taniamarina
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lunedì 11 maggio 2009
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il diavolo veste ironia
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Anche se non è stato un autentico successo al botteghino e la critica non lo ha affato osannato, questo film mi piace. Ha la giusta ironia, una violenza tarantiniana e il solo Keanu Reeves sopra le righe, cosa a cui siamo ormai abituati. Questo film è di più di una semplice campagna contro il fumo (anche se fa voglia di fumare davvero), e alcune invenzioni sono davvero belle per arguzia e ingegno. Alcune immagini infernali sono davvero degne di rispetto e, dulcis in fundo, Rachel Weisz recita bene e pacatamente la sua parte, senza tradire il suo strabismo di venere, il più bello del cinema.
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daedalus
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sabato 2 giugno 2007
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constantine antieroe affascinante e umanista
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john constantine ha il dono e la disgrazia di vedere i demoni presenti sulla terra e il potere di ricacciarli all'inferno. Da bambino questo gli ha causato molti problemi portandolo al suicidio e alla breve visione del mondo dei dannati prima di ritornare al mondo dei vivi. Reduce da questa esperienza constantine è costretto, nella guerra fredda tra paradiso e inferno, a schierarsi dalla parte del "bene" per evitare di finire all'inferno essendo un suicida.John però non può essere considerato un eroe del bene egli infatti disprezza entrambe le parti e sta con una solo per convenienza, è il tipico antieroe, è frustrato e perennemente teso e nervoso (come dimostra la sua dipendenza dal fumo) a causa della consapevolezza di essere solamente una pedina al servizio di una delle parti che non ha il minimo controllo della sua vita e che non può prendere decisioni autonome.
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john constantine ha il dono e la disgrazia di vedere i demoni presenti sulla terra e il potere di ricacciarli all'inferno. Da bambino questo gli ha causato molti problemi portandolo al suicidio e alla breve visione del mondo dei dannati prima di ritornare al mondo dei vivi. Reduce da questa esperienza constantine è costretto, nella guerra fredda tra paradiso e inferno, a schierarsi dalla parte del "bene" per evitare di finire all'inferno essendo un suicida.John però non può essere considerato un eroe del bene egli infatti disprezza entrambe le parti e sta con una solo per convenienza, è il tipico antieroe, è frustrato e perennemente teso e nervoso (come dimostra la sua dipendenza dal fumo) a causa della consapevolezza di essere solamente una pedina al servizio di una delle parti che non ha il minimo controllo della sua vita e che non può prendere decisioni autonome. La fine del film dimostra pienamente questo, constantine pur avendo servito il bene abbastanza per ottenere il paradiso viene costretto da lucifero a rimanere sulla terra a dimostrazione che john rappresenta pienamente l'impotenza della razza umana di fronte alla divinità. Un discorso a parte deve essere fatto per l'ironia sempre presente nel film e nei discorsi di constantine, questo è il vero punto di forza che contribuisce a caratterizzare al meglio la figura del protagonista su cui ruota l'intera pellicola. L'amara ironia di constantine non fa altro che evidenziare l'aspetto paradossale della lotta tra bene e male, i quali giocano con il mondo umano privandolo della sua libertà, e inquadrare il mondo ormai senza fede e prettamente materialista rispecchiato da constantine. Appurato che la figura di constantine è stata resa al meglio è il contorno che penalizza il film, anche se la trama non è male nella sua semplicità, la mancanza di atmosfera toglie mordente al film, gli ambienti molto spesso sono anonimi (fatta eccezione per l'inferno reso al meglio in computer graphic)così come i demoni quasi tutti uguali. Gli attori comunque offrono una buona prestazione in particolare reeves nei panni del protagonista e peter stormare in quelli di lucifero. Il film tutto sommato non è male ma poteva essere migliore se fosse stata riposta più cura sugli elementi attorno a constantine compresi gli altri personaggi e l'atmosfera. voto:7/10
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midnightmoonlight
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lunedì 23 aprile 2012
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benvenuti all' inferno!
