lix
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lunedì 6 giugno 2005
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bisogna capirlo per apprezzarlo !!!
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Ho letto recensioni di chi è stato deluso dal finale scontato! Vorrei soffermarmi sul fatto che non è il finale di questo film che conta, forse è volutamente scontato. E' un profondo viaggio nella coscienza umana, una lotta disperata contro il rimorso che non riesce a farti dormire, un viaggio onirico nella mente del protagonista che dapprima tenta di lavare la propria coscienza(vedi le scene del pavimento della cucina in cui finisce sempre il detersivo) poi rimane travolto dai suoi sensi di colpa tentando di attribuirli a qualcun altro (la madre che non ha tenuto il bambino, il destino -rappresentato dall'omone con le dita "montate" al contrario- che ha organizzato un complotto contro di lui) fino a doversi inevitabilmente scontrare con la realtà scaturita dalle proprie azioni.
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Ho letto recensioni di chi è stato deluso dal finale scontato! Vorrei soffermarmi sul fatto che non è il finale di questo film che conta, forse è volutamente scontato. E' un profondo viaggio nella coscienza umana, una lotta disperata contro il rimorso che non riesce a farti dormire, un viaggio onirico nella mente del protagonista che dapprima tenta di lavare la propria coscienza(vedi le scene del pavimento della cucina in cui finisce sempre il detersivo) poi rimane travolto dai suoi sensi di colpa tentando di attribuirli a qualcun altro (la madre che non ha tenuto il bambino, il destino -rappresentato dall'omone con le dita "montate" al contrario- che ha organizzato un complotto contro di lui) fino a doversi inevitabilmente scontrare con la realtà scaturita dalle proprie azioni. Nella sua mente regna l'illusione di superare l'incidente da lui provocato ma deve fare i conti con esso anche nella vita che vorrebbe costruire, perfetta, con una donna meravigliosa ed un figlio che non potrà mai avere perchè lui stesso è stata la causa dell'interruzione di una vita, troncando simbolicamente il "braccio" di una madre a causa della sua distrazione (il parallelo con la scena della fabbrica). Un viaggio verso la pazzia, sapientemente costruito dal regista con le sue riprese "al limite", con angolazioni "impossibili" e quasi "nauseanti" (il verde ricorrente) per far vivere in prima persona lo stato d'animo del protagonista. Quante volte può capitare di vedere un pazzo urlante per strada e di non capire il perchè del suo comportamento? In questo film si entra dalla porta principale nella mente di quel pazzo, di quello che vede, di quello che sta attraversando! UN FILM STUPENDO!
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alterego
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mercoledì 6 settembre 2006
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l'insonnia della ragione
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Trevor Reznik non dorme da un anno, la sua insonnia è frutto di un’angoscia indefinita che lo divora nella mente e nel corpo. Ma la verità è nascosta nelle pieghe vacillanti del suo inconscio, drammatica ma essenziale, dolorosa ma catartica.
“L’uomo senza sonno” di Brad Andersonn (The machinist, il titolo originale) è un racconto cupo, inquieto, allucinato, un viaggio nell’inferno di un’anima dannata alla ricerca del punto di origine (o di non ritorno), nell’universo deviato di una psiche corrotta ed instabile, dove incombono oscure e minacciose presenze e nulla è davvero come appare.
La trama del film si dipana attraverso immagini enigmatiche, episodi tetri, introspezioni indotte dallo stato alterato dei pensieri, che nella terribile rivelazione finale trovano la definitiva liberazione dall’incubo, dal rimorso e dalla alienazione.
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Trevor Reznik non dorme da un anno, la sua insonnia è frutto di un’angoscia indefinita che lo divora nella mente e nel corpo. Ma la verità è nascosta nelle pieghe vacillanti del suo inconscio, drammatica ma essenziale, dolorosa ma catartica.
“L’uomo senza sonno” di Brad Andersonn (The machinist, il titolo originale) è un racconto cupo, inquieto, allucinato, un viaggio nell’inferno di un’anima dannata alla ricerca del punto di origine (o di non ritorno), nell’universo deviato di una psiche corrotta ed instabile, dove incombono oscure e minacciose presenze e nulla è davvero come appare.
