ad indizi che a Tally possono essere sfuggiti ma in realtà non si riesce a sapere mai nulla di più di ciò che sa lei:
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