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Costantine è un antieroe, infelice di vivere in un mondo in cui è condannato a passare in rassegna e classificare come angelo o demone ogni essere incontri. Il nostro John vive in una realtà profondamente surrealista, il cui mitico duello Bene-Male è stato sfatato e rimpiazzato dalla nuova società nichilista, dimentica di Dio, detentrice di nuovi “valori” quali i soldi, la violenza, il potere sugli altri. Quelli che John Constantine affronta sono i suoi demoni interiori, contro i quali comincia a combattere già durante l’ adolescenza, sentendosi diverso dagli altri per il suo “dono” speciale.
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Costantine è un antieroe, infelice di vivere in un mondo in cui è condannato a passare in rassegna e classificare come angelo o demone ogni essere incontri. Il nostro John vive in una realtà profondamente surrealista, il cui mitico duello Bene-Male è stato sfatato e rimpiazzato dalla nuova società nichilista, dimentica di Dio, detentrice di nuovi “valori” quali i soldi, la violenza, il potere sugli altri. Quelli che John Constantine affronta sono i suoi demoni interiori, contro i quali comincia a combattere già durante l’ adolescenza, sentendosi diverso dagli altri per il suo “dono” speciale. Per tutte queste ragioni, Constantine è un antieroe della sua società poiché, paradossalmente, in un’ epoca in cui “Dio è morto” (avrebbe detto Nietsche), è l’ unico ad aspirare ad entrare nell’ aldilà, un aldilà vero, vero perché lo ha visto, ne ha le prove, e non perché ci crede. Parallela alla figura di John è quella di Angela, giovane detective, tormentata dal “dono” che lei possiede, lo stesso di Constantine e della sua gemella Isabel. Rilevante è in questo caso il tema del doppio: Isabel rappresenta la presa di coscienza del proprio dono contro il rigido rifiuto di Angela di fare lo stesso. Dopo il loro caotico viaggio mistico infernale e l’ incontro ravvicinato con la morte, John e Angela, e con loro gli spettatori, si renderanno conto che il vero Inferno è qui, è ora, e siamo stati noi a cambiare “religione”, vendicandoci di un torto millenario inflittoci da Dio, la caduta dall’Eden, quello stesso Dio attualmente detronizzato dai nuovi Dei del Parnaso terrestre: Denaro, Potere, Violenza, Interesse personale, Nichilismo. Ora che siamo padroni, ora che possiamo crogiolarci in questo nuovo mondo, fatto a nostra volontà ed esigenza, vale la pena di vivere.
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inesperto
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mercoledì 20 agosto 2014
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alto livello
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Film splendido, forse il migliore riguardante la mitologia cattolica. L'aura da cult è ampiamente meritata ed è stata acquisita nell'arco di soli dieci anni; questo spiega già tutto. L'aria da menefreghista maleducato non fa che accrescere il fascino del protagonista. Constantine tratta da pari demoni, sangue-misto e finanche Lucifero (chiamandolo amichevolmente Lu, facendogli un favore ed ingannandolo). Keanu Reeves sceglie sempre copioni che restano nella storia del cinema: è una capacità non da poco. Cosigliato a chiunque sia appassionato del genere fanta-religioso.
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stefano
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martedì 14 aprile 2020
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un thriller horror per tutti. splendido
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Trammina 93 Quando si vivono delle aspettative, la conclusione è la delusione. Ignoro le aspettative di Trammine93,ma se scrive mi aspettavo. chissà che, evidentemente. lo hai idealizzato prima di vederlo. Mi è sembrato un film diverso, fantastico, ispirato al personaggio della DC Comics Constantine , accanito fumatore, che lotta contro il male, ingannando nel tentativo. di combattere l apocalittica. guerra con Oman, il figlio del diavolo, anche la sua condanna annunciata dall imminente morte per un male aggressivo ai polmoni causata dal suo gran vizio di fumare una gran quantità di sigarette dall età pre-adolescenzialie. Le sue facoltà di vedere ciò che gli altri non possono, il male,sin da bambino, lo conduce al tentativo di suicidarsi a 16 anni, con un successo.