La trama del film si dipana attraverso immagini enigmatiche, episodi tetri, introspezioni indotte dallo stato alterato dei pensieri, che nella terribile rivelazione finale trovano la definitiva liberazione dall’incubo, dal rimorso e dalla alienazione.
Un sorprendente Christian Bale, smunto, scheletrico, capace di rappresentare alla perfezione gli effetti dell’insonnia e di illuminare con la sua presenza, diafana e spettrale, gli angoli più bui della pellicola, non del tutto originale nella sceneggiatura ma magistrale nella rievocazione di atmosfere cupe ed opprimenti alla Lynch e alla Polansky.
AlterEgo (www.alterego.ilcannocchiale.it)
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jo
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giovedì 18 dicembre 2008
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un nuovo psycho
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freddo, paranoico, intenso, memorabile. dall'inizio alla fine un tour de force di emozioni e impressioni. basta guardare Bale ridotto al limite della sofferenza corporea e psichica. presenti vari elementi di matrice kafchiana, del cinema di lynch e hitchchok, un Trevor Reznik degno dell'etichetta di un nuovo psycho, disturbatissimo , e soprattutto da brividi. vedere un Christian Bale ridotto al baratro della quasi anoressia, l'attore che ha reso famoso batman begins e il cavaliere oscuro, rende il film ancor più teso e agghiacciante con la sua ottima interpretazione da oscar, mi sono ricreduto su questo attore, è un grande, a livelli di grandi attori. per non parlare della regia che sa ben mescolare vari elementi di diversa matrice per comporre un mosaico di un lavoratore medio "disturbato" con tanti scheletri nell'armadio da renderlo insonne, e estremamente pericoloso.
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freddo, paranoico, intenso, memorabile. dall'inizio alla fine un tour de force di emozioni e impressioni. basta guardare Bale ridotto al limite della sofferenza corporea e psichica. presenti vari elementi di matrice kafchiana, del cinema di lynch e hitchchok, un Trevor Reznik degno dell'etichetta di un nuovo psycho, disturbatissimo , e soprattutto da brividi. vedere un Christian Bale ridotto al baratro della quasi anoressia, l'attore che ha reso famoso batman begins e il cavaliere oscuro, rende il film ancor più teso e agghiacciante con la sua ottima interpretazione da oscar, mi sono ricreduto su questo attore, è un grande, a livelli di grandi attori. per non parlare della regia che sa ben mescolare vari elementi di diversa matrice per comporre un mosaico di un lavoratore medio "disturbato" con tanti scheletri nell'armadio da renderlo insonne, e estremamente pericoloso. da vedere!
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jaky86
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sabato 26 febbraio 2011
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thriller mozzafiato
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Thriller psicologico di alto impatto interpretato da un Christian Bale scheletrico e irriconoscibile. E' ormai da un anno che Trevor Reznik non dorme e le sofferenza dell'insonnia lo ha ridotto a un'ombra, la sua vita è paranoica, il suo lavoro è alienante e le ambientazioni sono grigie e cupe. Decide così di intraprendere un viaggio interiore affrontando il proprio passato andando a ritroso alla ricerca degli eventi alla radice dei suoi problemi. Il finale non deluderà e il film appassionerà anche i non amanti del genere.
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tom
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giovedì 15 febbraio 2007
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claustrofobico
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Di una bellezza angosciante, sottolineato da una livida fotografia con colori sbiaditi tendenti al verdognolo. Ambienti chiusi e quasi inquietanti come l'appartamento di Trevor o la fabbrica non fanno che accentuare questa sensazione di disagio claustrofobico nello spettatore. Impressionante Bale ( in alcune scene quando appare a petto nudo è poco più che uno scheletro)interpreta un personaggio consumato dai sensi di colpa, insonne, emaciato, instabile. Liberatorie le scene finali per lo spettatore e soprattutto per il protagonista ed anche qui sottolineate da una fotografia dove luce e bianco entrano fortemente quasi dolorosamente in scena dopo novanta minuti di verdi, grigi e colori sbiaditi.
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Di una bellezza angosciante, sottolineato da una livida fotografia con colori sbiaditi tendenti al verdognolo. Ambienti chiusi e quasi inquietanti come l'appartamento di Trevor o la fabbrica non fanno che accentuare questa sensazione di disagio claustrofobico nello spettatore. Impressionante Bale ( in alcune scene quando appare a petto nudo è poco più che uno scheletro)interpreta un personaggio consumato dai sensi di colpa, insonne, emaciato, instabile. Liberatorie le scene finali per lo spettatore e soprattutto per il protagonista ed anche qui sottolineate da una fotografia dove luce e bianco entrano fortemente quasi dolorosamente in scena dopo novanta minuti di verdi, grigi e colori sbiaditi. Luce e bianco (possibilità di redenzione?) nella stanza (che non rivelo) dove troviamo Trevor nel finale.
Da vedere.
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weach
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domenica 10 aprile 2011
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simlitidutini com memeto di christopher nolan
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Vi invito ad entrare , con disponibilità mentale , dentro questo film speciale, che è invito esplicito a confrontaci con i nostri stati di defaillance mentale.
È la storia dell’uomo allo specchio che non riesce a vedere la sua assenza ,non riesce a focalizzare il contenuto animo che contiene in se tutta la verità possibile e tutta la complessità dell’universo.
Un bagliore, un attimo di splendore,un momento di profondità portano alla luce brandelli di verità celati che ,con dolore lancinante come dopo un fendente micidiale,,fanno riassaporare attimi di pace, disperatamente cercata ma apparentemente dispersa.
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Vi invito ad entrare , con disponibilità mentale , dentro questo film speciale, che è invito esplicito a confrontaci con i nostri stati di defaillance mentale.
È la storia dell’uomo allo specchio che non riesce a vedere la sua assenza ,non riesce a focalizzare il contenuto animo che contiene in se tutta la verità possibile e tutta la complessità dell’universo.
Un bagliore, un attimo di splendore,un momento di profondità portano alla luce brandelli di verità celati che ,con dolore lancinante come dopo un fendente micidiale,,fanno riassaporare attimi di pace, disperatamente cercata ma apparentemente dispersa. Questo è ,in qualche modo, l’itinerario dal film .
Brad Anderson è il regista di questo eccellente lungometraggio” L’uomo senza sonno “ , anno di produzione 2004; questa è è la storia di Trevov Reznik.
Qualcuno lo ha definito film horror ,thriller;ma tali definizioni appaiono non adeguate e ;preferiamo parlare di una “ragnatela” dal contenuto esistenziale ,drammatico .
Si individuarono delle similitudini con il film di Christopher Nolan “Memento” dell’anno 2000: ovviamente diverso il nome del protagonista in Memento è Leonard “ un uomo bucato da un passato che nega e stesso sino all’ultimo fotogramma.
Se si vuole,la differenza fra i due film sta in ciò: la violenza delle scene in Memento è reale e psicologica ;nell’“L’uomo senza sonno” la violenza è principalmente psicologica .
Fantastica , la performance di Christian Bale nei panni di Trevor , quasi irriconoscibile per aver perso ben 30 chilogrammi.
In entrambe i film i protagonisti sonno alla ricerca di un rapporto di condivisone ma prevale la distorsione della realtà e l’incapacità di avere una visone consapevole,la memoria associa immagini confuse che distorcono ed ingarbugliano la realtà vissuta.
Trevor è un protagonista che cerca ,indaga e contemporaneamente nega ;è un viaggio a ritroso nell’inconsapevole desiderio di cercare e contemporaneamente negare l’evidenza dei fatti.
Siamo in un limbo dove l’incontro con la verità è sospeso anche per eludere laceranti sensi di colpa.
Il regista Brad Anderson è originale , fantasioso , destabilizzante;con movimento imprevedibile delle inquadrature alimenta alchimie sceniche, stati onirici e veri e propri giochi di prestigio con la cinepresa ; si vedono tracce di talento , di grande ispirazione , di intelligenza , di originalità .
La storia si dipana celata con la capacità di confondere tutto ,anche il vero fluire degli eventi .
La struttura della storia non c’è poiché la vera storia è il protagonista che rincorre solo se stesso cercando di giustificarsi , negando l’evidenza con l’intento di cancellare un dolore.
Una memoria del passato dispersa che si aggrappa ad un istinto confuso per chiarire e confondere ; poi solo nel finale , quando il protagonista ha il coraggio di guardarsi nell’ evidenza dei fatti, il dramma si ricompone.
Parole veloci,agire d’istinto sono la chiave di esposizione di una verità che trasfigura ma ora Trevor ,Alias Chistian Bale, sa quale è il suo male , può nel dolore della verità trovare pace .
