eugen
|
martedì 16 aprile 2024
|
cuba , que linda(?)es cuba...
|
|
|
|
"Before night falls"( Julian Schnabel, dall'autrobiografide ldel poeta e romanziero cubano Reinaldo Arenas-1943-1990, "ANtes que che anochezca" dello stesso Schnabel e di altri collboratori, 2000)e' da vedere come opera di testimonianza di un autore perseguitato a Cuba(la cui posizione antimperialistica, con tuttii i difetti del doverno di Fidel e dei suoi successori merita comunque di essere comunque rivendicata), dove e'da evidenziare il ruolo del poea e scrittore cubano sia come gay(in un paese che, contro ogni logica marxista-leninsita proibisce o almeno proibiva la tendenza omosessuale)sia il suo rolo di anticastrista, che lo porta all'emigrazione forzata, dove pero'quella di New Yrk diviene comunque una sorta di "galera"da esiliato, accolto(ma con difficlta'economiche, ma anche esistenzialI) come dissidente appunto cubano.
[+]
"Before night falls"( Julian Schnabel, dall'autrobiografide ldel poeta e romanziero cubano Reinaldo Arenas-1943-1990, "ANtes que che anochezca" dello stesso Schnabel e di altri collboratori, 2000)e' da vedere come opera di testimonianza di un autore perseguitato a Cuba(la cui posizione antimperialistica, con tuttii i difetti del doverno di Fidel e dei suoi successori merita comunque di essere comunque rivendicata), dove e'da evidenziare il ruolo del poea e scrittore cubano sia come gay(in un paese che, contro ogni logica marxista-leninsita proibisce o almeno proibiva la tendenza omosessuale)sia il suo rolo di anticastrista, che lo porta all'emigrazione forzata, dove pero'quella di New Yrk diviene comunque una sorta di "galera"da esiliato, accolto(ma con difficlta'economiche, ma anche esistenzialI) come dissidente appunto cubano. Non e'dato conoscere maggiori dettagli(riconosco di non aver mai letto nulla dell'autore), ma certo la vicenda e'esemlare di un certo modo di procedere all'emarginazione di chi non"marcia con il potere"e questo anche (pur se con modalita' diverse)nei paesi che proclemano la propria democrazia e liberta'integrlae, come gli States. Javier Bardem protaognista, Johnnnu Depp, Sean Penn e Pedro Armendariz jr.come intepreti non protagonisti, in un film che merita di essere visto e magari di essere approfondito, anche con la conoscenza delle opere dell'autore stesso. Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
critichetti
|
giovedì 5 maggio 2016
|
da guardare!
|
|
|
|
Nulla di eccezionale,ma comunque merita di essere visto almeno una volta nella vita,Registicamente è interessante,anche se la prima parte è un pò stonata,soprattutto a livello di sceneggiatura che è piena di una brillantezza "Alla Tarantino"(passatemi il termine) che risulta abbastanza fastidiosa.Quando si entra nella vera storia cambia completamente la sceneggiatura che è più diretta e anche il ritmo che è molto più incalzante.Forse con qualche scena in meno di quelle all'inizio questo film avrebbe potuto essere molto di più che discreto,ma pazienza.Credo comunque che almeno una volta nella vita vada visto.Se siete fan dei film autobiografici,dateci un'occhiatina.
[+]
Nulla di eccezionale,ma comunque merita di essere visto almeno una volta nella vita,Registicamente è interessante,anche se la prima parte è un pò stonata,soprattutto a livello di sceneggiatura che è piena di una brillantezza "Alla Tarantino"(passatemi il termine) che risulta abbastanza fastidiosa.Quando si entra nella vera storia cambia completamente la sceneggiatura che è più diretta e anche il ritmo che è molto più incalzante.Forse con qualche scena in meno di quelle all'inizio questo film avrebbe potuto essere molto di più che discreto,ma pazienza.Credo comunque che almeno una volta nella vita vada visto.Se siete fan dei film autobiografici,dateci un'occhiatina.Potreste rimanerne piacevolmente sorpresi
[-]
|
|
[+] lascia un commento a critichetti »
[ - ] lascia un commento a critichetti »
|
|
d'accordo? |
|
almenador
|
giovedì 5 dicembre 2013
|
dalicatamente violento, violentemente delicato
|
|
|
|
Ci sono 4 tipi di omosessuali, analizza Reinaldo Arenas, poeta Cubano omosessuale, scrittore, nella Cuba immediatamente post-rivoluzionaria, quando i regimi totalitaristi avversano la cultura di un Paese, ritenuta reazionaria, per
sostituirla col niente. Javier Bardem, ancora una volta nel ruolo gay, che registi Spagnoli gli hanno riservato, a differenza del crudele e psicopatico assassino di "Non E' Un Paese Per Vecchi", dimostra la versatilità di ottimo interprete,
sul quale affidare speranze cinematografiche future, di tutto rispetto. La rivisitazione della Cuba di quegli anni é rispondente al periodo moralmente confuso, in cui quel Paese si sarebbe trovato, fino ai giorni nostri.
[+]
Ci sono 4 tipi di omosessuali, analizza Reinaldo Arenas, poeta Cubano omosessuale, scrittore, nella Cuba immediatamente post-rivoluzionaria, quando i regimi totalitaristi avversano la cultura di un Paese, ritenuta reazionaria, per
sostituirla col niente. Javier Bardem, ancora una volta nel ruolo gay, che registi Spagnoli gli hanno riservato, a differenza del crudele e psicopatico assassino di "Non E' Un Paese Per Vecchi", dimostra la versatilità di ottimo interprete,
sul quale affidare speranze cinematografiche future, di tutto rispetto. La rivisitazione della Cuba di quegli anni é rispondente al periodo moralmente confuso, in cui quel Paese si sarebbe trovato, fino ai giorni nostri. Chi conosce Cuba,
sa anche quale sia la presenza omosessuale, maschile e femminile, dell'isola-stato Caraibico. Reinaldo Arenas rappresenta la sensibilità poetica ed omosessuale, in un contesto di violenza, sapientemente rappresentato. Un film da
non perdere, con un Johnny Depp in ruolo decisamente atipico, marginale, che ne consolida la divertita presensenza di eccellente attore. Delicatamente violento, violentemente delicato...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a almenador »
[ - ] lascia un commento a almenador »
|
|
d'accordo? |
|
pietro viola
|
martedì 10 luglio 2012
|
stile poco controllato per una bella storia
|
|
|
|
Ho sempre guardato con sospetto al cinema di genere queer. Banalizzazione, stereotipi e antistereotipi in un processo di omologazione, canzoncine o arie d'opera a tipizzare costi quel che costi, una sorta di diktat a dover apprezzare viste le tematiche "forti"... il campione mondiale del peggio rimane una casa alla fine del mondo, difficilmente equagliabile in negativo.
Qui, almeno ci sono idee e scene molto belle (la promessa di libertà e la tensione erotica dell'inizio della rivoluzione, ad esempio, quali strumenti per costruire un'identità, umana, politica, artistica) e commoventi (i reiterati tentativi di fuga per tornare sempre all'amato punto di partenza, o l'abbracciare finalmente il mondo nuovo per morirvi di AIDS, anche se tra le braccia dell'amore non consumato, quindi perfetto, di una vita), pur in uno stile che, nel complesso, spesso eccede in didascalie e quadretti esemplari, quindi forzati, di sentimenti e pensieri.
[+]
Ho sempre guardato con sospetto al cinema di genere queer. Banalizzazione, stereotipi e antistereotipi in un processo di omologazione, canzoncine o arie d'opera a tipizzare costi quel che costi, una sorta di diktat a dover apprezzare viste le tematiche "forti"... il campione mondiale del peggio rimane una casa alla fine del mondo, difficilmente equagliabile in negativo.
Qui, almeno ci sono idee e scene molto belle (la promessa di libertà e la tensione erotica dell'inizio della rivoluzione, ad esempio, quali strumenti per costruire un'identità, umana, politica, artistica) e commoventi (i reiterati tentativi di fuga per tornare sempre all'amato punto di partenza, o l'abbracciare finalmente il mondo nuovo per morirvi di AIDS, anche se tra le braccia dell'amore non consumato, quindi perfetto, di una vita), pur in uno stile che, nel complesso, spesso eccede in didascalie e quadretti esemplari, quindi forzati, di sentimenti e pensieri.