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Trammina 93 Quando si vivono delle aspettative, la conclusione è la delusione. Ignoro le aspettative di Trammine93,ma se scrive mi aspettavo. chissà che, evidentemente. lo hai idealizzato prima di vederlo. Mi è sembrato un film diverso, fantastico, ispirato al personaggio della DC Comics Constantine , accanito fumatore, che lotta contro il male, ingannando nel tentativo. di combattere l apocalittica. guerra con Oman, il figlio del diavolo, anche la sua condanna annunciata dall imminente morte per un male aggressivo ai polmoni causata dal suo gran vizio di fumare una gran quantità di sigarette dall età pre-adolescenzialie. Le sue facoltà di vedere ciò che gli altri non possono, il male,sin da bambino, lo conduce al tentativo di suicidarsi a 16 anni, con un successo. parziale, perdendo. la vita per pochi minuti. È chiaro che i suicidi non sono ammessi dal Creato, si sveglia all Inferno, ma il tempo all inferno. è relativo, pochi minuti equivalgono a mesi, anni rispetto alla Terra. E qui realizza tutta la verità ,e al risveglio, sapeva, divenendo il peggior nemico del Diavolo, Lucifero e del male. Ora dopo la diagnosi del tumore ai polmoni molto avanzato, ovvio che la sua anima andrà all Inferno,nonostante tutti i suoi servigi contro il male, perchè il tentativo di suicidio non è ammesso. Una soggetto avvincente, emozionante, imprevedibileLa fine è inaspettata,imprevedibile...beh,fare le scarpe a Lucifero con un trucco,e ingannare anche la morte, è una vera delusione per mr. Satanasso. L idea, in un momento in cui tutto sembrava perduto e compromesso, la sola che poteva salvare la tragica situazione ,il mondo e se stesso dalla dannazione è stata ingegnosa e coraggiosa. Ottimo il soggetto e le interpretazioni dei protagonisti, il suo fidato apprendista autista e la detective su cui verte il film. L ho rivisto altre 3 volete avendolo registrato in file sharing e consigliato ai miei amici prestando il Dvd tutti rimasti soddisfatti. la 4 stella non la raggiunge, ma superando ampiamente la 3, non ho esitato.Saluti a tutti
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anonimo
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giovedì 2 giugno 2005
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carino
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Secondo la recente moda l'ennesimo conflitto fra le forze angeliche del bene e quelle demoniache capeggiate dal figlio di Lucifero il tutto immerso in un grande teatro: il nostro mondo. Costantine è il classico personaggio hollywoodiano di questi giorni, eroe sulle sue, sa sempre il da farsi, non si lascia cogliere impreparato per infine redimersi all'ultimo istante, come del resto ci si attende sin dall'inizio. Di certo un punto a favore sono gli effetti speciali e alcune trovate interessanti ma di certo non bastano a sopperire le mancanze di fondo di una trama banale ed una sceneggiatura comunissima. Di certo è un film che induce a giudizi discordanti: per gli amanti del genere d'azione, ricco di effetti speciali e poc'altro sarà di certo un divertimento, per chi desideri qualcosa in più
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Secondo la recente moda l'ennesimo conflitto fra le forze angeliche del bene e quelle demoniache capeggiate dal figlio di Lucifero il tutto immerso in un grande teatro: il nostro mondo. Costantine è il classico personaggio hollywoodiano di questi giorni, eroe sulle sue, sa sempre il da farsi, non si lascia cogliere impreparato per infine redimersi all'ultimo istante, come del resto ci si attende sin dall'inizio. Di certo un punto a favore sono gli effetti speciali e alcune trovate interessanti ma di certo non bastano a sopperire le mancanze di fondo di una trama banale ed una sceneggiatura comunissima. Di certo è un film che induce a giudizi discordanti: per gli amanti del genere d'azione, ricco di effetti speciali e poc'altro sarà di certo un divertimento, per chi desideri qualcosa in più che la solita sequela di scontri deludente
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shiningeyes
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sabato 2 marzo 2013
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poteva essere fatto meglio
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“Costantine” è un filmetto abbastanza ben fatto, con una regia niente male e con dei bei effetti scenici. Nulla di più.
