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"ONly You"/Norman Jewison, non meglio precisati autori o autrici di soggetto e sceneggiatura, 1994). Una r agazza, ormai quasi trentenne, sembra aver abidato al suo sogno, trasmessole due volte tramite tavoletta e poi tramite"indovina", sposando un uomo che forse non è nel suo"destino", ma poi il nome torna fuori e segue lo stesso avventurandosi, con la cognata delusa dal matrimonio, in varie località italiane(Venezia, Roma, una località famosa della riviera tirrenica by Naples), ma il nome si rivela essere una sorta di McGuffin o meglio rimanda ad altra persona. A fine film, in modo molto scontato, per la ragazza, come anche per la cognata, l'amore riappare in forma diversa ma altrettanto"magica"di quella predetta. Decisamente, con "ONly Ypu"(a proposito: nei titoli di testa la celebre canzone dei Platters è interpretata da Satchmo, alias Lous Armstrong, in chaive ovviamente jazzistica), Norman Jewison , autore di"The Thomas Crown Affair", "Jesus Christ Superstar", "Rollerball", "Agnes of God"etc, ha voluto riposarsi, dirigendo una commedia sentimentale turistica, con un background comunque molto in stile"new age-next age", con tanto di credenza nel "destino"(ancora una volta la musica anni 1950, con"You are my destiny"(Paul Anka), riscontrabile-ragginugibile tramite tavolette varie e cartromanzia, roba che negli anni 1990 del ritorno al privato e di culto del sé era non solo di moda ma connaturata a molte persone, non importa se donne o uomini o di altro genere. Film turistico e anche pubblictariol con vari omaggi a compagnie di volo, prodotti etc., dove Marisa Tomei può essere considerata simpatica e brillante protagonista, ma le canzoni che introuducono le città italiane sono"toppate", come quando per presentare Venezia, al posto di"La biondina en gondoleta"viene suonata improvvidamente"O sole mio!", chiaramente canzone napoletana e via seguendo(ava u n po'meglio solo per Roma...). Decisamente la commedia è sonctata, anche se in complesso accettabile, con Robert Downey jr. che è "the destiny", Bonnie Hurt la cognata in crisi Kate, altri/e ancora danno espressione, come sempre efficacemente, negli USA, alle parti di caratteristi/e, in un film che altrimenti avrebbe meritato, per molte pesone, un sonoro"pollice verso", ma che, appunto, si salva in virrtù della sua "confezione", comunque curata. El Gato
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