sonja
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domenica 24 settembre 2006
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anche i critici prendono cantonate
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RAGAZZI, HO VISTO IL FILM APPENA USCITO IN DVD A NOLEGGIO, POI L'HO RIVISTO QUALCHE MESE DOPO E X LA TERZA VOLTA OGGI. QUESTO SOLO X DIRE CHE INTANTO NON E' NOIOSO MA SOLO MOLTO PSICOLOGICO ( E FORSE X QUESTO NON E' PIACIUTO A QUALCHE PSEUDO-CRITICO CHE MAGARI HA PREFERITO BALE IN BATMAN?!?). SONO D'ACCORDO CON CHI INVITA A VEDERE IL FILM 2 VOLTE, LA SECONDA LO SI APPREZZA DI PIU' E SI AFFERRANO PARTICOLARI E COMBINAZIONI CHE SONO SFUGGITE LA PRIMA E PER FINIRE (E QUI PIU' O MENO TUTTI, SIA I PRO CHE I CONTRO, SONO CONCORDI)IL FINALE: SCONTATO? EVIDENTEMENTE SONO UNA CAPOCCIONA PERCHE' PUR AVENDO SUBODORATO UN FINALE A SORPRESA NON MI ERO ASPETTATA PROPRIO QUEL FINALE CHE CALZA A PENNELLO E VA AD AGGIUNGERSI AI 90 MINUTI OTTIMAMENTE DIRETTI DA ANDERSON.
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RAGAZZI, HO VISTO IL FILM APPENA USCITO IN DVD A NOLEGGIO, POI L'HO RIVISTO QUALCHE MESE DOPO E X LA TERZA VOLTA OGGI. QUESTO SOLO X DIRE CHE INTANTO NON E' NOIOSO MA SOLO MOLTO PSICOLOGICO ( E FORSE X QUESTO NON E' PIACIUTO A QUALCHE PSEUDO-CRITICO CHE MAGARI HA PREFERITO BALE IN BATMAN?!?). SONO D'ACCORDO CON CHI INVITA A VEDERE IL FILM 2 VOLTE, LA SECONDA LO SI APPREZZA DI PIU' E SI AFFERRANO PARTICOLARI E COMBINAZIONI CHE SONO SFUGGITE LA PRIMA E PER FINIRE (E QUI PIU' O MENO TUTTI, SIA I PRO CHE I CONTRO, SONO CONCORDI)IL FINALE: SCONTATO? EVIDENTEMENTE SONO UNA CAPOCCIONA PERCHE' PUR AVENDO SUBODORATO UN FINALE A SORPRESA NON MI ERO ASPETTATA PROPRIO QUEL FINALE CHE CALZA A PENNELLO E VA AD AGGIUNGERSI AI 90 MINUTI OTTIMAMENTE DIRETTI DA ANDERSON. INSOMMA, UN FILM PERFETTO E A ME E' PIACIUTO DAVVERO TANTO!!!
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[+] bale da oscar
(di roby)
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alterego
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mercoledì 6 settembre 2006
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l'insonnia della ragione
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Trevor Reznik non dorme da un anno, la sua insonnia è frutto di un’angoscia indefinita che lo divora nella mente e nel corpo. Ma la verità è nascosta nelle pieghe vacillanti del suo inconscio, drammatica ma essenziale, dolorosa ma catartica.
“L’uomo senza sonno” di Brad Andersonn (The machinist, il titolo originale) è un racconto cupo, inquieto, allucinato, un viaggio nell’inferno di un’anima dannata alla ricerca del punto di origine (o di non ritorno), nell’universo deviato di una psiche corrotta ed instabile, dove incombono oscure e minacciose presenze e nulla è davvero come appare.
La trama del film si dipana attraverso immagini enigmatiche, episodi tetri, introspezioni indotte dallo stato alterato dei pensieri, che nella terribile rivelazione finale trovano la definitiva liberazione dall’incubo, dal rimorso e dalla alienazione.
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Trevor Reznik non dorme da un anno, la sua insonnia è frutto di un’angoscia indefinita che lo divora nella mente e nel corpo. Ma la verità è nascosta nelle pieghe vacillanti del suo inconscio, drammatica ma essenziale, dolorosa ma catartica.
“L’uomo senza sonno” di Brad Andersonn (The machinist, il titolo originale) è un racconto cupo, inquieto, allucinato, un viaggio nell’inferno di un’anima dannata alla ricerca del punto di origine (o di non ritorno), nell’universo deviato di una psiche corrotta ed instabile, dove incombono oscure e minacciose presenze e nulla è davvero come appare.
La trama del film si dipana attraverso immagini enigmatiche, episodi tetri, introspezioni indotte dallo stato alterato dei pensieri, che nella terribile rivelazione finale trovano la definitiva liberazione dall’incubo, dal rimorso e dalla alienazione.
Un sorprendente Christian Bale, smunto, scheletrico, capace di rappresentare alla perfezione gli effetti dell’insonnia e di illuminare con la sua presenza, diafana e spettrale, gli angoli più bui della pellicola, non del tutto originale nella sceneggiatura ma magistrale nella rievocazione di atmosfere cupe ed opprimenti alla Lynch e alla Polansky.
AlterEgo (www.alterego.ilcannocchiale.it)
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dr. o' le'
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giovedì 27 luglio 2006
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piccoli lynch crescono
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Quando vidi il trailer di questo film fui invaso dalla solita irritazione nel vedere i soliti commenti del tipo: "dai creatori di, sembra proprio lo abbia fatto ... , un insolito mix tra hitchcock, lynch e chissachialtro, etc etc".
C'è da dire però che nella loro inutilità totale una di queste frasi aveva un minimo senso: questo film, se non avesse una sua razionalità recondita, sarebbe potuto essere frutto della malata mente dell'ottimo Lynch.
Anderson e compagni, infatti, mettono su un filmetto niente male, in cui a dominare la scena c'è un magrissimo e piuttosto abile Bale (che si sarebbe reso ridicolo come sostituto di Keaton nei panni di Batman pochi mesi dopo), operaio di una oscura fabbrica che non dorme da ormai un anno e che sta finendo con l'impazzire.
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Quando vidi il trailer di questo film fui invaso dalla solita irritazione nel vedere i soliti commenti del tipo: "dai creatori di, sembra proprio lo abbia fatto ... , un insolito mix tra hitchcock, lynch e chissachialtro, etc etc".
C'è da dire però che nella loro inutilità totale una di queste frasi aveva un minimo senso: questo film, se non avesse una sua razionalità recondita, sarebbe potuto essere frutto della malata mente dell'ottimo Lynch.
Anderson e compagni, infatti, mettono su un filmetto niente male, in cui a dominare la scena c'è un magrissimo e piuttosto abile Bale (che si sarebbe reso ridicolo come sostituto di Keaton nei panni di Batman pochi mesi dopo), operaio di una oscura fabbrica che non dorme da ormai un anno e che sta finendo con l'impazzire.
Il buon Trevor Resnik (Bale appunto) finisce col convincersi, dopo aver causato un incidente (davvero un incidente?) in cui un suo collega perde un braccio, che c'è qualcuno che lo vuole morto.
La sua vita diviene un delirio, le cui uniche luci sono due donne: una prostituta, di cui è "cliente" abituale e che in realtà è innamorata di lui ed un'altra, madre abbandonata, che in realtà è lungi dall'essere reale.
Inizio e finale quasi coincidono, lo vediamo srotolare un tappeto in cui è convinto di aver nascosto un cadavere, ma che invece è vuoto. Così come è irrazionale la sua paura di essere ucciso.
E così, dopo un'ora e mezza abbondanti di film, comprendiamo le cose come stanno.
Tutto si spiega, tutto è, alla fine, razionale.
Lynch lo avrebbe fatto finire una decina di minuti prima, evitando la spiegazione, come suo solito.
Apprezzabile.
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ele
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lunedì 26 giugno 2006
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non sono d'accordo con la critica di apertura
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Meno male che non ho letto questa critica prima di andar a vedere il film . Si è un pò scontato e alle volte un pò noioso ma questo film è geniale dovrebbero dare un oscar a Christian per la sua performance spettacolare e dovrebbero dere un oscar anche al regista per come ha saputo interpretare le angosce di un uomo e come ha saputo intrappolarle per poi farle tornare a galla a poco a poco...e poi Christian è bellissimo.
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nerofelix
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domenica 21 maggio 2006
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quattro stelle
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Quattro stelle... a dispetto della critica ufficiale che forse, nell'indigestione di film guasti e superficiali, non riesce più a distinguere i meriti di un film fatto bene, recitato benissimo e con una costruzione plausibile. Se lo si giudica superficialmente può sembrare scontato ma non è un film fatto per farci balzare dalla sedia, bensì un film da guardare e da assimilare con gli occhi della mente. Freudianamente non fa una grinza, c'è tutto: rimozione, complesso di Edipo, istinto di persecuzione, impulso di autoconservazione, sublimazione, etc. in una tessitura drammatica costellata di simboli che assumono un senso proprio nel finale. Nulla è casuale, ogni dettaglio è studiato... da rivedere una seconda volta per rendersi conto, a posteriori, della perfezione formale e concettuale di ogni dettaglio che, alla prima visione, può risultare casuale o insignificante.
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Quattro stelle... a dispetto della critica ufficiale che forse, nell'indigestione di film guasti e superficiali, non riesce più a distinguere i meriti di un film fatto bene, recitato benissimo e con una costruzione plausibile. Se lo si giudica superficialmente può sembrare scontato ma non è un film fatto per farci balzare dalla sedia, bensì un film da guardare e da assimilare con gli occhi della mente. Freudianamente non fa una grinza, c'è tutto: rimozione, complesso di Edipo, istinto di persecuzione, impulso di autoconservazione, sublimazione, etc. in una tessitura drammatica costellata di simboli che assumono un senso proprio nel finale. Nulla è casuale, ogni dettaglio è studiato... da rivedere una seconda volta per rendersi conto, a posteriori, della perfezione formale e concettuale di ogni dettaglio che, alla prima visione, può risultare casuale o insignificante. Christian Bale è fantastico, credibile e pienamente calato nella parte. Ottima la fotografia, sapiente la regia, pur senza i virtuosismi allucinati di un Forster.
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matty
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mercoledì 2 novembre 2005
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tanta forma ma tanta noia
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film ben diretto ben interpretato e ben fotografato ma nonostante ciò molto noioso.la prima ora mette a dura prova anche un cinefilo,lentissima e priva di emozioni(a parte la bella sequenza della route 666 al luna park),in pratica si vede solo la vita monotona di una persona sofferente e disturbata,con qualche sprazzo di avvenimenti misteriosi,poi il film prende una piega in questa direzione,dissemina indizi in modo abbastanza confuso..il finale 'a sorpresa' risulta poco sorprendente e poco sconvolgente,non ripaga lo spettatore di tutta la noia che ha dovuto sopportare e non mette neppure al suo posto tutte le tessere del puzzle che ci ha dato..molte cose rimangono senza una logica e il regista non si prende il disturbo di giustificarle.
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film ben diretto ben interpretato e ben fotografato ma nonostante ciò molto noioso.la prima ora mette a dura prova anche un cinefilo,lentissima e priva di emozioni(a parte la bella sequenza della route 666 al luna park),in pratica si vede solo la vita monotona di una persona sofferente e disturbata,con qualche sprazzo di avvenimenti misteriosi,poi il film prende una piega in questa direzione,dissemina indizi in modo abbastanza confuso..il finale 'a sorpresa' risulta poco sorprendente e poco sconvolgente,non ripaga lo spettatore di tutta la noia che ha dovuto sopportare e non mette neppure al suo posto tutte le tessere del puzzle che ci ha dato..molte cose rimangono senza una logica e il regista non si prende il disturbo di giustificarle.non paragonatelo a memento o fight club visto che col primo ha in comune solo il tema della visione distorta della realta,col secondo quello dello sdoppiamento di personalita,x il resto si tratta di film completamente diversi e di livello ben superiore,oltre che molto piu piacevoli da guardare
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nico
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martedì 19 luglio 2005
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fa riflettere
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Un film costruito sui processi di coscienza che spingono un uomo colpevole e libero verso la follia.