La storia prende poco, ed a tratti è dispersiva e scontata; l'unica cosa buona sono le originali e buone scene d'azione, che segnano l'abilità della regia, fautrice anche di inquadrature suggestive (il primo piano sul gatto).
Certo, missione dura fare un bel film con l'anticristo come tema, si case sempre su stereotipi noiosi e triti e ritriti, perciò un poco rimasi dalla visione, perché questo film aveva le carte in regola per essere un classico del genere.
I diavoli ed angeli vengono mostrati in una veste al quanto moderna, desacralizzano i temi religiosi e sono sprezzanti ed ironici; gli è data una veste originale, ma non convincente e priva di fascino.
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“Costantine” è un filmetto abbastanza ben fatto, con una regia niente male e con dei bei effetti scenici. Nulla di più.
La storia prende poco, ed a tratti è dispersiva e scontata; l'unica cosa buona sono le originali e buone scene d'azione, che segnano l'abilità della regia, fautrice anche di inquadrature suggestive (il primo piano sul gatto).
Certo, missione dura fare un bel film con l'anticristo come tema, si case sempre su stereotipi noiosi e triti e ritriti, perciò un poco rimasi dalla visione, perché questo film aveva le carte in regola per essere un classico del genere.
I diavoli ed angeli vengono mostrati in una veste al quanto moderna, desacralizzano i temi religiosi e sono sprezzanti ed ironici; gli è data una veste originale, ma non convincente e priva di fascino.
Il cast è un poco scarso, e la loro prova non è brillante, a parte, un sempre buon Djimon Honsou.
Reeves, Weisz e Labouef rappresentano un trio raccapricciante, non ti ispirano alcuna emozione, e danno prova alla loro mediocrità.
Reeves forse si salva un pochino, ma solo perché fa la stessa parte da un sacco di anni, e non bastano i divertenti atteggiamenti cinici che mi piacciono degli eroi.
E' vero che non seguo il fumetto, quindi forse, il mio giudizio non può essere pienamente oggettivo, ma come il film l'ho trovato molto povero di per sé, e penso che poteva essere fatto meglio; poteva essere fatto con interpreti migliori, con meno scene superflue e con un finale migliore (punto peggiore del film).
So che faranno un sequel, bé, non ci spero molto, ma mi auguro che sia nettamente migliore di questo.
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trammina93
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sabato 11 ottobre 2014
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deludente..io mi aspettavo chissà che!
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Ieri ho finalmente visto questo film dopo che numerose volte mi è stato consigliato da persone a cui è piaciuto così tanto da rivederlo più volte, gente che addirittura ha il poster in casa. Dunque mi sono messa a guardarlo con le aspettative a mille. Ahimè tanto più alte erano le aspettative, tanto più forte è stata la delusione a fine film. A metà film le mie speranze che fosse un bel film si erano drasticamente ridotte però c'era ancora una parte di me che sperava che si riprendesse e che fosse il filmone che tutti mi avevano descritto, invece il film non è si è mai ripreso. Per tutto il tempo il film viaggia su una linea retta del 5 sfiorando di tanto in tanto punte col 6.
