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Scritto e diretto da Marcello Fondato, autore filmico non molto prolifero come regista, "Mimi Tirabuscio", la donna che invento0la moissa"racconta la vita di un'attrice pooo,lare romana, Maria Sarti, che aveva seguito a Napoli un musicista di varieta', Antonio, come lei di simpatie socialiste, che ebbe successo come"Nini Tirabuscio")dal francese"tire-bouchon", ossia "cavatappi", con una famosa canzoncina dal titolo omonimo, con un testo che non capisco in quanto e'in napoletano puro, senza adattamente"italfoni". IN seguito , cercando di rinnovarsi, andra'a Torino vivendo una storia d'amore con un ufficiale aspirante poeta, che romanticamente, sogna il doppio suicidio, non potendosi sposare con un'attrice del varie'te'. Lei fugge e si mette con un intellettuale futrurista, intrpretandone vari testi, ma dissociandosi quando esce il famoso slogan matinettiano"La guerra e'la sola igiene del mondo". Ritrovera'il delegato di poolizia Mariotti, che l'ha sempre cesurata per la famosa"mossa"ma anche segretamente apprezzata e con il pensiero anche desiderata. Il peirodo storico va dal 1900(quando l'anarchico Brwsci uccide il re d¿Italia Umberto I fino al 1914, scoppio della Prima Guerra Mondiale), Decisamente un affresco storico, in particolare, certo della storia del "tearo di varieta'"(pochi anni dopo un altro affresco ugudalmente importante, "Polvere di stelle"vedr'aprotagonsita ancora Monica Vitti, la'insieme ad Alberto Sordi, regista e autore del film).ma poi anche di quel"mordi e fuggi"che fu il teatro futurista. Eccelsa Monica Vitti, qui, cone anche nel film di Sordi parimenti citato, eccezionale interprete, insieme a uno strepitoso Gastone Moschin,, quale delegato di polizia Mariotti, a un ottimo Pierre Cle'menti, a Claude Rich, brravissimo come ufficlae"dannunziano", ma da citare sono anche le partecipazioni: Peppino de Filippo, che rende un pretore imbarazzato di fronte alle forme della ceelbre"Nini'", in un porocesso che ricorda quello di Frine, Carlo Giuffre'quale musicista socialista impegnato, Salvo Randone, come artista itinerante, Nino Taranto con un celebre sketch "italo.arabo", Lno Bandi che propinevaa un intermezzo che oggi sarebbe fischiato(non a torto, peraltro)dalle comunita LGBTQ.... Un film che caratterizza un'epoca della commedia (e non solo)del cinema made in ITaly. L'eoca migliore, quasi certamente. Eugen
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