themaster
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lunedì 30 giugno 2014
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nolan,nolan........nolan.......ma che c........
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Premettiamo,Christopher Nolan è uno dei miei registi preferiti,uno dei migliori della propria generazione,tuttavia non capisco perchè le persone ma in primis i fan dello stesso Nolan non capiscano che se un regista ti piace non è obbligatorio che tutto ciò che fa è bello,questo i fan non lo capiscono,o forse non vogliono capirlo,e quindi dopo un interessante Following,ma pieno zeppo di tutti i difetti delle opere prime,un Batman Begins nella media e ancora prima un fantastico,originale e sorprendente Memento,Nolan si cimenta in questo lavoro su commissione,remake dell'omonimo film nordico,facendo un lavoro tecnico tutto sommato buono ma alla fin fine Insomnia rimane un film fatto da sè,senza elementi originali,tutto è preciso identico al film originale a parte il finale,probabilmente l'unico aspetto che non doveva essere cambiato assolutamente.
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Premettiamo,Christopher Nolan è uno dei miei registi preferiti,uno dei migliori della propria generazione,tuttavia non capisco perchè le persone ma in primis i fan dello stesso Nolan non capiscano che se un regista ti piace non è obbligatorio che tutto ciò che fa è bello,questo i fan non lo capiscono,o forse non vogliono capirlo,e quindi dopo un interessante Following,ma pieno zeppo di tutti i difetti delle opere prime,un Batman Begins nella media e ancora prima un fantastico,originale e sorprendente Memento,Nolan si cimenta in questo lavoro su commissione,remake dell'omonimo film nordico,facendo un lavoro tecnico tutto sommato buono ma alla fin fine Insomnia rimane un film fatto da sè,senza elementi originali,tutto è preciso identico al film originale a parte il finale,probabilmente l'unico aspetto che non doveva essere cambiato assolutamente.
A livello di regia e fotografia il film è particolarmente solido,anche se Nolan non sprigiona tutta la potenza visiva di cui è capace,essendo legato probabilmente al volere della produzione. Partiamo dal principio,bisogna premettere che Insomnia del 97,il film originale con un grande Stellan Skarsgard non è nulla di eccezionale,ma è un buon film,e quando fai il remake di un buon film,puoi avere due risultati opposti,puoi creare qualcosa di fantastico,o creare un qualcosa di mediocre e questo è il caso di Insomnia,non nel senso di bruttezza,il film è tutt'altro che brutto,si nota che c'è stato l'impegno,tuttavia non è bastato per creare una pellicola interessante,questo film,visto la prima volta sorprende e scorre volentieri,ma già alla seconda visione risulta noioso perchè lo sai già,in un certo senso,non è uno di quei film che riguardi volentieri due,tre o quattro volte.
Lo script è stato ben " remakizzato" anche se per chi ha visionato l'opera originale risulta anch'esso già visto. Il cast è ottimo,abbiamo infatti un Al Pacino che per quanto io non lo sopporti ammetto che è stato molto bravo,facendo trasparire tutta la stanchezza del personaggio e il suo tormento,Robin Williams si dimostra ancora una volta in grado di interpretare ruoli più seri e di dubbia moralità e Hillary Swank non si sente,portando in scena una performance assolutamente anonima che non eleva il personaggio,anche a causa di una scrittura blanda di quest ultimo. Insomma con Insomnia Christopher Nolan firma il suo peggior film in assoluto,seguito a ruota da Batman Begins e The Dark Knight Rises,anche se ci tengo a specificare che questi da me citati non sono brutti,sono comunque bei film,insomma si guardano,non fanno male al cuore,non sono Australia di Luhrmann o i Fantastici 4 però lasciano alcune cose al caso e il risultato non è proprio del tutto soddisfacente. Questa ovviamente è la mia opinione.