C’è anche desiderio di amore, forte , di delicatezza;c’è sofferenza , oppressione e finalmente accettazione : L’uomo senza sonno è tutto questo e molto di più; a voi il piacere di vedere e godere di un film di altro profilo.
Complimenti.
Weach illuminati
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alex_23
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lunedì 7 febbraio 2011
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molto bello
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Se non ci si sofferma alla semplice trama si scopre quanto "potente" sia l'impatto che questo film ha sull'animo di una persona. Ogni emozione viene iperbolizzata e il protagonista ha stampato in faccia la sofferenza che prova per un atto sciagurato..
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brucemyhero
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martedì 7 giugno 2011
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l'uomo senza sonno
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Dapprima solo inquietante, questo capolavoro diviene col trascorrere del tempo, una spirale terrificante. Quella di un uomo che nonostante l'aspetto scheletrico ed emaciato, risultati di una insonnia che dura da un anno, riesce comunque ad apparire lucido. Almeno finchè un incidente nella fabbbrica in cui lavora e di cui è colpevole, farà scattare il meccanismo psichico retroattivo. L'accadimento porterà Trevor ad uno stato di paranoia allucinatoria crescente, dove la realtà e il prodotto della sua mente, si fondono e confondono. Un fatto rimosso e perdutosi tra i meandri, talvolta inaccessibili della coscienza, sono qui impersonificati da un Christian Bale quasi irriconoscibile.
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Dapprima solo inquietante, questo capolavoro diviene col trascorrere del tempo, una spirale terrificante. Quella di un uomo che nonostante l'aspetto scheletrico ed emaciato, risultati di una insonnia che dura da un anno, riesce comunque ad apparire lucido. Almeno finchè un incidente nella fabbbrica in cui lavora e di cui è colpevole, farà scattare il meccanismo psichico retroattivo. L'accadimento porterà Trevor ad uno stato di paranoia allucinatoria crescente, dove la realtà e il prodotto della sua mente, si fondono e confondono. Un fatto rimosso e perdutosi tra i meandri, talvolta inaccessibili della coscienza, sono qui impersonificati da un Christian Bale quasi irriconoscibile. Un viaggio angosciante, che trova soluzione soltanto con il ritorno involontario ma forzato, dall'ossessione delle visioni, al passato. Al 'fatto' rimosso. Magistrale interpretazione di Bale e grande regia. Imperdibile.
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weach
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martedì 25 gennaio 2011
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l'uomo allo specchio
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È la storia dell’uomo allo specchio che non riesce a vedere la sua assenza ,non riesce a focalizzare il contenuto animo che contiene in se tutta la verità possibile e tutta la complessità dell’universo.
Un bagliore, un attimo di splendore,un momento di profondità portano alla luce brandelli di verità celati che ,con dolore lancinante ,come dopo un fendente micidiale,,fanno riassaporare attimi di pace, disperatamente cercata ma apparentemente dispersa.Questo è ,in qualche modo, l’itinerario dal film .
Brad Anderson è il regista di questo eccellente lungometraggio” L’uomo senza sonno “ , anno di produzione 2004; questa è è la storia di Trevov Reznik.
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È la storia dell’uomo allo specchio che non riesce a vedere la sua assenza ,non riesce a focalizzare il contenuto animo che contiene in se tutta la verità possibile e tutta la complessità dell’universo.
Un bagliore, un attimo di splendore,un momento di profondità portano alla luce brandelli di verità celati che ,con dolore lancinante ,come dopo un fendente micidiale,,fanno riassaporare attimi di pace, disperatamente cercata ma apparentemente dispersa.Questo è ,in qualche modo, l’itinerario dal film .
Brad Anderson è il regista di questo eccellente lungometraggio” L’uomo senza sonno “ , anno di produzione 2004; questa è è la storia di Trevov Reznik.
Qualcuno lo ha definito film horror ,thriller; non centrate , del resto come tutte le etichette ;preferiamo parlare di una “ragnatela” dal contenuto esistenziale ,drammatico .
Si individuarono delle similitudini con il film di Christopher Nolan “Memento” dell’anno 2000: ovviamente diverso il nome del protagonista in Memento Leonard “ un uomo bucato da un passato che nega e stesso sino all’ultimo fotogramma.