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Ieri ho finalmente visto questo film dopo che numerose volte mi è stato consigliato da persone a cui è piaciuto così tanto da rivederlo più volte, gente che addirittura ha il poster in casa. Dunque mi sono messa a guardarlo con le aspettative a mille. Ahimè tanto più alte erano le aspettative, tanto più forte è stata la delusione a fine film. A metà film le mie speranze che fosse un bel film si erano drasticamente ridotte però c'era ancora una parte di me che sperava che si riprendesse e che fosse il filmone che tutti mi avevano descritto, invece il film non è si è mai ripreso. Per tutto il tempo il film viaggia su una linea retta del 5 sfiorando di tanto in tanto punte col 6. Non potrei dire che promuovo il film con la sufficienza. Innanzitutto è troppo lungo, secondo me tante scene potevano benissimo essere tolte così da accorciare il film. Tipo la prima mezz'ora è piuttosto inutile, non succede nulla ai fini della trama che inizia nel momento in cui Angela (Rachel Weisz) si rivolge a Constantine (Keanu Reeves). Oltre a questo il film è noioso. Non succede nulla di interessante per tutto il film. Ci sono solo continui scontri di Constantine con demoni che deve uccidere e botte che si prendono a vicenda. Questi scontri sono pure fatti male a mio avviso perchè sono fatti troppo a mo di americanata tra inseguimenti vari, l'eroismo del protagonista. La trama sarebbe stata interessante cioè l'investigazione di Constantine e Angela sulla morte della gemella di lei per capire come mai si è suicidata o se è stata uccisa. Il problema è che è sviluppata in modo lento e non si scoprono nuovi dettagli, non si ingarbuglia il filo di quest'investigazione ma ci sono solo i soliti scontri con i demoni pure con Angela. Sinceramente mi aspettavo un film più intricato, più sul thriller psicologico che arrivi alla fine e hai le idee confuse per com'è complicato. Il colpo di scena finale con Gabriele è un colpo di scena di cui sinceramente non me n'è importato nulla, se l'intento del regista era puntare su quello non c'è riuscito. L'unico punto a favore del film è la caratterizzazione piuttosto particolare di Constantine che sembra destinato ad essere dannato col suo comportamento ostinato da cattivo sebbene faccia opere di bene uccidendo i demoni ed è alla ricerca di un atto di bontà che gli permetta di andare in Paradiso, poi questa sua passione per le sigarette nonostante il tumore. Eppure devo dire che, nonostante ammetto che il personaggio fosse particolare, non mi ha fatto impazzire. Come dire, de gustibus..Ci sono state interpretazioni decisamente migliori di Keanu Reeves, in primis in Matrix. Dunque il mio avviso è di non aspettarvi un capolavoro e di vedere prima altri film cult, nel caso non ne abbiate visti, piuttosto che questo.
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great steven
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domenica 31 maggio 2015
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calderone zeppo di kitsch e privo di uno scopo.
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CONSTANTINE (USA, 2004) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da KEANU REEVES, RACHEL WEISZ, SHIA LABEOUF, DJIMON HOUNSOU, MAX BAKER, PRUITT TAYLOR VINCE, GAVIN ROSSDALE, TILDA SWINTON, PETER STORMARE, LARRY CEDAR, APRIL GRACE
John Constantine, tabagista che ha contratto un tumore ai polmoni in fase terminale, è un esorcista di professione: estirpa demoni spaventosi dai corpi di povere bambine possedute. Ha un socio tassista che lo aspetta fuori da ogni casa in cui effettua i suoi pericolosi esorcismi. Morto una volta per il carcinoma polmonare, è tuttavia tornato alla vita per risolvere un caso particolare e decisamente complesso: la scomparsa di Isabel Dodson, ufficialmente gettatasi da un balcone ma, secondo le testimonianze della sorella gemella Isabel, affascinante poliziotta, qualcuno ha tramato per ammazzarla, e c’è pure riuscito.