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marzaghetti
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lunedì 24 giugno 2013
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scontro psico-poliziesco fra due insonni nemici
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Buon thriller di Nolan, che fra i bellissimi e selvaggi scenari di una gelida Alaska, racconta, senza memorabili spunti ma con buon ritmo e crescente tensione, lo scontro psico-poliziesco fra due malati di insonnia che combattono, ognuno per sé, ai lati opposti della legge. Pacino è tanto più efficace quanto più è stropicciato e sfatto, e regala una ottima interpretazione. Williams, pur credibile, è un po' sottotono, mentre è bravuccia la Swank, che però ha un ruolo facile. Nolan, al secondo film, limita la sua creatività, dandoci “solo” una splendida sequenza d'inizio e qualche flashback rivelatore.
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germon
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lunedì 11 febbraio 2013
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insomnia: l'apparenza inganna
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Gerardo Monizza
Quanti errori si possono fare ad occhi aperti, anzi spalancati. Più si vede e meno si capisce e, quando non si afferra il vero significato delle cose, si possono commettere errori insanabili. “Insomnia” (di Christopher Nolan) è un film allucinato e doloroso. Il racconto procede senza uno spiraglio di speranza e gli occhi aperti (incapaci di chiudersi al sonno e alla realtà) non danno al protagonista Will Dormer (Al Pacino in una grande interpretazione) un attimo di sollievo. Insomnia è un film sulla verità, sempre ricercata e sempre evitata, addirittura nascosta. La verità che il detective Dormer sembra lentamente ritrovare (chi avrà ucciso la giovane studentessa: il giovane compagno? il maturo scrittore? un maniaco?) ne nasconde un’altra che si presenta evidentissima e crudissima.
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Gerardo Monizza
Quanti errori si possono fare ad occhi aperti, anzi spalancati. Più si vede e meno si capisce e, quando non si afferra il vero significato delle cose, si possono commettere errori insanabili. “Insomnia” (di Christopher Nolan) è un film allucinato e doloroso. Il racconto procede senza uno spiraglio di speranza e gli occhi aperti (incapaci di chiudersi al sonno e alla realtà) non danno al protagonista Will Dormer (Al Pacino in una grande interpretazione) un attimo di sollievo. Insomnia è un film sulla verità, sempre ricercata e sempre evitata, addirittura nascosta. La verità che il detective Dormer sembra lentamente ritrovare (chi avrà ucciso la giovane studentessa: il giovane compagno? il maturo scrittore? un maniaco?) ne nasconde un’altra che si presenta evidentissima e crudissima. La verità è una sorta di sistema di scatole cinesi e, l’una dentro l’altra, portano inesorabilmente a coinvolgere chi la cerca, scoprendo la sua anima.
Nella gelida e sempre luminescente Alaska un delitto atroce sconvolge la piccola comunità; lo sceriffo locale chiama in aiuto il detective Dormer che si accompagna al socio e amico detective Eckart (Martin Donovan). Partono le indagini e, durante una battuta di caccia all’uomo, un incidente mortale coinvolge i due investigatori. Dormer spara nella nebbia e colpisce l’amico: vero o falso? Si è trattato di un caso o della volontaria eliminazione di un testimone di altre indagini (condotte in maniera non corretta)?
Troppe sono le domande che si mischiano, sovrapponendosi, ingarbugliando una vecchia storia (sulla quale la polizia centrale “i maledetti affari interni” di Los Angeles sta indagando) con l’omicidio della ragazza. L’uomo braccato (presunto omicida e forse maniaco Walter Finch, interpretato da Robin Williams) è sfuggito alla cattura ma ha visto e capito. Non importa se sia o no il vero colpevole; importa che abbia visto un detective cadere sotto il fuoco del compagno. Scatta il ricatto e la storia viaggia sempre più al bagliore eccitante e fastidioso del giorno eterno. Mai una pausa al buio, mai potersi nascondere. Tutto alla luce del (pallido) sole.
Insomnia è un film sulle apparenze e mostra che le cose (pur illuminate) si mostrano sempre diverse da come sono (o, almeno, così noi crediamo). Noi siamo diversi, il detective Dormer è diverso, la vittima, l’omicida tutti diversi da come si sforzano d’apparire e la morte non fa altro che rivelare la nuda e cruda verità.