Se si vuole,la differenza fra i due film sta in ciò: la violenza delle scene in Memento è reale e psicologica, mentre in “L’uomo senza sonno” la violenza è principalmente psicologica .
Fantastica , la performance di Christian Bale nei panni di Trevor , quasi irriconoscibile per aver perso ben 30 chilogrammi.
In entrambe i film i protagonisti sonno alla ricerca di un rapporto di condivisone ma prevale la distorsione della realtà e l’incapacità di avere una visone consapevole,la memoria associa immagini confuse che distorcono ed ingarbugliano la realtà vissuta.
Trevor è un protagonista che cerca ,indaga e contemporaneamente nega ;è un viaggio a ritroso nell’inconsapevole desiderio di cercare e contemporaneamente negare l’evidenza dei fatti.
Siamo in un limbo dove l’incontro con la verità è sospeso anche per eludere laceranti sensi di colpa.
Il regista Brad Anderson è originale , fantasioso , destabilizzante;con movimento imprevedibile delle inquadrature alimenta alchimie sceniche, stai onirici e veri e propri giochi di prestigio con la cinepresa ; si vedono tracce di talento , di grande ispirazione , di intelligenza , di originalità .
La storia si dipana celata con la capacità di confondere tutto ,anche il vero fluire degli eventi .
La struttura della storia non c’è poiché la vera storia è il protagonista che rincorre solo se stesso cercando di giustificarsi , negando l’evidenza con l’intento di cancellare un dolore.
Una memoria del passato dispersa che si aggrappa ad un istinto confuso per chiarire e confondere ; poi solo nel finale , quando il protagonista ha il coraggio di guardarsi nell’ evidenza dei fatti, il dramma si ricompone.
Parole veloci,agire d’istinto sono la chiave di esposizione di una verità che trasfigura ma ora Trevor ,Alias Chistian Bale, sa quale è il suo male , può nel dolore della verità trovare pace .
C’è anche desiderio di amore, forte , di delicatezza;c’è sofferenza , oppressione e finalmente accettazione : L’uomo senza sonno è tutto questo e molto di più; a voi il piacere di vedere e godere di un film di altro profilo.
Complimenti.
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gianlublue
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sabato 16 febbraio 2013
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la coscienza è una brutta bestia
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Un ottimo film con una perfetta interpretazione di Christian Bale che oltre ad aver rischiato la pelle a causa della sua mutazione corporale in un brevissimo tempo(dimostrando il suo amore per il suo lavoro),ha aggiunto valore a una pellicola già ottima.La cosa che più si può apprezzare di questo film è il continuo richiamo a simbolismi e doppi sensi che rendono la visione particolarmente intrigante e interessante.
Resnik non dorme da un anno perchè è afflitto dalla "sindrome della coscienza sporca" e lui cerca di "lavarla" con la candeggina e uno spazzolino nelle fughe del pavimento o lavandosi le mani ogni volta che cercando di dormire non ci riesce.
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Un ottimo film con una perfetta interpretazione di Christian Bale che oltre ad aver rischiato la pelle a causa della sua mutazione corporale in un brevissimo tempo(dimostrando il suo amore per il suo lavoro),ha aggiunto valore a una pellicola già ottima.La cosa che più si può apprezzare di questo film è il continuo richiamo a simbolismi e doppi sensi che rendono la visione particolarmente intrigante e interessante.
Resnik non dorme da un anno perchè è afflitto dalla "sindrome della coscienza sporca" e lui cerca di "lavarla" con la candeggina e uno spazzolino nelle fughe del pavimento o lavandosi le mani ogni volta che cercando di dormire non ci riesce.Quando trova un momento idoneo in cui si sente "abbastanza stanco" viene richiamato all'ordine dal suo cervello che gli impone a più riprese di ricordarsi chi è e rivivere i suoi errori per far andare avanti quell'orologio che rimane sempre fermo sull'orario in cui ha smesso di vivere per il suo senso di colpa.Quando resosi conto della situazione si autodenuncia può finalmente godersi un "meritato riposo".
Sottile e appena palpabile il resoconto sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche che spesso creavano ai lavoratori dei problemi fisici ma soprattutto psichici per i continui movimenti ripetitivi.Un film ottimo da guardare con attenzione e soprattutto "senza sonno".
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