Ad ogni modo, complessivamente un bel film, una bella storia, una bella poesia prima dei titoli di coda
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pietro viola »
[ - ] lascia un commento a pietro viola »
|
|
d'accordo? |
|
jayan
|
giovedì 28 giugno 2012
|
anche gli omosessuali hanno il diritto di vivere
|
|
|
|
In questo bellissimo film, altamente suggestivo, emozionante e commovente, viene rappresentata la storia del poeta cubano Reinaldo Arenas che, proprio quando viene riconosciuto come poeta dal governo cubano e riceve un ambito premio letterario, riceve l'ordine di espulsione perché omosessuale (Castro ha sempre odiato gli omosessuali, come ha fatto in Italia un'altra dittatura, quella opposta e fascista di Mussolini). Così emigra negli USA e lì si accorgerà che il paese più libero del mondo ha in sé tante contraddizioni. Per questo il titolo "Prima che sia notte (la notte della democrazia a Cuba, ma anche la notte nel mondo corrotto dal denaro, dalla droga e altro).
[+]
In questo bellissimo film, altamente suggestivo, emozionante e commovente, viene rappresentata la storia del poeta cubano Reinaldo Arenas che, proprio quando viene riconosciuto come poeta dal governo cubano e riceve un ambito premio letterario, riceve l'ordine di espulsione perché omosessuale (Castro ha sempre odiato gli omosessuali, come ha fatto in Italia un'altra dittatura, quella opposta e fascista di Mussolini). Così emigra negli USA e lì si accorgerà che il paese più libero del mondo ha in sé tante contraddizioni. Per questo il titolo "Prima che sia notte (la notte della democrazia a Cuba, ma anche la notte nel mondo corrotto dal denaro, dalla droga e altro). Il film viene sviluppato in modo poetico, con l'alternarsi delle parole del poeta e delle esperienze della sua vita. Straordinaria interpretazione di Javier Bardem. Un film da non perdere!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jayan »
[ - ] lascia un commento a jayan »
|
|
d'accordo? |
|
nalipa
|
giovedì 28 ottobre 2010
|
barden superbo
|
|
|
|
In un film del registra pittore , che realizza i suoi film, probabilmente, come dipingesse una tela...
Biografia del poeta Reinaldo Arenas con immagini di repertorio suggestive e ben inserite.
E' uno dei miei film preferiti.
Da vedere!
|
|
[+] lascia un commento a nalipa »
[ - ] lascia un commento a nalipa »
|
|
d'accordo? |
|
gropius
|
martedì 11 maggio 2010
|
il dolore che emerge attraverso la poesia.
|
|
|
|
Film biografico del regista Julian Schnabel,girato in modo classico, inerente alla vita di Reinaldo Arenas,scrittore,poeta e dissidente cubano del regime castrista .Egli a causa della sua dichiarata omosessualità verrà arrestato e sarà costretto a subire le durissime condizioni carcerarie di una dittatura che ancora oggi cerca di sopire, attraverso l'uso della violenza,qualsiasi forma artistica di espressione che possa anche minimamente ledere e mettere in duscussione un sistema politico-sociale oramai naufragato.Arenas riuscirà poi a trovar rifugio negli Stati Uniti potendo usufruire nel 1980 per il volere stesso di Fidel di "disfarsi" di omosessuali e criminali(l'equiparazione fà ribrezzo!),di un permesso di uscita dall'isola ,simile ad un esilio che egli sfruttò modificando con una penna qualche lettera delle proprie generalità ,in quanto, nonostante fosse gay ,il diritto di espatrio gli sarebbe stato negato a causa della propria attività di scrittore considerata non convenzionale ed ostile al regime.