Tenere gli occhi aperti non basta. Forse, per vivere secondo coscienza bisogna avere una morale forte e solo allora le cose si ricompongono nel modo giusto. Come per il protagonista che, distrutto dall’insonnia, trova alla fine (nonostante meriti, successi professionali, indagini compiute, rispetto dei colleghi) la possibilità di rivelarsi (confidandosi alla giovane detective e allieva Ellie – Hilary Swank, chiudendo gli occhi) quello che non era mai stato: un uomo corretto.
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slask
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domenica 24 giugno 2012
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altro che plagio..
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x gianpaolo: ma quale plagio!!! l'hai visto il film originale? cambiano tantissime cose, e la regia di Nolan è 10 spanne sopra quella del, seppur bello, thriller norvegese.
Che poi, a parte tutto, è comunque un remake, di certo non ci si poteva aspettare qualcosa di completamente diverso; si vede che non li hai visti i veri plagi.
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denzel for ever
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venerdì 13 aprile 2012
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piu che insomnia....direi "insomma"
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un film senza infamia e senza lode.....ce e sn molti piu bellli rispetto a qst
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marcosayid
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giovedì 28 luglio 2011
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quando sei libero di andare a dormire?
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Christopher Nolan due anni dopo la regia di "Memento", film in cui a mio parere esprime al meglio il suo stile, si addentra nel mondo di "Insomnia" thriller fuori dagli schemi ordinari del cinema conosciuto.
Complici della sua impresa due attori di primissimo livello, Al Pacino nella parte del detective a cui non sfugge nulla e Robin Williams nell' insolito ruolo di "cattivo".
Da sottolinere l'interpretazione di Pacino che pare soffrire ed essere realmente esausto insieme al suo personaggio senza dimenticare quella di Williams esemplare nel rendere terrificante l'inquietante calma del suo personaggio.
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Christopher Nolan due anni dopo la regia di "Memento", film in cui a mio parere esprime al meglio il suo stile, si addentra nel mondo di "Insomnia" thriller fuori dagli schemi ordinari del cinema conosciuto.
Complici della sua impresa due attori di primissimo livello, Al Pacino nella parte del detective a cui non sfugge nulla e Robin Williams nell' insolito ruolo di "cattivo".
Da sottolinere l'interpretazione di Pacino che pare soffrire ed essere realmente esausto insieme al suo personaggio senza dimenticare quella di Williams esemplare nel rendere terrificante l'inquietante calma del suo personaggio. Proprio le capacità degli attori permettono a Nolan di raggiungere quello che pare essere il suo scopo principale ovvero donare al pubblico personaggi ben definiti nel ruolo e nella psicologia che li spinge ad agire in un modo o nell'altro.
Attraverso questo connubio tra attori e regista nasce un film che vale la pena guardare lasciandosi ancora una volta immischiare nell'atmosfera appannata e inquietante del film. Così da cogliere percezioni, emozioni e sentimenti provati dai personaggi. Fino a dedurre che nella stanza dei pensieri e dei rimorsi non si può spegnere la luce a proprio piacimento...
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dandy
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mercoledì 13 aprile 2011
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discreto remake del film omonimo del '97.
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Un buon poliziesco ,che si premura di dare più motivazioni alle azioni dei personaggi rispetto al film norvegese.Il gioco tra gatto e topo acquista uno spessore maggiore,e tocca temi impegnativi(il trapporto tra il fine e i mezzi,il rimorso).Rispetto al protagonista dell'altro film,il detective Dormer(un nome una garanzia?)è decisamente più umano e simpatico(sebbene tutt'altro che onesto).Cosicchè la redenzione alla fine sia quasi assicurata.Suggestiva l'ambientazione col sole di mezzanotte.Pacino,sempre doppiato dall'ottimo Giancarlo Giannini,regala la sua ultima interpretazione davvero degna di nota(almeno per me).Williams è un pò difficile da prendere sul serio.