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CONSTANTINE (USA, 2004) diretto da FRANCIS LAWRENCE. Interpretato da KEANU REEVES, RACHEL WEISZ, SHIA LABEOUF, DJIMON HOUNSOU, MAX BAKER, PRUITT TAYLOR VINCE, GAVIN ROSSDALE, TILDA SWINTON, PETER STORMARE, LARRY CEDAR, APRIL GRACE
John Constantine, tabagista che ha contratto un tumore ai polmoni in fase terminale, è un esorcista di professione: estirpa demoni spaventosi dai corpi di povere bambine possedute. Ha un socio tassista che lo aspetta fuori da ogni casa in cui effettua i suoi pericolosi esorcismi. Morto una volta per il carcinoma polmonare, è tuttavia tornato alla vita per risolvere un caso particolare e decisamente complesso: la scomparsa di Isabel Dodson, ufficialmente gettatasi da un balcone ma, secondo le testimonianze della sorella gemella Isabel, affascinante poliziotta, qualcuno ha tramato per ammazzarla, e c’è pure riuscito. Numerose sono le discese di John negli inferi per chiarire questo intricato mistero, e ci si mettono di mezzo anche un arcangelo Gabriele che ha voltato faccia preferendo servire il Male e non più il Bene e un Lucifero oncologo e biancovestito che tenta di minare le speranze di sopravvivenza di Constantine. È comunque difficile riassumere o spiegare la trama di questo polpettone horror che mescola almeno una mezza dozzina di sottogeneri senza riuscire a farne prevalere uno come autentica cifra narrativa di un racconto che si regge a malapena in piedi, colpito alla radice da un senso dell’avventura fin troppo viscerale e un gusto sadomasochistico per la rappresentazione del terrore che fuorvia da qualunque sorta di buonsenso e buongusto. Personaggi orrendamente statici popolano le schiere di questo filmaccio i cui unici obiettivi sembrano semplicemente quelli di impressionare un pubblico basito con una raffigurazione di mostri truculenti e posti infernali e di camuffare dietro le apparenze di un giallo-thriller apparentemente ben costruito una caterva di dialoghi surreali e sequenze mozzafiato, ma in sostanza prive della capacità di spaventare e di una genuina diabolicità. Gli attori fanno quel che possono per districarsi in un labirinto di Kitsch e pessimi effetti speciali che sortiscono il solo effetto di appesantire la proiezione e rendere lo spettatore esausto e infiacchito al termine della stessa: Reeves ci riesce meno degli altri, obbligato da una sceneggiatura che ignora la tensione narrativa a recitare la parte di un povero Cristo che ne passa di tutte i colori per poi soccombere alla sua malattia e non trovare una spiegazione al suo "dono" che gli è risultato più d’intralcio che positivo. Un’isolata nota di merito va a T. Swinton, eccellente come di consueto, il cui arcangelo Gabriele che si brucia le ali nel sottofinale continua ancora ad inquietare, ma non ci sono altre prove attoriali di stampo così apprezzabile che valga la pena di citare. Insomma, pare che gli sceneggiatori abbiano infilato nel computer almeno una cinquantina fra le più bizzarre pellicole cinematografiche incentrate sulla paura e sulla violenza sanguinaria e ne abbiano cavato fuori una vicenda di infima categoria, costituita solo di citazioni e la cui veemenza sembra elementarmente quadruplicata rispetto alle intenzioni originali. In definitiva, è un film che non sa porsi scopi da perseguire con cocciutaggine e la cui testardaggine, appunto, si riscontra nel percorrere una strada, già di per sé tremendamente minata, alla ricerca di un manierismo stilistico che poi non viene mai afferrato né rappresentato con dovizia di particolari né giustizia espressiva. Fortuna che Lawrence saprà in parte rifarsi col successivo Io sono leggenda, senza ombra di dubbio più maturo e comunicativo di questo esecrabile passo falso che assurge al titolo di disastro più o meno sotto ogni punto di vista.
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alex
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martedì 1 marzo 2005
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constantine uccide hellblazer
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Hellblazer è uno dei fumetti più duri e politicamente scorrretti della Vertigo.
Il personaggio antieroe per antonomasia, il film tradisce lo spirito, la storia e tutto quello che John Constantine è. Se non conoscete l'opera consiglio di leggere le raccolte in particolare Ambitudini Pericolose e Paura e Odio. MAI Constantine smetterebbe di fumare in primo luogo, secondo, MAI farebbe l'esorcista mago/eroe.
Se Constantine è Hellblazer, allora Troy è una buona trasposizione dell'opera omerica.
p.s. Il fumetto è ambiantato in UK, Constantine è inglese.
Grazie Hollywood ancora una volta fabbrica di banalità.
[+] amico c'ai troppo ragione
(di farlocco)
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