[+]
Film biografico del regista Julian Schnabel,girato in modo classico, inerente alla vita di Reinaldo Arenas,scrittore,poeta e dissidente cubano del regime castrista .Egli a causa della sua dichiarata omosessualità verrà arrestato e sarà costretto a subire le durissime condizioni carcerarie di una dittatura che ancora oggi cerca di sopire, attraverso l'uso della violenza,qualsiasi forma artistica di espressione che possa anche minimamente ledere e mettere in duscussione un sistema politico-sociale oramai naufragato.Arenas riuscirà poi a trovar rifugio negli Stati Uniti potendo usufruire nel 1980 per il volere stesso di Fidel di "disfarsi" di omosessuali e criminali(l'equiparazione fà ribrezzo!),di un permesso di uscita dall'isola ,simile ad un esilio che egli sfruttò modificando con una penna qualche lettera delle proprie generalità ,in quanto, nonostante fosse gay ,il diritto di espatrio gli sarebbe stato negato a causa della propria attività di scrittore considerata non convenzionale ed ostile al regime.Non siamo al cospetto di un film di denuncia contro il sistema dittatoriale cubano o nel bel mezzo di una rivendicazione dei diritti gay ,bensì ci troviamo dinnanzi ad un opera che ha lo scopo e mai la presunzione,(vedi lo stile narrativo pacato,quilibrato e lontano dal compiacersi)di far risaltare ,attraverso l'emersione del dolore ,quell'umanità e quel desiderio di poter affermare liberamente e con dignità la propria identità e personalità di essere umano.Ciò che invece è venuto ad offuscarsi proprio a causa dell'illusoria e frustrante "rivoluzione" cubana.Ottima la prova degli attori,in special modo quella di Javier Bardem e dell'istrionico Jonhny Depp.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gropius »
[ - ] lascia un commento a gropius »
|
|
d'accordo? |
|
l'avvocato
|
martedì 2 settembre 2008
|
pura poesia...a tratti felliniano.
|
|
|
|
Pura poesia...a tratti felliniano.
L'altra faccia del "castrismo", sino a poco tempo fa, tanto caro agli adolescenti italiani.
|
|
[+] lascia un commento a l'avvocato »
[ - ] lascia un commento a l'avvocato »
|
|
d'accordo? |
|
paride
|
giovedì 24 luglio 2008
|
vale la pena vederlo
|
|
|
|
Drammatica biografia dello scrittore cubano Reinaldo Arenas. Le peripezie della sua vita sono ben raccontate e ben filmate, la fotografia è molto curata e accattivante. Forse un po' troppo autocompiaciuto per sembrare sincero! L'interpretazione di Bardem (che ammiro moltissimo) è altalenante: a volte macho, altre volte molto effemminato. Bravissimo e convincente, invece, Johnny Depp: a suo agio persino nei panni di un transessuale!
[+] quasi d'accordo
(di dondinho)
[ - ] quasi d'accordo
|
|
[+] lascia un commento a paride »
[ - ] lascia un commento a paride »
|
|
d'accordo? |
|
sixoclock
|
venerdì 2 maggio 2008
|
il mondo allucinato
|
|
|
|
Ottima biografia di una fuga verso la libertà d'espressione, dove si fugge, ma non si arriva mai alla meta desiderata. In una luce dittatoriale cupa e malinconica, gli omosessuali, i malati di mente, gli assassini(da notare....messi assieme come se fossero uguali) e tutti coloro che producono arte vengono espulsi da un isola che li rifiuta. Schnabel, come già aveva fatto in Basquiat, racconta l'omosessualità in maniera semplice, anticonvenzionale, soltanto uomini che amano altri uomini. Se Bardem è strepitoso, c'è però un mostro sacro nella pellicola che vale la pena di menzionare...: Johnny Depp, è veramente un grande, nel film interpreta un personaggio e l'opposto di esso, l'omosessuale travestito marchettaro e il tenente che odia e maltratta gli omosessuali anche se inconsciamente ne è attratto.
[+]
Ottima biografia di una fuga verso la libertà d'espressione, dove si fugge, ma non si arriva mai alla meta desiderata. In una luce dittatoriale cupa e malinconica, gli omosessuali, i malati di mente, gli assassini(da notare....messi assieme come se fossero uguali) e tutti coloro che producono arte vengono espulsi da un isola che li rifiuta. Schnabel, come già aveva fatto in Basquiat, racconta l'omosessualità in maniera semplice, anticonvenzionale, soltanto uomini che amano altri uomini. Se Bardem è strepitoso, c'è però un mostro sacro nella pellicola che vale la pena di menzionare...: Johnny Depp, è veramente un grande, nel film interpreta un personaggio e l'opposto di esso, l'omosessuale travestito marchettaro e il tenente che odia e maltratta gli omosessuali anche se inconsciamente ne è attratto. Poco chiara la morte di Arenas, il suo decadimento fisico potrebbe farsi risalire all'AIDS(come veramente fu), ma nel film è poco chiaro. Ottimo film, che mescola amarezza e sorrisi
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sixoclock »
[ - ] lascia un commento a sixoclock »
|
|
d'accordo? |
|
|