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Un buon poliziesco ,che si premura di dare più motivazioni alle azioni dei personaggi rispetto al film norvegese.Il gioco tra gatto e topo acquista uno spessore maggiore,e tocca temi impegnativi(il trapporto tra il fine e i mezzi,il rimorso).Rispetto al protagonista dell'altro film,il detective Dormer(un nome una garanzia?)è decisamente più umano e simpatico(sebbene tutt'altro che onesto).Cosicchè la redenzione alla fine sia quasi assicurata.Suggestiva l'ambientazione col sole di mezzanotte.Pacino,sempre doppiato dall'ottimo Giancarlo Giannini,regala la sua ultima interpretazione davvero degna di nota(almeno per me).Williams è un pò difficile da prendere sul serio.Da Nolan tuttavia ci si poteva aspettare qualcosa di più personale.Un lavoro professionale non particolarmente eccelso,specie se paragonato a "Memento".
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dario
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lunedì 21 marzo 2011
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gran mestiere
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Finale assurdo, ma gran film, tecnicamente parlando. Attori in stato di grazia, ma soprattutto una regia sicura, appassionata ed incisiva.
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argan
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domenica 9 gennaio 2011
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insomnia
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Christopher Nolan si conferma un buon regista anche in questo film, carico di tensione, ottimo finale, e ancora una volta ottima interpretazione di Al Pacino che si conferma ancora una volta, uno dei migliori attori viventi
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(di ultimoboyscout)
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alex_23
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giovedì 28 ottobre 2010
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pacino, nolan e l'alaska
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Un thriller che ha tutti gli ingredienti per meritare le quattro stelle. Oltre alla convincente sceneggiatura ed un ottimo cast, trovo geniale la scelta del contesto in cui si svolge la storia. L'Alska col suo fascino e la sua particolarità attrae lo spettatore, lo incuriosice e si fa trascinare dalla diversità di quei paesaggi. Ed anche lo stile di vita è assai diverso, tant'è che spesso ci impersoniamo nel protagonista Dormer (uno straripante Pacino), che arriva dalla movimentata Los Angeles e fatica ad ambientarsi nel paesello in cui deve condurre le indagini. Non distingue il giorno dalla notte a causa dell'estate artica, non riesce a dormire per la luce che anche di notte filtra dalle finestre (anche se poi, come vedremo, è un fatto iperbolizzato da lui stesso) e perfino i colleghi con cui è costretto a lavorare sembrano essere sprovveduti a suo confronto, lui viaggia su un'altra lunghezza d'onda.
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Un thriller che ha tutti gli ingredienti per meritare le quattro stelle. Oltre alla convincente sceneggiatura ed un ottimo cast, trovo geniale la scelta del contesto in cui si svolge la storia. L'Alska col suo fascino e la sua particolarità attrae lo spettatore, lo incuriosice e si fa trascinare dalla diversità di quei paesaggi. Ed anche lo stile di vita è assai diverso, tant'è che spesso ci impersoniamo nel protagonista Dormer (uno straripante Pacino), che arriva dalla movimentata Los Angeles e fatica ad ambientarsi nel paesello in cui deve condurre le indagini. Non distingue il giorno dalla notte a causa dell'estate artica, non riesce a dormire per la luce che anche di notte filtra dalle finestre (anche se poi, come vedremo, è un fatto iperbolizzato da lui stesso) e perfino i colleghi con cui è costretto a lavorare sembrano essere sprovveduti a suo confronto, lui viaggia su un'altra lunghezza d'onda.
Dormer è stato chiamato per indagare sull'uccisione di una giovane ragazza per mano di uno scrittore mediocre di paese (Robin Williams), ma questo è solo lo sfondo di quello che è la storia principale. In primo piano c'è l'uccisione accidentale del suo collega. Dormer si trova in difficoltà: non può assumersi la responsabilità della sua morte perchè ha avuto degli attriti proprio qualche ora prima della tragedia. E poi.. siamo sicuri che l'incidente è stato davvero fortuito? Su questo indagherà individualmente l'aspirante detective Ellie, interpretata da una sempre affidabile Hilary Swank. Dormer comunque vive nel rimorso: non dorme la notte, discute con l'assassino della ragazza (che sa tutto) fino a legarsi involontariamente a lui, per coprirsi a vicenda. Ma alla fine la coscienza prende il sopravvento.
Gran bel film, questo di Nolan.
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