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giò
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giovedì 14 luglio 2005
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è bellissimo!
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La noia?! Il dormire?! Non concordo con la critica! Fortuna che non l'ho letta prima di vedere il film, ci avrei potuto rinunciare e perdere di conseguenza una pellicola che spero mi lasci dormire stanotte! Mi ha talmente preso psicologicamente che ho il cervello ancora in pappa! Il finale è semplice, è come doveva essere, e giustifica in pieno tutto il film, non è eclatante, sorprendente... ma questo sì che sarebbe stato banale! Va visto! Attori, fotografia, ambienti, colori perfetti!
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lix
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lunedì 6 giugno 2005
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bisogna capirlo per apprezzarlo !!!
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Ho letto recensioni di chi è stato deluso dal finale scontato! Vorrei soffermarmi sul fatto che non è il finale di questo film che conta, forse è volutamente scontato. E' un profondo viaggio nella coscienza umana, una lotta disperata contro il rimorso che non riesce a farti dormire, un viaggio onirico nella mente del protagonista che dapprima tenta di lavare la propria coscienza(vedi le scene del pavimento della cucina in cui finisce sempre il detersivo) poi rimane travolto dai suoi sensi di colpa tentando di attribuirli a qualcun altro (la madre che non ha tenuto il bambino, il destino -rappresentato dall'omone con le dita "montate" al contrario- che ha organizzato un complotto contro di lui) fino a doversi inevitabilmente scontrare con la realtà scaturita dalle proprie azioni.
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Ho letto recensioni di chi è stato deluso dal finale scontato! Vorrei soffermarmi sul fatto che non è il finale di questo film che conta, forse è volutamente scontato. E' un profondo viaggio nella coscienza umana, una lotta disperata contro il rimorso che non riesce a farti dormire, un viaggio onirico nella mente del protagonista che dapprima tenta di lavare la propria coscienza(vedi le scene del pavimento della cucina in cui finisce sempre il detersivo) poi rimane travolto dai suoi sensi di colpa tentando di attribuirli a qualcun altro (la madre che non ha tenuto il bambino, il destino -rappresentato dall'omone con le dita "montate" al contrario- che ha organizzato un complotto contro di lui) fino a doversi inevitabilmente scontrare con la realtà scaturita dalle proprie azioni. Nella sua mente regna l'illusione di superare l'incidente da lui provocato ma deve fare i conti con esso anche nella vita che vorrebbe costruire, perfetta, con una donna meravigliosa ed un figlio che non potrà mai avere perchè lui stesso è stata la causa dell'interruzione di una vita, troncando simbolicamente il "braccio" di una madre a causa della sua distrazione (il parallelo con la scena della fabbrica). Un viaggio verso la pazzia, sapientemente costruito dal regista con le sue riprese "al limite", con angolazioni "impossibili" e quasi "nauseanti" (il verde ricorrente) per far vivere in prima persona lo stato d'animo del protagonista. Quante volte può capitare di vedere un pazzo urlante per strada e di non capire il perchè del suo comportamento? In questo film si entra dalla porta principale nella mente di quel pazzo, di quello che vede, di quello che sta attraversando! UN FILM STUPENDO!
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(di yeahyeah)
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(di cugy)
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[+] grazie lix, ora ho capito
(di freddo giovanni)
[ - ] grazie lix, ora ho capito
[+] perchè all'omone mancano le tre dita?
(di quanticdreamer)
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dirac
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lunedì 2 maggio 2005
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recensione,
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la vostra, troppo cattiva, cari MYmovies.it!
sembra che vi sia scappata la penna..
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