Prima che sia notte

Un film di Julian Schnabel. Con Sean Penn, Javier Bardem, Johnny Depp, Andrea Di Stefano, Olivier Martinez.
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Titolo originale Before night falls. Biografico, durata 125 min. - USA 2000. MYMONETRO Prima che sia notte * * * - - valutazione media: 3,40 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
eugen martedì 16 aprile 2024
cuba , que linda(?)es cuba... Valutazione 0 stelle su cinque
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"Before night falls"( Julian Schnabel, dall'autrobiografide ldel poeta e romanziero cubano  Reinaldo Arenas-1943-1990, "ANtes que che anochezca" dello stesso Schnabel e di altri collboratori, 2000)e' da vedere come opera di testimonianza di un autore perseguitato a Cuba(la cui posizione antimperialistica, con tuttii i difetti del doverno di Fidel e dei suoi successori merita  comunque di essere comunque rivendicata),  dove e'da evidenziare il ruolo del poea e scrittore cubano sia come gay(in un paese che, contro ogni logica marxista-leninsita proibisce o almeno proibiva la tendenza omosessuale)sia il suo rolo di anticastrista, che lo porta all'emigrazione forzata, dove pero'quella di New Yrk diviene comunque una sorta di "galera"da esiliato, accolto(ma con difficlta'economiche, ma anche esistenzialI) come dissidente appunto cubano. [+]

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critichetti giovedì 5 maggio 2016
da guardare! Valutazione 3 stelle su cinque
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Nulla di eccezionale,ma comunque merita di essere visto almeno una volta nella vita,Registicamente è interessante,anche se la prima parte è un pò stonata,soprattutto a livello di sceneggiatura che è piena di una brillantezza "Alla Tarantino"(passatemi il termine) che risulta abbastanza fastidiosa.Quando si entra nella vera storia cambia completamente la sceneggiatura che è più diretta e anche il ritmo che è molto più incalzante.Forse con qualche scena in meno di quelle all'inizio questo film avrebbe potuto essere molto di più che discreto,ma pazienza.Credo comunque che almeno una volta nella vita vada visto.Se siete fan dei film autobiografici,dateci un'occhiatina. [+]

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almenador giovedì 5 dicembre 2013
dalicatamente violento, violentemente delicato Valutazione 4 stelle su cinque
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Ci sono 4 tipi di omosessuali, analizza Reinaldo Arenas, poeta Cubano omosessuale, scrittore, nella Cuba immediatamente post-rivoluzionaria, quando i regimi totalitaristi avversano la cultura di un Paese, ritenuta reazionaria, per
sostituirla col niente. Javier Bardem, ancora una volta nel ruolo gay, che registi Spagnoli gli hanno riservato, a differenza del crudele e psicopatico assassino di "Non E' Un Paese Per Vecchi", dimostra la versatilità di ottimo interprete,
sul quale affidare speranze cinematografiche future, di tutto rispetto. La rivisitazione della Cuba di quegli anni é rispondente al periodo moralmente confuso, in cui quel Paese si sarebbe trovato, fino ai giorni nostri. [+]

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pietro viola martedì 10 luglio 2012
stile poco controllato per una bella storia Valutazione 3 stelle su cinque
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Ho sempre guardato con sospetto al cinema di genere queer. Banalizzazione, stereotipi e antistereotipi in un processo di omologazione, canzoncine o arie d'opera a tipizzare costi quel che costi, una sorta di diktat a dover apprezzare viste le tematiche "forti"... il campione mondiale del peggio rimane una casa alla fine del mondo, difficilmente equagliabile in negativo.
Qui, almeno ci sono idee e scene molto belle (la promessa di libertà e la tensione erotica dell'inizio della rivoluzione, ad esempio, quali strumenti per costruire un'identità, umana, politica, artistica) e commoventi (i reiterati tentativi di fuga per tornare sempre all'amato punto di partenza, o l'abbracciare finalmente il mondo nuovo per morirvi di AIDS, anche se tra le braccia dell'amore non consumato, quindi perfetto, di una vita), pur in uno stile che, nel complesso, spesso eccede in didascalie e quadretti esemplari, quindi forzati, di sentimenti e pensieri. [+]

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jayan giovedì 28 giugno 2012
anche gli omosessuali hanno il diritto di vivere Valutazione 4 stelle su cinque
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In questo bellissimo film, altamente suggestivo, emozionante e commovente, viene rappresentata la storia del poeta cubano Reinaldo Arenas che, proprio quando viene riconosciuto come poeta dal governo cubano e riceve un ambito premio letterario, riceve l'ordine di espulsione perché omosessuale (Castro ha sempre odiato gli omosessuali, come ha fatto in Italia un'altra dittatura, quella opposta e fascista di Mussolini). Così emigra negli USA e lì si accorgerà che il paese più libero del mondo ha in sé tante contraddizioni. Per questo il titolo "Prima che sia notte (la notte della democrazia a Cuba, ma anche la notte nel mondo corrotto dal denaro, dalla droga e altro). [+]

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nalipa giovedì 28 ottobre 2010
barden superbo Valutazione 4 stelle su cinque
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In un film del registra pittore , che realizza i suoi film, probabilmente,  come dipingesse una tela...
Biografia del poeta Reinaldo Arenas con immagini di repertorio suggestive e ben inserite.
E' uno dei miei film preferiti.
Da vedere!

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gropius martedì 11 maggio 2010
il dolore che emerge attraverso la poesia. Valutazione 3 stelle su cinque
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Film biografico del regista Julian Schnabel,girato in modo classico, inerente alla vita di Reinaldo Arenas,scrittore,poeta e dissidente cubano del regime castrista .Egli a causa della sua dichiarata omosessualità verrà arrestato e sarà costretto a subire le durissime condizioni carcerarie di una dittatura che ancora oggi cerca di sopire, attraverso l'uso della violenza,qualsiasi forma artistica di espressione che possa anche minimamente ledere e mettere in duscussione un sistema politico-sociale oramai naufragato.Arenas riuscirà poi a trovar rifugio negli Stati Uniti potendo usufruire nel 1980 per il volere stesso di Fidel di "disfarsi" di omosessuali e criminali(l'equiparazione fà ribrezzo!),di un permesso di uscita dall'isola ,simile ad un esilio che egli sfruttò  modificando con una penna qualche lettera delle proprie generalità ,in quanto, nonostante fosse gay ,il diritto di espatrio gli sarebbe stato negato a causa della propria attività di scrittore considerata non convenzionale ed ostile al regime. [+]

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l'avvocato martedì 2 settembre 2008
pura poesia...a tratti felliniano. Valutazione 4 stelle su cinque
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Pura poesia...a tratti felliniano. L'altra faccia del "castrismo", sino a poco tempo fa, tanto caro agli adolescenti italiani.

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paride giovedì 24 luglio 2008
vale la pena vederlo Valutazione 3 stelle su cinque
80%
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Drammatica biografia dello scrittore cubano Reinaldo Arenas. Le peripezie della sua vita sono ben raccontate e ben filmate, la fotografia è molto curata e accattivante. Forse un po' troppo autocompiaciuto per sembrare sincero! L'interpretazione di Bardem (che ammiro moltissimo) è altalenante: a volte macho, altre volte molto effemminato. Bravissimo e convincente, invece, Johnny Depp: a suo agio persino nei panni di un transessuale!

[+] quasi d'accordo (di dondinho)
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sixoclock venerdì 2 maggio 2008
il mondo allucinato Valutazione 5 stelle su cinque
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Ottima biografia di una fuga verso la libertà d'espressione, dove si fugge, ma non si arriva mai alla meta desiderata. In una luce dittatoriale cupa e malinconica, gli omosessuali, i malati di mente, gli assassini(da notare....messi assieme come se fossero uguali) e tutti coloro che producono arte vengono espulsi da un isola che li rifiuta. Schnabel, come già aveva fatto in Basquiat, racconta l'omosessualità in maniera semplice, anticonvenzionale, soltanto uomini che amano altri uomini. Se Bardem è strepitoso, c'è però un mostro sacro nella pellicola che vale la pena di menzionare...: Johnny Depp, è veramente un grande, nel film interpreta un personaggio e l'opposto di esso, l'omosessuale travestito marchettaro e il tenente che odia e maltratta gli omosessuali anche se inconsciamente ne è attratto. [+]

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