Rorret

Un film di Fulvio Wetzl. Con Massimo Venturiello, Lou Castel, Anna Galiena, Patrizia Punzo.
continua»
Horror, durata 92 min. - Italia 1988. MYMONETRO Rorret * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Rorret: un terrore pieno d''amore per il cinema Valutazione 4 stelle su cinque

di Riccardo farina


Feedback:
giovedì 21 luglio 2022


L'altro giorno io e mio fratello Roberto ci siamo goduti Rorret, purtroppo al computer e non in sala come questo film meriterebbe. Quando ci sarà una retrospettiva su Fulvio Wetzl ci fionderemo nel primo cineclub a portata d'occhio. Si tratta di un vero e proprio cult, una piccola gemma per cinefili, Lou Castel, volto tormentato del cinema italiano (I pugni in tasca), ci regala una delle sue interpretazioni più affascinanti ed enigmatiche, interpreta il proprietario-fantasma sul palcoscenico di un cineclub romano: il Peeping Tom. Assenza, più acuta presenza (come recita un famoso verso di Attilio Bertolucci), Rorret è una presenza/assenza, è l'occhio che uccide, che uccide ciò che ama: le donne. La sua è una misoginia piena di passione, una misoginia innamorata, il suo desiderio si nutre di paura, la paura che spia in sala sul volto delle donne, la paura è come un filtro d'amore che lo spinge a pedinare le sue vittime e a sedurle quasi ipnoticamente, usando anche solo lo strumento della sua voce inquieta e calma nel cuore della notte, attraverso la cornetta di un telefono. Si capisce subito che è un seduttore impotente, tormentato, che è anche un fanciullo vertiginoso, un uomo irrisolto che cerca la pace o forse una paura ancora più profonda, per perdersi in essa. Se il cinema, come diceva Cocteau, è la morte al lavoro, Rorret è la paura al lavoro, e la paura è sempre legata al desiderio. Tante scene indimenticabili, la vertigini delle montagne russe che diventano anche vertigini interiori, o lo strangolamento bunueliano nella casa degli orrori, dove il corpo della sua vittima
diventa un manichino, mentre i manichini si animano, in una confusione spettrale di vita e morte. La vita è terrore, terrore dallo spazio profondo di uno
schermo che reinventa i capolavori del cinema, la vita è insondabile vertigine, è paura che mangia l'anima, è la zattera della Medusa, e forse solo nella pietrificazione della morte si può trovare una strana pace capovolta: Rorret/Terror. Il finale del film è un delirio di intersezioni cinefile, un magma limpido di estasi e convulsioni, dove il pubblico del cineclub è come attraversato da una energia speculare che annulla i confini tra realtà e rappresentazione, tra palco e platea, in questa sorta di "terremoto estatico" crollano tutte le barriere e c'è solo l'arte che parla, che grida, che ci chiede aiuto e ci chiama sul palco e vivere la vertigine di ogni amore, vincendo alla fine forse anche la paura. 

[+] lascia un commento a riccardo farina »
Sei d'accordo con la recensione di Riccardo farina?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
Rorret | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | monfardini ilaria
  2° | nuovissimo millefilm
Scheda | Cast | News | Poster | Frasi | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità